Si verifica un conflitto di interessi quando viene affidata un’alta responsabilità decisionale ad un soggetto che abbia interessi personali o professionali in conflitto con l’imparzialità richiesta da tale responsabilità, che può venire meno visti i propri interessi in causa. Il verificarsi di un conflitto non costituisce di per sé prova che siano state commesse scorrettezze, può tuttavia costituire un’agevolazione nel caso in cui si cerchi di influenzare il risultato di una decisione per trarne un beneficio.
L’essere in conflitto di interessi ed abusare effettivamente della propria posizione restano però due aspetti distinti: un soggetto coinvolto, infatti, potrebbe non agire mai in modo improprio.
Tuttavia un conflitto di interessi esiste a prescindere che ad esso segua una condotta impropria o meno. Esempi di conflitto di interessi possono essere:
• un politico con una posizione di rilievo o d’influenza che utilizzi questi suoi poteri per spingere il legislatore ad approvare l’abrogazione o la modifica d’una legge che lo imputa di un qualche reato o che lo coinvolga in qualche modo;
• un giudice che giudica o un pubblico ministero che imputa un proprio familiare o conoscente in una causa o si attivi su una questione in cui lui o i suoi interessi sono coinvolti;
• la partecipazione ad un appalto o transazione essendo a conoscenza dei termini riservati di proposta;
• il presidente di un organo di garanzia che possiede o ha interessi di tipo economico e/o personale in (o contro) un’azienda oggetto dell’analisi di tale organo, o ricopre cariche pubbliche nell’istituzione che deve controllare;
• uno studente che insegni una qualsiasi materia presso il corso di laurea al quale è iscritto.
Gli ordinamenti giuridici democratici internazionali sono solitamente garantisti e contrari allo sfruttamento della propria posizione per interessi personali a discapito di altre parti in causa, in particolare rispetto ad incarichi pubblici; dispongono perciò di specifiche leggi che non permettono – o tentano di scongiurare – il verificarsi di tali conflitti.
Ad imprenditori o magistrati sono di solito interdette funzioni pubblico-istituzionali; a studenti di determinati corsi universitari è interdetto l’insegnamento presso gli stessi; e così via.
In Italia, invece, pare che questo essenziale strumento di democrazia non sia importante, infatti nessun partito politico, tranne una timida promessa elettorale di Prodi mai mantenuta e menzionata in sede di governo, si è adoperato realmente per individuare o cercare di abbozzare un provvedimento minimo per rispettare realmente l’ articolo 3 della Costituzione. Sono fermamente convinto che tutte le nefandezze che stiamo vivendo con una legge sul conflitto d’interessi ed una riforma radicale della legge elettorale non avrebbero modo di esistere.
Nulla è più vero di quello che dici, e chiedendomelo anche io più volte mi rassegno rispondendo che sia quella porcheria di legge elettorale che la risoluzione del conflitto d’interesse non interessa a nessun politico italiano e quindi a loro va più che bene la situazione così com’è, anche perchè sono certo che dietro l’evidente conflitto d’interesse di Berlusconi c’è una galassia di altri conflitti d’interesse che riguarda politici di entrambi gli schieramenti altrimenti non mi spiego il perchè la Sinistra nelle volte che poteva approfittare per legiferare in merito abbia sempre passato la mano… e che ci possiamo fa??? Poveri noi??? a me piacerebbe anche il tetto di 2 legislature a testa.
mi dispiace per Ape, che sicuramente non farà salti di gioia per l’argomento!
complimenti a falco per il titolo, a cui avrei aggiunto un "da" sempre.
Purtroppo non sembra che ci siano vie d’uscita per il futuro prossimo, anzi io sono sempre più convinto che più si va avanti e più si peggiora! caro falco, hai provato ad immaginare cosa resterà dei nostri tempi tra cent’anni? cosa troveranno sui libri di storia i nostri pronipoti? magari apprenderanno di tale Bossi Umberto che propugnava la divisione dell’Italia, che non voleva sentir parlare di sud dell’Italia o di immigrati, sicuramente sapranno di tale Mastella Clemente, come il più incallito voltabandiera della storia,oppure di tale Alfano Angelino, che voleva "aggiustare" la Costituzione a proprio e di pochi interesse, naturalmente non mancherà il tale cavalier Berlusconi Silvio, consegnato alla storia più per le sue storielle galanti e le sue televisioni, che per essere un capace Statista!
e gli altri? eppure ce ne sarebbero tantissimi altri che, sicuramente finiranno nel dimenticatoio, pochè non hanno e non fanno assolutamente niente per contrastare questo stato di fatto, semplicemente per accondiscendenza. Si sta verificando una situazione paradossale, nessuno vuole che l’Italia sia un paese normale, dove non ci sarebbe bisogno di un premier che gioca a fare il premier, dove ci vorrebbe una opposizione veramente degna di essere tale (vedi votazione scudo fiscale), dove non troverebbe spazio un Di Pietro,che a volte sembra essere più imbonitore che politico! Stai seguendo le schermaglie tra i candidati alla segreteria del PD? ebbene abbiamo da una parte Franceschini, il quale,intervistato, dichiara che se eletto, chiamerà al suo fianco, Bersani,per le sue competenze economiche e Marino per quelle scientifiche, mentre Bersani, dichiara che se vince lui, formerà un partito aperto ad alleanze con forze di Centro e di Sinistra per…..combattere Berlusconi! infine abbiamo il grande Dalema, che al Corsera, conclude l’intervista dichiarando di "aver speso parte della sua vita, a dividere per unire" ti confesso che questo altissimo pensiero filosofico è troppo forte per me, che vuol dire?
scusatemi il papiro, ma stasera sono particolarmente ispirato dal freddo…brrrrrr