giovedì 21 Novembre 2024

nuova domanda per la community…..associazione si o associazione no?

Buongiorno, dopo tanti scambi di opinione  del post precedente sul  ” carovita di chi è la colpa”,ora chiedo alla community di  togliermi un altro dubbio:

 secondo voi la nascita di un associazione libera che riunisca commercianti e artigiani di Montescaglioso possa essere qualcosa di utile per il paese?

 questa favorirebbe in primis lo scambio di opinioni tra le stesse imprese commerciali, cercare di mettere in atto strategie di mercato che favoriscono il consumatore, e infine per interagire uniti con le istituzioni publiche,le banche,e i vari enti preposti allo sviluppo del economia commerciale.

Tenendo presente che questa associazione è gia in fase costituente, il gruppo che stà lavorando a questo progetto ogni tanto è assalito da dubbi che mettono in discussione l’utilità stessa dell’associazione.

su questo vorremmo sentire il vostro parere ,accettando consigli utili e se ce ne fossero anche delle critiche, il gruppo costituente è comunque deciso ad andare avanti in questa iniziativa tenendo presente il pensiero e le idee di una grande community  come quella di MONTESCAGLIOSO.NET

vi saluto e vi ringrazio anticipatamente per il vostro interessamentoWink


Commenti da Facebook

19 Commenti

  1. ciffo

    Aspide è difficile dire se si è favorevoli o meno ad un’associazione fino a quando non si conosce nel dettaglio in che modo questa associazione favorirebbe il consumatore. Finora le uniche associazioni di commercianti che esistono a Monte servono più a fare cartello e regolamentare prezzi… cosa che conviene solo ai commercianti stessi.
    Ho parlato con te di questa associazione e so per certo che gli scopi sono ben altri. Quindi ben venga qualcosa del genere.
    Anzi… penso che dovreste osare di più perchè il vero problema è combattere la grande distribuzione e convincere il montese a rimanere a Monte a far spesa. Se riuscissimo a mitigare gli effetti negativi della globalizzazione sarebbe un vantaggio per tutti. Non ce ne rendiamo conto ma anche se andando ai grandi ipermercati ci sembra di risparmiare, alla lunga gli effetti sono negativi per noi tutti, a meno che non siamo gli azionisti francesi di quell’ipermercato che, sicuramente, non reinvestiranno sul territorio neanche un centesimo dei tanti euro che “sottraggono” alle attività commerciali locali.
    Spero che anche a monte si riuscirà a mettere in atto qualcosa simile allo SCEC napoletano che ho scoperto grazie all’ottimo link fornito da lomfra.

    1. ZODD
      anke io penso ke sia buona l’idea, xke piu pensieri si mettono in atto piu idee nascono e si provano …. male che si è tentato o no?  scusate se sn sintetico ma nn ce molto da aggiungere se nn si vedono i primi passi.
      quindi via alla fantiasia e alle strategie piu idonee , un consiglio iniziate piano piano analizzando problematica x problematica , stendete resoconti e dedizioni di tutto affinche tutti leggano e si rendano conto dei vostri risultati 😀 
      in bocca a lupo x tutto .
    2. ASPIDE 65

      Certo ciffo lo scopo di far nascere questa associazione è quello di far nascere qualcosa di positivo che vada a vantaggio del consumatore,anche perchè noi stessi commercianti siamo consumatori, per poi portare dei vantaggi alla nostra economia locale .

      L’idea dello SCEC è qualcosa che da qualche giorno stò cercando di capire ,e più mi informo e più mi rendo conto che a Montescaglioso e da mettere presto in pratica perchè secondo me pùo funzionare se si riesce a spiegare bene a gli esercenti e ai consumatori i vantaggi che questo tipo di sistema economico semplicissimo porterebbe all’ economia locale, e questo si può fare solo se siè riuniti in associazione ,cosa in cui personalmente credo.

      1. falco

        Io credo che sia una domanda da porre più ai tuoi colleghi, che all’intera comunità

        e a quanto tempo e vera passione da mettere a disposizione.

        Io, come già ho avuto modo di dire precedentemente, credo che uniti si vince sempre.

