domenica 22 Dicembre 2024

La Crociata di Benedetto

In questi giorni fà molto discutere la visita di Papa Ratzinger negli States ,dove sembra continuare imperterrito e convinto verso la sua meta, la lotta assolutistica al relativismo…

 

Della sua visita ciò che resta sono soprattuto gli apprezzabili gesti resi nei confronti delle vittime dello “Scandalo”, come gli americani chiamiamo gli abusi sessuali che hanno devastato la Chiesa negli ultimi anni. Apprezzabili ma doverosi e sostanzialmente inconcludenti ad uno sguardo più attento!

Per quanto riguarda il suo discorso alle nazioni unite, penso sia in alcuni punti condivisibile quando dice che la dignita’ dell’uomo, “creato ad immagine di Dio”, deve essere al centro dell’azione della Comunita’ internazionale!

Per la restante parte, ciò che si evince, è che sembra giustificare gli interventi dell’ Onu (e quindi sostanzialmente degli USA) in circa due terzi del mondo. Totalmente in disaccordo trova il mondo intelletuale, della ricerca e del sapere quando dice che la scienza rischia di mettere in discussione “l’ordine della creazione”, minacciando il “carattere sacro della vita” e arrivando a “derubare la persona umana e la famiglia della loro identita’ naturale”..

 

Qui Ratzinger raggiunge l’apice, cercando di trascinare l’ O.N.U. su un terreno scivolosissimo e difficilissimo da percorrere. Secondo il pontefice, nella sua idea di Assoluto non vi è posto per la ricerca, nè spazio per la scienza, e tantomento per il dubbio, la scienza è tentativo, è progresso è relativismo, ma fondamentalmente la scienza rimane dubbio e ricerca, due parole in cui lui (e molti altri come lui purtroppo) si trovano in netto contrasto, il Papa non ha dubbi, non ha ricerche da perseguire, non ha scoperte da fare, la “Verità” già esiste, non serve cercarla, la verità è quella che è stata, non scoperta ma rivelata, ed è quella di Dio, di cui lui è il portavoce!

 


Commenti da Facebook

9 Commenti

  1. Ape Maya

    Non volevo intervenire per non essere pesante e non entrare in questioni troppo sottili per chi non si occupa di queste cose e non ha base filosofica per affrontare l’argomento. Però più leggo ciò che hai scritto, più mi vien da reagire, se non altro per tentar ancora una volta di farti smettere di confondere le cose. Non capisco cosa vedi di tanto eclatante nelle parole del Papa. In riferimento all’ultimo periodo da te scritto, vorrei chiederti: ma cos’è per te la fede? è qualcosa di razionale? Qualcosa che deriva dalla ricerca scientifica? Si serve di dati empirici per trarre conclusioni di carattere generale? Ha bisogno di procedimenti induttivi?

    Ti informo che sono passati secoli dalla scissione tra verità di fede e verità di ragione, tra la religione e la ricerca scientifica. Le prove ontologiche dell’esistenza di Dio scritte da S.Anselmo, le repliche di Gaunilone, le rielaborazioni di Cartesio e di altri a cosa sono servite? Sono prove che non convinceranno mai nessun ateo a credere in Dio. Credo che questo basti per provare che il credere non segue processi razionali, ma è un “affidarsi”, un “aver fede, fiducia” che non riesce ad esser condizionato dalle facoltà intellettive, perché è un dono (dovresti già saperle queste cose, avendo letto Agostino). E come tale non implica ricerche razionali di alcun tipo. Si tratta del semplice accettare verità rivelate. La filosofia ha provato a giustificare razionalmente le verità rivelate, ma con quale risultato? Alla fine di questo processo, Tommaso D’Aquino ha ben pensato di separare fede e ragione, non per questo delegittimando l’una a discapito dell’altra. Credo tu debba ripassarti un pò di sana filosofia medievale. 😉

     

    1. LomFrAnz

      Brava ape, hai argomentato bene, ed è poprio ciò che penso io, che la fede non segue processi razionali ma è un “affidarsi” è un credere ciecamente, è un ascoltare un proprio istinto (direbbe freud) , poi tu lo puoi chiamare avere fiducia o avere un dono o come vuoi tu… ma… sei fuori traccia!

      Per 2/3 del mio post non ho fatto che raccontare gli eventi, ricopiando le parole del papa (le virgolette ci sono apposta), parole che non mi sembrano affatto confondibili, ” la scienza rischia di mettere in discussione l’ordine della creazione”, da cui seguono logicamente tutte le altre deduzioni, ricordiamo che lui parla in termini assolutistici, e tieni presente chi le pronuncia, un detentore della verità assoluta fondamentalmente!

