La Democrazia a colpi di spugna

Ero e resto fermamente convinto che non ci possano essere elezioni veramente libere e democratiche se non si da a tutti la possibilità di esprimere liberamente il proprio voto, per questo avevo auspicato una soluzione politica al caos sollevato dalla presentazione delle liste irregolari alla provicncia di Roma e alla regione Lombardia.

IRREGOLARI, si perchè tali erano e tali dovevano rimanere, mentre con il DDL approvato dal governo, controfirmato e di questo mi meraviglio veramente, da Napolitano, si tenta di dare una regolarità inesistente fino al momento della loro presentazione con un colpo di spugna che abolisce le regole come se l’Italia fosse davvero il paese di Pulcinella.

Questo DDL è ancora più grave dell’intera vicenda, è un vero colpo di stato come i tanti altri a cui ci ha abituato negli ultimi anni il governo del Sig Berlusconi con le tante leggi ad personam che di fatto hanno sconvolto i principi civili e democratici della nostra Costituzione.

Ero d’accordo con la soluzione politica della vicenda ma questa non doveva avvenire prima che la magistratura ordinaria avesse fatto il suo percorso in tutte le sue fasi per sancire il rispetto delle regole e non senza una scelta condivisa da parte di tutte le altre forze politiche e di quanti in questi giorni si sono visti cancellate le proprie liste, e sono tante, in altre provincie e regioni d’Italia.

Non resta che prendere atto ancora una volta che il nostro ordinamento democratico viene continuamente calpestato scavalcato con atti di vera prevaricazione anticostituzionale.

 

 

 


Commenti da Facebook

7 Commenti

  1. Nunzio Buonsanti

    Credo che tutto questo caos delle liste sia dovuto solamente alla ignoranza degli esponenti del PDL sulle leggi che regolano le modalità di presentazione delle liste. Se quindi le sue liste sono state esluse, Berlusconi se la deve prendere solamente con i suoi seguaci che non sono stati in grado nemmeno di presentare le liste. Poi siamo in  Italia, dove ormai qualunque problema personale deve essere risolto solo ed esclusivamente con decreti legge ad personam …. Peccato che per il mondo della scuola, della sanità, del lavoro il governo non metta tanta passione, cosi come l’ha messa in questi giorni ….. Sarebbe stato bellissimo che il consiglio dei ministri straordinario riunitosi ieri sera avesse esaminato i dati sulla disoccupazione emanati proprio ieri, sulla cassa integrazione che aumenta in modo vertiginoso. Questi sono i problemi di cui si deve occupare nostro governo e non quelli della presentazione delle liste, di cui si occupano i partiti.

  2. ciffo

    … la democrazia.

    Mi fa piacere che TM l’originale è tornato tra noi… il fratello gemello napoletano proprio non si poteva leggere 😉

    Penso che da oggi sia un dovere di ogni cittadino cominciare a prendere le distanze dai berlusconiani e dagli imbecilli che fanno della cialtroneria il loro modus vivendi.

  3. ciffo

    Voglio riportare per intero il post di spinoza.it. Nel giorno in cui in Italia è ufficialmente morta la democrazia, uno dei modi migliori per contrastare la dilagante mediocrità, idiozia e cialtronaggine di chi ci governa e dei loro stolti fan è, senza dubbio, l’ironia e l’intelligenza.
    Qualcuno di buona volontà che spieghi le battute ai tardoni berlusconiani?

    Approvato il decreto salvaliste. La Beghelli nega ogni responsabilità.

    L’articolo 1 del decreto: “Chiamiamo noi quando siamo pronti”.

    Il decreto interpreta la legge. Del più forte.

    Il Consiglio dei Ministri è durato 35 minuti. Poi la democrazia ha smesso di soffrire.

    Napolitano ha firmato poco più di un’ora dopo. Il tempo di far credere di averlo letto.

    Poche ore prima di firmare, Napolitano aveva espresso perplessità. Ma si sa che a una certa età, la memoria…

    Il Quirinale: “Il decreto salvaliste non è anticostituzionale”. È peggio.

    (Avevano detto: “Faremo una leggina”. Se ne andassero affanculetto)

    Il decreto è pronto per essere pubblicato sulla Gazzetta ufficiale. Cilena.

    Di Pietro: “Ci vorrebbe l’esercito”. Il governo: “Valuteremo”.

    “Il governo si dovrebbe fermare con l’esercito”. A festeggiare.

    Prime conseguenze del decreto: capodanno slitta al 4 gennaio.

    Sospiro di sollievo anche per il Pd. Almeno non dovranno perdere da soli.

    L’opposizione si preannuncia strenua: già fondato su Facebook il gruppo “Questa papaia avrà più fan del decreto salvaliste”.

    La cosa più assurda di tutto questo? Che qualcuno non credeva che l’avrebbero fatto.

