Rovistando nel mio archivio, mi sono ritrovato con questa serie di foto, vi posso assicurare che piu’ o meno il numero degli alunni era uguali per tutte le classi elementari. Come si vede c’era un solo insegnante. Oggi ,secondo voi ,sarebbe riproponibile questo modello come sostiene il ministro Gelmini?
A mio modesto parere quello di cui ha urgente bisogno la “scuola italiana” è solo di una bella e utile “sospensione”. Basta con le “riforme usa e getta”. Occorre un tavolo, (lontano dal politichese), composto da esperti liberisti e “volenterosi” per ridisegnare e tracciare energicamente un percorso da attuare da qui a 30 anni. Pochi punti fermi: merito, autorevolezza, bocciature.
Televisione, cinema, pubblicità, videogiochi… i nuovi figli sono orfani della parola e del contatto… sono sempre più figli della civiltà dell’immagine e del consumo interattivo. La parola scritta ha segnato da sempre l’evoluzione dell’uomo. Oggi la cultura dei nostri ragazzi e sempre più frammentata, spezzettata.. un mix di violenza, paura, erotismo, aggressività… con intervalli regolari di mamme radiose in cucina e sogni per far felice tutta la famiglia.
Occorre la forza della “educazione” capace di ridare protagonismo ai ragazzi proprio a partire dall’utilizzo “umanistico” delle tecnologie, spingere a scoprire altri spazi, altre situazioni, altri mondi. Oggi i ragazzi sentono l’angoscia di una scuola chiusa in uno spazio non solo fisico ma spesso anche mentale. Quello che i ragazzi cercano è il nuovo orizzonte al quale abbiano accesso altri ragazzi da tutto il pianeta. I ragazzi hanno bisogno di una scuola capace di insegnare un “metodo” per l’apprendimento perchè oggi la vera formazione è continua. Ogni momento vissuto oggi è ricco di messaggi, informazioni che opportunamente “filtrati” servono a costruire il proprio mondo interiore, espandendone continuamente i confini.
Francy Lomonaco
A volte penso che da allora non sia cambiato poi molto,specie in quelle classi in cui sono rimaste insegnanti di una certa eta’,che credo che per poter portare avanti tecnonologicamente tutti i ragazzi dovrebbero fare un corso a loro volta per poter apprendere le meteologie di insegnamento di oggi.Purtroppo ancora oggi con le pareti tappezzate dei diritti del bambino ci sono insegnanti che credono di potersi prendere la liberta’ oggi come allora di dare scappellotti a i ragazzi,o dei casi in cui l’orientamento religioso e’ ancora un problema tale da portare gli insegnanti a ridicolizzare i bambini,o peggio abusare di loro.
Un insegnante,due o cinquanta cosa cambia?Ce ne potrebbe essere anche uno,e riuscire brillantemente a trasmettere tanto o dieci e non trasmettere nulla o peggio qualcosa di non positivo.Mio figlio ha dieci anni,ma l’altro giono mi ha detto:”Mamma sai qual’e’ il problema delle insegnanti?che si preoccupano piu’ di portare a termine il programma scolastico piuttosto di far capire bene a noi quello che vogliono insegnare”!
Poter insegnare e’ una cosa meravigliosa,segnare il percorso di un ragazzo,prepararlo ad affrontare la vita,e’ un qualcosa che non si dimentica mai.
Che anche in questo caso ci siano piu’ fatti che parole,il numero e’ irrilevante!
Ricordo sempre con nostalgia gli anni delle scuole elementari ed i miei maestri, Rocco Lospinuso e Maria Teresa Valentino, due persone speciali che hanno fatto (o contribuito a fare) di me la persona che sono oggi.
L’uno burbero e severo, l’altra dolce e creativa, ma entrambi con un alto senso della propria professione e del ruolo che ricoprivano nella nostra aula e nelle nostre piccole vite di alunni.
Non voglio entrare nel merito del dilemma “meglio i maestri di prima o quelli di oggi”? I tempi cambiano e con essi, la percezione delle cose.
Quello che non cambia, però, è l’importanza della professione di insegnante.
Insegnare è un mestiere gravoso, pieno di responsabilità. Si ha nelle mani la vita di un piccolo uomo o di una piccola donna e li si deve preparare ad affrontare il proprio futuro, a crescere liberi, a pensare con la propria testa, a scegliere in coscienza, prima ancora di insegnare loro le tabelline o le coniugazioni dei verbi.
Per questo, in tempi ingrati come il nostro, ci si dovrebbe preoccupare di restituire alla figura dell’insegnante il giusto valore, quella dignità che purtroppo viene quotidianamente offesa da alunni maleducati ed irriconoscenti; da genitori sempre e comunque schierati dalla parte dei propri viziatissimi pargoli; da gente che si ritrova ad insegnare semplicemente per un posto in graduatoria, senza aver il minimo rispetto nè la minima consapevolezza del ruolo che ricopre; da un Ministro, che oltre a bandire qualsiasi idea di meritocrazia (parla chiaro la questione dell’esame di stato miracolosamente sostenuto e superato dalla bresciana Maria Stella Gelmini in quel di Reggio Calabria), pensa che riformare la scuola sia una mera operazione di taglio dei costi.
