Mi sembrava opportuno amplificare una notizia riportata sul sito ufficiale del Comune di Montescaglioso inerente l’imminente firma di un Protocollo d’Intesa tra la Fondazione “Link Campus University of Malta” ed il Comune di Montescaglioso, finalizzato all’istituzione di un Polo universitario internazionale interdisciplinare per i Beni culturali. Personalmente credo che sia una notizia estremamente positiva che rappresenta la giusta destinazione d’uso per un contenitore come quello del complesso abbaziale. Speriamo che finalmente si riesca a concretizzare qualcosa e per questo credo che la comunità montese non possa che apprezzare ed appoggiare questa iniziativa. Quando ci sono cose positive è giusto esaltarle così come è giusto criticare le cose negative.
E’ davvero una bella notizia quella ke ho appena appreso!Sono davvero molto contenta di questo progetto e spero ke si realizzi sul serio,così molti ragazzi non dovranno necessariamente uscire fuori per poter studiare. Zayra
Anch’io credo sia la destinazione migliore che l’abbazia potesse avere.
Per valutare,ovviamente, bisogna guardare i dettagli del protocollo, ma speriamo bene…
caro ant, mi hai anticipato di poco! comunque sono riuscito ad avere ulteriori informazioni, da fonte autorevole!
innanzitutto, pare che la settimana prossima, sarà a Monte il sottosegretario agli Esteri,on. Scotti, assieme ad una delegazione dell’Università di Malta, per iniziare a porre le basi per quella che sarà la “cittadella universitaria”,di fatti dovrebbe ospitare un centinaio di studenti da tutto il mondo, per frequentare un master in restauri di beni culturali. Certamente si tratta di un progetto molto ambizioso, incrociamo le dita e speriamo che questa volta, finalmente le rose….fioriscano!
Apprendo questa notizia ammettendo di essere poco informato sul progetto di un campus universitario nella nostra Abbazia.
Non discuto sul merito dell’iniziativa perché non la conosco, però desidero esprimere una critica sul metodo utilizzato dalla nostra amministrazione. Infatti, mi chiedo: è stata avviata un’ampia discussione fra i cittadini su cosa ne pensano? È stato spiegato fino in fondo cosa prevede? A mio avviso ciò non è stato fatto(se poi qualcuno è informato diversamente è pregato vivamente di intervenire).
Riporto un esempio significativo. A Bari il comune ha acquisito l’area dell’ex caserma Rossani, il sindaco Emiliano ha avviato una serie di incontri e forum per chiedere ai cittadini cosa ne pensavano circa il restauro e quindi l’utilizzo dell’area.
Questa volontà ha innescato un dibattito molto proficuo.
Considerando che l’Abbazia è per noi il monumento simbolo della nostra cittadina, ritengo che si poteva fare qualcosa di simile. Mi chiedo anche se sono stati coinvolti i maggiori studiosi di storia locale
In verità un tale discorso non è stato mai portato avanti nella nostra cittadina, da nessuna amministrazione.
.E’ un discorso a mio avviso importantissimo, perché non si può entrare da un giorno all’altro nell’Abbazia e trovare qualcosa di diverso. Sarebbe come entrare in casa propria e trovare una disposizione diversa, ognuno di noi direbbe:ma chi ha autorizzato tutto questo? È una delle nostre poche risorse e va trattata come qualcosa da custodire e valorizzare tutti insieme. I cittadini se vengono coinvolti diventano anche più consapevoli e più attenti.
Non è più pensabile questo tipo di decisioni dall’alto considerando i cittadini solo spettatori di decisioni che riguardano tutti noi e il nostro futuro. L’ amministrazione dovrebbe spiegare questo atteggiamento, se si tratta di una disattenzione o di una mancanza di fiducia nei confronti dei cittadini. In fondo, in estate, quando molti montesi che stanno fuori rientrano, l’amministrazione poteva convocare un forum di discussione.
Penso che questa argomento tocchi alcuni dei punti chiave dell’atteggiamento giusto di un cittadino: il diritto di partecipare, che purtroppo spesso va rivendicato.
Ritengo importare manifestare il nostro dissenso verso tutto ciò, lo si può fare in diversi modi ,potremmo inviare delle e-mail al comune o chiedere dei pareri agli studiosi locali.
Mario D.
Caro Drago,
secondo me quello che tu auspichi è talmente lontano dalla realtà e soprattutto da quella montese che sembra tu sia atterrato da Marte l’altro giorno.
