Ultimamente si è parlato molto di navi sommerse con carichi di rifiuti tossici, smaltimento illegale di pericolosi fusti ad opera della malavita, aumento dei tumori… tutte cose importantissime sulle quali si sta – credo – facendo pochissimo. Ne abbiamo già discusso sul blog e utenti come giusy hanno evidenziato il problema.
Ma c’è un altro aspetto che sembra interessare pochi. Un aspetto forse ancora più inquietante perché non è sommerso, ma risaputo, alla luce del giorno: l’inquinamento degli insediamenti industriali nella nostra regione.
Il segretario dei radicali lucani Maurizio Bolognetti ha pubblicato una video-inchiesta sulla Mythen, industria che opera a Ferrandina, nella Val Basento, sorta sugli stessi terreni della ex liquichimica grazie a finanziamenti pubblici, nonostante, pare, non sia stata eseguita nessuna bonifica come prevista dalla legge.
Perdete i 25minuti necessari a vedere il filmato, ne vale la pena. Se tutto quello che afferma Bolognetti è vero, continuare a fare il bagno sulle spiagge che noi tutti di solito frequentiamo, a pochi metri dalla foce del Basento, non è forse cosa buona e giusta.
Per chi non può vedere il filmato, un sunto è disponibile a questo indirizzo:
http://www.fainotizia.it/inchiesta/i-veleni-industriali-e-politici-della-basilicata-video-inchiesta-sulla-val-basento
Sul proprio sito la Mythen afferma dell’esistenza di sistemi fognari e di depurazione. Di diverso avviso Bolognetti e, a quanto pare, lo stesso assessore regionale all’ambiente Santochirico che sul suo blog parla di rete fognaria da realizzare.
Innanzitutto vorrei rivolgere un grazie immenso a Maurizio Bolognetti…per fortuna esistono ancora persone in questa regione che si prodigano, correndo grandi rischi, senza scopi di lucro, per il bene comune.
Detto ciò ci sarebbe tanto da dire….ma alla fine che lo dico a fare??? Siamo un popolo (noi Lucani) che utilizza in maniera disastrosa i mezzi che la democrazia ci offre…chi è causa del suo mal, pianga se stesso!
Teniamoci i resti del biodiesel e la navi radioattive nei nostri mari, i rifiuti tossici nei nostri campi agricoli, l’inquinamento atmosferico dei pozzi di petrolio…e circa 6mila lucani che ogni anno abbandonano la nostra regione! ….però mi raccomando….non lo dite a nessuno!!!
è un ottima inchiesta come se ne potrebbero fare davvero tante in basilicata.. parlarne fà sempre bene, poi però bisogna coordinare gli sforzi per far si che certe cose cambino..
la politica come dice spiga potrebbe fare molto, ma ancora di più dovrebbero fare i cittadini spontaneamente tramite associazioni e/o comitati come già ce ne sono nella nostra regione, capita spesso però che rimangono isolati o inascoltati oppure non riescono ad agire al meglio.. a proposito su facebook si trovano alcuni gruppi, uno di questi molto attivo e che promuove spesso incontri tramite la newsletter si chiama
La Basilicata sta morendo e noi stiamo ancora dormendo.. SVEGLIAMOCI!!
Grazie a Ciffo e a Montescaglioso.net
Grazie davvero per aver contribuito alla divulgazione di questo documento
Agenzia Radicale
Ho visto il video, non ho visto niente di nuovo ma penso che noi lucani siamo cosi tanto intelligenti dal continuare a vivere in pace visto che pensiamo solo a scandalizzarci come ho potuto notare dai vari post.
Adesso io chiedo una profonda riflessione, non voglio fare alcun nome ma nel video si parla di agrobios e di conflitto di interessi, allora andate a vedere chi è il presidente dell’Agrobios e capirete, rivolto ai difensori della nostra cara amata regione, per chi votate, però diciamo anche che la Mythen produce biodiesel e io ora mi chiedo, ma perchè mai nessuno abbia avuto l’intenzione di realizzare una filiera produttiva con una rete di stoccaggio in loco e la realizzazione di ditributori di biodiesel per autotrazione?perchè in Val basento parallelamente alle industrie che producono fibra sintetica mai nessuno abbia voluto realizzare degli stabilimenti (Anche artigianali) di calze?di maglieria?di tutto cio che sia possibile realizzare con le materie prime prodotte nella valle del Basento?il guaio della nostra regione è che si pensa sempre a finanziare i grossi e scordarsi di promuovere azioni mirate a dare possibilità a tante persone di creare la propria microimpresa guardando come modello il Trentino, io penso che è vero che la mythen scarichi illegalmente gli scarichi industriali ma è anche vero che noi lucani penso che poco ci interessiamo alle molteplici opportunità che ci vengono messe sotto gli occhi perchè la maggior parte di noi pensa solo a fare l’operaio a tempo indeterminato sotto un padrone che manco conosciamo ma l’importante è che non ci prendiamo mai alcuna responsabilità. e se magari abbiamo studiato un po invece di dare il nostro contributo di conoscenza in loco che facciamo?andiamo via al nord perchè li si puo lavorare, sempre sotto qualcun altro però eh?mai che ci si voglia mettere in gioco!sono molto preoccupato per il mio futuro, preoccupiamoci tutti quanti concretamente e non sciupiamo il nostro voto scegliendo politici in cambio di un posticino di lavoro ma scegliamo gente capace di stravolgere questa mentalità che è stata la rovina del mezzogiorno!
