Il candidato, più volte contattato, non ha fornito risposte |
Per quanto riguarda la vostra richiesta di trasparenza, non posso che accettarla, in quanto la ritengo la base indiscutibile di qualsiasi governo che si consideri democratico.
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Non è possibile sottoscrivere il tutto con un semplice si oppure no in maniera del tutto acritica. Sarebbe solo un tentativo di acchiappare la benevolenza degli utenti – cittadini e perciò ritengo necessario argomentare con chiarezza sui quesiti proposti. Il programma di “ Progetto Montescaglioso “ contiene impegni precisi su questi principi, redatti, sottoscritti ed esposti nell’albo pretorio del Comune già prima che Montescaglioso.net pubblicasse il proprio “ manifesto “. Su questo tema, secondo me è da valutare anche ciò che concretamente si è fatto. Ed allora mi chiedo e vi chiedo: come si dovrebbe valutare l’immancabile impegno del centrodestra sulla trasparenza quando poi l’operato amministrativo degli ultimi anni dimostra tutto il contrario? L’esempio più emblematico è la gestione degli incarichi e dei bandi del Contratto di Quartiere.
Pubblicazione bandi e delibere. Non posso che richiamare il paragrafo 13 del programma a cui voglio aggiungere due cose. A) Non dovrà mai più ripetersi nei bandi del Comune lo sbarramento all’impiego dei giovani utilizzato nel bando per il gruppo di coordinamento del Contratto di Quartiere. B) Può capitare che il Comune intercetti un finanziamento last minute e, quindi, per essere chiari bisogna sapere che in questi casi i tempi possono saltare.
Abolizione trattativa privata. Anche qui il nostro programma è ben chiaro. L’ambito dell’azione amministrativa di “ Progetto Montescaglioso “ saranno le norme già vigenti e molto restrittive. E’sufficiente attuare quelle norme. Il problema a Montescaglioso è proprio questo, non aggirarle. Mi permetto di segnalare alcune cose che il vostro manifesto non ha preso in considerazione. Un sistema, spesso usato, non è la trattativa privata, bensì l’affidamento diretto dei lavori per importi inferiori ad euro 20.000,00 ammesso dalla legge. Succede che tali affidamenti si fanno e poi, con la scusa di una emergenza o di un imprevisto, l’importo sale anche di parecchio. Ecco l’aggiramento della norma. Altro sistema inaccettabile: per giungere agli importi per i quali è possibile fare la trattativa privata, si spezzetta il lavoro in tanti interventi. Per questo nel nostro programma abbiamo previsto esplicitamente la redazione di un regolamento o di un codice di comportamento che disciplini la materia e la esclusione della possibilità di incrementare gli importi in corso d’opera o di parcellizzare incarichi e finanziamenti. Vi segnalo un’ultima dimenticanza da parte vostra. Nessun riferimento alla possibilità di affidamento diretto di appalti e servizi alle cooperative sociali di tipo B aventi percentuali già predeterminate di soci o lavoratori “ problematici “. Quelle, cioè, che provvedono all’inserimento nel lavoro di tossicodipendenti, detenuti, disabili etc. La norma prevede la possibilità di affidamento diretto per importi inferiori a 200.000 euro. Questo, a supporto delle politiche di inserimento sociale. Capite bene che una tale cooperativa o impresa non resisterebbe mai nel mercato libero con il peso determinato dalla presenza di persone appartenenti ad aree socialmente disagiate. Sono pienamente d’accordo con questa normativa che costituisce uno strumento importante per il reinserimento sociale di persone disagiate. Già nel passato il Ministero del Lavoro ha usato proprio a Montescaglioso questo strumento mentre a Matera, alcuni servizi comunali sono affidati a cooperative di questo genere che impiegano persone assistite dai servizi sanitari. Penso che un sindaco non può rinunciare a questi strumenti. Spero di essere stato chiaro.