E’ ovvio che “teoricamente” il tuo discorso fila, la democrazia partecipata è la cosa più bella che possa avvenire in democrazia e soprattutto nei piccoli centri come il nostro dove è più facile applicarla. Ma è comunque “qualcosa in più” rispetto alla “normale” amministrazione.
Sono d’accordo sul fatto che la questione è così importante che si sarebbe potuto fare tantissimo, ma non da ora, da più di vent’anni.
Coinvolgere la cittadinanza poi può essere a volte un’arma a doppio taglio.
Ti ricordo che una buona parte dei montesi auspica un ristorante/sala ricevimenti nel complesso abbazziale. Se si fosse fatto anche una “sorta di referendum” dubito che la maggioranza avrebbe optato per un destinazione adeguata.
Sono invece daccordo con te quando dici che si doveva convocare invece un gruppo di esperti locali e nazionali che potessero dare il giusto parere sul da farsi. E qui viene fuori una problematica antica degli amministratori montesi di tutti i tempi, che odiano il confronto non solo con il popolo che li ha eletti ma con chiunque possa capirne più di loro.
Tornando alla questione Abbazia invece non sono tanto daccordo con te che si sia presa una decisoine all’improvviso. In fondo sono anni che si parla dell’Abbazia, e in mezzo a tutto quello che si è detto qualcuno ha deciso che questa destinazione era la migliore possibile. Certo non c’è stato un momento ufficiale in cui si è fatto un mega convegno e si sono tirate le conclusioni, ma di incontri e dibattiti se ne sono fatti davvero tanti. Quindi proprio una decisioone dall’oggi al domani non mi pare.
Poi, na volta tanto che ci azzeccano ;-), almeno come linea guida.
Infatti nn si conoscono i dettagli e qui convengo con te che bisogna cercare di capire se è il solito progetto scellerato o cè finalmente qualcosa di buono.
Non ti nascondo che NON sono molto fiducioso.
Per concludere rilancio qualcosa di concreto.
Che ne dici se ci impegnamo ad analizzare il progetto in maniera veloce e a interpellare NOI COME MONTENET degli esperti, e si ci sono perplessità presentiamo “qualcosa” per modificare il progetto.
Se invece il progetto sembra buono diremo bravo a chi l’ha pensato.
Che ne dite?? Passiamo all’azione invece di parlare soltanto??
Buona serata
Vincenzo D
Ben detto Drago. Su questo forum ho espresso parere favorevole all’iniziativa, perchè, secondo me, il campus è una delle destinazioni più centrate per l’abbazia.
Ma la questione che sollevi sul metodo è sacrosanta. Certo non è la prima volta che vengano fatti interventi sul centro storico per decisione di pochi. Senza partecipazione democratica e culturale. Ma questa volta si tratta del patrimonio più portante di Monte, del suo stesso simbolo.
Comunque fiduciosamente, come dice il saggio Wiseman, “incrociamo le dita”.
Volevo innanzitutto ringraziare Ant per aver proposto questo tema, discutere sulla nuova destinazione del simbolo del nostro paese penso sia importante.
Non voglio raffreddare alcuni pareri entusiastici sulla cittadella universitaria, ma proporre solamente alcuni spunti di riflessione sul tema.
Questa Amministrazione nel suo precedente ed attuale mandato ha deciso di mettere mano a tutti gli edifici e piazze più caratteristici della nostra comunità (vedi Scuola Media, P.zza del Popolo, P.zza Roma ed Abbazia). Il mio intento non è discutere i risultati di questi interventi (talvolta positivi altre volte discutibili) ma il METODO. Nessuna discussione con i cittadini, assemblee, forum, nulla che abbia una parvenza di democrazia partecipata.
Capisco bene che un’amministrazione non può pensare di discutere ogni piccola cosa perché ciò porterebbe ad un totale immobilismo . Il discorso è differente quando si vanno a toccare edifici simbolo della comunità. Un sindaco, un’amministrazione durano 5 o 10 magari anche 15 anni e non possono, a mio avviso, arrogarsi il diritto esclusivo di cambiare senza dare spiegazione il nostro patrimonio.
Gli amici Raf e Wiseman parlano nei loro interventi di “incrociare le dita e sperare”. Non credo che il fatalismo sia l’atteggiamento giusto, il dover accettare quello che ci viene calato dall’alto senza fiatare e magari sperare che sia la cosa giusta.
