Sabato 19 settembre 2009, appuntamento dalle ore 16 a Piazza del Popolo
ROMA – Le adesioni per la manifestazione indetta dalla Federazione Nazionale della Stampa a Roma per il 19 settembre continuano a crescere. Associazioni del mondo cattolico, laiche, movimenti per la pace e per l’ambiente, partiti politici. Tutti uniti dalla volontà di manifestare per la difesa dei valori racchiusi nell’Art.21 della Costituzione, per la libertà di informazione e di espressione, contro ogni censura e bavaglio, per un un’informazione che dia voce ai problemi reali della quotidianità.
Il gruppo creato da Dazebao su Facebook, Difendiamo la libertà di stampa e il diritto all’informazione, ha già raccolto oltre mille adesioni. Intanto anche l’appello dei tre giuristi firmato da Franco Cordero, Stefano Rodotà e Gustavo Zagrebelsky e lanciato dal quotidiano Repubblica continua a registrare migliaia di firme. Tutto ciò fa presupporre che il prossimo 19 la mobilitazione per la manifestazione indetta dal FNSI sarà imponente.
Qualche giorno fa anche la Federazione dei giornalisti europei (Efj), che fa parte della Federazione Internazionale (Ifj), ha condannato "le vendetta mediatica" del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, riferendosi alla querela a ‘Repubblica’ e al francese ‘Nouvel Observateur’ e "all’attacco" ad ‘Avvenire’. In un comunicato il segretario generale dell’Efj e dell’Ifj Aidan White ha affermato che il premier "sta mettendo a rischio la libertà di informazione cercando di usare la legge per intimidire i giornalisti e soffocando i reportage giornalistici".
intanto godiamoci una normale seduta del parlamento europeo
Ho partecipato a decine se non centinaia di manifestazioni a Roma, manifestazioni a favore e manifestazioni contro, per la difesa dei salari o per i contratti, per i diritti, per la scuola, contro il fascismo e per tantissimi altri motivi indubbiamente importanti e meritevoli della nostra partecipazione e del nostro interesse, questa volta però è diverso, non vado a Roma per difendere 10 euro del mio stipendio o il mio diritto alla salute o alla casa, questa volta purtroppo è in gioco qualcosa di molto più grande, è in gioco il nostro stesso futuro di uomini liberi e pensanti, è in gioco la nostra repubblica, il diritto dei nostri figli di crescere da uomini liberi sotto una democrazia o divenire sempre più ogni giorno che passa schiavi di una dittatura tra le più pericolose che oltre alla libertà di movimento ed azione ci vuole togliere la libertà di pensare.
Siamo difronte al colpo di stato, imbavagliando la stampa e la libera informazione si vuole creare una nazione di 60 milioni di burattini i cui fili verrebbero tirati da un unico puparo, in questo caso il nostro premier Silvio Berlusconi che già condiziona il novanta per cento dell’informazione compreso le tv di stato ma che vorrebbe condizionarne la totalità mettendo la CENSURA a quei pochi giornali liberi compreso quelli cattolici che ancora si rifiutano di sottostare alle sue regole.
Io ci sarò a Roma e cosi dovrebbe fare ogni uomo che si ribella a queste regole, ogni libero pensatore, ognuno di noi che questa repubblica ha contribuito a costruire e a far crescere per ribadire a Berlusconi e a chiunque altro un domani possa avere altrettanti propositi velleitari chel’Italia è e deve restare una nazione LIBERA
tonino ditaranto
Wow Tonino….e secondo te vale la pena di andare a Roma per questa cosa???? Caro tm siamo agli inizi di una tragedia dal punto vista occupazionale. Tra qualche mese ci saranno molti disoccupati in più per via della crisi e voi avete paura che qualcuno vi possa togliere la libertà di pensiero???