    Bersani: “È un trucco”. Fosse stato un po’ più giovane, l’avrebbe stracciato con la fantasia.

    fonte: http://www.spinoza.it

  4. gianni

    Vabbè dico la mia. Chiaramente la vicenda di questi ultimi giorni non è affatto una bella figura per l’Italia e le reazioni di schifezza al provvedimento son ampiamente giustificate.  Mi sembra ovvio anche l’intervento da campagna elettorale del Buonsanti facente parte di quella schiera piuttosto ampia e trasversale che vengon fuori nel momento opportuno….un pò come fanno quelle lumache (cuzzulun in italiano) dopo un forte acquazzone di fine estate. Nulla di male però almeno, come già qualcuno ha sottolineato nel guestbook, ci si poteva scrivere dell’altro e non ripetere le stesse parole del Casini, magari la prossima volta consiglierei di citare le fonti (non farlo e illegale!!!) Che poi proprio la DC non credo sia l’espressione massima della legalità visto che sono gli artefici del clientelismo e dell’assistezialismo.

    Beh basta parlare dell’immacolato scudo crociato…parliamo della falce e del martello e del suo degno rappresentante, il nostro Musty (come qualcuno lo ha simpaticamente chiamato!!!). Tm lo sai che proprio non capisco questo tuo intervento??? Beh di politica ne capisci più di tutti ed è per questo che non credo a nessuna delle tue parole. Tonino lo sapevi benissimo che sarebbe andata a finire così….lo sapevi benissimo che quelle liste erano burocraticamente irregolari e che l’unica soluzione per riammetterle era quella di fare la solita magagna. Cosa potevi aspettarti che la maggioranza e l’opposizione si sarebbero accordati per una soluzione? Suvvia non far finta di fare l’ingenuo, e anche se per assurdo ci fosse stato questo accordo che cosa sarebbe cambiato nell’aspetto legale??? Cioè tu mi dici che la differenza tra legalità e non legalità sta nel numero dei consensi???. Tonino diciamoci la verità, tutti auspicavano a questa soluzione e tu per primo. Siamo entrambi concordi sul fatto che la prima regola è quella di dare a tutti l’opportunità di andare a votare…sai benissimo che fare delle elezioni in questo modo sarebbe stata una vera e propria figura di m… per la democrazia più di quanto non lo è adesso. Proprio non lo capisco questo tuo cambiamento anche perchè sei stato il primo a a dire che la prima regola fondamentale era quella di dare la possibilità a tutti di eleggere i propri candidati….costi quel che costi. E adesso che facciamo, ci lamentiamo di aver ottenuto una cosa che andavamo cercando?…muah

    Ciao e buona domenica

     

    1. tm

      Le parole più giuste forse sono state quelle di Napolitano nello spiegare i motivi per i quali ha controfirmato il decreto affermando che non si poteva lasciare fuori dalle elezioni una forza elettorale come il PDL, parole che ancor prima di Napolitano mi ero permesso di pronunciare io sulle pagine del guestbook sollevando non poche polemiche.

      Ho anche affermato nel mio post precedente che mi sono meravigliato del nostro Presidente della Repubblica e vengo subito a spiegare il perchè e a sciogliere i dubbi di Gianni.

      Resto fermamente convinto che una competizione elettorale dove per una qualunque ragione non sia ammessa una parte consistente dell’elettorato sia una elezione falsata che va contro i principi fondamentali della democrazia e che eventuali eletti non si sarebbero sentiti del tutto legittimati e quindi auspicavo una soluzione politica della vicenda. Però come giustamente richiamato da tutti una democrazia si basa principalmente su delle regole e sul loro rispetto e nel momento in cui queste regole non vengono rispettate ma addirittura calpestate da coloro che dovrebbero farle rispettare, in questo caso il Governo allora la stessa democrazia è messa in discussione. Sembra un gioco di parole ma non è cosi.

      Per cambiare la Costituzione italiana occorrono dei referendum o i due terzi del Parlamento. Quando i nostri costituendi hanno previsto tali norme lo hanno fatto proprio per evitare che su determinate questioni fondamentali per la vita della nostra Repubblica le loro modifiche avvenissero senza la più ampia intesa possibile tra tutte le forze ed evitare che maggioranze semplici potessero legiferare senza l’apporto delle minoranze.

      Ora credo che la riammissione di una lista risultata irregolare non poteva avvenire con un colpo di mano e con un decreto cosi come avvenuto ma aveva bisogno di una larga maggioranza del parlamento italiano e non del Governo, per questo ritengo che Napolitano abbia sbagliato a controfirmare in quanto nel decreto ci sono tutte le caratteristiche che lo rendono lesivo dei principi costituzionali.

      In altre occasioni maggioranza e opposizione hanno raggiunto sempre gli accordi per salvare i principi della democrazia e lo avrebbero fatto anche questa volta se solo se ne fosse data la possibilità, ma questo non è avvenuto perchè per farlo il PDL avrebbe dovuto riconoscere pubblicamente gli errori e non gridare ai complotti come sta cercando di fare.