Davvero un video scandaloso, non immaginavo ci fosse tanta illegalità alla luce del sole. Il video credo meriti visibilità….. vi rubo il link!!
E’ stato difficile riuscire a controllare la rabbia e vedere il video fino alla fine. Forse, però, il problema è proprio questo: questa rabbia non deve essere più controllata. Non si può continuare a permettere che tutto questo scempio accada, non è possibile, è vergognoso! Ha ragione Ciffo…vale la pena perdere 27 minuti del nostro tempo; la realtà ci deve essere sbattuta in faccia, in modo crudo, dobbiamo avere paura di quello che c’è. Troppo spesso facciamo finta di non vedere, di non sapere, di non voler essere interessati…ma qui ci stanno condannando a morte! Le soluzioni ci sono, dobbiamo pretendere che siano messe in pratica. Noi a Metaponto il bagno ce lo andiamo a fare e ci riteniamo pure fortunati perchè ci separano pochi chilometri…inaccettabile! Tempo fa, su questo sito, sono state citate le aree "pericolose" della nostra regione; c’è anche l’ex area militare di Montescaglioso. Allora mi chiedo: chi ha informazione circa il monitoraggio di questa zona? quando è stato fatto l’ultimo controllo? cosa è emerso? cosa è stato nascosto? chi fa questi controlli? Non so, essendo la zona nelle vicinanze del nostro paese, il nostro comune dovrebbe avere qualche informazione in merito? Nel caso, c’è qualcuno, l’assessore all’ambiente per esempio, che potrebbe darci informazioni? Intraprendere queste battaglie, cercare di avere informazioni con la sola forza di poche persone sembra qualcosa di perso in partenza: affidarsi a chi ci rappresenta potrebbe essere il reale problema perchè non ci tutelano, non tutelano il territorio. Noi cittadini dobbiamo controllare i controllori! Mi chiedo, però, con quali mezzi possiamo rimediare agli "errori" fatti? E’ possibile che siamo cittadini fantasma di una cosiddetta terra di nessuno dove tutto è lecito? La mia ammirazione va a persone come Bolognetti che realizzano queste inchieste, a Ciffo che le pubblica puntualmente! Lo stesso Bolognetti si augura che tramite questo video qualcuno che può, che deve, intervenga! Quanto tempo dobbiamo aspettare ancora?
ll reportage di Maurizio Bolognetti, sempre vigile ai problemi ambientali della nostra Regione, descrive dettagliatamente il processo di contaminazione selvaggia che gli insediamenti industriali della Val Basento ormai producono da anni. Il video dimostra come il tutto avvenga alla luce del sole nella totale normalità. In realtà il video non dovrebbe fare scalpore ma dovrebbe suscitare rabbia perchè è da decenni che il Basento è catalogato come il fiume più inquinato non della Regione Basilicata ma d’Italia. Quindi che in Val Basento ci fosse un’attività di inquinamento "non controllato" e devastante per il territorio penso che sia ormai un fatto notorio. Le responsabilità sono facilmente individuabili, a tutti i livelli. Mi chiedo come mai la gente, oggi, continui a tollerare tutto questo e, soprattutto, come mai la magistratura da anni non abbia adottato almeno dei provvedimenti cautelari considerata l’evidenza dei fatti illeciti. Condivido pienamente la considerazione di Maurizio Bolognetti che sostiene come fino ad oggi ci si sia fatto scudo dei 70 lavoratori dell’azienda in danno a quegli stessi lavoratori, in danno agli abitanti dei paesi limitrofi e all’ambiente del territorio.
Spero si faccia presto luce su questa vicenda, sicuramente il video è sconvolgente e mi auguro che chi di dovere prenda provvedimenti immediati, oggi leggevo la notizia della smentita sulla Nave dei Veleni e la nave Mare Oceano ha dimostrato che la nave inabbissata è un piroscafo affondato agli inizi del secolo scorso, pur apprezzando molto lo sforzo del Dott. Bolognetti a questo punto mi auguro che anche la sua inchiesta si riveli una bufala, ma lui non è purtroppo un pentito chiacchierone e credo sia difficile che questa si dimostri tale, spero inoltre che oltre al nostro impegno nell’autoinformarci, persone come il dott. Bolognetti ci aiuti a seguire i risvolti della vicenda, mi spiace solo che il suo articolo dott. Bolognetti sia finito a pag. 17 oggi e non in prima…
E pensare che ai comizi per l’elezioni della provincia un noto politico locale tentò di sensibilizzare tutti sull’importanza del protocollo di Kyoto, e poi permetta che accade tutto ciò nella sua regione.