Scusami Tonino ma mi viene veramente da ridere. Ecco questo è un esempio di quanto l’attuale opposizione sia in realtà il vero punto di forza di Berlusconi. Con questa stronzata di sabato (stronzata perchè non esiste nessun pericolo per la libertà di stampa semplicemente perchè in quel caso nessuno se ne sarebbe accorto, neanche chi ha l’illusione di essere intelligente solamente perchè non vota il Belrusca!!) non fate altro che dare l’impressione di coloro che ritengono meno importante le cose concrete come la pagnotta. Se berlusconi è forte mediaticamente è perchè è in grado di dare la sensazione del fare concreto (ad esempio in Abruzzo prima le case e poi le chiese) invece voi date la sensazione del salotto e della bella filosofia di alta classe (se ci fosse stata la sinistra si sarebbero rifatti prima i cristi e le madonne e poi le case). Tonino non esiste nessuna dittatura mediatica ma esiste invece una tragica opposizione sempre più lontana dal popolo semplice….si quello che prima era rappresentato da voi e che adesso è rappresentato dalla Lega.
Si perchè all’operaio comune non interessa un bel niente la moratoria contro la pena di morte (che per carità è un bel gesto), non gli interessa se Ballarò andrà in onda giovedì o martedì. Poi se gli offrite il viaggio a Roma allora si che realizzate una piccola vacanza nella città più bella del mondo (quasi quasi ci vado pure io….sai se ci sono autobus gratis da monte????).
Chissà cosa pensate adesso di Fini…..fino a all’altro giorno non era concepibile che un alta carica dello Stato avesse la possibilità di denunciare un giornale e adesso, quelle stesse persone, sono solidali con il Presidente della Camera (ciffo e perchè non dici:" Gianfranco adesso denunciami"???). Fino a quando Indro Montanelli dormiva a casa di Berlusconi era visto come un lecchino poi, quando ha iniziato a parlar contro il cavaliere da lecchino lo avete trasformato a un grande uomo.
Tonino più che di libertà abbiamo bisogno di concretezza
Non capisco le ragioni e l’opportunità di questo gesto ma a causa di quanto successo in Afghanistan la manifestazione di sabato è stata rinviata.
Gianni nel tuo commento ti sei già risposto. Hai scritto che il fulcro del problema è il “dare l’impressione”… ecco perchè una stampa non asservita e come le notizie ci arrivano sono due concetti fondamentali in una democrazia. Per poter scegliere è necessario conoscere i fatti nudi e crudi!
Sul perchè non dico “Gianfranco adesso denunciami”… mi sembra così banale la risposta che mi sento uno stupido a scriverla. Lo faccio lo stesso perché non voglio darti l’impressione di sottrarmi al dialogo.
Nel caso di Berlusconi sono accaduti dei fatti (dichiarazioni di moglie, ragazzine, escort, collaboratori, ecc.) che hanno messo in evidenza una serie di contraddizioni e comportamenti strani del premier. Da qui le famose 10 domande di Repubblica.
In questo caso la denuncia è un evidentissimo segno di intimidazione… della serie “a me le domande non piacciono e tu devi farti i fatti tuoi”. Altro segnale che la denunci è un bluff intimidatorio è l’aver preferito il processo civile a quello penale. Se avesse scelto il penale allora un giudice avrebbe potuto costringere lui e testimoni a presentarsi in tribunale per portare prove e documenti… cosa che secondo te avrebbe danneggiato Repubblica o Berlusconi?
Nel caso di Fini invece abbiamo un presunto giornalista (Feltri) che dice di conoscere di storie a luci rosse che coinvolgono il presidente della Camera, storie che non hanno nessun riscontro e che Feltri stesso potrebbe essersi inventato.
Riflessioni:
1) Feltri è un cattivo giornalista… perchè ha delle notizie e non le pubblica quando ne viene a conoscenza.
2) Feltri minaccia in stile mafioso (o torni all’ovile o ti faccio passare i guai).
3) Feltri fa riferimento a cose che solo lui conosce… Repubblica fa riferimento a dichiarazioni di altre persone note a tutti.
4) Fini denuncia Feltri anche in via penale… a differenza di Silvio sembra cha a Fini gli fa un baffo andare in tribunale e costringere un giudice ad esigere prove e documenti.
5) Se domani Feltri pubblica documenti ed evidenze di quello che dice allora si che potrei dire anche in questo caso “adesso Fini denuncia anche me”… fermo restando la pessima opinione del servo Feltri che usa le notizie come manganello e non per quelle che sono.
Ti basta per capire perché i 2 fatti non sono assolutamente sullo stesso piano? ahimè penso di sapere già la risposta 🙁