Si potrebbe, quindi, sapere qualcosa in più di questo contratto sulla destinazione dell’Abbazia prima che sia firmato, cosa prevede di preciso, quando dura ecc.
Porterà davvero un centinaio (lo spero di cuore) di studenti a Monte e o sarà soltanto una fumosa targa sul portone dell’Abbazia o poco più???
Vito D.
Come al solito sono d’accordo con drago e jacobsen…. purtroppo su queste tematiche possiamo solo sognare. La cultura del condividere non abita dalle nostre parti.
Ricordiamoci la targa ai savoia… qualcuno ha deciso da solo che questi personaggi andavano onorati. E ora mi devo vergognare come montese perchè ho come concittadino onorario quel personaggio… sicuramente se la scelta fosse stata condivisa avrei avuto modo di gridare la mia contrarietà e forse molti altri avrebbero fatto altrettanto.
La scelta di questa università sarà una scelta azzeccata? Non abbiamo alcun elemento per affermarlo. Sabato ci sarà l’incontro con il sottosegretario Scotti… forse ne sapremo qualcosa in più.
Intanto mi preoccupa che in mezzo a ste cose ci sia uno come Scotti… una mummia in pratica… era nei palazzi del potere quando era primo ministro Andreotti, è riuscito a risorgere con Berlusconi. Ha avuto diverse disavventure giudiziarie. E’ anche presidente di questa università privata di cui io non so nulla… spero che qualcuno la conosca e possa dirci qualcosa. Chi c’è dietro questa Link Campus?
Purtroppo possiamo solo incrociare le dita e sperare che il nostro sindaco abbia affidato il bene più prezioso dei montesi a qualcuno di cui ci si può fidare.
stimatissimi Drago, Jacobsen e Ciffo, una volta tanto devo dissentire da voi, poichè ritengo che la “democrazia partecipata” auspicata da voi vada bene in tempi di vacche grasse. Penso anche che,vista l’aria che tira, un pò di SANO decisionismo ci voglia proprio, sempre che si agisca per il bene collettivo! Ritengo inoltre che sabato potremo avere molte risposte sulla bontà del progetto e, soprattutto sulla sua fattibilità. Se proprio lo devo dire, ho anch’io qualche perplessità sulla data e l’ora: sabato ore 12., questo non mi convince molto, in quanto potrebbe sembrare qualcosa riservata a pochi intimi, però, non mettiamo il carro davanti ai buoi, pazientiamo ancora un pò. Io, penso di andarci all’incontro e naturalmente vi aggiornerò.Intanto mi piace pensare positivo!
Mi sorprende che una notizia del genere non sia ben divulgata…
giuliano
Caro wiseman, apprezzo come al solito il tuo intento di vedere qualche miglioramento nella nostra realtà, però non sono daccordo con il parere che hai dato di questa vicenda. Mi riferisco a quel Sano decisionismo di cui hai parlato. Per me non si tratta di decisionismo,ma di altro.
Il decisionismo sano si ha dopo che c’è stato un dibattito e in cui sono in piedi visioni diverse della questione e non si raggiunge un accordo. Ma poichè il dibattito non c’è stato, qui c’è qualcos’altro, un voler fare da soli che in democrazia non va bene. E’ come se in un’ associazione o gruppo il presidente senza consultare gli altri decidesse qualcosa di importante per gli altri( nel nostro caso parliamo del simbolo di Montescaglioso). Penso che gli altri direbbero: perchè non ci hai avvisato? Ma chi ti autorizzato, l’associazione è tua o è di tutti? Questo non esclude che la decisione possa essere giusta, però il dibattito fa parte di quel patto che lega il presidente al gruppo.Penso che almeno i più esperti dell’Abbazia potessero essere coinvolti.
Comunque attendiamo di vedere cosa prevede il piano … a presto caro wiseman.
mario
Inserisco alcune foto dell’incontro in Abbazia, il commento a dopo
Scusate ho fatto un pò di ammuin con le foto!!!!
Sono davvero contento dell’incontro di oggi, è raro ascoltare qui a montescaglioso, in un luogo carico di storia, interlocutori di un certo spessore culturale parlare di cooperazione e sviluppo, di èlite in senso positivo e di interdipendenza degli eventi che succedono nel mondo.
Si è parlato di dar vita ad una fondazione con il contributo delle più grandi facoltà del mondo che renderebbe montescaglioso elitaria dal punto di vista degli studi e delle ricerche.