      Per questo ritengo che anche il papa sia stato fuori traccia, mi è sembrato un sermone recitato alle Nazioni Unite, un leader religioso che cerca di influenzare un organo superpartes, e non è un caso che proprio negli Usa, (dove di recente si stanno affacciando sette di Creazionisti a mettere in discussione l’insegnamento Darwinista nelle scuole) il papa abbia sottolineato l’importanza di questo concetto!

      Ciò che io critico quindi è il luogo, il concetto, ed il tentativo di portare l’ Onu su certe posizioni, molto più che un concetto filosofico quindi, ma politico…

      La confusione non l’ho fatta io tra fede e ragione, ma il papa tra religione e politica…

      Io non avevo fatto nessuna considerazione filosofica, non capisco perche questo tuo accanimento!

      Smile

      (affettuosamente, un non filosofo)

       

       

      Ramingo errante

      1. Ape Maya

        Checco caro, in realtà non mi sono accanita per niente. Ho semplicemente commentato a caldo l’ultima parte del tuo post, l’ho pure specificato nel mio commento che mi riferivo solo a quel punto finale del discorso. Se ho fatto un ragionamento non politico, allontanandomi dai 2/3 del tuo post è perchè mi riferivo solo a quell’ 1/3 dove di religio-politica non stai parlando, ma stai entrando nella sfera filosofica. Ergo, non sono fuori traccia. 😛

        Riporto le tue parole: “Secondo il pontefice, nella sua idea di Assoluto non vi è posto per la ricerca, nè spazio per la scienza, e tantomento per il dubbio, la scienza è tentativo, è progresso è relativismo, ma fondamentalmente la scienza rimane dubbio e ricerca, due parole in cui lui (e molti altri come lui purtroppo) si trovano in netto contrasto, il Papa non ha dubbi, non ha ricerche da perseguire, non ha scoperte da fare, la “Verità” già esiste, non serve cercarla, la verità è quella che è stata, non scoperta ma rivelata, ed è quella di Dio, di cui lui è il portavoce! “.

        Mi sembrava strano ti meravigliassi del fatto che il Papa non ha dubbi, né ricerche da perseguire, che nell’idea di Assoluto non c’è spazio per il dubbio, che la verità c’è ed è quella rivelata. Chi ha fede non ha dubbi circa ciò in cui crede, come già detto è un affidarsi completamente, senza se e senza ma. Da lì il mio commento. 😀

        Affettuosamente, la tua interlocutrice filosofica

         

         

         

        1. LomFrAnz

          cara interlocutrice filosofica, seppur con qualche dubbio fondamentale, mi và bene che qualcuno possa avere una fede cieca tale da affidarsi ad una verità rivelata (rivelata, ma da chi poi? da cosa? nel mondo ci sono migliaia di testi sacri, alcuni come originalmente scritti dal “fondatore della setta” [se mi concedi il termine], tipo i testi induisti, altri modificati ad uso e consumo di chi era interessato a fare di quel pensiero un mezzo di oppressione mentale, vedi la nostra Bibbia), ma come ho già espresso prima, il problema è che di quella visione statica e rivelata (da uomini) non se ne può fare un mezzo di influenza politica…

          Quindi il problema ritorna al punto di partenza.. Non cè nulla da dibattere su quanto riguarda la parte filosofica, tizio la pensa così, caio la pensa colà.

          Ma se le due cose hanno competenze diverse non devono interferire l’una con l’altra, altrimenti abbiamo uno straripamento. Ricorda che la scienza, salvo rari casi, non ha mai attaccato la chiesa, pur minandone le fondamenta logicamente, ma raramente scienziati hanno interferito in ambito religioso, piuttosto avviene, è avvenuto ed avverrà il contrario… e da qualche giorno ciò avviene anche in organismi internazionali superpartes!!

          Ramingo errante

  2. Cinzia

    Benedetto XVI stavolta mi ha sorpreso. Ha parlato di pedofilia nella chiesa, apertamente, senza giri di parole o eufemismi.
    Ma… mi chiedo… perchè è andato negli USA, ha parlato al Palazzo di vetro di diritti umani davanti ai delegati ONU di tutto il mondo e ha “omesso” di parlare di pena di morte? Quale luogo sarebbe stato più consono ad affrontare tale argomento?

  3. vince_ditaranto

    Buongiorno a tutti,

    stamattina non ho tempo per spararvi uno dei miei pallosissimi papiri sull’argomento, prometto di farlo nei prossimi giorni.

    Ma non posso non rispondere a LomFranz e Cinzia. Rispondo con una domanda.

    Ma si può sapere come mai questo Papa vi stà tanto antipatico???

    Perchè non capisco le vostre argomentazioni. Il Benedetto XVI sta portando avanti niente altro che la politica del suo “tanto amato” predecessore.

    Deve ammalarsi anche lui per ricevere un pò di affetto mediatico??

    La vogliamo finire con sta storia. E poi Cinzia, pure tu ti metti……non è che ad ogni apparizione il Papa può parlare di tutto.

