giovedì 21 Novembre 2024

Truffa all’ISMEA in Basilicata: 11 arresti della Finanza. C’è anche un impiegato della Regione, proseguono le indagini

Un impiegato della Regione Basilicata, un funzionario Ismea e anche un avvocato tra gli 11 arrestati, ai domiciliari, dalla Guardia di Finanza di Matera nell’operazione “La terra”.

E’ di truffa nei confronti dello Stato l’accusa principale, assieme a corruzione per atti contrari ai doveri d ufficio, riciclaggio, autoriciclaggio, reimpiego, ricettazione, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atto pubblico, falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, favoreggiamento personale, emissione di fatture per operazioni inesistenti.

Una sfilza di reati cui dovranno rispondere a vario titolo Saverio Nuzzolese, impiegato presso l’ufficio Agricoltura della Regione Basilicata, sezione di Matera; l’avvocato materano Antonio Albanese; il funzionario “infedele” di Ismea, Giuseppe Fierro, di Spinazzola che vive periodicamente a Roma; i due agronomi Michele Carlucci e Antonio Margiore; e ancora Antonietta Rucireta, Vincenco Lanzone, e i componenti della famiglia Contangelo, Vito, Pierfrancesco, Rocco e Filomena più un altro tra i 22 indagati. Infedele il funzionario ma – è stato spiegato in conferenza stampa presieduta dal procuratore di Matera, Pietro Argentino – l’Istituto di Servizi per il mercato Agricolo Alimentare, che opera esclusivamente per mezzo dei prori funzionari, non ha rilevato la truffa, che però andava avanti almeno dal 2009 a partire da alcune anomalie che hanno insospettito la Guardia di Finanza. il primo espisodio riscontrato risale al 7 aprile 2011 ed è addirittura andato in prescrizione. Cinque le società coivolte: Agribiolat; Vinitaly; Fratelli Segreto; Mendianagri e Primizie. Triplice la truffa scoperta, che si concrettizzava nella monetizzazione di terreni non appetibili sul mercato (terreni tra Montescaglioso, Pisticci e Bernalda); nel mancato pagamento delle rate di restituzione del finanziamento ricevuto da ISMEA e nell’intercettare e intascare finanziamenti pubblici con pratiche stilate ad hoc. Oltre agli arresti, la Procura ha disposto sequestri per 8 milioni e 200mila euro. In azione oltre 100 uomini della Finanza tra Potenza, Matera, Taranto, Caserta, Roma, Milano e Torino

L’intervista a margine della conferenza stampa al procuratore, Pietro Argentino.


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