La notte tra il 12 e il 13 dicembre del 1949 la polizia del ministro democristiano dell’interno Scelba operava un rastellamento ed arrestava tutti i dirigenti comunisti e braccianti di Montescaglioso che nelle settimane precedenti avevano diretto le occupazioni dei feudi e delle terre incolte nell’agro di Montescaglioso.
Gia nei giorni precedenti lo scontro frontale con la polizia era stato evitato per un soffio in località tre confini grazie al fatto che in prima linea si erano schierate le donne montesi con i propri figli.
Quella notte però non era stato possibile evitare gli arresti, i poliziotti e carabinieri condotti da montesi infami che indicavano una per una le case di coloro che erano a capo delle occupazioni, sfondarono porte, tirarono persone giù dal letto e li fecero salire su dei camion che li portarono a Matera, tra gli arrestati anche tre donne.
In pochissimo tempo una folla immensa di persone si riversò per le strade di monte diretti verso l’allora caserma dei carabinieri sita nell’attuale convento delle clarisse.
In piazza roma vi furono i primi lanci di bombe lacrimogene al fine di disperdere la folla che protestava pacificamente e chiedeva il rilascio degli arrestati; mentre all’altezza dell’arco di S,Stefano una staffetta portaordini dei carabinieri per farsi strada non esitò ad aprire il fuoco ad altezza d’uomo lasciando per terra feriti e assassinando il bracciante GIUSEPPE NOVELLO.
Il prossimo anno ricorre il 60* anniversario di tali eventi, facciamo in modo che nelle scuole, nelle associazioni nei circoli e in tutte le sedi istituzionali, i tragici eventi del dicembre 1949 che hanno segnato la storia del nostro paese possano essere discussi e ricordati e che i nostri ragazzi dalla lettura di tale storia possano trarre l’insegnamento che essa tramanda.
canzone scritta dai braccianti e dirigenti comunisti arrestati nell’aprile del 1949 durante il primo tentativo di occupazioni delle terre.
A LI QUATTORD’C’ APRIL
DICIANNOV CARAABBUNIER
CHI FIERR E LI CATEN
SO V’NUT A NGAT’NA’
CHI FIERR E LI CATEN E
SO V’NUT A NGAT’NA’
CHIANGIT E CHIANGIT MUNDIS
E CA MOND IE’ RUVUNAT
E MOND IE’ RUVUNAT
LI CUMUNIST SO STAT ARR’STAT
E MOND IE’ RUVUNAT
LI CUMUNIST SO STAT ARR’STAT
SCEMM SUS A LU TRIBUNAL
E STAV CHIN D’ FEMM’N BBON
CHIANGIT E CHIANGIT PUTTAN
AVIMM PERS LA LIBBERTA’
CHIANGIT E CHIANGIT PUTTAN
AVIMM PERS LA LIBBERTA’
SCEMM SUS A L’UFFIC’ MATRICUL
E NOLDA VOLD DDO SIT V’NUT
SIGNOR CAPO NON NZONO IO
IE’ CHERA N’BAM DA PULUZIA
SIGNOR CAPO NON NZONO IO
IE’ CHERA N’BAM DA PULUZIA
RACCOMAND AU CAPOPOST
CI M TEN NA STANZA BBON
SO FIGGH’ DA GENDA BON
E VUI M’AVIT R’SP’TTA’
SO FIGGH’ DA GENDA BON
E VUI M’AVIT ARR’SP’TTA’
CI VUO IESS ARR’SP’TTAT
TA FA CRESC’ LI MUSTAZZ
LI BASIETT A LA MENZA FACC’
E LI CAPILL A LA RIOLA’
LI BASIETT A LA MENZA FACC’
E LI CAPILL A LA RIOLA’
NON M CRESC’ NE BASIETT
NE CAPILL A LA RIOLA’
SO P’CC’NINN ANGOR
E VUI M’AVITA R’SP’TTA’
SO P’CC’NINN ANGOR
E VUI M’AVITA ARR’SP’TTA’
P’CC’NINN E CAMURRIST
RIUNIM STA SUCIUTA’
RIUNIM STA SUCIUTA’
CA SCELB E DEGASP’R L’IMA CACCIA’
RIUNIM STA SUCIUTA’
CA SCELB E DEGASP’R L’IMA CACCIA’
Qualcuno sa se sono previste iniziative per ricordare l’evento?
Non sarebbe male raccogliere le firme affinchè il comune di Montescaglioso dedichi una via a Vincenza Castrìa e le altre donne protagoniste di quegli anni. Sarebbe un segno tangibile per tutti i giovani che non conoscono la storia e gli attori di fatti importanti avvenuti a Monte. Un esempio di come gente umile unita e animata da principi di giustizia possano tenere testa al potere politico.
