Con l’ingresso del mese di Luglio, vuoi per la festa patronale della vicina Matera, vuoi per l’inizio dell’ estate e quindi  la pianificazione delle  vacanze si inizia a respirare l’aria delle feste nostre montesi ed in particolare quella di San Rocco.

Quella per intenderci del 20 Agosto dove da sempre si organizzano solenni festaggiamenti in onore di San Rocco a cui il popolo montese, con grande devozione raccolto in preghiera chiese intercessione, "affinchè il tremendo flagello (il terremoto) non abbattesse uomini e case".

La fase organizzativa di queste giornate è lunga e complessa. Chi ha l’onere di organizzarla deve pensare ad ogno minimo dettaglio. Primo fra tutte, credo, la buracrazia con montagne di carta  per le svariate richieste di autorizzazioni.

Chi ha l’onere di organizzare questa festa deve agire come un vero e proprio imprenditore dovendo azzardare già dall’inverno un bilancio di previsione degli incassi perchè è in quel periodo che si devono stipulare e sottoscrivere i contratti con le aziende fornitrici dei servizi occorrenti.

Una volta sottoscritti i contratti di appalto l’organizzatore deve solo pregare e sperare.

Pregare che otto mesi dopo tutto vada per il verso giusto e sperare che la generosità del popolo montese riesca quanto meno a pareggiare i conti delle spese sostenute.

Quindi cari amici montesi, essendo, la nostra, una festa di popolo basato esclusivamente sulle offerte non possiamo pretendere dal comitato organizzatore la luna nel pozzo se tutti, nel limite delle nostre possibilità, non facciamo la nostra parte.

INVECE DI LAMENTARCI, PASSIAMO DAL COMITATO E FACCIAMO UN’OFFERTA DEGNA E TALE DA POTER, SOLO IN QUEL MOMENTO,

PRETENDERE IL MEGLIO DA LORO.

Buone feste.