Buon pomeriggio a tutti,
con delega ufficiale di Cinzia vado ad esporre gli argomenti affrontati durante l’incontro di Monte.net tenutosi all’ormai celebre location di piazza Racamato nell’Agosto scorso.
Erano presenti:
Aspide, Ciffo, Nemesi, F. Caputo,Zodd, Corvo, Raf, Jacobsen, Drago, Ravilo, Vale461mito,
La Carona,Cinzia, Wiseman. Sicuramente ho dimenticato qualcuno.
L’incontro era necessario perché, oltre a fare il solito punto della situazione, si è delineato uno scenario poco positivo nelle attività che gli utenti del sito stavano portando avanti.
La questione annosa che si ripresenta è quindi la seguente:
se facciamo attività “nel reale” c’è pochissima gente che si impegna, moltissimi non partecipano neanche passivamente, tanti danno disponibilità e alla resa dei conti non sono mai disponibili.
Non sto qui a ricordare nel dettaglio le varie situazioni richiamate dai presenti,
ma il dilemma è :
dobbiamo continuare a fare attività “nel reale” e se si come, oppure ce ne torniamo mestamente “nel virtuale” andando avanti con le “sole parole”, quindi da community solo virtuale?
Cerco di riassumere le due scuole di pensiero emerse, sperando di non fare confusione e pregando i presenti alla riunione di correggermi se dico qualcosa di non corretto.
La prima proposta avanzata, in primis da Ciffo, è stata quella di decretare il “fallimento” di Montenet come gruppo attivo nel territorio e tornare sostanzialmente nella sfera del virtuale, andando avanti come si è fatto nella prima fase della nascita del blog.
Si fanno discussioni, si mantengono rapporti “epistolari” tra tutti i montesi sparsi nel mondo, si saluta qualche amico e tutto finisce li. Tutte le attività che hanno preso piede negli ultimi due anni ed eventualmente di nuove non sono più incluse negli obiettivi della community.
Questa visione delle cose era integrata da alcune considerazioni aggiuntive che dicevano che il sito potrebbe essere eventualmente contenitore informativo per attività prodotte da un singolo o da più singoli che si appoggerebbero al sito per avere un’adeguata cassa di risonanza.
Ma tali attività rimarrebbero iniziative private con tutto quello che ne consegue; costi, profitti, responsabilità di tutti i tipi e via dicendo.
I propugnatori di tale scenario sono liberissimi di intervenire per eventuali precisazioni.
La seconda proposta invece è un vero e proprio rilancio delle attività del sito, partendo dal sentimento condiviso che le cose così non vanno. Cambiar marcia quindi se si vuole continuare in maniera efficace sulla stessa linea degli ultimi due anni.
Quindi espongo di seguito l’idea di una VERA E PROPRIA RISTRUTTURAZIONE che è partita dal sottoscritto e che, senza paura di smentite, credo sia stata la visione che ha catturato più consensi.
Il nostro problema è fondamentalmente la mancanza di una struttura organizzata. Ma attenzione, non sto parlando per l’ennesima volta della necessità di formare un’associazione, essa verrà automaticamente se ce ne sarà bisogno.
La mia idea è di definire ufficialmente nel blog un certo numero di argomenti (ovviamente ci dovrebbe essere una riorganizzazione del sito stesso), a cui deve corrispondere un certo numero utenti che sono interessati a quell’argomento e che se ne devono occupare in maniera attiva. Poi ogni “gruppo” di utenti deve portare avanti tutte le possibili attività che sono ideate ma valutando innanzitutto le risorse che si avrebbe a disposizione per ogni “progetto”. Tali utenti devono essere strettamente in contatto ed eleggere internamente un coordinatore che deve fare da riferimento e da referente verso l’Admin e il webmaster.
Permettetemi di dire che tale riorganizzazione è INDOLORE appunto perchè è solo un modo per creare delle basi per eventuali attività nel reale. Mal che vada le cose rimarranno solo nel virtuale, soltanto un pò più organizzate.