Quanto accaduto nel ’49 non dev’essere assolutamente dimenticato, poichè si trattò della ribellione e del riscatto sociale non solo dei contadini, ma dell’intera collettività Montese. A riguardo, ho inoltrato una missiva alcuni mesi addietro, all’intero consiglio comunale (segue), inoltre ho direttamente interloquito con alcuni Assessori e consiglieri, che hanno confermato la loro disponibilità a realizzare quanto proposto. Aggiungo che per il prossimo autunno stiamo organizzando un convegno e se possibile una serie di eventi.
Al Sig. Sindaco Mario VENEZIA Al Presidente del Consiglio Comunale Anna MARTINELLI Al Vice Sindaco Fabio DISABATO All’Assessore Nicola BRIGANTE All’Assessore Rocco DITARANTO All’Assessore Antonio QUARATO All’Assessore Michele ZACCARO All’Assessore Vincenzo ZITO Al Consigliere Franco N. BALSEBRE Al Consigliere Lucia CAPOBIANCO Al Consigliere Rocco MENZELLA Al Consigliere Rocco NOBILEAl Consigliere Angelo OLIVA Al Consigliere Emanuele PANARELLI Al Consigliere Carmelo PIERRO Al Consigliere Giovanni PIZZOLLA Al Consigliere Rocco SANTARCANGELO Al Consigliere Donato SCARAMUZZO Al Consigliere Vincenzo SCIALPI Al Consigliere Giuseppe VENEZIA
Oggetto: “Celebrazione del 17 Aprile”
Egregio Sindaco, Presidente del Consiglio Assessori e colleghi consiglieri, vi scrivo proprio in occasione della celebrazione della “giornata mondiale di lotta contadina”, poiché la ragione della presente missiva è quella di esortare la cittadinanza Montese e soprattutto le Istituzioni a non dimenticare!! Dimenticare le lotte contadine e la conseguente repressione delle stesse, significa cancellare in un attimo parte della nostra storia, disconoscere le nostre origini ed offendere soprattutto le persone che sessant’anni fa si ribellarono e lottarono per la conquista di un fazzoletto di terra e per il conseguimento della dignità e libertà, per troppo tempo a loro negata. La commemorazione pertanto, diventa per tutti noi un obbligo… un obbligo morale e civile, nei confronti di tutte le donne e degli uomini che si sacrificarono e soffrirono, per il riconoscimento dei propri diritti e che oggi sono i nostri diritti. Ho anteposto le donne, si proprio le donne che molte volte, ancor oggi in tutte le parti del mondo vengono discriminate e vessate e che nel lontano 1949 proprio a Montescaglioso diventarono protagoniste dei moti bracciantili, dando un apporto determinante come dimostrano le cronache del tempo. Anna Avena, Marianna Menzano e Nunzia Suglia, forse sono nomi che a molti nostri concittadini, soprattutto giovani non evocano alcun ricordo, eppur sono le donne che nel secondo dopoguerra, in un periodo non certo facile per il “mondo femminile” (visto che ancor oggi si discute di “Quote Rosa”) e che appena tre anni prima avevano ottenuto il diritto di voto, furono promotrici della ribellione nei confronti dei latifondisti. Il loro gesto diventò l’emblema del riscatto sociale non solo della povera gente ma delle donne lucane, infatti per molti giorni si recarono sui campi da occupare, a capo di molti braccianti e contadini e la sera tornando al paese organizzavano in piazza le riunioni. Il loro coraggio e la voglia di riscatto sociale fu pagato a caro prezzo, le tre donne arrestate passarono in carcere 11 mesi e 4 giorni. Parafrasando il titolo di una nota canzone “La storia” .. “La storia siamo noi” è necessario quindi ricordare che nessuno si senta escluso dal pretendere con tutta la forza il riconoscimento dei propri diritti ma nel contempo e doveroso ricordare le persone che hanno creduto, lottato, sofferto ed in alcuni casi sono morte, affinché legittime richieste si trasformassero in diritti. Ritengo necessario, quindi che dal prossimo anno anche a Montescaglioso venga celebrata il 17 aprile la “giornata mondiale di lotta contadina”, inoltre visto che quest’anno ricorre il sessantesimo anniversario sarebbe opportuno intitolare tre Vie o Piazze a queste “protagoniste” Montesi che tanto hanno fatto per la nostra dignità di uomini liberi.
Montescaglioso, 17/04/2009
Il Consigliere Comunale
Michele Montanaro