“La calunnia è un venticello, … piano piano, terra terra, sottovoce sibilando va scorrendo, va ronzando….” Questo suggerisce don Basilio a don Bartolo, tutore della bella Rosina, per screditare il conte di Almaviva agli occhi della città. Questo avviene nella meravigliosa opera di Rossini: Il Barbiere di Siviglia. Peccato che qui non si tratti di un’opera lirica e non siamo a Siviglia. Ci troviamo tra Montescaglioso e Matera e quel venticello, da queste parti, soffia un po’ troppo forte e investe un povero sacerdote, come nella più classica delle tragicommedie italiane, e arriva nientemeno che alle orecchie del vescovo. Il risvolto grottesco di questa vicenda è che il vescovo dà credito al venticello e non al malcapitato che si è visto travolgere dal quel maligno spiffero.
Ma da queste parti non è la prima volta che capitano vicende simili, solo che in altre occasioni i personaggi della commedia erano altri.
Vabbé, vedremo come va a finire. Fatto è che queste vicende non fanno più ridere e ti lasciano l’amaro in bocca.
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