Il presidente Locantore sta pensando di chiudere la società, ma ci sono delle possibilità: proseguire con una squadra a costi ridottissimi, cercare una collaborazione con un club della città, oppure ammiccare all’ingresso di nuovi soci. Gli scenari possibili.
Filtra praticamente zero in casa Polisportiva Montescaglioso; anche la scorsa settimana è scivolata via senza alcuna notizia ufficiale di rilievo. A oggi non è ancora chiaro quale sarà il futuro del club biancazzurro che in teoria a fine giugno dovrebbe presentarsi ai nastri di partenza in Prima Categoria
Eppure dobbiamo parlare di teoria perché la pratica dice che la società di Locantore potrebbe non iscriversi. Precisiamo subito che i biancazzurri sono un club sanissimo, senza alcun tipo di problema di natura economica, il problema verte in realtà sulla “solitudine” del presidente Nunzio Locantore: il numero uno della società della città dell’Abbazia si dice stanco di proseguire da solo e senza alcun aiuto esterno e starebbe meditando l’addio.
Più facile dirlo che farlo perché un club storico non si chiude dall’oggi al domani. Innanzitutto la Polisportiva e una delle società più anziane del calcio lucano e anche per la bontà del suo vivaio da sempre uno dei più importanti della Basilicata nonchè per il minutaggio dei giovani impiegati, chiudere la società e metterla in liquidazione vorrebbe dire vanificare il lavoro di tutti questi anni. C’è poi la partita della situazione campo sportivo da risolvere visto che ci sono le tariffe.
A supporto di questa tesi ci sono piccoli ma importanti segnali. Innanzitutto se qualche imprenditore volesse dimostrare interesse sicuramente ci metteremo a tavolino per dialogare ammesso che qualcuno voglia farlo, per il momento non ci sono stati.
Scenari futuri? Difficile fare previsioni in mancanza di comunicazioni ufficiali. Si vocifera di un possibile ingresso di imprenditori locali nella Polisportiva Montescaglioso, soluzione graditissima in società che rafforzerebbe ambiente e anche l’entusiasmo in vista del calciomercato e porterebbe ad alzare l’asticella.
Di ritorno dunque all’inizio, cioè a tre vie principali da battere. Da un lato Locantore che potrebbe decidere di rivedere il tutto, portare all’iscrizione in prima categoria e allestire una formazione di giovani con un giusto mix d’esperienza, soluzione che non farebbe altro che procrastinare il problema di una stagione. La seconda pista porta all’ammiccamento con nuovi soci e un’altra alla fusione tra i club giovanili presenti a Montescaglioso. Le porte sono aperte, conclude il presidente Locantore.
Raffaele Capobianco