Faccio un esempio per farmi capire meglio.
Si può partire individuando gli argomenti “classici” che il sito ha portato avanti da sempre e naturalmente. Per esempio: la legalità nel territorio lucano, il problema dello smaltimento rifiuti a Monte, il problema dei trasporti
a Monte, il cinema, il calcio, ecc….
Ognuno di questi argomenti avrà una sezione ben definita e ogni utente può “aderire” ad uno (o più volendo, ma sarebbe meglio concentrarsi su di uno solo) di tali argomenti. Sia chiaro che non c’è l’obbligo.
Dopo l’elezione interna di un coordinatore si parte con le attività.
Praticamente come è organizzato internamente un partito politico.
Per esempio nell’ambito Calcio il coordinatore potrebbe essere gbraddi (mi devi scusare ma mi servi da esempio). Poniamo il caso che aderiscono a tale sezione 5 utenti. Gbraddi potrebbe proporre per esempio semplicemente di suddividere il compito di fare il report delle partite della nostra compagine locale. Questo nel caso nessuno dei 5 fosse disposto a fare qualcosa nel reale. Questo garantirebbe il “servizio” al sito e alleggerirebbe il tempo libero di gbraddi.
Ma poniamo il caso e i famosi 5 vogliono iniziare a fare qualcosa, allora potrebbero partire un bel pò di attività. Utente 1 potrebbe dire “perchè non facciamo interviste nel dopo partite e le trasmettiamo in rete?”. Allora il coordinatore gbraddi organizza il suo gruppo, si fa una pianificazione e ci si chiede: ci sono le persone? Ci sono le attrezzature, ci sono gli eventuali soldi?? Se la risposta è si, llora si parte, e il progetto si evolve. Se si capisce che non si può fare si passa ad altro. E così via.
Qualcuno mi dirà, e cosa cambia rispetto a prima??
Secondo me la differenza è abissale, perchè il coordinatore con la sua opera di “collante” naturale resopnsabilizzerà gli utenti che fanno a lui riferimento perchè il contatto sarà DIRETTO, e così ogni singola attività potrà essere valutata prima del classico “armiamoci e partite”.
Il problema di fondo sino ad ora è stato questo, ovvero mancanza di struttura e di ruoli.
Si fa la festa?? Il buon Ciffo aspettava che qualche uomo di buona volontà (spesso i soliti Max e Zodd) si offrisse per collaborare. Così invece la sezione “party” (per esempio), che deve organizzare la festa, fa prima un piano per capire se ci sono le risorse, poi si dice “ok la festa si fa”. Se no nelle prossime estati o la festa non si fa più o i vari Ciffo e company devono giocarsi i giorni di ferie per nulla. Perchè c’è una bella differenza tra un evento organizato da 10 persone coordinate e un evento interamnete sulle spalle di una persona.
Poi se le cose vanno avanti in tal senso la nascita di una associazione sarà la logica conseguenza.
Spero di essere stato abbastanza chiaro.
Sarebbe interessante capire su quale “linea” si pongono gli utenti.
Prego Cinza di aggiungere eventuali mancanze.
Saluti
Vincenzo D
Salve a tutti.
Caro Vincenzo,
mi permetto di entrare nel merito della discussione anche se non sono montese e frequento da poco il vostro sito.
Porto la mia esperienza.
A Ferrandina è on line da oltre 3 anni un sito analogo al vostro:
http://www.apalazz.info (a proposito vi invito a visitarlo e se avete piacere a registravi).
Intorno a questo sito “girano” quasi 600 iscritti, ovviamente non tutti attivi e presenti.
Inoltre abbiamo una sede associativa “U cucm” con postazioni internet per la navigazione gratuita e una biblioteca con la possibilità del prestito di libri.
La sera in genere ci riuniamo per discutere, vedere films, stare insieme.
Quest’estate abbiamo organizzato una mostra fotografica sugli anni ’60 e un concerto; inoltre abbiamo fatto rivivere una masseria dell’800 portando un sacco di persone.
