L’evento del Primo Maggio in Difesa è una buona occasione per discutere del destino di questa importante area naturalistica di Monte che per la vicinanza al paese è diventata ormai un polmone verde sempre più frequentato. Di questo aspetto del problema, la domanda dei cittadini sulla disponibilità di una grande area verde alle porte del paese, bisogna prendere atto e agire di conseguenza. La Difesa, con opportuni accorgimenti può contribuire a soddisfare questa richiesta. CEA Montescaglioso ritiene che Difesa S. Biagio come tutte le aree protette, possa essere suddivisa in sottozone con livelli di fruizione e tutela diversificati. Come nei Parchi della Murgia e del Pollino è possibile individuare aree di tutela integrale, aree archeologiche, eventuali aree con previsione di attività minime ed un’area, di ridotte dimensioni, ove sia possibile concentrare anche attività più impattanti.

Quest’ultima area non può che essere l’area compresa tra la cappella di S. Biagio e la sbarra d’ingresso. E’l’area più sottoposta a maggiore pressione e nella quale gli elementi naturalistici hanno più sofferto: alta frequentazione, eccessivo pascolo, rimboschimento sbagliato, accesso auto. E’la zona più vicina al paese e posta all’ingresso della Difesa e perciò permette di realizzare attività senza inoltrasi troppo nel cuore dell’area ed eventualmente di realizzare con facilità anche le reti tecnologiche come per esempio la condotta per l’acqua potabile. Una zonizzazione della Difesa deve, però, essere accompagnata dal divieto per attività di massa in aree poste oltre la cappella di S. Biagio secondo il concetto del " qualcosa si può fare ma solo ed esclusivamente lì ". Ma anche le attività in questa area devono essere regolamentate determinando cosa si puo’ o non si deve fare. Per esempio, riteniamo impossibile organizzare come richiesto in passato gare di motociclismo, oppure concerti nel periodo estivo poiché dopo il mese di maggio basta una cicca di sigaretta a scatenare un incendio. In ogni caso è più utile prendere atto della necessità di rendere fruibile per qualche attività una parte minima della Difesa piuttosto che illudersi di poter chiudere tutto a tutti. Le domande della comunità vanno governate e non demonizzate. La tradizionale giornata fuori porta del Primo Maggio si è ormai trasferita dalla Murgia alla Difesa. Meglio così. Sulla Madonna della Murgia, il cuore verde del Parco, è impossibile tenere sotto controllo il comportamento dei gitanti. Nelle gravine giacciono ancora quintali di rifiuti residui del Primo Maggio degli ultimi decenni. Abbiamo richiesto al Parco di non pubblicizzare il pellegrinaggio alla Murgia proprio per l’impossibilità di attuare adeguati controlli e interventi di pulizia. La Difesa, se non altro si può pulire con più facilità. La frequentazione della Difesa induce anche ad apprezzarne le qualità ed a mantenere comportamenti responsabili.

Sugli indirizzi programmatici circa interventi di valorizzazione dell’area non siamo in grado di indicare scelte precise dei vari enti a cui competono. Si può solo dire che negli anni passati è stata restaurata la chiesa di S. Biagio e realizzata un’area picnic, ma l’inciviltà dei nostri concittadini è tale che in due anni, nella chiesa sono state divelte anche le porte e tutto intorno asportati tavoli e panchine per le sedute. Nei prossimi mesi la Soprintendenza Archeologica della Basilicata ed il Comune, realizzeranno un intervento di recupero e sistemazione dell’area archeologica e probabilmente anche della strada di accesso. Riteniamo utile una sistemazione dei ruderi del cosiddetto Pagliarone ove poter realizzare strutture minime di accoglienza per la sosta di scuole, scouts, personale di vigilanza. Nella stessa zona riteniamo possibile realizzare un piccolo sbarramento in terra su un fossato ove raccogliere acqua piovana (uno stagno artificiale) necessario per far fronte a incendi ma anche per consentire l’abbeverata alla fauna selvatica nella quale sembra si registri un’alta mortalità nei periodi più siccitosi. E’anche il caso di riaprire al culto la chiesetta riconsacrandola e alloggiandovi una statua di S. Biagio. Forse la riconsacrazione del luogo indurrebbe a maggior rispetto.

CEA Montescaglioso ha svolto per oltre un quinquennio (2000 – 2006) molte attività di educazione ambientale nella Difesa con le scuole. Abbiamo dovuto però sospendere i programmi. Troppa sporcizia, vetri e lattine e quindi pericolo per i più piccoli. La piantumazione di specie locali fatta con le scuole, è stata distrutta dall’eccessivo pascolo mentre la segnaletica del sentiero didattico realizzato con la scuola media lungo i calanchi è stata distrutta dai soliti vandali ( https://www.montescaglioso.net/node/1126 ). Riteniamo la responsabilità di tali risultati negativi imputabili esclusivamente alla inciviltà dei cittadini. Ci vuole tanto a mettere i rifiuti in una busta e riportarseli a casa ? Ci vuole una guardia 24 ore su 24 per vigilare sulle opere realizzate ? Speriamo, negli anni passati di aver seminato qualche elemento di consapevolezza tra i più giovani. In attesa di poter riproporre qualche attività alle scuole di Montescaglioso.     

CEA Montescaglioso.