domenica 22 Dicembre 2024

Racconto di Natale

Montescaglioso

Capisco che la proposta è tardiva e non originale, ma si potrebbe provare a organizzare sul sito un piccolo concorso per premiare un testo (racconto, poesia, pagina di diario) sul tema del Natale?Credo che questa ricorrenza sia la più sentita anche da chi non ha certezze religiose.Di questi tempi, al di là degli aspetti di fede, mi pare che abbiamo tutti bisogno di credere che “il freddo e il gelo” in cui siamo immersi prima o poi finirà.Per quanto riguarda i contenuti dei testi, direi che va bene qualunque cosa abbia attinenza con il tema: che si tratti del racconto di un Natale particolare vissuto dall’autore o di pura invenzione.Sarebbe interessante se dalle narrazioni risultasse il cambiamento fra le diverse generazioni nel modo di sentire la festa, il senso dei legami che si risveglia in questa ricorrenza quando si è lontani dal luogo di nascita, ecc.Non so se il sito può offrire un premio, sia pure simbolico, ai vincitori; quanto alla giuria potrebbe essere formata da tutti i frequentanti del sito stesso.Cinzia e Felice che ne dite?


Commenti da Facebook

5 Commenti

  1. webmaster
    Scusa il ritardo per la risposta ma ho visto solo ora la tua proposta tra gli eventi.
    Per me non ci sono problemi… potremmo mettere in palio come premio simbolico un paio di magliette monte.net.
    Mi rimetto all’admin…. certo siamo un po’ un ritardo 🙁
  2. ADMIN

    Ti chiedo scusa, Cristoforo.
    Anch’io leggo solo ora la tua proposta.
    Io dico di sì, si può fare, anche se il tempo non è dalla nostra.
    Mi auguro che ci sia una discreta partecipazione.
    Anche sul premio sono d’accordo: qualcosa di simbolico, quindi le megliette monte.net vanno bene.
    Webma, come ci organizziamo? Post fisso in homepage con elaborati pubblicati in coda?

    1. tm

      Colgo l’occasione di questo post per raccontare ciò che accadde a Monte il Natale del 1992

      ciao a tutti tonino

       

