buongiorno a tutti,

voglio segnalare una situazione, per certi versi un pò grottesca!

a fine giugno scorso, a molte famiglie montesi fu recapitata una lettera da parte dell’Acquedotto Lucano, in cui si preavvisava il recupero da parte dell’ente, di somme pregresse per la depurazione delle pubbliche fognature. Tutti sanno che a Monte, dei tre depuratori, 2 hanno “funzionato” a scartamento molto ridotto,quasi zero! mentre il terzo, pur ultimato negli anni 90, non è mai stato collaudato e, men che meno messo in funzione! Quindi mi armo di carta e penna ed invio la mia protesta all’Ente, specificando che non ritenevo di pagare per un servizio non effettuato.

Mi hanno risposto con molta celerità,checchè ne dica Brunetta, non nascondo che mi si è accapponata la pelle nel leggere la replica: dopo la citazione di vari articoli di leggi varie, concludono che “le somme sono comunque dovute, anche in mancanza o malfunzionamento dei depuratori stessi”!

Allo stesso modo hanno agito altri cittadini, qualcuno si è rivolto al locale Movimento di Difesa del Cittadino, tutti però hanno avuto identica sorte!

A Salandra, dove non c’è nemmeno l’ombra di depuratori, i cittadini si sono costituiti in comitato e, assistiti da un legale, hanno fatto ricorso alla Corte costituzionale e hanno avuto ragione, infatti la stessa Corte ha sentenziato che il tributo NON è dovuto laddove mancano o non funzionano i depuratori!

Per chi vuole approfondire, veda il Quotidiano di mercoledì 22 u.s. a pag.36.

Ai sigg. dell’ Acquedotto, una domandina: era proprio il caso di scomodare la Corte costituzionale, laddove sarebbe bastato solo un pò di buonsenso?