Io non sono d’accordo sulla soluzione del maestro unico, perchè i nostri tempi sono talmente complessi e cambiati che un solo maestro non potrebbe sopperire alle esigenze educative e didattiche di un bambino del XXI secolo.
Sono, invece, a favore di insegnanti preparati, bravi, che abbiano passione per il mestiere che hanno scelto e lo sentano come una vocazione.
Perchè la Gelmini non pensa a “potare i rami secchi”, rimuovendo dall’incarico di insegnante persone immeritevoli, ignoranti, indegne di stare dietro una cattedra? Quanto si risparmierebbe tagliando loro lo stipendio? Quanto aumenterebbe la qualità e l’offerta formativa della vituperata scuola italiana se in cattedra salisse soltanto chi è valido, chi dimostra di conoscere e saper trasmettere la propria conoscenza, chi sa e vuole accompagnare i nostri bambini nel loro viaggio più importante? Quanto cambierebbero le cose se la Gelmini andasse a lezione da Brunetta?
mi trovo veramente d’ accordo su quanto scritto nei post di Swett e di Cinzia, nella nostra scuola ci sono troppi insegnanti che non meritano di stare su una cattedra ad insegnare a dei ragazzi che saranno uomini e le donne del futuro,nella nostra scuola la maggior parte degli insegnanti non viene da studi specifici per l’insegnamento,ma trovi un ingegnere che insegna italiano,un avvocato che insegna filosofia e un laureato in economia e commercio che insegna tecniche agrarie, dipende dal posto che al momento della RACCOMANDAZIONE era libero,senza contare che questi bravi professionisti si dividono in due categorie:c’è chi è troppo in gamba e quindi la mattina cerca di insegnare qualcosa e il pomeriggio invece ha la sua seconda attività dove mette in pratica la sua laurea nel suo studio privato e quindi il giorno dopo poverino è stanco è esaurito dai suoi problemi e allora come fa ad insegnare bene?, la seconda categoria è quella del laureato che non è capace di esercitare nel suo campo e allora si accontenta di prendere lo stipendio sicuro di insegnante ,ma saprà insegnare uno che non riesce ad esercitare la professione per cui ha studiato?
Secondo me hai nostri alunni servono insegnanti PREPARATI E BEN PAGATI con una personalità forte che non deve inquotere timore ma deve richiedere rispetto ed educazione da parte di alunni che non sempre ne hanno.
Da scolaro ricordo che quando nella classe entrava la prof. severa e preparata,tutti zitti a seguire le lezioni,quando entrava il prof.menefregista si giocava a lanciare qli aeroplani di carta e a scopiazzare i compiti,eppure eravamo gli stessi alunni.
un saluto a tutti….
Bei ricordi.Vero ciffo e Zodd era la mitica classe dove i nostri maestri erano due grandi fratelli che hanno fatto la storia della scuola elementare..Tutti e due preparatissimi forse uno un po’ di piu’.Ma alla base di tutto come dice Aspide c’era l’educazione e non dimentichero’ mai quando mio padre incontrava il maestro e gli diceva “Professo’ quann c voln dall”..Mi ricordo che ne ho prese tante forse Ciffo un po’ meno che era gia’ un mostro di cultura alle elementari.Se il maestro di dava una bacchettata era perche’ avevi sbagliato qualcosa o mancato di educazione adesso invece nelle alule non si capisce piu’ niente la persona anormale e’ quella educata che studia che aiuta gli altri ecc.ecc.,mentre gli altri sono la maggioranza come dire monelli….Purtroppo il tempo passa e le cose cambiano di sicuro vedere anche una bambina o bambino che a scuola porta uno zaino piu’ grande di lui secondo me c’e’ qualcosa che bisognerebbe rettificare o correggere in modo da fare del bene ai diretti interessati cioe’ gli alunni..Dieci libri prima erano due al massimo tre..Booooo..E chi lo sa come andra’……….
Non voglio difendere la categoria( visto che sono un’insegnante elementare di ruolo da 10 anni), ma devo dire che il discorso maestro unico mi lascia perplessa.