Cosa voglio dire?
Voglio dire che va benissimo il “virtuale”, ma c’è la necessità e soprattuto, spero anche da voi, la voglia di riunirsi, di fare gruppo, di stare nella dimensione “reale”.
Costituitevi in associazione, ne vale la pena. Vedrete che si crea una magica sinergia, con vicendevoli benefici, tra la dimensione “reale” e quella “virtuale”.
E’ un’espreienza bellissima.
Vi lascio con una proposta…
Vi invito a Ferrandina presso la nostra associazione, per conoscerci, scambiare delle idee e magari organizzare qualcosa insieme.
Il mio sogno è costituire una rete di associazioni a livello provinciale.
Provare non costa niente.
A presto e mollate…
Benedetto sia EPI.
Sei la risposta naturale a tutta la nostra comunità.
E’ una questione che vado predicando da molto tempo. Purtroppo che ci puoi fare il montese è CAPTUOST ci vuole un po più di tempo per maturare.
Ero così “sfidenziato” che non volevo neanche intervenire.
Ciao
Grazie.
Ovviamente l’ultima mia frase voleva essere “Non mollate”…
chiedo venia.. quel “non” è centrale…
Ci vuole tempo, pazienza e tanto entusiasmo…
Caro falco anche da noi la situazione è più o meno quella;
vi posso assicurare, però, che bisogna solo iniziare, tutto il resto viene da sè…
Sai quante sere eravamo in due o tre in associazione…ora certe volte non bastono le sedie..
Ciao Epi,
sono davvero contento che siete riusciti a realizzare tutto quello che hai detto.
Sicuramente siete avanti a noi, e il vostro buon esempio può sicuramente insegnare a molti utenti di questo sito che basta voler fare che le cose vengono da sole.
Entriamo in contatto così potrete darci sicuramente delle buone idee, e magari riusciamo a trovare lo slancio giusto.
Comunque…..grazie per l’incoraggiamento ma noi non abbiamo assolutamente intenzione di mollare. Siamo solo all’inizio.
A presto
Vincenzo
Caro Corvo Vincenzo.. ahhahah… mi prendo questa simpatica licenza per chiamarti così…
noi, voi, la nostra terra non ha sicuramente niente da invidiare, riguardo al patrimonio umano, rispetto ad altre relatà limitrofe(penso all’attivismo pugliese) o lontane.
Se creiamo una rete sinergica è ancora più facile.
Ben lieti di aiutarvi, facendo leva sul nostro modesto bagaglio di esperienze.
Ben predisposti, però, a recepire le vostre idee, le vostre esperienze.
Solo nel confronto c’è la crescita.
Forse sono un pò troppo “idealista” e “sognatore”…io ci credo veramente.
Fissiamo giorno ed ora per l’incontro, noi siamo disponibili.
Un caro saluto
Dunque, corvo, da dove cominciare?
Innanzitutto complimenti per il dettagliato resoconto dell’incontro (sei riuscito a non dimenticare nessuno, bravo 😉 !).
Scherzi a parte, hai riassunto bene le due “scuole di pensiero”, ma se leggo bene, noto che è stato omesso un aspetto che forse è stato uno dei punti nodali della discussione. Non so se tu non lo abbia citato volutamente o ti sia semplicemente sfuggito, ma la prima obiezione che fu mossa all’attuabilità della tua proposta consisteva nel fatto che alcuni utenti tra quelli più “attivi” (che scrivono con maggiore frequenza e fanno parte della vecchia guardia di monte.net) sono fuori sede. Parlo di te e di Raf, per esempio, per non citare neanche il caso di ciffo/webmaster. Mi ricordo che tu sostenevi che la distanza poteva non essere un problema per un utente intenzionato a svolgere il ruolo di coordinatore di una sezione del sito. Io, invece, non credo che questa sarebbe la condizione ideale per portare avanti un progetto del genere. Come si fa ad essere parte attiva nella vita della comunità montese se si vive a Milano, a Parma, a Torino? Ma, diciamoci la verità, il problema non è questo. O – perlomeno – non solo questo.
