Solo un paio di settimane fa parlavamo della nomina del “trombato” Adduce a presidente del carrozzone AGROBIOS e ora è notizia che un consiglio regionale sempre più allo sbando è andato sotto nella votazione che decideva il risanamento del bilancio di agrobios (in rosso per quasi 4 milioni di euro nel solo 2007). A meno di veloci aggiustamenti da compiersi entro la fine del mese, agrobios è destinata al fallimento e quindi alla chiusura.
Come interpretare tutto ciò?
Un male o un bene per la nostra regione?
Fiore all’occhiello della ricerca o carrozzone dove assumere amici degli amici?
Fiore de che?????….mi sa che la maggior parte degli amici degli amici che vi ci lavorano all’agrobios nn conoscono neanche come cresce un fiore. Qualcuno dice….che peccato. Io dico invece che è un bene.
Questa AGROBIOS mi sa molto di ALITALIA. Aziende nate per lo scopo principale di assumere parenti/amici/amici di amici, aziende che non hanno neanche la minima idea di cosa possa significare la parola ricerca.
Sul giornale dice: ” …l’AGROBIOS ha sempre mantenuto alto il nome della Regione Basilicata negli ambiti scientifici…(fine della seconda e inizio della terza colonna)”. Beh, diciamo che per il buon nome della nostra regione abbiamo speso inutilmente ben 4 milioni di euro solo nel 2007. Mah si….che vuoi che siano per la nostra amata terra che ha tanta sete di finanziamenti di clientelismo (creo enti/aziende per creare più posti di lavoro trovando la scusa di un servizio/prodotto che non serve a nulla) e poca fame di lavoro vero e proprio (inteso come creare un ente/azienda per creare un servizio/prodotto che possa veramente servire e creare profitto). Alla nostra politica/cultura non interessa creare lavoro ma interessa creare posti di lavoro. E adesso cosa ce ne facciamo del buon nome in ambito scientifico? E se quei soldi li avessimo spesi per accelerare i lavori di costruzione della Jonica? Di sicuro non avremmo avuto il “buon nome” ma avremo avuto qualcosa di serio e concreto.
Opss…dimenticavo. Forse a qualche semplice politico diplomato l’AGROBIOS ha contribuito al “buon nome” del suo portafoglio. Che ne dite?
cari amici della casta e non il consiglio regionale è già sbandato questo dell’agrobios è il macroscopico che nn si poteva far evitare di uscire sulla stampa figuriamoci qual’è il microscopico.ora amici democratici fate un bel manifesto contro il centro destra e contro berlusca per dare la colpa a qualcuno.oramai ci avete abituato. (chissà quando alla regione dopo tanti anni di CS andrà il CD a chi imputeranno le colpe dei fallimenti lo scopriremo solo vivendo)
Carissimi disc-utenti parlo da persona che lavorain un centro di ricerca nazionale per certi versi simile all’Agrobios (quello della produzione di lavori scientifici) e per certi altri dissimile (la condizione economica…certo non rosea, manemmeno in rosso sparato). Per quanto riguarda il discorso di gianni credo che ci siano si delle analogie con situazioni tipo quella di ALITALIA, ANAS, Ferrovie dello Stato, seppure con le dovute proporzioni, dal unto di vista della gestione economica e finanziaria fallimentare proprio perchè affidata a gente che con la ricerca scientifica non ha mai avuto a che faree che forse non ha nemmeno idea di quali siano i meccanosmi per teerla in vita.
é vero quindi che a capo di molti Enti statali , anche se in questo caso la forma societaria di AGROBIOS è ibrida, vengono messi sempre “gli amici degli amici” e che le conseguenze le conosciamo o le immaginiamo bene tutti (ma proprio tutti?)
tuttavia devo dissentire fortemente con gianni quando fa di tutta l’erba un fascio mettendo in discussione l’operato di tutti,nessuno escluso, i dipendenti dell’AGROBIOS. DA questo punto di vidta posso assicurarti che la produzione scientifica c’è ed è di avanguardia e di spessore…il problema è che qui non ha mercato poichè i loro brevetti e prodotti potrebbero interessare solo alle piu lungimiranti aziende con possibilità finanziarie di investimento. Ti posso assicurare che la “gente qualunque ” che lavora li e non nei piani alti, dei semplici laureati che come me e tanti altri , cerca di lavorare duro per potere mettere in mostra le proprie capacità e uscire da questa condizione di eterno precariato.
Cià cià