        Però, d’altro canto, dato i precedenti non credo che caverete un ragno dal buco.

        Sia chiaro,  è solo il mio pessimistico pensiero in merito che naturalmente non conta e non vale niente.

        Fate come farebbe Ciffo, da buon ingegnere, agire senza tergiversare più di tanto. Undecided

        1. ASPIDE 65

          vedi falco sono le persone come swett che sciolgono ogni dubbio, con persone come lei e altri che non si vogliono arrendere,anche se faremo poco sarà sempre meglio di non fare niente.

          p.s. poi se qualcuno mi lancia una sfida io l’accetto volentieri e mi carico ancora di più

          ti saluto falco, ma tu più che un falco mi sembri un uccello del malagurio ahahahahahLaughing

  2. sweet77

    Aspide ma quali dubbi,tutti i commercianti,ognuno nella sua piccola barchetta,stiamo remando contromano,per non finire nell’enorme cascata a pochi metri da noi……….pero’ se ci mettiamo tutti nella stessa barca e remiamo insieme contromano,possiamo farcela!

    COMMERCIANTI DI MONTE REMIAMO INSIEME…….Laughing

  3. fdisabato

    Ho visto solo oggi i video riguardanti l’incontro pubblico tenuto nella Sala del Consiglio avente ad oggetto l’ipotesi di formazione di una associazione tra commercianti/artigiani operanti nella nostra Città.

    Personalmente, sarò forse l’eccezione a quanto detto dall’esponente della Confesercenti sulla volontà dei politici di avere difronte commercianti divisi, sono assolutamente daccordo sull’iniziativa portata avanti da alcuni operatori montesi.

    Anzi, a loro va il mio vivo ringraziamento per quanto hanno fatto e quanto continueranno a fare oltre che la mia “solidarietà” per le immense difficoltà che incontrano nel raggiungimento dell’obiettivo. Sin da quando, nel 2004, sono diventato assessore alle attività produttive ho sempre e ripetutamente invitato i commercianti ad associarsi per affrontare le problematiche comuni che, oggi, non sono più quelle di allora a testimonianza dei grandi cambiamenti che interessano l’economia e ad ulteriore riprova della assoluta necessità di coalizzarsi.

    Purtroppo vedo sempre gli stessi volti delle numerose riunioni che io ho organizzato e questo è molto negativo, perchè, porto sempre come esempio, il piano del commercio presentato a non più di 10 commercianti che prevedeva l’apertura di strutture quali la LIDL è passato praticamente inosservato salvo poi, al momento dell’autorizzazione, peraltro obbligatoria, sollevarsi tutti a chiedere la revoca della stessa.

    Oppure cosa dire dell’isola pedonale estiva di corso repubblica? Negozio che vai soluzione (diversa ed opposta) che trovi… ecco perchè urge una visione comune delle necessità degli operatori commerciali.

    Nella attesa di incontrare al più presto un direttivo rappresentativo che mai dovrà avere finalità politiche o peggio ancora partitiche, resto a vostra disposizione per ospitarvi nella Sala del Consiglio e vi auguro un sincero in bocca al lupo.

    Fabio Disabato

  4. puvuliz

    Caro Aspide, hai scatenato una bella discussione, comunque a proposito dell’associazione ti garantisco che si tratta una buona idea, solo che sarà un impresa difficile da portare a termine, l’importante e crederci e non farsi scoraggiare dai commenti negativi, essendo anche io un artigiano-commerciante mi scuso con tutti Voi commercianti di non essere stato presente nella riunione dell’ altra sera.