Il problema reale è la carenza di risorse in loco. Ognuno avrà i suoi buoni motivi per disertare le riunioni o per non offrire la propria collaborazione, non stiamo a giudicare, ma le cose stanno così. Nelle ultime riunioni (da marzo in poi) il numero di presenze corrispondeva esattamente al numero delle dita di una mano. 5 persone possono fare veramente poco… Le cose cambiano improvvisamente a Pasqua, a Natale e a San Rocco, quando – con il rientro al paesello di studenti e lavoratori fuori sede – anche le riunioni di monte.net si rianimano… E per quanto sia bello ritrovarsi e parlare, fare progetti, discutere, dal successivo 22 agosto o 2 gennaio le cose tornano esattamente come prima.
Tuttavia, non è solo questo il motivo per cui come utente prima, e come Admin dopo, ritengo che il sito debba continuare ad esistere come community virtuale, nello spirito con cui è nato. Questo non vuole essere mero fatalismo: anch’io, come Ciffo, sono una convinta sostenitrice delle iniziative e delle attività portate avanti da persone che sono anche utenti di monte.net, a cui però va riconosciuto un impegno ed uno sforzo individuale, privato.
Questo non è un male, perchè non significa aver fallito come community, ma essersi resi conto delle proprie possibilità, citando Franco Caputo. Un’associazione nasce da un intento comune di un gruppo di persone che condividono interessi e finalità. Monte.net è un universo così eterogeneo, variegato, senza orizzonti che, paradossalmente, sarebbe impossibile “rinchiuderlo” nei vincoli di un’associazione, di una bandiera, di un’etichetta. E questa è la sua forza, secondo me.
Detto questo, comunque ci tengo a dire che la tua idea mi sembra valida e positiva. Sono solo scettica sulla sua fattibilità. Resto in attesa di conoscere i pareri della community sulla cosa (e soprattutto, le varie adesioni) e come Admin/utente di monte.net, do la mia disponibilità a partecipare al progetto laddove si creino le condizioni ottimali per portarlo avanti.
In più, come Admin, vorrei ringraziare Epi per il contributo offerto con la sua testimonianza ed il suo incoraggiamento. Sapevo di “apalazz” e “u cucm” tramite un ragazzo di Ferrandina che, ora, è fuori sede per lavoro… anche lui…
Ciao Cinzia,
rispondo immediatamente e per punti. Così evito di divagare.
Devo purtroppo dirti che forse non hai compreso fino “in fondo” la mia proposta.
1-Io parlo di una riorganizzazione che è solo una “base” che secondo me può rendere più facile ed efficace la realizzazione di qualsiasi attività, da quella virtuale ad una eventuale “reale”. Il resto deve venire da se. Non ci sono mandati, ne obblighi, si aderisce ad una sezione specifica e se c’è lo spirito e se abbiamo ancora un pò di sangue nelle vene qualcosa verrà fuori. E’ ovvio che non mi aspetto risulatati immediati, ne che tutte le “sezioni” diventino operativissime. Dobbiamo soltant creare delle CONDIZIONI diverse, nelle quali ogni utente non si senta più un numero degli x utenti, ma un utente con una precisa “inclinazione” che lui stesso ha scelto. In più la mia visione delle cose non è in contrasto con le vostre. Se anche cambiando le condizioni tutto resterà come prima si andrà naturalmente verso il solo “virtuale”, senza che però nessuno lo decida, e senza nessuno che mugugni perchè genericamente non è stato coadiuvato dalla “community”……..un concetto così astratto che deresponsabilizza chiunque.
2- Il discorso tutti fuori sede non centra nulla. E’ ovvio che non è una situazione ottimale, nessuno dice il contrario. Ma se una “sezione” non ha abbastanza risorse in campo si limiterà, come sta già facendo, a postare notizie, approfondimenti, proposte, a condurre un’inchiestina, ma in modo più organizzato. Tutto qui.