Ant sei sincero quando parli?ti metteresti tu contro i politici del tuo partito?se si allora opponiti in prima persona a tutto cio che hai visto in quel video!detto questo non serve continuare a parlare di vergogna e scempio!
ci rido sopra perchè tanto si sa come va a finire in questa regione per tutto!
Rokko nonostante le visioni politiche differenti, anzi equidistanti, penso che una cosa ci accomuni: la sincerità con la quale affrontiamo le varie discussioni. Come dice raf sarebbe un grave errore pensare che il tutto dipenda dalla politica, che senz’altro ha un ruolo da protagonista nella vicenda. Resta il fatto che l’inchiesta è stata realizzata da un radicale e che Ferrandina da anni è "controllata" da un politico ben noto. Considerata la gravità e la delicatezza dell’argomento spero che questa volta non venga tutto dirottato in sterili discussioni politiche perchè ci sarebbe da fare di tutta un’erba un fascio. Spero che quanto prima vengano accertate tutte le responsabilità perchè sulle questioni ambientali è in gioco la salute pubblica e, almeno su questo, noi semplici cittadini abbiamo il dovere di fare fronte comune. Condivido assolutamente la tua considerazione e cioè che l’Agrobios dovrebbe occuparsi di tutt’altro rispetto ai rilevamenti ambientali che dovrebbero essere affidati, invece, all’Arpab che a sua volta dovrebbe essere privatizzata in quanto c’è il rischio di promiscuità tra controllore e controllato su questioni per le quali ci dovrebbe essere la massima trasparenza.
Per carità… il problema non è certo nelle mani dei soli politici locali, nel senso che spesso si tratta di forze ben più grandi di loro…
Però vorrei fare un appello.
Credo che almeno qualcosa in piu’ di noi semplici cittadini potete fare o almeno cercare di sapere.
Cercare informazioni, diffondere informazioni. Calcolare i rischi. Insomma rispondere ad alcune domande che pone giusy.
Credo che questo sia alla vostra portata.
Sappiamo che ci seguite. Siete interessati ai nostri dibattiti. In qualche occasione siete intervenuti.
Allora, in questo caso, visto che si tratta di salute, e la salute è al di sopra delle parti, necessitiamo di risposte.
Se non su Monte.net fatelo con i mezzi ufficiali o che ritenete corretti.
Qualcuno sa dirci quali sono – se ci sono – le attività di comune, provincia, regione sul tema?
La situazione E’ GRAVE.
per saperne di più
http://www.facebook.com/group.php?gid=134372542827
http://www.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Fwww.radioradicale.it%2Fscheda%2F288083%2Fnon-solo-navi-i-veleni-ambientali-e-politici-della-basilicata-conferenza-stampa-di-radicali-italianiNon&h=201f5e119de67a20524a1e58824e13dd
http://www.radioradicale.it/scheda/288083
Mi sembra opportuno postare il comunicato stampa della Mythen col quale si dissocia dalla Ecoil.
Mythen non ha nulla a che vedere con Ecoil
Dopo la nota di Bolognetti che raccontava di un viaggio nella Valbasento e della denuncia sulla mancata bonifica dell’area, ecco la storia dell’azienda citata
Mythen, nulla a che vedere con Ecoil 31/10/2009 FERRANDINA – La storia di Mythen inizia nel dicembre 2002. Nulla a che vedere con
Ecoil, società che fa capo ai fratelli Giuratrabocchetta e a Criscuolo
Ecopetrol, non ancora entrata in produzione. E nulla a che vedere con
la rigenerazione degli oli esausti, mission di Ecoil. Mythen, invece,
opera nel campo della cosiddetta chimica verde. Il biodiesel il
prodotto finale. Materie prime dell’azienda non sono i rifiuti
pericolosi, ma la glicerina pura, l’olio di soia epossidato e altre
sostanze vegetali oleoginose. Unico prodotto sintetico impiegato il
metanolo. Lo stabilimento è sorto, nell’area industriale di Ferrandina,
sulle ceneri della ex Irs, fallita da circa 8 anni. Al momento
dell’acquisto la legge 471, quella per cui la Valbasento è area di
interesse nazionale da bonificare non è ancora in vigore. La tegola
arriva a riattivazione del sito in corso. Mythen, pur di non rinunciare
all’investimento, effettua a sue spese caratterizzazione e bonifica dei
circa 200 metri quadri risultati inquinati da mercurio. Costo
complessivo dell’operazione: 400 mila euro.
Nel mese di ottobre 2003, dopo il via libera della conferenza di
servizio convocata al ministero dell’Ambiente, viene avviata la
produzione di olio di soia epossidato che subito si traduce in un buon
ingresso sul mercato.
Con l’entrata in funzione della distillazione sotto vuoto, nel 2005,
Mythen fa il suo ingresso sul mercato della glicerina. Agli inizi
dell’estate del 2005 Mythen avvia la commercializzazione del suo
biodiesel anche sul mercato spagnolo e tedesco. Ed è proprio in virtù
del crescente mercato dell’azienda che nel 2006 entra in funzione il
centro intermodale che assicura il trasporto delle merci su rotaia. In
organico 70 dipendenti, tutti giovani e di alto profilo professionale.
