E’ notizia apparsa su www.lagazzettadelmezzogiorno.it ieri 2 marzo, quella che riguarda l’avvio delle riprese di un film dedicato a Passannante anche nella provincia di Matera. Riporto testualmente l’articolo: "Cominceranno a maggio in Basilicata le riprese del film, diretto da Sergio Corbucci, sull’anarchico lucano Antonio Passannante, che nel 1878, a Napoli, attentò alla vita del re d’Italia, Umberto I, ferendolo leggermente, e che fu detenuto a lungo in condizioni disumane".
Lo ha annunciato l’Assessore alla Cultura della Provincia di Matera, Giuseppe Digilio, al termine di «Teatriamo», una rassegna dedicata al teatro emergente: "Corbucci – ha detto Digilio – girerà alcune scene anche in provincia di Matera, nei luoghi che furono teatro del brigantaggio. Il regista selezionerà alcuni dei 175 attori delle 13 compagnie locali che si sono esibite in Teatriamo". La vicenda di Passannante è stata rievocata anche dall’attore Ulderico Pesce, promotore di iniziative per ottenere il trasferimento in Basilicata, a Savoia di Lucania (Potenza), dei resti dell’anarchico. Nel paese lucano da anni si discute sul ritorno all’antico nome, Salvia, cambiato in Savoia di Lucania dopo l’attentato, come atto di riparazione verso la monarchia". (cfr. http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallabasilicata_NOTIZIA_01.php?IDNotizia=230593&IDCategoria=12)
Una segnalazione ed una nota di colore sono d’obbligo:
1. Anche alcuni attori della Futura Compagnia SenzArte potrebbero entrare a far parte del cast del film (teniamo le dita incrociate…)
2. Il regista del film non sarà Sergio Corbucci (e come potrebbe esserlo, dal momento che, dopo aver diretto Totò in ben sette pellicole e diverse commedie di discreto successo negli anni ’70 e ’80, è deceduto nel 1990?!?), ma, stando a quanto annunciato da Ulderico Pesce, presidente della giuria di Teatriamo, nel corso di uno degli spettacoli nella rassegna, il film sarà diretto da Sergio Colabona, autore di nientepopodimenoche "Affari tuoi", "La Fattoria" e "Il Grande Fratello 9". Ma, su ammissione dello stesso Pesce, pare che con le telecamere il regista ci sappia veramente fare… E dunque, che cinema sia!
Mi pare di ricordare che il nome di Passannante fosse Giovanni e non Antonio. Comunque a prescindere da questo, trovo che sia utile conoscere questa storia anche perchè è stata sempre considerata una pagina marginale nella storia dell’Italia post risorgimentale. Però è molto significativa se si pensa che anche in occasione della sepoltura dei resti mortali, vi siano state prese di posizioni piuttosto aspre, tanto da far temere disordini. Vorrei ricordare che è stato l’allora ministro di Grazia e Giustizia, Oliviero Diliberto, a decretare il trasferimento delle spoglie dal museo criminologico presso il Ministero al cimitero di Savoia di Lucania, e che questo sia avvenuto solo alcuni anni dopo e nella massima segretezza. Trovo davvero emblematico che a distanza di oltre un secolo, la vicenda di questo anarchico lucano abbia acceso gli animi tanto da impegnare addirittura la Digos e solo per assicurare umana sempoltura alle sue spoglie.