Ma è proprio qui il punto, un contesto strutturato attira automaticamente più risorse di una generica e universalistica community.
A mio avviso strutturandoci e iniziando a contattare la gente, anche le risorse in “loco” aumenteranno. Credetemi, la gente bisogna saperla coinvolgere, non basta solo un senso di appartenenza generico, bisogna offrire un progetto concreto e una motivazione ben precisa.
Chiunque ha fatto un pò di associazionismo sa che a volte la gente devi andarla a prendere da casa, come si suol dire, perchè il maggior ostacolo che si incontra è L’INERZIA.
Purtroppo ho divagato ancora.
Per concludere, non ci aspettiamo che su questo argomento postino un sacco di utenti per arrivare a definire che tale linea è da adottare. Molti anche se sono d’accordo si limitano a leggere, fanno un gesto di assenso davanti allo schermo ma alla fine non scrivono niente. Gli utenti classici che hanno sempre deciso le cose, appunto perchè i soli che erano presenti nei momenti topici, si esprimano e se sono favorevoli si passa all’azione.
In fondo, ripeto, nn è nulla di chè come cambiamento della community, è solo una orgnizzazione che anche chi non è entusiasta della cosa non prenderà certo a male. La situazione può solo migliorare.
A presto
VD
Carissimi amici montenettiani, si ritorna parlare del sito e della possibilità o meno di rimanere sul virtuale o organizzare una vera e propria struttura che porti avanti un progetto ben preciso.
Io in tutta onestà ritengo che questo sia un falso problema.
Il sito rimane virtuale nella misura in cui gli argomenti proposti non sono tali da necessitare dell’impegno personale di ognuno di noi, ma si trasporta automaticamente nella realtà quando gli argomenti ci toccano al punto tale che ognuno di noi sente uno spontaneo coinvolgimento.
A tutti coloro che oggi lamentano una specie di fallimento di monte.net vorrei solo ricordare che tanti di quegli obbiettivi non sarebbe stato possibile raggiungere se monte.net non avesse fatto da traino della discussione che spesso ne ha determinato i risultati.
Qualcuno pensa forse che la battaglia sulla targa dei savoia si sarebbe potuta vincere senza montescaglioso,net, se non ci fosse stata tutta quella accorata discussione ” virtuale” che poi ha determinato la realtà? o avrebbe avuto tanta risonanza la visita di Fra Antonio con la conseguente organizzazione di serate destinate alla raccolta di fondi per la missione in monzambico? e che dire della grande partecipazione dei montesi alla manifestazione pro DeMagistris a Matera e del risalto dato alle iniziative di Libera e alle battaglie per Elisa Claps e per i fidanzatini di Policoro.
Potrà sembrarvi anche strano ma credo che anche nella decisione di riaprire certe indagini c’è lo zampino di Monte.net non fosse altro per la notevole influenza e la grande considerazione che anche le classi politiche sono costrette ad avere nei confronti di un sito che discute liberamente e senza alcun condizionamento.
Ho voluto citare solo alcuni episodi nei quali Montescaglioso.net è entrato prepotentemente nella vita reale del nostro paese e quindi qualunque sia oggi il percorso che si vorrà intraprendere esso non potrà non tenere ben presente il ruolo che il sito si è costruito e che oggi risulta essere determinante ed indispensabile per tutta la colletività perchè veramente espressione di un libero pensiero e di una dialettica che mai potrà assoggettarsi ai voleri della casta.