    Un saluto da PuvulizWink

  5. nemesi

    caro aspide sai bene che la mia opinione riguardo alla questione è fortemente positiva! credo che la questione commercio sia ormai all’ordine del giorno nelle quotidiane discussioni montesi e l’idea di unirvi non può che portare buoni frutti; il discorso è che si dovrebbe puntare su persone nuove che portino alla luce gli attuali problemi in sede comunale e non, che propongano soluzioni fattibili, ponderate e idee innovative che incuriosiscano i consumatori e che li spingano a provare, a comprare!

    la proposta dello scec napoletano è utile ed accattivante e creare una rete tra consumatori e commercianti in cui ognuno possa trarre dei benefici è un ottimo punto di partenza!

    alla tua domanda “tecnicamente” non so rispondere perchè non ho le conoscenze giuste per dire che tipo di costituzione possa essere la più adatta allo scopo, ma se per associazione intendiamo il senso ampio del termine: ASSOCIAZIONE SI!

    non abbiate paura, il bisogno di una svolta lo sentiamo tutti: sia voi commercianti che noi consumatori ed il fatto che già in questa fase embrionale abbiate voglia di discuterne con i cittadini comuni è sintomo di quanto sia nuovo il vostro spirito!

    in bocca al lupo!Smile

     

  6. lomfra

    mi fà piacere vedere che il link sul progetto degli Scec passato al buon ciffo abbia suscitato in voi un certo interesse ..

    Però, conosco bene il funzionamento di tale organizzazione, e purtroppo credo che per montescaglioso ciò è impossibile da realizzare (almeno adesso). Elenco solo alcuni semplici motivi:

    – Il Buono Locale è una percentuale di prezzo pagata (minimo 10%) sul prezzo di un bene e può essere riutilizzato dal commerciante all’interno delle imprese, professionisti, produttori…

     

    Il primo problema è questo, non abbiamo produttori, salvo qualcuno che produce alcuni articoli che vanno davvero poco anche nel mercato locale. La gente difficilmente cambierebbe radicalmente stile di vita solo per risparmiare un 10% sulla propria spesa consumando prodotti montesi.

     

    – Per riuscire a mettere in moto tutte le potenzialità positive del progetto è necessario, almeno inizialmente, un numero minimo di imprese e persone motivate.

     

    Ecco questo numero minimo una comunità come montescaglioso, non riuscirebbe mai a metterlo su.

     

    – Resta fermo il problema per cui gli imprenditori pagano la maggior parte dei servizi (enel, telecom, affitti, tasse..) e dei prodotti di consumo ( ad esempio il settore dei tecnologici, o dell’abbigliamente)  in euro.

     

    Penso invece che per attivare il meccanismo degli Scec bisogna allargarsi quantomeno a tutta l’area della provincia di matera (e naturalmente trovare abbastanza produttori da soddisfare le esigenze della clientela).

     

    E per fare questo bisogna avere più associazioni di categoria, nei vari paesi,  pronte a dialogare tra loro e con il consumatore, creando una rete prima di tutto informativa e poi, possibilmente commerciale.

     

    Quindi associazione si, ma è un primo passo, poi bisogna fare gli altri passi se si vuole raggiungere la completa autonomia.

    magari, utopicamente, facendo della lucania un isola davvero felice..

     

    p.s. Cmq, nel caso dovesse istituirsi l’associazione (sono sicuro che si farà) sarei lieto di prendervi parte per parlare degli Scec, o di forme alternative preliminari per raggiungere quest’ obbiettivo.

    1. patty

      ..mi fa immensamente piacere leggere tanti commenti positivi.. ciò non può che incoraggiarci ad andare avanti cercando di migliorare sempre più..Ringrazio Lomfra per la disponibilità, ne terremo sicuramente conto, l’Assessore Fabio Disabato e tutti coloro che ci sostengono..

      a breve aggiornamenti

      patty

    2. ciffo

      lomfra mi sembri troppo pessimista.
      Io non sono d’accordo sulla tua considerazione su un bacino allargato a tutta la provincia. L’obiettivo è portare i montesi (e anche quelli di fuori) a spendere a monte…. non viceversa.
      Sarà dura convincere tutte le attività montesi ma non è impossibile spiegando bene il tutto.
      Probabilmente avendo alle spalle una conoscenza approfondita dell’attività dei tuoi hai già fatto 2 conti e capito che sarebbe abbastanza difficile “smaltire” i buoni che rappresenterebbero il 10% e più del ricavato. Ma ragionandoci credo sia possibile trovare soluzioni. No?
      Magari con accordi con i dipendenti. Oppure proprio cambiando fornitori a favore di quelli montesi… è proprio quello lo spirito. E poi dubito che ci siano molte attività che hanno solo ed esclusivamente fornitori esterni.
      Ad ogni modo il sistema è pensato per portare un’incremento dei ricavi e guadagni totali e quindi anche ipotizzando un 10% “immobile” non è detto che la cosa non sia comunque conveniente se si prende come riferimento la situazione precedente. Ma magari sparo cacchiate e da laureando in economia stai strabuzzando gli occhi… correggimi 🙂

