Abbiamo appreso con dispiacere che nell’ambito di una riunione spontanea di cittadini in data 18.07.2017 sia stata tirata in causa la ProLoco in qualità di istituzione.
Non entriamo nel merito della correttezza o meno di criticare qualcuno in sua assenza o sull’opportunità di esternazioni veementi in sedi non consone.
Risulta, infatti, che la riunione in questione sia stata promossa da singoli cittadini in maniera spontanea e che non si trattasse di un incontro istituzionale. I partecipanti, dunque, erano liberi di esprimere le proprie opinioni personali pertanto qualunque invocato componente del consiglio di amministrazione dell’associazione ProLoco poteva parlare se non in rappresentanza di se stesso e della propria libertà ed opinione.
Riguardo l’oggetto di discussione della serata l’entrata in vigore del nuovo Piano Traffico Comunale, la Proloco ha già espresso la propria opinione in merito e ha fatto pervenire le sue proposte nelle sedi opportune evitando che le stesse potessero essere strumentalizzate.
Ribadiamo che, qualora qualcuno pensasse che la Proloco debba schierarsi politicamente, può riporre ogni speranza perché queste pratiche non sono deontologicamente appartenenti alla nostra cultura, anzi, abbiamo sempre instaurato rapporti costruttivi di collaborazione con qualsiasi istituzione pubblica, dalle amministrazioni comunali alle amministrazioni regionali ed enti correlati, siamo portati a costruire, aggregare e ascoltare, non a distruggere.
Il presidente
Claudio Lapenta
Buongiorno,
quando leggo certe cose la perplessità si impossessa di me.
Premetto che l’argomento Pro Loco non mi ha mai appassionato più di tanto, ma vedo che tra le gente sembra un tema sentito o per lo meno chiacchierato.
Leggendo queste poche riga mi pongo tre domande:
– Perché una associazione come la Pro Loco sente il bisogno di scrivere un comunicato per commentare riflessioni fatte dai cittadini nell’ambito di una riunione non ufficiale? Infatti come si legge giustamente nel testo si sta parlando di opinioni personali e quindi di libertà di espressione. Non mi pare molto “deontologico” scrivere sui pettegolezzi.
– Come mai le opinioni e le proposte della Pro Loco in merito al nuovo Piano del Traffico non possono essere rese note pubblicamente ma solo “nelle sedi opportune”? Che centra la strumentalizzazione? Dite cosa ne pensate va, che magari può servire al dibattito? Non credete?
– Sulla questione della politicizzazione trovo il commento abbastanza assurdo: mi è sembrato chiaro che l’attuale gestione della Pro Loco sia già molto “vicina” a questa amministrazione (anche in campagna elettorale). E non credo sia una impressione visto la questione spinosa dei Cucibocca. Per carità, ci potrebbe anche stare…..ma scrivere quel commento sa un pochino di farsa.
Potrei essere in errore, in caso attendo dei commenti (spero costruttivi).
@vince_ditaranto