Buon lavoro a tutti
tonino
questo argomento mi tocca parecchio… credo in monte.net “virtuale” per così dire per i motivi espressi da tonino, sottoscrivo ogni virgola. Ma credo profondamente nella “realtà” di montescaglioso, nella volontà di cambiamento inteso come miglioramento delle cose, credo fortemente nella forza dei montesi ( quelli attivi) noi stiamo scrivendo una pagina della storia di montescaglioso, di rinnovamento, di idee fresche, “pulite” … Mi viene da pensare che questo progetto può solo crescere, può solo migliorare… pensare di mettere dei paletti secondo me è riduttivo oltre che distruttivo. Ho sempre ribadito lo stesso concetto di Corvo, ovvero iniziamo… anche in pochi. Se montenet diventa una sorta di redazione… se le cose iniziano a prendere la giusta piega, la gente attiva si avvicina automaticamente per dare il proprio contributo. Vero è che quest’estate da mille idee se n’è realizzata una o due, ma non importa, l’essenziale è iniziare ! Io nei limiti del possibile ci sono … sempre!
Caro Corvo,
la tua idea mi sembra innovativa ma sinceramente non credo sia la mancanza di una organizzazione o di una struttura il motivo principale del nostro poco attivismo.
Se la maggior parte degli utenti non partecipa “nel reale” è perchè non ha nessuna volontà di farlo a prescindere da come è strutturato il sito. Possiamo pensare di realizzare l’associazione, possiamo pensare di rinnovare la struttura ma dietro tutto questo ci devono essere persone volenterose e con la voglia di fare. Quando esiste la volontà e l’interesse di fare qualcosa allora vien fuori l’entusiasmo e con quello si riesce pure a superare ostacoli che, una persona disinteressata alla questione, vede insormontabile. Ad esempio tu che sei stato uno degli organizzatori della manifestazione “Pellicole in soffitta” avrai, suppongo, dedicato la maggior parte o addirittura tutto il tuo tempo libero alla manifestazione ma, alla fine, poco importa perchè hai organizzato la cosa con entusiasmo.
Ripeto reputo la tua una buona idea ma il problema principale è la nostra mentalità. Un’altra scusa che troviamo spesso è quella di dire che a monte non si può fare nulla perchè si è sempre e comunque criticati….dobbiamo finirla con questa sorta di vittimismo (questa forse credo sia la vera debolezza del montese). Chiunque (il figo o lo sfigato, la persona capace e lo scemo) e in qualsiasi realtà di questo mondo sarà sempre soggetto a critiche (che nel 90% dei casi sono distruttive) per qualsiasi cosa intende organizzare. Quando dico “la nostra mentalità” mi ci metto pure io in mezzo.
Come fare per risolvere il problema? Prima di tutto chi è sempre attivo penso che non debba mai mollare e che deve continuare ad impegnarsi anche perchè penso che abbia la voglia di fare e di mettersi in gioco pur essendoci cose che ti spezzano le gambe. Poi credo che bisogna trovare un qualcosa per stimolare i passivi a rendersi attivi. Non ho la cura e non conosco nessun farmaco stimolante per combattere la pigrizia di montenet ma, di sicuro, se si continua a dire frasi del tipo “a monte non si può fare niente” allora non facciamo altro che alimentare proprio la passività (con questo faccio una critica a Ciffo) e dar ragione a quanti trovare una delle classiche scuse di cui parlavo sopra (me compreso).
Comunque sia, anche avendo forti dubbi sul risultato appoggio l’idea del Corvo anche perchè, in fondo, vale la pena provarci e il nuovo già di per sè può essere stimolante…male che va ci ritroveremo sempre allo stesso punto. Questa comunque è l’opinione di un utente che ha un’elevata partecipazione virtuale ma una bassa partecipazione nel reale quindi non saprei dire quanto possa valere il mio pensiero…spero che possa servire.
Rimango però della mia idea.
Periodicamente veniamo fuori con post simili a questo chiedendoci dove si sbaglia e cosa si può fare per migliorare le attività del sito. Obiettivamente credo che visti da fuori siamo un pò noiosi. E infatti non volevo scrivere nulla. Ma voglio spiegare il mio punto di vista anche a quei pochi interessati che non sono potuti venire alla riunione.
La verità è quella che ha detto gianni secondo me. Inutile ricercare assurdi motivi o raddoppiare gli sforzi in cerca di nuove soluzioni, riorganizzazioni, ecc.
