Chiamati in causa rispondiamo e ci mettiamola faccia. L’intervento che il comune sta realizzando dovrebbe essere quello già annunciato ad Agosto in un comunicato dell’Amministrazione. Se non ricordo male la “ messa in sicurezza “ del pendio con risorse della Protezione Civile. Il comunicato parlava esplicitamente anche di una rampa carrabile da realizzare con il sistema delle terre rinforzate, quello già usato per la rampa di via Salnetro. Le decisioni su quello che si sta realizzando ovviamente spettano a chi amministra. Si può discutere, ragionare, condividere o si può non condividere, dopodiché la politica fa quello che ritiene giusto. Personalmente e come CEA non condividiamo. Le perplessità sull’intervento come responsabile del CEA le ho manifestate, senza proclami ed enfasi a vari esponenti dell’amministrazione comunale già poco dopo la pubblicazione dell’annuncio. Ecco perché non condivido l’intervento.
L’area interessata dal progetto è una delle più delicate dell’abbazia. Corrisponde all’andamento della cinta muraria medievale e potrebbe conservare poche ma importanti tracce delle mura. Di sicuro sono ancora esistenti i resti di una imponente torre circolare. Tutto il versante ha già subito un disastroso crollo nel febbraio del 1959. Il profilo del versante, come paesaggio storico, è quanto di più spettacolare si possa percepire da diversi punti di osservazione: dalle strade di fondovalle, dal Belvedere, dal Vallone etc. Per interventi di messa in sicurezza in situazioni analoghe caratterizzate da dissesto idrogeologico, da tempo si utilizzano opere di cosiddetta ingegneria ambientale che raggiungono il risultato con impatto molto basso. Una rampa carrabile da questo punto di vista è del tutto inutile. Rischia di distruggere qualsiasi eventuale traccia del perimetro fortificato; impatta su eventuali resti archeologici; da lontano e da vicino apparirà come una linea in diagonale che stravolge il paesaggio; è realizzata con un taglio proprio sul piede della frana del 1959; infine crea le aspettative per un grande parcheggio dietro l’abbazia che dal mio punto di visto è quanto di più disastroso si possa immaginare. La nostra comunità e l’amministrazione comunale sono impegnati in uno sforzo continuo nella valorizzazione turistica del paese. I risultati acquisiti negli ultimi anni sono sotto gli occhi di tutti. Montescaglioso, dopo Matera è ormai la seconda meta turistica della provincia ed una delle principali della regione. Sul mercato del turismo ci vendiamo le bellezze, l’arte, la cultura, la tradizione la gastronomia del paese. Una delle cose più apprezzate dai visitatori è il paesaggio ed i panorami immensi che si godono da porta S. Angelo e dalle extramurali dell’abbazia. Nella contrattazione in atto in queste settimane sui PIOT, cioè i nuovi finanziamenti della regione per il turismo l’attenzione si sta concentrando proprio sulla sistemazione di questa area per la quale esiste un progetto di recupero e ricerche in corso di finanziamento alla Scuola di Archeologia di Matera. Dopo tutte le belle cose realizzate dal comune in questi ultimi anni sull’abbazia, questo intervento giunge come un pugno nello stomaco. CEA Montescaglioso ha con il Comune un rapporto estremamente positivo e costruttivo che presuppone una collaborazione quotidiana alla quale non ci siamo mai sottratti ma anche, quando esiste, la esplicitazione da parte nostra di eventuale non condivisione di alcune scelte lealmente e chiaramente rappresentate. In questo caso, ci dispiace, dirlo l’intervento che si sta realizzando non è condivisibile. Non abbiamo il dono della verità, vorremo sbagliare ma l’impatto potrebbe essere veramente pesante. Abbiamo in più occasioni chiarito le nostre perplessità. Riteniamo di aver fatto la nostra parte. Alla politica spettano le scelte finali. Alleghiamo una foto scattata (con pessima luce) questa mattina. Franco Caputo, responsabile CEA Montescaglioso.
P.S. Gli operatori CEA colgono l’occasione per condannare senza alcun distinguo l’aggressione subita dal Presidente Berlusconi a Milano.
Le osservazioni del CEA come al solito sono sensate e condivisibili. Il passaggio sul quale porrei l’attenzione è quello del parcheggio.
Spesso cose apparentemente non concatenate rivelano una strategia che diventa chiara solo alla fine.
Spero che qualche rappresentante del comune possa tranquillizzarci… non vorrei che prima di quanto pensiamo vedremo risolto il problema dei parcheggi nel centro storico con una bella ammucchiata di macchine nel pallone.