Una rivelazione. A partire dal punto di vista stilistico: un romanzo polifonico, che lascia libero respiro alla voce, alla mente, alle sensazioni di ciascun personaggio. Una rivelazione, perchè parla di sesso in termini di riscoperta di sè, di comunicazione con se stessi e con gli altri, senza falsi moralismi e mai cadendo nella tentazione di strizzare l’occhio al lettore, attribuendogli il ruolo di ”guardone”. Chi legge non è chiamato a giudicare, e non potrebbe neanche farlo, dal momento che viene spiazzato dalla forza, dall’energia vitale che accompagna i ”riti” sessuali di iniziazione alla scoperta di sè da parte dei protagonisti. E tutto ciò è tanto più sorprendente per il fatto che la vicenda – o meglio, le vicende – sono ambientate in un contesto culturale, quello islamico, che certa civiltà occidentale si rifiuta di conoscere più profondamente, scegliendo più comodamente di accettare per buoni dei facili pregiudizi.