OK, facciamolo corvo, perchè è giusto provarci ed è giusto che tu provi a farlo ma sono pronto a scommettere che non cambierà molto. E non cambierà perchè secondo me il montese medio per natura è:
1) pesce moddo
2) criticone/pettegolo
3) fatalista
4) pecora in cerca di pastore
Hai proposto tu questa estate I BASILISCHI… immagine perfetta a distanza di decenni.
Ci sono tantissime eccezioni… molti non sono così. Subentrano però altre peculiarità:
1) poca o nessuna attitudine all’associazionismo. Ci sono centinaia di associazioni a monte ma credo siano concretamente tutte formate da massimo 2 persone
2) individualismo e competizione (2 squadre di calcio, 2 bande, ecc)
3) interesse… che sia il vil denaro o la politica o peggio ancora cose più banali come il tifo c’è sempre un valido motivo per non fare qualcosa con qualcuno o farla da soli contro qualcuno.
In 3 anni di tentativi di coinvolgere persone in vari progetti ho visto di tutto e di più. Sono quindi arrivato alla conclusione che insistere è da stupidi. Montenet è visto dai più come passatempo, sito al quale mi collego per vedere che si dice quando ho tempo libero, fonte di gossip, motivo di chiacchiere. Se quando si discute di scegliere tra il vecchio logo di cius e il nuovo logo di cius ci sono un centinaio di commenti molti dei quali tesi solo a mostrare a tutti un grande ego virtuale evidentemente troppo piccolo nel reale e invece quando si parla di trombati riciclati ci sono al max 3 commenti di cui 2 dello stesso utente non credi che bisogna riflettere e trarre le dovute conclusioni?
Tutto questo papiro per dire che fermarsi un attimo a riflettere su queste cose e decretare il fallimento di montenet come pseudomovimento sul territorio non è una resa. E’ un’analisi attenta delle cose e un modo per cominciare a convogliare le forze positive in maniera diversa. Ritorniamo solo nel virtuale lasciando a montenet i compiti di svago e, se ci riusciamo, di informazione.
Infine gianni non capisco perchè fai una critica a me invece di fare autocritica. Il problema sarei io che affermo con realismo che certe cose non si possono fare per problemi oggettivi e mancanza di volontà o pincopallino che non si sa per quale motivo ha sempre di meglio da fare?
E io ho provato a farle…. decretare il fallimento senza provarci è da criticare secondo me. cambiare rotta è invece un modo per raggiungere l’obiettivo che fino ad allora è rimasto lontano.
A mio sconosciuto e modesto parere,molti non sono attivi solo perche’ non capiscono di che cosa state parlando.Io credo che ci sia tanta gente che ha idee,e voglia di fare ma capite bene che incontrarsi un giorno stabilito per tutti e’ un po’ limitata come cosa,non si puo’ pretendere che lascino tutti i loro impegni per quel giorno e tutti insieme.Secondo me,e’ valida l’idea di creare dei punti di riferimento,i quali a me personalmente come credo a tanti altri non sono proprio chiari,anche una sede se necessario se si puo’ fare,non ne ho idea,ne’ tanto meno se ci sono i fondi per farlo.
Detto questo,se vi incontrate di lunedi’, salvo casi estremi ,io ci saro’ .
Cosi’ ci conosciamo e mi faccio il quadro della situazione.
BUONA GIORNATA A TUTTI
L’analisi di ciffo è molto lucida e oggettiva. Ma concordo con corvo sul fatto che vale la pena provarci. Al massimo non cambierà niente.
In ogni caso vediamo il bicchiere mezzo pieno. Quanto riscontra ciffo non è una constatazione di fallimento, ma la difficoltà di andare oltre l’obiettivo già raggiunto da monte.net: La piazza virtuale, punto di incontro di montesi (di monte e non)per discutere di tutto: dal logo di Cius alle elezioni, con più o meno partecipazione.