      Quindi Gianni nessun ravvedimento da parte mia sulla necessità di dare agli elettori del PDL il diritto di esprimere il loro voto ma anche nessun cedimento sul fatto che il rispetto della costituzione viene prima di tutto e questo Governo la sta calpestando tutti i giorni, per questo pur nella mia diversità di vedute sabato prossimo sarò a Roma per difendere la Democrazia.

      1. gianni

        Prima dici: "Le parole più giuste forse sono state quelle di Napolitano nello spiegare i motivi per i quali ha controfirmato il decreto affermando che non si poteva lasciare fuori dalle elezioni una forza elettorale come il PDL". Poi verso la fine dici:"ritengo che Napolitano abbia sbagliato a controfirmare in quanto nel decreto ci sono tutte le caratteristiche che lo rendono lesivo dei principi costituzionali". Insomma cosa vuoi dirmi? Che Napolitano ha sbagliato usando le parole giuste? Non ti capisco, o meglio capisco che sai fare politica proprio perchè sai dire una cosa per poi dire una cosa praticamente opposta…stile PD alla Veltroni (più che comunista!!!). 

        Poi secondo te bastava l’accordo tra maggioranza e opposizione per rendere un decreto costituzionale???? Della serie le regole si possono pure cambiare in corso, l’importante è che siano tutti concordi. Insomma adesso non sapevo che nella Costituzione Italiana ci fosse un articolo in cui si dice che le magagne si possono fare a patto che siano tutti d’accordo. Poi una cosa non ho ancora capito….scendete in piazza per protestaree contro Berlusconi (o meglio per organizzare al migliore dei modi la campagna elettorale!!!) e magari gli dite che si comporta come un dittatore. Poi però dimenticate che Napolitano ha firmato quel documento ed aveva anche la possibilità di non firmarlo. Ma a Napolitano gli si dice soltanto timidamente che ha sbagliato e lo si contesta in modo minore (anche perchè non ha senso farlo visto che non è un avversario politico). Tonino tu sai benissimo che quella manifestazione sarà solamente un occasione per fare campagna elettorale. Tonino tu che pratichi la politica lo sai benissimo come funziona.

        1. tm

          Gianni hai ragione forse è vero che ho fatto per troppo tempo politica e proprio per questo penso che la politica debba essere fatta con passione e dedizione senza facilonerie come spesso avviene negli ultimi tempi.

          Se fai caso non ho mai parlato di decreti nei miei precedenti interventi, ma di soluzioni politiche. Lo sbaglio non sta nel voler dare la possibilità a tutti di esprimere il proprio voto ma nel modo come si raggiunge un certo scopo. Macchiavelli sosteneva che il fine giustifica i mezzi, io al contrario ritengo che non ci sono fini che possano giustificare dei mezzi che ledono i diritti di altri.

          Un esempio, Saddam Ussein andava fermato, ma il mezzo usato, la guerra, ha fatto migliaia di morti innocenti e il fatto che alla fine Saddam sia stato fermato non giustifica minimamente gli orrori di unaa guerra.

          Per tornare a noi devo dirti che la nostra costituzione prevede anche la possibilità di cambiare le regole, ma per farlo occorre una maggioranza sostanziale del Parlamento e non un semplice decreto, e questo non vuol dire giustificare le magagne ma porre rimedio ad una situazione che se pur nella legalità non pone giustizia.

          Quante norme esistono nel nostro ordinamento che potremmo definire ingiuste? tantissime. La democrazia è giusta perchè è articolata e garantista ma questo non vuol dire che non possa avere delle cose sbagliate, sta a noi accorgercene e modificarle, Forse questa questione che stiamo vivendo è una di quelle, ma non poteva essere cambiata con un atto di forza come ha fatto il governo perchè gli atti di forza non sono parte delle regole democratiche.

          Gianni francamente della campagna elettoorale mi importa poco, non vado a Roma per fare campagna elettorale per nessuno, tanto meno per il PD che non è il mio partito, lo faccio ti sembrerà strano proprio per affermare il rispetto delle regole.

          Un ultima cosa, ho ribadito di non essere d’accordo con Napolitano e personalmente ritengo che abbia sbagliato a firmare il decreto, questo non vuol dire però che lo si debba sottoporre ad un processo intollerabile come sta facendo DiPietro, rispetto delle regole vuol dire anche rispettare le cariche dello stato nell’esercizio delle proprie funzioni. Il giustizialismo e l’attacco volgare non porta da nessuna parte, e con questa chiudo con una considerazione al nostro carissimo Piero che reputo una persona intelligente e piena di buoni propositi, fare poltica in modo onesto e genuino come vuol farla lui gli fa onore ma qualche volta bisogna anche guardare insieme a chi la si fa.

          ciao

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