      1. RoKKo77

        Secondo me limitare il progetto SCEC solo a montescaglioso rende il progetto difficile da compiersi perchè la comunità è molto piccola e secondo me non è facile far decollare il tutto per la mancanza di fornitori e grossisti capaci di rifornire le attività commerciali però forse potrebbe funzionare come vantaggio per i privati.Per quanto mi riguarda il progetto SCEC puo essere utile se il fine è quello di rispendere i nostri soldi in Basilicata portando avanti la nostra economia regionale ma limitarlo a Montescaglioso è un impresa difficile!

        1. ASPIDE 65

          Sicuramente se  con il progetto SCEC partiamo da Montescaglioso vedrai che in breve tempo automaticamente si espanderà in tutta la Basilicata,certamentene

          i primi tempi sara solo un fatto locale ,dove lo SCEC circolerà solo tra le imprese e le famiglie di consumatori di Monte ,però è secondo me già molto importante

          noi piccoli commercianti molte volte siamo piu concorrenziali di fronte la grande disrtibuzione solo che non abbiamo le armi per farlo capire al consumatore,certe volte si ha la possibilità di offrire al consumatore merce a basso costo però non lo si fà perchè si pensa ( ho il prezzo è basso o è alto) sempre quella sarà la gente che verrà nel mio negozio e la merce che venderò, il tutto a discapito dell ‘consumatore e del commerciante stesso

          la  futura associazione di commercianti e artigiani che a breve si costituirà cercherà di portare avanti questo progetto cercando di coinvolgere le famiglie di consumatori, portandole all’interno dell’ associazione stessa, creando un circuito dove tutti ,consumatori e imprese trarranno dei vantaggi.

          lo scopo di un associazione è quello di educare le imprese a tenere i prezzi giusti verso i consumatori, ma altrettando di convincere i consumatori a spendere nel propio paese perchè come dice CIFFO i soldi spesi fuori tolgono ricchezza al paese ,i soldi dati alla grande distribuzione non vengono riinvestiti qua a Montescaglioso vengono portati non solo fuori da Monte ma addirittura all’estero, col probema che noi diventeremo sempre più poveri e gli altri si arricchiranno.

          COMMERCIANTI,ARTIGIANI E CONSUMATORI, RIFLETTIAMO SU QUESTO !!!!

          1. lomfra

            tutto questo ottimismo non può far che bene alla futura associazione nascente. Le mie perplessità, però, nascono dal fatto che gli arcipelaghi Scec esistenti attualmente in italia si riferiscono ad aree provinciali e non a singoli paesi o comunità.
            Altro fattore che si può notare guardando il sito di arcipelago scec è la scarsa adesione dei commercianti. Con città o paesi che contano solo un attività aderente.  Lì però il progetto funziona in quanto è allargato a tutta la provincia ed aree limitrofe.

            Lasciamo poi stare l’assenza di attività produttive qui a montescaglioso  (anche se proprio i buoni scec sarebbero poi un incentivo ai neoimprenditori-produttori).

             Cmq non voglio pregiudicare la riuscita dei Buoni Locali, anzi, penso che prima di tutto un indagine và fatta sul territorio per vedere quanto sarebbe allargata la spendibilità dei buoni.