Grande attenzione, in termini anche di investimenti, è destinata alla
ricerca e allo sviluppo tecnologico tanto che lo stabilimento di
Ferrandina è dotato di un suo laboratorio che dà lavoro a numerosi
tecnici specializzati. Le criticità nel processo di lavorazione
certamente esistono, ma i traffici di rifiuti sono un’altra storia.
ilquotidianodellabasilicata.
La Mythen renda noto il Codice Cer dei Rifiuti trattati(I solventi usati sono rifiuti pericolosi) Il Tubo della Mythen e i 200 mq bonificati In replica alla Mythen Spa I dirigenti della Mythen, anziché spiegarci perché scaricano le loro acque industriali direttamente nel Basento, hanno precisato che nulla hanno a che fare con la Ecoil. Bene, ne prendiamo atto. Resta il Fatto che la Mythen viola apertamente la legge e che nell’area Mythen non c’è una rete fognaria. Gioverà ricordare che la Mythen è stata inserita dal Ministero dell’Ambiente nell’inventario nazionale degli stabilimenti suscettibili di causare incidenti rilevanti. La Mythen potrebbe chiarire a noi profani cosa intende quando parla di criticità nel processo di lavorazione? La Mythen potrebbe spiegarci perché scarica in aperta violazione delle leggi della Repubblica Italiana i suoi scarichi industriali direttamente nel Basento? La Mythen potrebbe spiegarci perché dei 60000 mila metri quadrati rilevati nel 2003 ha bonificato solo 200 metri quadrati? Francamente, risulta poco credibile che all’interno di un sito di bonifica di interesse nazionale siano risultati contaminati solo 200 metri quadri sui 60000 mila rilevati. Come mai si è consentito alla Mythen di entrare in produzione in assenza di rete fognaria?Sul sito della Mythen leggiamo quanto segue: “All’inizio dell’anno 2003 è stato acquistato un sito chimico di circa 40 mq(stabilimento ex-irs) e terreni adiacenti per circa 20000 mq. La Mythen afferma che al momento dell’acquisto la legge 471 non era ancora in vigore.”I conti non tornano. La legge 471, infatti, è entrata in vigore nel 1999.Sul portale ricerca italiana leggiamo quanto segue:“L’oggetto del presente programma di ricerca è lo studio di un sito incluso nel "Programma nazionale di bonifica e ripristino ambientale" (legge 179/2002) dell’Area industriale della Val Basento. Il sito è stato oggetto di una caratterizzazione mineralogica e chimica ai sensi del D.M. 471/99, che hanno permesso di accertare la presenza di metalli pesanti in quantità superiori a quelle consentite dalla disposizioni legislative vigenti. Il sito Val Basento è stato oggetto di una preliminare caratterizzazione mineralogica e chimica ai sensi del D.M. 471/99. Le indagini mineralogiche hanno permesso di accertare l’assenza di fibre di amianto nel top soil mentre le analisi chimiche hanno permesso di rilevare la presenza di inquinanti in quantità superiori a quelle consentite dalla disposizioni legislative vigenti: elementi chimici di elevata tossicità, come mercurio, piombo, cromo, zinco, sono presenti in concentrazioni da decine a centinaia di volte più elevate di quelle ritenute nocive per la salute umana. Purtroppo le anomalie chimiche finora rilevate non si limitano ai soli sedimenti ed alcuni elementi sono presenti nelle acque di falda in quantità superiori a quelle ammissibili.”Nel maggio del 2004, l’allora senatore Tommaso Sodano interrogava il Ministero dell’Ambiente scrivendo quanto segue: le aziende Ecoil Italia e Mythen, nell’ambito dell’attuazione dell’accordo di programma Val Basento e della legge n. 488/1992, hanno ricevuto decreto di finanziamento per oltre 45 miliardi di vecchie lire per realizzare, nell’area di Pisticci e di Ferrandina, attività per il recupero degli olii esausti e di prodotti chimici.” Il 14 novembre del 2008, l’Assessore regionale all’Ambiente Vincenzo Santochirico scriveva sul suo Blog: “Nel corso dell’incontro, il management dell’azienda ha fatto presente anche alcune criticità che non agevolano la produzione, come ad esempio la mancanza della rete fognante.”Infine, ma non ultimo, gioverà ribadire che la Mythen tratta sostanze chimiche e scarica direttamente le sue acque industriali nel Basento, come abbiamo potuto documentare con il nostro video. Prendiamo atto che Mythen ed Ecoil sono due realtà imprenditoriali diverse, ma questo nulla toglie al contenuto della nostra denuncia sulla quale chiediamo l’intervento delle autorità competenti.Nell’oggetto sociale della Mythen leggiamo che la società tratta solventi usati. Alla Mythen dovrebbero sapere che i solventi, in base al Catalogo Europeo dei Rifiuti, sono considerati rifiuti pericolosi. La Mythen renda noto sul suo sito il codice Cer di tutte le sostanze chimiche trattate.