      NATALE 1992

      Arrivai a Monte che saranno state le 8 di sera del 23 dicembre, antivigilia di Natale, io mia moglie, i miei figli e un nostro amico costavoriano ci ritrovammo in una piazza Roma completamente deserta con un albero di Natale con pochissime luci e i bar chiusi.
      Provammo subito un senso di angoscia, i Natali montesi li ricordavo sempre pieni di vita, con le luminarie a fare da cornice ai negozi e al corso principale, la gente che si intratteneva fino a tardi a condividere la festa e invece quel Natale del 1992 tutto taceva, per le strade regnava il deserto e nei pochi bar che erano resistiti al buio degli anni precedenti o non c’era nessuno o erano completamente chiusi.
      Il 1990 e il 1991 erano stati due anni terribili per Montescaglioso, vi erano stati gli attentati in pizzeria e gli omicidi di una tragica guerra di banda che aveva gettato l’intero paese nel terrore e nella disperazione; la paura si era impadronita della gente e le attività commerciali già fortemente provate da esose richieste di estorsioni chiudevano i battenti o anche se ancora aperte non assicuravano ai loro gestori il benchè minimo sostentamento; decine di giovani avevano scelto la strada del nord e chi vi era rimasto viveva un momento di profonda apatia.
      Quel 23 dicembre del 92 mi passo davanti alla mente tutta una vita di ricordi e meravigliosi Natali passati al canto delle cupa cupa, serenate e pettolate e di tante serate in allegria che il Natale portava al paese.
      Dovevo fare qualcosa, non sapevo ancora cosa, ma di sicuro dovevo inventarmi qualcosa per rianimare il Natale.
      Il 24 mattina incontrai degli amici e intanto che commentavo con loro la situazione già si faceva strada nella mia mente quella che sarebbe stata l’idea per un Natale indimenticabile.
      Fu cosi che presi in affitto un impianto di amplificazione e la sera stessa occupammo i locali del cenobio nell’abbazia non ancora ristrutturati e organizzammo una serata di discoteca libera e gratuita per tutti.
      La cosa ebbe un successo strabiliante, centinaia di giovani si riversarono nei corridoi dell’abbazia al punto che decidemmo di ripetere l’esperimento anche per le sere successive.
      In breve si sparse la voce anche ai comuni limitrofi e cominciarono cosi ad arrivare ragazzi anche da Matera e dalla vicina Ginosa
      Ci fu qualcuno che non approvò quella iniziativa cosi fece intervenire i carabinieri e il comune per chiudere i locali ed impedirci di continuare l’esperimento, ma riuscirono solo a darci una carica maggiore e la voglia di andare avanti contro qualunque avversità
      Tutte le sere tornavamo alla carica, si rompeva il lucchetto e nuovamente si cominciava a ballare, a metà serata si interrompeva la musica e si discuteva di lavoro, delinquenza, droga e di tutte le problematiche che vivevano i giovani montesi in quegli anni.
      Si costitui il primo gruppo di giovani che credeva nella possibilità di continuare con una associazione e la costituzione di un circolo arci.
      L’inizitiva andò avanti per circa un mese fino al 17 gennaio del 1993 quando ripresi la strada del ritorno per Parma non prima però di aver affidato una trentina di giovani che avevano tutte le intenzioni di costituire il circolo ai dirigenti dell’allora DS, e quello fu un grossissimo mio errore visto che in pochissimo tempo il gruppo si sciolse perché gli impegni presi dai dirigenti DS non vennero matenuti.
      Resta però per me il ricordo di una esperienza e di un Natale veramente indimenticabile.

      1. sweet77

        Primi giorni del mese di Dicembre,tutto tace,le strade deserte,un’angoscia ti invade il cuore,e la consapevolezza che non puoi far nulla per cambiare tutto questo.

        LA REALTA’

        E’ Natale ma nell’aria non si respira l’atmosfera natalizia,i tg non fanno altro che parlare di crisi ,tanto e’ che anche le cose che costano pochissimo ci sembrano fregature,nell’aria si sente la diffidenza,la paura,non si vedono luci per le strade,solo qualche finestra,ma la cosa che mi atterrisce di piu’ e’ che non c’e’ felicita’……………

        IL FINALE CHE VORREI

        SEMBRA TUTTO PERDUTO,MA ALL’IMPROVVISO LE STRADE SI ACCENDONO DI MERAVIGLIOSE LUCI COLORATE,CI SONO ALBERI DI NATALE E BIMBI CHE PARLANO DI REGALI,I PIU’ PICCOLI SI ACCINGONO A SCRIVERE LA LORO LETTERINA,I NEGOZI SONO TUTTI SPLENDENTI .OVUNQUE FRA IL FRENETICO CORRERE DELLA GENTE, SI ODONO CAMPANELLINI E CORI,TUTTO RISCALDA IL CUORE.I PREPARATIVI DI NATALE OCCUPANO LE GIORNATE,FINO AD ARRIVARE,AL MAGICO GIORNO,DOVE ATTORNO ALL’ALBERO IMMENSO,MENTRE BIMBI IN CERCHIO CANTANO CANZONI DI NATALE,LA GENTE DAL PRIMO CITTADINO ALL’ULTIMO,SI SCAMBIANO GLI AUGURI,PERCHE’ NON C’E’ COSA PIU’ BELLA,IN UN GIORNO COSI’ IMPORTANTE,DI STARE TUTTI INSIEME,IL REGALO NON CONTA.

        LA CRISI NON AVEVA ROTTO TUTTO L’INCANTO,E LA GENTE FELICE CELEBRAVA L’EVENTO.

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