Ho visto un sindaco galvanizzato e più che mai convinto di questa possibilità di crescita per il paese. Questo, però, nella gente crea aspettativa che spero non rimanga disattesa.
Mi rattrista l’assenza di giovani e di alcune figure politiche regionali e provinciali.
Spero che da questo sforzo nasca qualcosa di concreto come qualche hanno fà scrissi su Liberidea.
ps: Come sempre wiseman puntuale nei suoi inserimenti fotografici!
Foto:
il benvenuto del Sindaco, il pubblico, l’intervento del prof. Mifsud a seguire quello del prof. C.D. Fonseca, ancora pubblico, infine la targa ricordo consegnata al prof. Scotti, che riproduce in miniatura, la tela di Mattia Preti che si trova nella Chiesa Madre.
Che dire?
si è iniziato in orario, il Sindaco, visibilmente emozionato, ha illustrato a grandi linee i termini dell’accordo, ha spiegato che si tratta di una Fondazione, al cui capitale possono partecipare tutti, anche singoli privati cittadini e, soprattutto ha incluso una clausola che prevede agevolazioni per i residenti di Montescaglioso.
Poi, ha parlato il prof. J. Mifsud, rettore della Link Campus di Malta, che ha sottolineato l’Importanza strategica e culturale dell’iniziativa.
Ha preso poi la parola il prof.C.D. Fonseca, già Rettore dell’ Università di Basilicata, anzi, se ho capito bene: l’uomo che ha voluto l’Ateneo nella nostra Regione. E’ stato davvero emozionante sentirlo, parlava dell’Abbazia, quasi da innammorato, inoltre, a me è parso molto convinto di questa iniziativa, per cui ho deciso: voto sì!
A chiusura, il prof. Scotti, del cui intervento, vi rimando all’ottimo articolo di Mike sul quotidiano.
Insomma, questo è il primo passo concreto, dopo anni di speranze ed illusioni, sarà la volta buona? riusciranno finalmente le varie forze politiche a superare le vecchie logiche da cortile e collaborare almeno in questo progetto di così vitale importanza per tutta la Regione?
Aldilà delle polemiche che sono state fatte sul modo di procedere, “bisogna ammettere” che il progetto è molto interessante, e non nascondo che questi giorni sono stato più del solito su monte.net e sul sito del comune per cercare di sapere il più possibile…
Sono d’accordo con wiseman, è un occasione da non perdere.
giuliano
Muà che dire,
Mi viene giusto in mente il vecchio proverbio ” SE SON ROSE FIORIRANNO”.
L’importante che il tutto non rimanga un inutile protocollo firmato e che si dia veramente inizio ad un qualcosa di concreto.
Perchè, cari signori, voi forse non ricordate, forse in tenera età, tempo addietro abbiamo ricevuto visite molto più illustri del riciclato onorevole Vincenzo Scotti, già ministro dell’interno e non sò quanti altri svariati ministeri nella vecchia prima repubblica del pentapartito.
Abbiamo ricevuto la visita niente popò di meno che dello scienzato Antonino Zichichi in veste di Presidente di un centro di ricerche di Erice per porre la prima pietra per la realizzazione presso l’abbazia di una succursale del prestigioso centro studi, con la mera conclusione di un nulla di fatto.
Speriamo che oggi, invece, i tempi siano maturi per fare dell’abbazia di Montescaglioso veramente un centro di studi e di cultura importante e non un mezzo di sporca propaganda per il riciclaggio di vecchi tromboni ormai da tempo stonati e decaduti.
Credo che il progetto, come d’altronde quello di Zichichi offra per Montescaglioso molte opportunità sia sotto l’aspetto culturale che economico.
Per quanto riguarda la polemica sul coinvolgimento diretto dei cittadini credo che sia un problema che non esiste in quanto ci sono state delle pubbliche elezioni in cui ogni cittadino è stato chiamato ad esprimere un voto libero e democratico sulla base di un programma, per farsi rappresentare e delegare a governare il proprio Comune da ogni punto di vista.
E’ logico che una volta scelto un gruppo anzichè, o al posto di un altro, si dovrebbe essere consapevoli di aver scelto non solo sulla base di un programma elettorale e sulla reale fattibilità dello stesso, ma anche sulla base del credo politico culturale degli stessi candidati.
Anche perchè se si vuole far decidere ai cittadini ogni singolo provvedimento non se ne uscirebbe più e cinque anni non basterebbero neanche per abbozzare un minimo di progettazione.