            Se non ci fossero posti dove il buono è spendibile, i commercianti che si ritrovassero con un eccedenza di buoni avrebbero difficoltà a spenderli, difficoltà che poi si ripercuoterebbe sui costi sostenuti in euro…

          2. ZODD
            Caro Lomfra , io penso che se invece di comprare pasta di tizio si compri pasta di monte , cosi come lo si fa x il pane , lo si puo fare x i biscotti , non dimentichiamoci che qui a monte si producono pomodori ( due fabbriche addiritura) sott’ oli , biscotti , e altri bene alimentare , e lo si applichi in scaffali con su riportato una giusta e attenza pubblicita del cosumatorie dove lo si invita a cosumare prodotti del luogo , io credo che una minima parte del progetto sec si realizzi . questo cke il produttore di ogni articolo kredendoci in questo progetto investe energie e sforzi x abbassare il prezzo x ottenere il famoso buono , ma lo skopo principale x tutti e sostenere la nostra economia e i nostri prodotti. stesso dicasi ad esempio x il reparto del vestiario, come la sfilata di questa estate dove acconciatori negozianti di abbigliamento e calzaturificio hanno prosso le loro aziende anke li il sec va a pennello se ti vesti qui noi ti diamo skaper pantaloni gonne camicie in omaggio un taglio di kapelli ke so . è un idea ma che sostiene l’imprendotore lokale . 
            in alcuni paesi dell emiglia la gente fa spesa al mercato  dove acquista una specie di cesto natalizzio con tutti i prodotti della settimana dal latte alla carne e ottiene uno sconto . e sn tutti prodotti lokali .
            iniziare cosi non sia male se fatto a dovere e con un ottima pubblicità mirata .
            o mi sbaglio? 
            poi pensiamo a unire le forze con i paesi limitrofi e con le aziende e attività di altri paesi . 
            buona giornata a tutti
  7. GOLD

    associazione si associazione no

    questo e’ il problema :secondo me non per essere pessimista ma qualsiasi cosa i commecianti facciano e’ tutto buttato al vento e non dite che non e’ stato mai fatto niente per far promuovere il paese.Ricordate la festa del commercio cosa ha cambiato…niente, poi c’e’ da dire anche che qui tutti o quasi tutti i commercianti non fanno altro che rubare i clienti degli altri , basta dire  per esempio che una focacceria  o macellerie varie adesso vendono  anche gli alcolici tipo “sambuca”  e amari  vari ,servendo birra in biccheri di vetro , senza avere lavastoviglie per igenizzarli,secondo voi e giusto o sbagliato,non sarebbe meglio per tutti che la focacceria venda le focacce e simili, lasciare vendere i liquori a chi ha la licenza di samministrare gli alcolici??.Negozi di abbigliamento che si aprono uno affianco all’altro o di fronte bhe adesso ditemi un po voi come si fa ad andare avanti di questo passo?????   

    p.s .ci sono tante altre cose da dire ma e’ meglio fermarsi qui.Sealed                                                                                       

    1. ASPIDE 65

      Cara/o GOLD il tuo sfogo è più che legittimo, ma non pensi che costituirsi in associaione sia un arma in più per combattere l’illegalità che vige nel commercio ?non pensi che se si è uniti è più facile rivolgersi a gli organi preposti al controllo?, pensaci GOLD………

       

  8. Francy Lomonaco

    L’associazionismo è sempre una bella cosa. Ben venga.  La mia riflessione in merito è sul raggiungimento degli obiettivi. Mi sembra che la cosa più semplice (ottimizzando costi sulla sede, telefono, circolazione delle informazioni, etc.) sia rendere questa iniziativa di alto profilo istituzionale.

    Mi spiego.

    Si tratta di dare esecutività allo spirito dello Statuto Comunale. Una serie di articoli riguardano la libertà da parte di cittadini di costituire “Consulte” riconosciute dall’Ente Comunale. Basta chiedere al Presidente del Consiglio Comunale che attivi una procedura di riconoscimento di un organismo autonomo, “consulta per il Commercio” che abbia la possibilità di incontrarsi, discutere, proporre, etc. Con quali vantaggi?

     – Autonomia di decisione: Si

     – Costo gestione locale, telefono, etc.: Zero

     – Periodicamente questa associazione temporanea (espressione del Commercio Locale) si impegna a produrre un documento di “indirizzo” che impegni l’Amministrazione Comunale ad attuare politiche adeguate..

    Francy Lomonaco

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