Concorsi di idee. Il vostro manifesto, giunge tardi, nel senso che abbiamo già trattato questo aspetto nel programma (paragrafo 13), ma anche qui devo specificare ed approfondire. Non è possibile scrivere “ concorsi di idee aperti a tutti “. Chi sono questi tutti ? Per legge il semplice cittadino non può partecipare a concorsi di progettazione che sono destinati a professionisti regolarmente iscritti negli albi professionali: ingegneri, architetti, geologi, geometri, periti agrari ed altri professionisti iscritti ad albi. Il nostro impegno è quindi all’interno della norma vigente. In tal caso, le commissioni che approvano sono, anche esse, costituite da esperti a cui spetta scegliere sulla base della qualità e delle richieste del Comune. Ovvero non può essere un’assemblea di cittadini a decidere sull’approvazione di un progetto. Ciò, però, non esclude la possibilità di ampie consultazioni preventive o, per esempio, di una mostra dei progetti vincitori sui quali raccogliere condivisioni e richieste di miglioramento. Un’altra cosa importante. L’uso sistematico del concorso per idee significa la calata a Montescaglioso di strutture per la progettazione da tutta l’Italia o da mezz’Europa. La partecipazione di grandi studi tecnici può creare grandi problemi ai nostri giovani neolaureati nell’avvio al lavoro. Come la mettiamo ? La mia idea è questa. La norma prevede l’utilizzo dell’incarico fiduciario per importi inferiori a 100.000. Credo che per molti lavori ( manutenzioni, viabilità etc.) si possa utilizzare correttamente questa norma, integrata da un regolamento comunale condiviso da tutti che abbia come riferimento il curriculum, la turnazione degli incarichi di progettazione, ma anche l’obbligo di inserimento nei gruppi di lavoro dei neolaureati i quali diversamente un curriculum non lo costruiranno mai. Per importi superiori la norma prevede l’obbligo del bando pubblico ed a questa intendiamo attenerci. Il concorso di idee si può usare per progetti particolarmente impegnativi o innovativi per i quali l’Amministrazione intende valutare “ prima “ la qualità della proposta e non comprare a scatola chiusa. La utilizzeremo, per esempio, nella riqualificazione della zona Porta Schiavoni e l’avremmo utilizzata per piazza Roma o per la sistemazione delle zone intorno all’abbazia.
Proposte di miglioramento. Penso di aver risposto con il punto precedente.
Resoconto mensile. L’uso del web può facilitare sicuramente la circolazione dell’informazione. Le norme prevedono l’attuazione di tutta una serie di adempimenti periodici, che puntualmente restano chiusi nei cassetti degli uffici. E’ già importante dare pubblicità a questi atti. Gli stessi consigli comunali, sono prima di tutto resoconti. Per esempio mi meraviglia molto che nessuno di voi abbia chiesto, almeno così mi pare, il consiglio comunale sul web. E’nel luogo deputato alla democrazia e nella dialettica tra maggioranza ed opposizione che si possono capire tante cose. Alzo la posta. Resoconti tassativi mensili sono ingestibili. Un Sindaco oltre a “ presidiare “ la casa comunale a disposizione dei cittadini, deve battere la capitale ed i capoluoghi alla ricerca di finanziamenti. Non si può restare bloccati davanti alla tastiera. Esistono già strumenti, quelli di cui scrivevo prima che possono essere utilizzati anche più efficacemente ed in maniera anche più rispettosa. Esempio: lo spazio per l’opposizione nel resoconto mensile, dov’è ? Quindi pubblicità periodica agli atti amministrativi e possibilmente il consiglio comunale sul web. Va però scontato un ritardo iniziale perché credo che nei primi mesi della nuova amministrazione bisognerà mettere in conto un periodo di rodaggio degli uffici.
Aggiungo un mio personale impegno. I cittadini si lamentano spesso che il sindaco non è presente in ufficio. Ripeto, un Sindaco deve soprattutto muoversi alla ricerca di risorse e progetti. Davanti al mio ufficio, un cartello con l’impegno quotidiano del primo cittadino: il Sindaco è a Roma; il Sindaco è in riunione in Prefettura; è a Potenza in Regione. I cittadini devono poter sapere per cosa e dove si sta lavorando.
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