La nota della Mythen è sembrata anche a me molto parziale. Mi auguro (anche se credo poco che possa accadere) che tutti noi potremo presto essere tranquillizzati e che le cose siano tutte in regola.
Nel frattempo esprimo tutta la mia stima a Maurizio Bolognetti. Basterebbero solo altri 3 o 4 come lui nel panorama politico regionale per sperare che qualcosa in futuro possa davvero cambiare.
Ad Ant che è nel direttivo del PD montese chiedo:
il consigliere-capogruppo PD al consiglio provinciale Garbellano ha un pensiero in merito a questa vicenda?
Bolognetti deve portare avanti da solo queste battaglie o c’è speranza che qualcuno dei politici eletti dal popolo faccia il suo dovere?
Grazie Ciffo, credo anch’io che un chiarimento su quanto accade a Ferrandina e dintorni e nell’intera Val basento sia urgente.
Intanto "goditi" il video che ho postato.
non voglio esprimermi attualmente ma aspetto gli schieramenti per le prossime regionali tanto per capire se questo post è fumo negli occhi oppure è veramente principio di voglia di cambiare qualcosa in questa regione dal potenziale elevatissimo ma da una conoscenza scarsa del come fare altrettanto elevata!
caro Rocco, qui si parla di legalità e di quella dobbiamo occuparcene tutto l’anno, ogni giorno, 365 giorni all’anno.
Sulle potenzialità frustrate d’accordissimo con te.
Ciao M.
P.S.
Il Cambiamento bisogna costruirlo ogni giorno con il pensiero, le opere e le azioni.
Ciffo sai benissimo che io posso rispondere solo delle mie affermazioni. Pur facendo parte del PD non ho la titolarità per esprimere il pensiero altrui o dello stesso partito di appartenenza che, giustamente, ha degli organi e delle forme regolamentate per le comunicazioni. D’altronde essendo l’argomento molto delicato sarebbe anche superficiale manifestare una posizione ufficiale sul blog. Bolognetti diceva che è una battaglia che deve essere portata avanti da tutti 365 giorni all’anno e condivido pienamente la sua affermazione. Penso, quindi, che lo stesso invito andrebbe esteso a tutti gli schieramenti politici e non solo, perchè è importante e decisivo il contributo di tutti. D’altronde anche lo stesso partito politico di Bolognetti, fino a prova contraria, fa parte integrante della coalizione di centrosinistra considerato anche che alle scorse politiche esponenti radicali sono stati eletti tra le liste del Pd. Come vedi forse gli interlocutori scarseggiano da altre parti. Comunque io vado oltre la tua richiesta e cioè un incontro sul tema dell’inquinamento e sulla reindustrializzazione del Val Basento e vedrai che il Pd sarà ben lieto di partecipare e di manifestare a tutti la sua posizione. Vediamo se l’invito sarà accolto anche da altri.
Ant so bene che fin quando si tratta di convegni incontri congressi i politici partono tutti in prima fila per parlare, parlare….parlare… e parlare… ma qui il problema di fondo è un altro, esiste la remota possibilità che qualche disonesto venga arrestato?e su questo ti posso assicurare che non mi interessa a quale partito politico appartenga ma credo che bisogna far piazza pulita di tutta quella gente che ricopre i posti di potere e che non si preoccupa affatto del bene di tutti il lucani e ribadisco TUTTI, e non solo delle proprie tasche e le proprie poltrone premiando magari solo qualche amico vicino.mi sento male quando penso a quanti miliardi di euro vengono sciupati ogni anno per il nulla!
Ant non si tratta di tirare in ballo solo il PD o obbligarti a fare da portavoce di opinioni altrui. La battaglia deve essere portata avanti da tutti, non c’è dubbio.
Rimane però il fatto che quando si vota si scelgono i propri rappresentanti che, nelle sedi opportune, fanno sentire la propria voce per il bene della comunità.
Assemblee e dibattiti pubblici sono utili ma a me piacerebbe sapere nell’immediato se il consigliere Garbellano e il senatore Bubbico, unici due montesi eletti dal popolo e nelle istituzioni, hanno intenzione di fare qualcosa a proposito?
Non so… un’interpellanza al ministro, portare la questione in consigilo. E’ un problema che secondo loro merita attenzione o no?
Capisco che non dovrei chiederlo a te ma sapendo che fai parte del direttivo potresti informarci della loro opinione o almeno spingerli a comunicare qualcosa sul sito ufficiale, sulla pagina di facebook… insomma… riduciamo le distanze tra eletti ed elettori!!!!!
Hai scritto bene che i radicali sono nel gruppo PD a camera e senato. Non sarebbe un motivo in più perchè ad esempio il senatore faccia propria la battaglia di Bolognetti avanzando un’interrogazione al ministro dell’ambiente, magari portandosi dietro tutti i senatori e deputati lucani?
Mi auguro che esprimere queste mie semplici opinioni non sia, come al solito, frainteso e interpretato magari come attacco politico o peggio.
Scarichi Mythen nel Basento(Luglio 2007)
il video me lo sono “goduto” 🙁
A questo punto dubito che qualcuno possa negare che ci sia qualcosa di strano in quello scarico nel Basento.
