Sabato 8 dicembre il Comitato Recupero Cervelli Montesi, composto da Nicola Suglia, Vito Lospinuso, Cristina Contuzzi, Francesca Venezia, Vito Venezia e Francesco Lomonaco (e altri non presenti alla gita), ha avuto il piacere di andare a pranzo in un casereccio ristorante nel paese di Carlo Levi; Vi racconterò il viaggio e l’incontro casuale!
Aliano, paese di 1200 anime, con poco più che 600 residenti, privato dei suoi giovani talenti a causa dell’emigrazione, a primo impatto offre un atmosfera da paese fantasma, pochi caseggiati che costeggiano un dirupo (fossa del bersagliere) dall’altezza di quasi 500 metri !
Nonostante lo smarrimento iniziale, sono bastati pochi minuti per sentirsi già affrancati dal peso della quotidianità montese, che nella sua pretesa di città ha mirato altrove perdendo la sua genuinità in un groviglio grottesco di ambizioni fuorvianti e incapacità di confrontarsi e riconoscere il suo passato.
A pochi metri dall’entrata del paese si poteva riconoscere il “nostro” ristorante, una splendida “casa con gli occhi”, presente nelle guide gastronomiche nazionali, il ristorante Enoteca Cantina Matteone, è gestito da due splendide sorelle, di cui una già nonna! Appena accomodatici nella piccola sala da pranzo, abbiamo trovato uno splendido caminetto accesso apposta per noi, e dopo alcune battute sulla lucanità, le signore ci hanno avvisato che a pranzo sarebbero venuti anche il sindaco di Aliano e il sindaco di Tursi con le loro consorti!
Inizialmente un po’ turbati dal fatto di dover condividere lo stanzino-ristorante con delle autorità politiche, ci siamo trovati spiazzati appena abbiamo visto entrare due giovani coppie (sindaco di Aliano, Antonio Colaiacovo e sua moglie, ed il sindaco di Tursi, Antonio Giovanni Guida e sua moglie), i quali si sono dimostrati disponibili alla conversazione sin dalle prime battute!
Il pranzo si è svolto nel migliore dei modi, sia per la durata che per la qualità dei piatti (gamberetti e rape; formaggio e crema di mele cotogne; baccalà arrosto con peperoni secchi e cipolla; asparagi selvatici, salame e uova; la “rafanata”; ferricelli con ragù di involtini di cotica di maiale e carne, cinghiale arrostito con fettine di arancia e dolci rigorosamente caserecci )
Durante il lungo pasto non sono mancati scambi di battute con i due sindaci, i quali hanno anche confessato che fare il sindaco in posti con un numero di abitanti così esiguo è molto più un onere che un onore;
Dopo aver illustrato ai nostri ormai amici di banchetto la nascita e le finalità del CRCM, abbiamo cominciato una lunga discussione sul problema dell’emigrazione dei giovani in Basilicata, e sul modo di convogliare le forze per far crescere la nostra piccola ma potenzialmente ricca regione! Nella discussione abbiamo avuto modo di apprezzare le capacità del sindaco di Aliano che in tutta la sua umiltà ci ha illustrato che le potenzialità della lucania stanno nel suo territorio, nel turismo e nell’agricoltura, e che è su questo che bisogna puntare per uscire dalle difficoltà che attanagliano la nostra regione! Interessante anche la visione del sindaco di Tursi, anche lui molto umile e disponibile, ci ha parlato del sito del Comune Di Tursi, sito che offre non solo una scheda sui componenti della giunta, ma anche la possibilità di visualizzare i bandi direttamente on-line, proprio per evitare ambiguità sul fenomeno dei cosiddetti bandi Ad Personam (vi arriveremo anche noi a questo??)!!
Finito il pranzo verso le 18, abbiamo visitato il paese in compagnia di un 18enne del luogo, che non solo ci ha mostrato le bellezze nascoste ma ci ha anche parlato dei problemi di una comunità così ristretta. Poco prima di partire, per le vie del paesello, abbiamo di nuovo incontrato il sindaco di Aliano, impegnato ad ascoltare le problematiche dei suoi concittadini!
Un viaggio che ha mostrato la lucania nel suo aspetto più genuino, nella sua voglia di riscatto, un piacevole tour che consiglio a tutti per riscoprirci come lucani….
ps: Solo sulla strada del ritorno ci siamo accorti di non aver affatto parlato di colori politici, e tuttora siamo all’oscuro dell’appartenenza dei due sindaci!
CARO LOM FRANZ PROPRIO L’ALTRO GIORNO A TRIESTE MI SON FATTO UNA CHIACCHIERATA CON UNA CALABRESE COSTRETTA A LAVORARE AL NORD. CHE MI DICI A QUESTO PUNTO? CAMBIA QUALCOSA TRA IL PARLARE CON UN SINDACO ED IL FARLO CON UN MERO EMIGRANTE? QUALE SAREBBE LA CONCLUSIONE DEL TUO POST? A VOLTE MI CHIEDO SE SIA DAVVERO UTILE COMMENTARE ALCUNE USCITE SULL’EMIGRAZIONE DEI GIOVANI. MA QUALCUNO TI HA RACCONTATO DEI NATI CON LA CAMICIA? E DI CHI SPERANZA VIVE DISPERSATO MUORE?
Nati con la camicia o no, è dovere di tutti almeno provare a lottare! Perlomeno nell’età in cui non hai bisogno di sicurezze economiche, e poi, ovunque si vada, chi cè le ha oggi queste tanto sognate sicurezze??, tanto vale restare e fare qualcosa! Ma questo è un altro discorso!
Io cerco di parlare con quanta più gente possibile, però una differenza vedo nel senso positivo, ed è che un sindaco ha più strumenti per migliorare le condizioni di vita di un luogo, di certo non ha la bacchetta magica! Il mio post era per favorire in noi montesi la voglia di conoscere le altre realtà lucane, stimolare il dialogo tra comunità, tutto qui!
Il fatto che dei sindaci ne parlino e facciano qualcosa per arginare il fenomeno, per me è qualcosa di importante, e non mi sembra che da noi qualcuno si muova in quel senso! Non ti pare??
Senso del mio post? Il CRCM, fatto di montesi residenti, si è sempre mosso in quella direzione, a partire dai cervelli, per finire alle trasferte in altri posti lucani, un dialogo tra giovani di comunità purtroppo troppo separate! E’ tutto.
Consiglio per completare una gita ad Aliano una visita alla splendida e misconosciuta chiesa di Santa Maria Orsoleo situata a pochi km dal paese ma dal versante opposto della valle dell’Agri. E’ segnalata su qualunque cartina.
E’ un posto splendido come paesaggio e architettura, vale la gita.
è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago…
Apprezzo con piacere il vostro sforzo, è pacifico che gli strumenti per il cambiamento li ha l’Istituzione Pubblica, il Comune, la Provincia, la Regione, lo Stato, naturalmente con le giunte che li sostengono, se non ti basta ti ho citato anche i nomi di chi ci governa, ovviamente noi, io, tu altri, tutti, dobbiamo contribuire al nostro benessere, ma credete che i politici a livello locale non si vedano, non facciano conferenze di servizio, incontri istituzionali? Ebbè cosa cambia per un umile laureato, per un disoccupato, per l’analfabeta alla ricerca del miglioramento? Certo che si va avanti, ma non tutti possono tirare a campare. Il mio consiglio per cambiare le cose è: ISCRIVETEVI AI PARTITI E RIVOLUZIONIAMOLI IN MEGLIO. Dopodicchè vedrete che forse (volponi esclusi) cambierà qualcosa.