Perchè arriveremo lontani, e forse vinceremo il mondiale

Ieri pomeriggio, prima del fischio di inizio di Italia Nuova Zelanda, i commentatori dallo studio, si sprecavano in pronostici, dando all’Italia la vittoria con due, tre, quattro reti a zero, dimenticando propabilmente quelle che sono le caratteristiche della squadra italiana.

A mia moglie, che con me si accingeva a guardare la partita, dissi che non saremmo andati oltre lo zero a zero, o al massimo un uno a uno, e non per scaramanzia, ma perchè, le mie considerazioni le avevo fatto analizzando sia le nostre caratteristiche e motivazioni, sia quelle degli avversari.

Indubbiamente, la Nuova Zelanda non è una prima donna, ha giocatori molto lenti, e tecnicamente sono inferiori decine di volte rispetto ai nostri, ma dalla loro avevano però l’obbiettivo di tornare in patria da eroi, pur sapendo di non andare oltre il primo girone, ma il figurare bene contro l?italia, significeva vincere il loro personale mondiale.

L’Italia dal canto suo aveva come obbiettivo quello di andare avanti nelle qualifiche per il passaggio al secondo turno, senza troppo dispendio di energie, e senza rischiare di perdere qualche giocatore per infortunio, se poi a questo aggiungiamo che nelle prime battute della gara, le gomitate neozelandesi, non si sono risparmiate, si può bene immaginare quali motivazioni potevano spingere i nostri giocatori.

Certo, a veder la partita di ieri, viene un po rabbia a tutti noi, ma come già ho avuto modo di scrivere sul guest da anonimo, la storia della nazionale italiana, è piena di flop, contro squadre del livello della Niova Zelanda, proprio perchè le caratteristiche del gioco italiano, non prevedono arrembaggi vincenti, contro squadre che difendono in undici, ma si esaltano contro squadre che giocano a viso aperte e che inseguono l’obbiettivo del passaggio del turno.

Diversa cosa sarebbe stata la partita con la Nuova Zelanda se fosse capitata allla terza giornata, con l’attuale situazione di classifica, come diversa sarà con la Slovacchia che necessariamente dovrà cercare di vincere, e quindi si apriranno gli spazi anche per i nostri centro campisti, per saltare l’uomo e creare la superiorità numerica.

L’Italia, in passato, ha vinto con i campioni, ma ha soprattutto vinto con i gregari, i cosddetti operai del pallone. Paolo Rossi da solo non avrebbe fatto quello che fece nell’82, se non ci fossero stati i vari Conti, Cabrini, Gentile, che fino a quel momento erano ritenuti poco più che bravi giocatori, come i nostri attuali Chiellini, Pepe, o Montolivo, e le critiche dei tanti CT della domenica, anche allora non si risparmiarono come oggi.

Ci non conosce l’Italia, può giustamente avanzare tutte le critiche di questo mondo, ma a chi come me, ha una buona memoria della nostra storia calcistica, dico solo lasciamoli lavorare in pace, e vedrete che la nostra nazionale non ci deluderà.


Commenti da Facebook

4 Commenti

  1. wildmetal

    pienamente daccordo con te…vedrete ke dalla prossima in poi…ci sarà la solita grande Italia…come dissi in un altro post, da buoni italiani….se non c’èmolto in palio….non ci stankiamo più di tanto…ma dalla prossima partita in poi…vedrete.

    Aggiungo anke ke sono molto contento di trovare subito l’olanda e non la danimarca…vedrete quante soddisfazioni avremo…

    1. gianni

      Francamente paragonare la vita calcistica a quella reale italiana è veramente stupido. Se è vero che in Italia ci sono tanti mediocri allora sicuramente tra questi io ci metto proprio l’autore di quell’articolo. In primo luogo perchè dobbiamo sempre dire che gli altri sono sempre più onesti, belli ed efficienti di noi e in secondo luogo perchè paragona due cose completamente diverse. E se il gol dei Neozelandesi fosse stato annullato il nostro bravo giornalista avrebbe scritto lo stesso articolo? Probabilmente no e magari avrebbe pure elogiato quello che lui chiama zerbini…questo è appunto il tipico comportamento da zerbino.

  2. yuri

    Ciao…

    Ho guardato la partita dell’Italia contro la Nuova Zelanda col pathos da mondiale,ovviamente dopo il risultato ho spento,ma solo per non sentire tanti,troppi commenti,che non danno mai un’idea obiettiva,provando a farmene una da solo.

    Ho pensato allo zoccolo duro di Lippi,il cosiddetto blocco Juventino,che visto il campionato mediocre,non fa ben sperare:cosa è cambiato rispetto a 4 anni fa:la juve vinceva e si affidava a tanti giocatori italiani,la roma inseguiva e schierava giocatori italiani che non sembravano neanche da nazionale(vedi Perrotta).

    Calciopoli ha cancellato i titoli conquistati della juve,ma non le capacità dei giocatori juventini in primis,quindi la dimostrazione più plausibile del valore di un gruppo è stata la conquista del campionato del mondo.

    In questi 4 anni,dal 2006 ad oggi,in Italia c’è stata una sola squadra forte ed organizzata:l’inter,ma purtroppo non ha puntato sui giocatori italiani,come la roma,che insegue sempre:nessuna colpa ovviamente,perchè ogni squadra decide come gestirsi,ma allora i giocatori da portare in nazionale vengono da squadre che non hanno fatto neanche la champion o la coppa uefa(e giocare in europa alza il livello),di conseguenza si abbassa il livello della nazionale.

    Certo,Balotelli è un giocatore dell’inter,Borriello del milan,hanno giocato ad alti livelli,ma non bastano per elevare tutto il gruppo o pensare di metterli in campo per avere un giocatore che da solo risolva le partite.

    L’esempio è dato proprio dalle squadre che stanno giocando meglio finora:l’olanda,il gruppo è dato da giocatori,anche se in squadre di club diverse, che giocano insieme in nazionale dalle giovanili,aggiunti agli anziani;la stessa spagna,nonostante i risultati,ha giocatori che si conoscono molto bene;si potrebbe dire la stessa cosa del Brasile,che ha lasciato a casa ronaldinho,adriano,punta su una formazione che ha la sua forza nel gruppo di chi gioca insieme da tanto tempo e sempre ad alti livelli.

    Il livello del gruppo è basso,rispetto a 4 anni fa,ma bisogna trovare le motivazioni per poter proseguire,magari verranno fuori,come succede spesso,proprio incontrando squadre di alto livello fin dagli ottavi,visto che contro le piccole finora i giocatori han dimostrato meno di quello che valgono,perchè nonostante tutto il campionato italiano resta uno dei più difficili al mondo.

    Ciao…

Rispondi a

Info sull'Autore

Post Correlati

Translate »