Innanzitutto volevo fare i miei complimenti a Maurizio Bolognetti per il coraggio dimostrato nella sua inchiesta.
Penso che la nostra Regione viva una forte emergenza ambientale.
Il punto fondamentale è quel maledetto grafico che Ciffo ci ha mostrato in un post di qualche tempo fa che mostrava un incredibile aumento dei tumori nella nostra Regione negli ultimi anni.
Un dato in controtendenza rispetto a quello nazionale e quello della vicina Puglia.
Il diritto al lavoro in questa Regione non c’è mai stato, si sta perdendo anche quello alla vita.
Come si può spiegare questo dato?????
Su un campione di persone elevato come il numero di abitanti di una Regione quel dato non può essere solo casuale. Qualcuno ci può aiutare a capirlo scientificamente?
Siamo una Regione poco abitata e con una scarsità di industrie forse unica in Italia (e forse in Europa).
Da dove vengono allora questi veleni???
Dovremmo cercare una risposta, siamo tutti interessati.
Mi unisco all’appello di Raf e Ciffo presso i nostri amministratori affinché si faccia chiarezza di tutte quelle zone grigie che ci lasciano troppi interrogativi irrisolti. Spero che le domande che pone giusy possano avere una risposta.
Alcuni pentiti hanno indicato che in Basilicata siano stati sotterrati fusti di scorie radioattive, aggiungendo che i servizi segreti alla fine degli anni 80 hanno chiesto aiuto alla ndrangheta per lo smaltimento di scorie e i boss abbiano organizzato una nave per la Somalia di scorie e una parte residua sia stata sotterrata in Basilicata. http://www.zonanucleare.com/dossier_italia/navi_affondate_rifiuti_radioattivi/M_espresso_basilicata_bidoni_radioattivi.htm
Su questi argomenti indagava Ilaria Alpi quando è stata uccisa.
Anche io come Bender Boss ho letto che la nave ritrovata al largo di Cetrara in calabria sia una nave risalente alla Prima Guerra Mondiale e non una nave piena di rifiuti. Sicuramente sarà così……ma non ne possiamo essere sicuri fino in fondo. Certo questa è la verità più comoda da raccontare ai cittadini per placare le manifestazioni e i danni economici che un’eventuale scoperta di una nave piena di scorie avrebbe portato alla zona. Ricordiamoci anche che lo stesso pentito aveva indicato anche Metaponto e Maratea come siti dove navi sono state affondate…….
Si è mosso qualcuno per scandagliare i fondali di Metaponto????
Probabilmente anche un’eventuale presenza di scorie nel nostro territorio non è direttamente legata all’aumento delle patologie..ma è una delle zone grigie dove sarebbe necessaria una maggiore chiarezza.
Per concludere volevo ripetere la bella frase di Bolognetti (non so se sia sua o di Marco Pannella) :
-Strage di legalità è strage di popoli.
Anch’io penso che bisogna fare chiarezza su tanti misteri ambientali nella nostra terra.
Trovo vergognosa anche la situazione della vicina Taranto. la cittadina Jonica respira da anni i veleni dell’industria pesante, penso ad esempio ai rioni vicini all’Ilva. Taranto produce una quantità di diossina elevatissima,se non sbaglio quasi il novanta per cento dell’intera produzione italiana.
Su questa vicenda ci sono tanti libri.
Emerge una situazione in cui verrebbe da pensare che alcune terre possano essere discarica di altre solo perchè c’è meno richezza. Se questo non è sfuttamento coloniale poco ci manca.
Nessuno vuole fare una battaglia politica, ma politica e bene comune, e salvaguardia del bene comune sono imprescindibili; penso che questo sia l’obiettivo di chi sceglie di fare politica e di rappresentare i cittadini. E’ logico, quindi, chiamare in causa tutti i nostri rappresentanti, di sinistra, di destra, di centro. Davanti a questi problemi dovrebbero essere loro a voler dare spigazioni a noi cittadini. Io mi sento abbastanza presa in giro quando leggo che quelle, in realtà, sono delle navi della Prima Guerra Mondiale e che non hanno niente di tossico. Ma chi ci crede? Credono davvero che siamo un popolo di fessi? Si potrebbe chiedere agli esponenti dei vari partiti di organizzare un incontro al Comune di Montescaglioso, per esempio durante il periodo di Natale; fare delle domande, DIALOGARE con noi cittadini! Secondo voi è possibile organizzare un incontro del genere? Aderirebbe qualcuno?
