Che dire, Lazarum? Leggo nel tuo velato senso del pudore un manifesto senso di apatia, null’altro. Lo stesso senso di apatia che ha spinto tanta gente ad iscriversi sul sito e poi sparire nel nulla… Tranne i soliti noti, non c’è traccia di vita in questo sito. E pensare che uno strumento tanto democratico e libero quanto Internet è forse una delle più grandi conquiste dei nostri tempi… Ma no. Quando siamo chiamati ad esprimere liberamente ciò che pensiamo, o non abbiamo niente da dire o siamo troppo pigri per farlo… Aspettiamo che altri parlino per noi, che altri scelgano per noi, salvo poi indignarci e recriminare che le cose non vanno come avremmo voluto che andassero… Eh, cari miei, aiutatemi voi a trovare una definizione per questo modo di fare: come lo potremmo definire? Disfattismo? Passività? Fatalismo?
Ho già affrontato la questione nel guestbook in risposta ad un post del Corvo, e non vorrei peccare di ripetitività. Ma qui si sta parlando di Monte, un luogo che dovrebbe stare a cuore a chi ha deciso LIBERAMENTE di iscriversi su questo sito. Quindi, perchè non partecipare attivamente alla vita della comunità virtuale? Anche solo per commentare la partita di ieri dell’Italia. Anche solo per dire che non ci va di passeggiare tra i gas di scarico delle auto. Anche solo per dire che l’Abbazia la vorremmo più nostra. O per consigliare un buon libro, un bel film… 
Sia chiaro. Qui non si stanno facendo campagne pubblicitarie per piazzare qualche prodotto sul mercato. Questo è un "laboratorio", una fucina di idee, proposte, discussioni, da alimentare con la creatività di ciascuno. Non posso pensare che la pigrizia abbia il sopravvento sulla fantasia. Non posso pensare che il "Non fare oggi quello che puoi fare domani e se puoi, fallo fare ad altri" sia diventato il nostro motto. Non posso pensare che quando dico che siamo un branco di pecore in attesa di un pastore, abbia ragione.