Con l’assemblea di Lega svoltasi giovedì in videoconferenza e che ha “virtualmente” sancito la parola fine alla stagione 2019-2020 (manca solo l’ok del Consiglio Federale in programma quasi sicuramente la settimana prossima), almeno per quanto riguarda la Lega Pro e i campionati dilettantistici ormai lo sguardo degli addetti ai lavori è rivolto al futuro del calcio. Per approfondire la prossima stagione della Libertas Montescaglioso e del campionato di Eccellenza, la nostra redazione ha contattato l’addetto stampa della società montese Raffaele Capobianco.
Secondo lei quale sarà il proseguo dei campionati regionali e, in generale, in che modo il calcio come può uscire da questa situazione?
“Innanzitutto penso che lo stop sia la soluzione più logica, anche perché ci sono problemi relativi alle strutture. Ritengo sia giusto il blocco delle retrocessioni che scongiurerà un danno per le società coinvolte come alle promozioni nelle categorie superiori“.
Passando al campo, un suo parere sul girone di Eccellenza lucana, fin quando si è giocato.
“Tutto sommato è stato un campionato avvincente, con sorprese come Brienza e Atletico Lauria. Il Lavello ha fatto qualcosa di straordinario, il Rotonda è venuto fuori alla distanza“.
Lei è montese: un giudizio sul campionato della formazione militante nel massimo campionato regionale.
“La squadra è partita bene tanto da mettersi subito in tranquillità, poi qualcosa non ha funzionato. Sono stati messi in mostra dei giovani, con una squadra quasi interamente fatta di locali. Penso che avrebbero raggiunto la salvezza, anche perché il gruppo era unito e poteva contare su giocatori importanti“.
Una disamina sulla Libertas Montescaglioso.
“La Libertas ha disputato il campionato che le competeva. Ha messo in evidenza giovani importanti con un giusto mix di atleti giovani ed esperti che fanno da chioccia. Ha pagato il fatto che poteva attestarsi nelle primissime posizioni fin da subito dopo un avvio lento. L’obiettivo era quello di arrivare il più in alto possibile per poi tentare un ripescaggio nella categoria superiore. Penso che la società abbia tutte le carte in regola per salire di categoria con una squadra magari solo da puntellare“.
Lei è stato un giocatore anche promettente fin dalle giovanili della Libertas Montescaglioso. I suoi ricordi dell’esperienza all’ombra dell’Abbazia.
“Non avere proseguito è stato il mio rammarico più grande ma va bene cosi. Mi sono fermato ad alcune presenze in Prima Categoria e qualche panchina in Promozione dopo una bella trafila nelle giovanili condita da tantissime presenze sempre da titolare e anche con la soddisfazione di essere stato il capocannoniere della squadra Giovanissimi con 10 reti e 10 assist da centrocampista. Sono partito da terzino ma poi mister Cicorella, il mio primo allenatore vedendo le mie caratteristiche mi sposto’ in avanti, penso fu un intuizione giusta. Ricordi positivi, perché ho vinto 4 campionati, uno di Giovanissimi, uno di Allievi e due Juniores provinciali , tutti da protagonista. Ho sempre dato una mano a tutto il calcio montese. Un aneddoto da citare è la convocazione per le rappresentative regionali. Segnai dai centrocampo al Parma Club di Matera, squadra allora d’elite del calcio giovanile lucana a 16 anni esordii in prima squadra in un amichevole contro il Bernalda allora formazione di Eccellenza ricevendo da tutti i complimenti. Ora studio da dirigente presto sarò a tutti gli effetti nell’organigramma di una società montese, dobbiamo capire il ruolo. Dopo le belle soddisfazioni con il basket, ora ci proverò con il calcio da dirigente”.