Cara Giusy,
come vedi non siamo i soli a credere che la storia del ritrovamento a Cetraro di una nave della Prima Guerra Mondiale non sia proprio chiaro:
http://ilquotidianodellabasilicata.ilsole24ore.com/it/Basilicata/potenza_nave_veleni_leporace_0935.html
Articoli come quello che hai proposto, caro Jacobsen, verità come queste, è possibile che non muovono niente? TUTTI, TUTTI tacciono. Eppure stiamo chiedendo un confronto con chi è vicino a noi, con chi ha bussato alle nostre porte per dire che i problemi del popolo sono i problemi dei politici. Questi problemi riguardano Montascaglioso, riguardano la Basilicata, la nostra Terra. Non stiamo chiedendo di interagire direttamente con il Presidente del Consiglio o con il Presidente della Repubblica. E’ possibile che queste verità fanno paura solo a noi? Malattie derivanti da questa situazione colpiscono senza seguire una logica di scaletta in base al ruolo sociale (ovviamente nella direzione dal basso verso l’alto..). L’articolo che hai proposto, Jacobsen, si chiude con parole che mettono una grande tristezza, ma che purtroppo rispecchiano quello che si vuole che accada: " Temo che anche navi a perdere, nucleare connection, scambio di armi, omicidio Alpi ritorneranno ad essere un’ingombrante matassa dimenticata. Magari fino alla prossima variabile impazzita… Chi ha interesse e passione con coscienza continui a prestare la propria opera per la ricerca di una verità ad oggi monca di troppe risposte".
cara giusy, penso che le riunioni che tu auspichi con i politici, si risolverebbero alla solita maniera, vedremo,indagheremo ecc.ecc.,sarebbe un pò come chiedere ai lupi che fine hanno fatto gli agnellini che gli erano stati affidati! Piuttosto, il "poltronificio" Regione non aveva creato enti ad hoc (Arpab?), per monitorare l’ambiente. Che fine hanno fatto? Intanto ieri, sempre sul Quotidiano, la Prestigiacomo avvertiva che il costo giornaliero per l’Oceano Mare, si aggira intorno ai quarantamila euro, per cui bisogna andarci cauti con questi scandagli! anche io, trovo strano che nessuno in precedenza, fosse a conoscenza del fatto che la nave affondata non era quella che si cercava.Mentre per quanto riguarda il Basento, è storia vecchia! voglio inoltre, raccontarvi qualcosa che, anni fa, si verificava spesso anche al Bradano: c’erano delle improvvise morìe di pesci, la gente si precipitava a "raccogliere" i pesci ed a mangiarli…tanto era gratis! voci, sicuramente diffuse ad arte, dicevano che la morìa era causata dalla piena del fiume, troppo forte anche per i pesci stessi…….sic!
Bisogna guardare avanti e per guardare avanti bisogna avere coraggio di uscire dalla tecnica che tiene tutti i lucani bisognosi ricattati, uscire dalla mentalità per la quale io do il voto se ricevo un posto di lavoro o una poltrona in un ente perchè questo è il metodo che permette di far ottenere le presidenze dei vari uffici preposti a gente che vede il ruolo primario delle istituzioni che presiedono come un ruolo che non ha rilevanza e si divertono solo a giocare o magari a lasciar fare il loro lavoro ad altri o magari ad usare gli enti solo come armi contro persone scomode, questo è il nostro regresso! ed è inutile che qualcuno cerca di smontare questo mio pensiero perchè è la verità, bisogna avere il coraggio di prendere questa gentaglia incompetente e mandarla a casa!!!
qui possiamo sgolarci all infinito!qualche spiraglio di cambiamento lo si potrà avere solo quando qualcuno leggendo comincerà ad avere il coraggio di opporsi a questo sistema che ci impedisce di poter controllare la nostra vita!
E’ altrettanto vero, caro wise, che le decisioni alla fine le prendono i nostri rappresentanti politici; sono loro ( sottolineo che ritengo coinvolti tutti gli schieramenti politici) che, come abbiamo visto, rendono l’illegalità lecita e niente riusciamo a fare noi cittadini o i vari enti predisposti per la tutela ambiantale. Quindi il loro atteggiamento dovrebbe cominciare a cambiare altrimenti andrà a finire che saranno gli agnellini a mangiare i lupi…a volte la natura fa brutti scherzi!
Domani 6 nov ci sarà un incontro tra associazioni (come NO SCORIE TRISAIA, ecc) e cittadini per parlare delle tematiche ambientali lucane(nave dei veleni, scorie e inquinamento) di scottante attualità.
L’incontro si terrà a Policoro(MT) alle ore 20 in via Siriis 113.
non mancate.
P.S.: sono daccordo con Wiseman.
Sulla vicenda della nave dei veleni (che da alcuni giorni non sarebbe più tale) l’espresso dedica un articolo, soffermandosi sui mille dubbi e possibili depistaggi:
una nave e mille misteri
Riguardo la nostra regione e la ValBasento:
Così speculazioni e indifferenza avvelenano la Basilicata
A questo punto per me è appurato che ai politici locali non interessa nulla del nostro territorio se non occasioni di creare clientele e consenso. Chiedere incontri serve solo a lavarsi la faccia. Affidiamoci alla radicale Zamparutti e speriamo che qualcosa si muova.
Cinzia e in valbasento che si dice? Tu che ci vai tutti i giorni cosa dicono quelli che lì devono lavorarci?
Ciffo, solo ora leggo il tuo post e posso darti una risposta.
Partendo dal presupposto che un insediamento industriale composto essenzialmente da impianti chimici desta sempre sospetto e perplessità, anche se un tempo era ANIC e dava lavoro a tremila persone, io posso parlare solo per l’azienda per cui lavoro che è sempre stata attenta alle questioni legate ad ambiente, salute e sicurezza.
