Credo che in molti provino, anche inconsciamente , un senso di appartenenza alla propria città mentre si passeggia nel centro storico.
Vorrei descrivere meglio questo particolare stato d’animo che assume il nostro essere quando si abbandona l’anonima e disordinata città “moderna” per entrare nella parte storica ( tutt’ oggi conservata malissimo )e antica della città di Montescaglioso. Varcare la soglia dell’antica porta ricordata nella toponomastica popolare , piazza fuori la porta , significa non passeggiare semplicemente ma scorrere passo dopo passo su una storia pietrificata in case, finestre, porte, marcapiani ecc, essi sono espressione di autentici gesti per soddisfare antichi bisogni del popolo montese, un popolo che in un tempo fu certo piu autentico e meno voluttuoso ………ispirato di sicuro ad un riscatto per una migliore condizione di vita…..conferiva ad ogni gesto un significato profondo , coerente ed autentico.
Ogni cosa al suo posto , ove dovrebbe essere……perciò passeggiarci significa leggervi l’identità di una comunità e sentirsi parte di essa.
Al contrario, il resto della città secondo un’ equazione matematica sta a montescaglioso come potrebbe stare nella relative parti di altre città…..essa è anonima…disordinata, incoerente, lontanissima da tutta quella letteratura urbanistica che tanto aveva analizzato, teorizzato e che mai fu recepito dagli ” addetti ai lavori ” , dai tecnici , dalle amministrazioni dedite ai giochi di potere, e dalle imprese cosi implicate in teorie di profitto aziendale……..il risultato di tutto questo è sotto i vostri piedi , innanzi ai vostri occhi….un caos urbano degno di noi italiani…..cosi grandi nel passato e nella storia…cosi piccoli e miseri nell’oggi contemporaneo……..se la parte antica è ancora oggi coerente con se stessa , per quello che fu ed è oggi……di contro la parte contemporanea è lontanissima ed estranea ai bisogni di una comunità moderna….e i tecnici di montescagliso..imprese….e amministratori ….potranno argomentare come vogliono…il tempo e i risultati sono sotto gli occhi di tutti……..non avranno mai sentito parlare di PROGRAMMAZIONE ? ma di certo sono seguaci della SPECULAZIONE, di quella piu becera e miope…….ed è bello vedere come questi addetti ai lavori, assumono un’ aria di chi è prossimo alla beatificazione…mi chiedo : si sentissero forgiatori di coscienze montesi? fate una pena che è prossima solo al sorriso
Chi ha voglia , per senso si pura contraddizione , di sconfessare cio che per sommi capi ho descritto…….puo leggere questo che aggiungo: di sicuro ti senti parte di chi ha scempiato il paese.
Grazie
“la parte contemporanea è lontanissima ed estranea ai bisogni di una comunità moderna….e i tecnici di montescagliso..imprese….e amministratori ….potranno argomentare come vogliono…il tempo e i risultati sono sotto gli occhi di tutti……..non avranno mai sentito parlare di PROGRAMMAZIONE ? ma di certo sono seguaci della SPECULAZIONE, di quella piu becera e miope…….ed è bello vedere come questi addetti ai lavori, assumono un’ aria di chi è prossimo alla beatificazione…mi chiedo : si sentissero forgiatori di coscienze montesi? fate una pena che è prossima solo al sorriso” …
Caro òlucano, non credo che la colpa sia solo degli amministratori o di chi per loro: a mio parere la colpa è principalmente nostra. Prendo in esempio l’altro tuo contenuto (quello sui parcheggi): il disordine è sicuramente causato da noi, che non abbiamo un minimo di senso di civiltà. Sappiamo benissimo che in via S.Lucia e in v.le Kennedy il lato adibito a parcheggio è solo UNO, ma noi ci ostiniamo a parcheggiare anche sul lato opposto, creando la confusione che possiamo tranquillamente vedere ogni sera o a mezzogiorno, soprattutto quando l’autobus delle F.A.L. effettua la fermata. Questo è il primo esempio a cui ho pensato, ma ce ne sono indubbiamente altri!! Se il GIUSTO non parte da noi, dal “basso”, come possiamo pretendere di chiedere ordine e senso di giustizia a chi ne ha competenze maggiori, dall’ “alto”??? Indubbiamente ci sarà una programmazione, ma se noi cittadini non siamo in grado di gestire ciò che la nostra città ci offre, come possiamo permetterci di parlare? Le macchine sui marciapiedi chi le mette? NOI !!Siamo noi a creare disordine, a non essere in grado di gestire il NOSTRO paese… Il parallelismo migliore a cui penso è il caso dell’impresa edìle che fornisce a tutti i suoi dipendenti l’attrezzatura anti-infortunio: nel momento in cui gli operai non la utilizzano con la dovuta diligenza, ed uno di essi ha un infortunio sul lavoro, OVVIAMENTE non può chiedere il risarcimento dei danni…
“Ciò che appartiene a Dio, appartiene anche agli uomini.Il nostro dovere ci obbliga a prestarci di buona grazia alla propagazione della sua dottrina.”