domenica 22 Dicembre 2024

Stalking e violenza nei confronti dell’ex convivente: procurata anche rottura setto nasale con una testata. Montese arrestato dalla Polizia

Nella nottata è giunta in Sala Operativa una richiesta d’intervento da parte di una donna residente nel centro cittadino, la quale lamentava di essere stata aggredita da un uomo nei pressi della sua abitazione.
Sul posto, il personale delle Volanti e del Reparto Prevenzione Crimine ha appreso dalla vittima che poco prima, mentre era in compagnia dei suoi due figli minori di anni 7 e 8, dinanzi l’ingresso della sua abitazione, l’ex convivente, a seguito di un litigio scaturito per futili motivi, le ha sferrato una testata in pieno volto tanto da procurarle la rottura del setto nasale. Ha aggiunto inoltre che l’uomo, dopo aver scavalcato la recinzione ed essersi introdotto abusivamente nel suo giardino, ha iniziato ad ingiuriarla con epiteti offensivi per poi all’improvviso scagliarsi contro, nonostante fossero presenti i loro figli minori e nonostante lo avesse implorato di desistere da quegli atteggiamenti.
Un suo attimo di distrazione le ha permesso di rifugiarsi in casa con i bambini e di poter chiedere aiuto alla Polizia.
Solo l’arrivo degli Agenti ha consentito di fermare la “furia” dell’aggressore, ancora lì presente.
La donna, che ha riportato una prognosi di 30 giorni, ha poi precisato che le vessazioni fisiche e verbali da parte dell’ex convivente, molto spesso alla presenza dei figli minori, continuavano dal 2013, e che in una occasione le aveva anche causato una menomazione del senso dell’udito dell’orecchio destro a seguito di un violento schiaffo che l’aveva fatto rovinare per terra.
Decisa a interrompere la relazione, l’uomo era diventato la sua vera ombra, ritrovandoselo in tutti i luoghi da lei frequentati e inondandola di telefonate nel corso delle quali la minacce di morte erano sempre più frequenti.
Pertanto, dopo le formalità di rito, attese le evidenze probatorie acquisite a carico dell’aggressore, quest’ultimo è stato arrestato e associato presso la Casa circondariale di Matera


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