    E poi voi che pontificate contro le ingerenze della Chiesa negli Stati, chiedete che il Papa parli di pena di morte in paesi in cui la pena di morte è legge di Stato.

    Vi ricordo che, vi piaccia o no, la pena di morte è democraticamente presente nella legge di un paese democratico. Inoltre il Papa non può tanto lanciarsi in proclami contro la pena di morte perchè dovrebbe, al contrario di quanto fanno i “crociati” progressisti, parlare della pena di morte in tutto il mondo, anche in aree sensibili non prorpio “democratriche” che tengono sotto scacco mezzo mondo e che sono molto ma molto suscettibili su certi argomenti. Vorrei ricordare la situazione di scacco che il Papato deve scontare in Cina, dove vengono trucidati preti cattolici se solo il Papa prova ad esprimere il minimo dissenso verso le politiche religiose di Pechino.

    A presto un confronto, ma vi invito a confrontare le “politiche” NEI FATTI dei due pontefici tanto paragonati, e scoprirete che sono in perfetta continuità.

    A presto 

          

    1. yuri

      Ciao…

      Ogni volta che il papa appare in televisione,mi aspetterei di sentire qualche insegnamento sulla vita di gesù(sul vangelo),visto che,l’interpretazione della bibbia,fino a Lutero,era nelle mani esclusivamente del clero;invece mi accorgo che i suoi discorsi sono incentrati esclusivamente su argomenti che esulano dalla religione:

      1)la politica:sento dire che la chiesa ha il compito di interessarsi alla politica,ma allora oltre alle indulgenze(l’indulto ultraterreno),per guadagnarsi il paradiso bisogna anche appoggiare le scelte di imprenditori o classi dirigenti varie:scelte decise dal papa,ma che non sono interpretazioni del vangelo.

      2)la filosofia è la dottrina in cui le risposte sono più delle domande:agli estremi della filosofia troviamo la scienza(si basa sui dati dimostrabili) e la religione(si basa sui dogmi:assoluti per fede):la scienza non ha mai voluto combattere la religione e c’è chi,partendo dalla scienza ed attraverso la filosofia,è arrivato a conclusioni religiose(ex. Platone,Cartesio…);non mi spiego come mai il papa si ostini a vedere la scienza come l’alchimia medievale,da combattere in quanto priva di dati dimostrabili:la religione in primis presuppone una credenza basata su dogmi e non dati.

      3)religione:il vicario di cristo in terra non ha mai ricordato qualche insegnamento di gesù,per far sì,che le leggi dello stato si confacessero a tali insegnamenti(di vita al tempo di gesù e successivamente cristiani,con la nascita dello stato “chiesa”):”chi è senza peccato…” è una frase attribuita a gesù,contro la pena di morte e più che mai oggi c’è bisogno di qualcuno(una figura come il papa) che ricordi agli stati(che fanno le leggi) alcune regole di vita etiche e morali,al di là della fede o della politica degli stati:non sento parlare mai il papa in questi termini.

      Non c’è bisogno che il papa si ammali,per avere visibilità,ma credo che dovrebbe giustificare ciò che dice,dal punto di vista religioso:proprio perchè non è l’abito che fa il monaco,così non si può prendere per giusto tutto ciò che il papa dice,in virtù della sua veste candida!!! 

      ciao…

    2. gianni

      Condivido ogni parola di Corvo. Mi dispiace LomFranz ma quella vignetta non ha alcun senso. Purtroppo siete accecati dal papa giovanni paolo 2 mediatico e siete convinti che ci siano delle grosse differenze di pensiero. Se fosse stato Giovanni Paolo 2 a dire le stesse cose di Benedetto nessuno avrebbe detto nulla vero?

      Molto spesso l’immagine di una persona conta di più di quello che dice. L’attuale papa ha proprio questo difetto, non essendo mediatico come quello precedente non appassiona più di tanto. Poi non importa se dice le stesse cose di Wojtyla. Questo Papa ha torto solo perchè non è simpatico e non è mediatico. Si ragazzi è proprio quest’ultima parola che fa la differenza: l’essere mediatico. Giovanni Paolo è stato in grado di attirare le masse quindi, anche i cosidetti “progressisti”, non potevano che e continuano a dargli sempre ragione per non perdere consensi. Adesso, con questo nuovo papa poco mediatico, è possibile criticare la chiesa per ogni suo gesto.

      Andatevi a rileggere i discorsi di Wojtyla e vi accorgerete che sono simili nei contenuti rispetto a quelli di Benedetto. Evidentemente nella società moderna conta di più il potere dell’immagine e non la parola. Per carità tutti son liberi di critare questo papa ma, abbiate anche il coraggio di criticare quello precedente e di non accodarvi allo slogan “santo subito” perchè non ha alcun senso.

         

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