Angelo Marchiteli, ex difensore della F.C.Montescaglioso degli anni ’80 e allenatore dell’ Agromonte ha ricordato alcuni aneddoti della sua carriera.
Intervenuto questa mattina su Montescaglioso calcio Story, Angelo Marchitelli ha ricordato diversi aneddoti legati alla sua carriera. Di seguito riportate le dichiarazioni dell’ex difensore del Montescaglioso.
Con orgoglio posso dire che vengo da una famiglia di giocatori. A partire da mio zio Rocco Mianulli giocatore degli anni 60-70 ed ex assessore comunale che negli anni 90 portò i fari al comunale consentendo alle nuove generazioni di potersi allenare a tutto campo e non più ad una sola porta ,poi Angelo Zito , per continuare con i più i miei coetani i fratelli Franco e Pippo Mianulli, e poi Francesco Mianulli poi l’ altro Franco Mianulli e Pietro Zito…tutti cugini…. Tutti parenti… Una famiglia unica. !!Abbiamo tutti indossato la maglia del Montescaglioso con grande passione.
GIOCARE NEL MONTESCAGLIOSO – «
Ai miei tempi… Solo se avevi una forte personalità… Oltre a essere un bravo giocatore… Potevi stare nella squadra e farne parte.Non esistevano scuole calcio,giocavi perché eri bravo.
Arrivavo giovanissimo nella squadra che giocava per la promozione con l’ambizione di salire nel campionato interregionale. Sono cresciuto nella Meazza Montescaglioso ricordo i derby cittadini con oltre due mila spettatori sugli spalti in città durante quella settimana non si parlava di altro poi nel 1982 ci fu la fusione io e molti altri passammo alla F C. Ricordo l’esperienza di Giarre in terra siciliana in Coppa Italia, quella squadra adoperava giocatori di categorie professionistiche in effetti poi salirono in interregionale in C2 e in C1 un autentica scalata. Fu un emozione bellissima giocare quelle partite per la prima volta una squadra montese usciva dai confini regionali. E giocando con giocatori anche di 15-20 anni più grandi di me. Non potevi che farlo solo perché eri di valore sotto tutti i punti di vista. Quella difesa composta da me Mianulli Pippo e Zaccaro giocavamo in promozione avevamo 17- 18 e 18 anni .Roba che ora fanno ancora campionati giovanili a quella età.
Arrivare lì, e trovarti davanti tanti atleti di valore e di categorie superiori ed allenarsi con tanti bravi giocatori mi ha insegnato tanto è stata un’emozione impressionante. Mi hanno insegnato l’umiltà, l’io non esisteva tra di noi».
E sicuramente era un onore indossare quella maglia… La maglia del tuo paese.
La sentivi addosso con un forte senso di appartenenza
FRANCO MIANULLI – «ci risolveva le partite . Soprattutto perché Franco è stato tra i più umili un giocatore completo. Alla F.C. son passati giocatori fortissimi, ma lui come uomo era straordinario ed era impossibile non volergli bene».L unica cosa. Ho un bellissimo ricordo con tutti i miei compagni con cui ho giocato.
Difensori montesi –
Sicuramente… C’è qualcuno forte… Ma non posso sbilanciarmi sul nome Credo che la tradizione montese dei forti difensori continui ancora.
Il Montescaglioso può avere una coppia di centrali a lungo termine».
Carriera di allenatore:Posso dirti che l’esperienza nel calcio a 11
È stata una esperienza proficua e molto positiva… Dopo 15 anni di futsal…anche a livello nazionale Amo il calcio a 11…come il futsal… Anzi… Posso dire che il futsal può essere propedeutico al calcio a 11 spazi stretti… Tempo di gioco ridotto,
Possibilità di giocare spesso la palla.Quindi si affina la tecnica.Ho portato molto del futsal nel calcio a 11.
Sono felice ad Agromonte ho trovato persone fantastiche che mi hanno dato l’opportunità di ripartire dal calcio , non nego però che un giorno mi piacerebbe allenare nella mia citta magari per portare Montescaglioso nella categoria tanta desiderata soprattutto negli anni 80 e che ancora tuttora resta il sogno dei montesi.
Raffaele Capobianco