Mi sono ritrovata questo libro per caso tra le mani in libreria, proprio mentre cercavo il capolavoro di David Foster Wallace, “Infinite Jest”. Dalle prime righe ne sono rimasta colpita e alle ultime il mio stato d’animo era di vera e propria inquietudine. Se dovessi definirlo con un unico aggettivo lo definirei “impressionante”. Sono 23 storie tragicomiche di uomini frustrati, aridi e alienati. Casi clinici inguaribili interrogati sui loro rapporti con le donne da un’intervistatrice.
Sono storie surreali e complesse zeppe di sarcasmo, paradossi oserei dire anche comicità. Sono storie “schifose” di personaggi “schifosi”, lì a denunciare un mondo reale ma al tempo stesso irreale all’apparenza dove l’abuso sessuale, la violenza, l’egoismo dettano le regole del gioco dell’esistenza. I personaggi sono il riflesso del progresso di un‘America malvagia, perversa, falsa che ha partorito uomini alienati, incatenati alle loro gabbie mentali e fisiche. Degli esempi? Dalla moglie ingenua del masturbatore, all’uomo che nel momento dell’orgasmo urla per poi vergognarsene“Vittoria per le Forze della Libertà Democratica!”, all’impensabile focomelico che usa il proprio moncherino per impietosire e portarsi a letto più donne possibile. Uno stile particolarissimo. Credo sia assolutamente da leggere.
L’esistenza e la vita spezzano continuamente le persone in tutti i cazzo di modi possibili e immaginabili..”