Nel corso della settimana, i Carabinieri della Compagnia di Matera, nell’ambito dei servizi di controllo del territorio tesi al contrasto dei reati in genere, con particolare attenzione ai furti, hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Matera, diretta dal Procuratore dott. Pietro Argentino, un 49enne di origine austriaca, senza fissa dimora, ritenuto responsabile dei reati di ricettazione e di porto ingiustificato di strumenti di effrazione e di un coltello.
In particolare i militari della Stazione di Montescaglioso durante un servizio di pattuglia sia in aree residenziali che periferiche del paese, su segnalazione di alcuni cittadini, hanno individuato e fermato un soggetto che, da diverse ore si aggirava in maniera insistente nei pressi di alcune abitazioni.
Lo stesso, sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso di diversi strumenti di effrazione (martelli, pinze,cacciaviti ed altro) nonché di un coltello a serramanico della lunghezza di circa 20 cm.
Data la situazione, il 49enne è stato condotto in caserma per approfondire gli accertamenti sul proprio conto, dai quali emergevano numerosi precedenti penali a suo carico.
Ulteriori investigazioni hanno permesso in breve tempo di appurare che il soggetto in questione era giunto nel comune di Matera, molto probabilmenteper commettere o pianificare furti, a bordo di un motociclo (rinvenuto poco distante dalla zona dove era stato identificato il citato pregiudicato), risultato rubato qualche settimana addietro nella provincia di Bari.
Alla luce delle evidenze probatorie emerse, ricostruita la dinamica dei fatti, il 49enne è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria.
Nella circostanza il pregiudicato, in considerazione che alla richiesta dei militari operanti, non era in grado di fornire valide giustificazioni circa la sua presenza in loco, è stato proposto alla Questura di Matera per l’irrogazione della misura di prevenzione dell’ allontanamento con foglio di via obbligatorio dal comune di Montescaglioso.
Il motociclo e gli attrezzi rinvenuti, al termine delle operazioni, sono stati sottoposti sequestro penale.
Ecco la foto del materiale.