Noi dipendenti siamo bersagliati ogni giorno da comunicazioni, emails, messaggi che ci ricordano sempre che l’obiettivo prioritario uguale per tutti, è mantenere una performance eccellente in fatto di infortuni ed incidenti ambientali e di sicurezza (praticamente pari a 0). Siamo sottoposti ad audit in materia di ambiente e sicurezza con una frequenza molto alta, da parte di ispettori interni che verificano l’applicazione degli standard aziendali (molto restrittivi) e di autorità esterne che si occupano di conformità legislativa. Fino ad ora non ci è stata contestata alcuna irregolarità.
Detto questo, c’è comunque poco da stare allegri. Non sono in grado di dire fino a che punto la stessa sensibilità sia condivisa da tutte le aziende grandi o piccole in zona… Per quel che riguarda l’area industriale in genere, da anni a Pisticci c’è una sorta di "guerra civile" tra i sostenitori della costruzione di una centrale di energia più potente che consentirebbe l’abbattimento di costi legati alle utilities e quindi potrebbe incentivare investimenti qui in zona e gli oppositori che vedono nella centrale un reale nemico per l’ambiente e la salute.
In più, e questo lo raccontano alcuni miei colleghi più "anziani", molta gente che ha lavorato qui quando la parola sicurezza era assolutamente sconosciuta, è stata colpita dal cancro, con esiti spesso negativi.
D’altro canto, ogni giorno tutte le aziende ricevono decine di curricula di giovani e meno giovani, diplomati e laureati, in cerca di un’occupazione. La quasi totalità dei curricula viene archiviata, anche perchè quasi tutte le aziende sono impegnate ad aprire procedure di mobilità o in casi peggiori, di cassa integrazione per cessazione di attività dovuta a strategie aziendali di diversa dislocazione geografica della produzione, esauriti i contributi pubblici erogati con magnanimità per -ironia della sorte – aumentare la produttività delle aziende in Valbasento.
Questa è la desolante fotografia che posso scattare io, dalla finestra del mio ufficio, che dà sul grigio di questa waste land che è la Valbasento. E pensare che negli anni passati a Pisticci l’augurio migliore per una ragazza in età da marito era quello di sposare un ragazzo "ca ten a lamja e fatì u petrolj" (che abbia una casa e lavori all’ANIC – stabilimento petrolchimico ENI).
http://www.cittadiniattivibernalda.it
In bocca al lupo Rete Lucana,
buon esempio di democrazia partecipativa!
E’ nata la Rete Lucana. A primo acchitto sembra la semplice, ennesima rete informativa che lega in forma mutualistica le associazioni e i movimenti di cittadini sulle varie emergenze ambientali e territoriali.
In realtà è una sorta di patto d’intervento civico, solidale, che accomuna le poco popolose realtà territoriali della Basilicata, paradossalmente ricche invece delle più inquietanti problematiche, sotto il mai tramontato principio ‘‘uno per tutti, tutti per uno’’.
Ma non è solo questo…
Ciò che anima lo spirito di una trentina (per ora) di associazioni autonome, diverse tra loro, dislocate in altrettanti diversi comuni lucani è il desiderio unanimamente condiviso di dare un nuovo slancio e un nuovo orientamento al sistema complessivo della gestione sociale e del rapporto tra i cittadini delle comunità, partendo da una piattaforma comune ‘’orizzontale e non verticistica’’ di intenti, che ponga al primo posto ‘’la sovranità e la dignità’’ dei cittadini a qualsiasi estrazione politica e sociale essi appartengano.
L’innovazione risiede nel sistema adottato della gestione condivisa, che avversa le leadership pre-costituite, e basa la forza della propria rappresentatività sul turn-over partecipato.
L’ufficio di presidenza, infatti, sarà tenuto cadenzialmente per un mese da parte di ogni associazione aderente, con un meccanismo di democrazia partecipativa roteante e applicata.
Solo questa può rappresentare attualmente garanzia unica di limpidezza gestionale.
Solo essa può innescare quel circolo virtuoso che può sconfiggere l’indifferenza, la furbizia, il sopruso.
Solo essa può tagliare quei decrepiti e ammuffiti legami clientelari che hanno asfissiato la nostra democrazia, stringendo legami sempre più stretti tra politica e malaffare, istituzioni e devianze, impedendo la meritocrazia e condizionando, non solo al sud, ogni forma di progresso, sviluppo e civiltà.
Solo essa può sconfiggere la deriva partitocratica, origine dei nostri mali.
Solo con essa sta facendo capolino un nuovo anelito di sorriso, capace di alimentare un piccolissimo, minuscolo, lumicino di speranza.
il comitato cittadiniattivibernalda e metaponto (MT)
N.B. chiunque volesse aderire al coordinamento Rete Lucana è pregato di inviare una mail a: retelucana@live.it Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo indicando il nome dell’associazione o movimento di appartenenza e le funzioni ricoperte o rappresentate.