Personalmente ho fatto in tempo ad avere una sola maestra e mi sono trovata bene.Dico ho fatto in tempo perchè qui a Milano, dall’anno scolastico 1980/1981 in poi( io in quell’anno grazie a Dio ero già in seconda elementare) il 95% delle classi sono diventate a tempo pieno, perchè qui tutti lavorano: genitori, fratelli, zii, nonni e pure bisnonni( piuttosto che non far nulla vanno in palestra o si danno al volontariato ad oltranza!):
Dicevo mi sono trovata bene( al punto che dal 1 giorno di scuola ho deciso che avrei fatto la maestra da grande!) perchè ho avuto una maestra solare, preparata e che, per mia fortuna, nonostante fosse una milanese DOC era fidanzata con un calabrese( ai tempi era un “terrone” come tutti noi figli di genitori del Sud).Quest’ultima cosa , secondo mia madre, è stata la mia salvezza …..perchè , al di là delle mie capaictà, del mio impegno in classe e a casa e delle cure di mia madre nel farci andare a scuola sempre con i compiti fatti e in ordine, la mia maestra mi teneva in grande considerazione!Probabilmente voleva dimostrare alle colleghe che anche i figli dei meridoniali erano bravi e che quindi anche lei avrebbe potuto aver una bella famiglia sposando un”terrone”:Ed in effeti così per sua fortuna è stato: ora che siamo colleghe da 10 anni( visto che lei ha solo 19 anni piu di me…..andrà a finire che andremo in pensione insieme???)ricordiamo sempre con gioia e nostalgia quei mervigliosi 5 anni trascorsi insieme.
Ma torniamo al discorso DIPENDE DAL MAESTRO: mio fratello, invece, poveretto, ha avuto la sfortuna di capitare nella classe di una bergamasca leghista, che non faceva che umiliarlo, dicendogli che non parlava bene in italiano( cosa assurda perchè i miei genitori quando noi siamo nati erano già qui a Milano da più di 20 anni, anzi mia madre aveva vissuto per 15 anni in Argentina quindi parlava solo italiano con noi!), che viste le nostre origini non avrebbe fatto molta strada.
Insomma questa persona ha costretto mio fratello a vivere 5 anni di inferno e lo ha portato al punto che , al di là del diploma, nonostante le sue capacità molto più elevate delle mie, non ha mai più preso un libro in mano, ne ha mai scritto una pagina( grazie a Dio ora ci sono gli sms e Internet!) e quando la incrocia….se può cambia strada.
In questo caso se mio fratello avesse avuto due insegnanti, forse, avrebbe avuto la possibilità di tirare almeno un sospiro di sollievo nel momento in cui non c’era questa arpia!
Quest’esperienza personale ha segnato a tal punto la mia vita e quella della mia famiglia, che oggi la disponibilità verso tutti i miei alunni, il rispetto della diversità, la comprensione e innanzitutto l’ascolto sono i cardini della mia professionalità.
Entro sempre in classe con il sorriso, cerco di trattare tutti i bambini in modo uguale e di non stressare le famiglie con compiti e note sul diario.
Ai colloqui con i genitori degli alunni che hanno difficoltà, invece di umiliarli come fanno certe colleghe…..li invito a rallegrarsi pensndo che oggi giorno è meglio un idraulico ricco e felice piuttosto che un ingegnere esurito e disoccupato!O no???
Spero che dopo questo commento a nessuno venga in mente di iscrivere i propri figli nell mia classe, perchè sicuramente anche io non sarò simpatica a tutti e manco di quell’autorevolezza che piace tanto ai dirigenti vecchio stampo!
Ecco perchè mi trovo bene con la mia collega( abbiamo una classe a tempo pieno): la nostra classe è come una famiglia: lei fa la mamma….io il papà!
Non hai considerato l ipotesi che potrebbero capitare in una classe due insegnanti uno piu incompetente dell altro?secondo me è meglio un maestro educatore unico alle elementari perchè il suo ruolo non è solo quello di insegnare A SOMMI CAPI UN PO DI TUTTO ma anche e soprattutto di EDUCARE!!!!se proprio bisogna fare un monito alla pubblica istruzione italiana è quella che spesso ci si imbatte in insegnanti elementare che non sono affatto educatori quindi io proporrei un riesame della categoria perchè fare l educatore non è affatto uguale ad essere insegnante! ora non bisogna fare il discorso fazioso che a tutti non sta bene che cisia il maestro unico e che magari non vi augurate di trovarvi la professoressa leghista perchè non è detto che a tutti interessi il senso politico del provvedimento anzi forse non interessa affatto a nessuno per questo io ritengo giusto il provvedimento perchè innanzitutto che un maestro si faccia le sue belle otto ore è finalmente sacrosanto che accada cosi come un impiegato PRIVATO E UN OPERAIO QUALSIASI LAVORA OTTO ORE! ora magari verrò attaccato perchè l insegnante fa un lavoro di sacrificio e viene pagato poco e tanti discorsetti gia ascoltati ma io credo che ci siano lavori forse molto piu faticosi e meno remunerati di esso perciò ho espresso il mio punto di vista.grazie
possibile che tutti sapevate che in Italia ci sono più bidelli che Carabinieri?
147.000 a 113.000! Ipse dixit Bruno Vespa, ieri sera!