L’intervista di fine stagione al coach Della squadra under 18 della Nuova Athena Club
Ciao Fabrizio ,ci dici cosa significa per te fare parte della nuova Athena Club e come valuti la tua esperienza.
Diciamo che mi ha fatto piacere essere stato interpellato dalla nuova società Cestistica Athena club per ritornare ad allenare visto che in passato avevo già allenato nel settore giovanile di un’altra società montese. Quando poi il tutto si è realizzato concretamente mi ha riempito di gioia e di nuovi stimoli: visto che la società si affacciava ad operare per la prima volta nel basket c’erano tutti i presupposti per lavorare bene e programmare, al fianco di un nuovo gruppo societario pieno di entusiasmo.
Ti chiedo un parere sul lavoro e l’impegno della società , di fatto venuta fuori dal nulla e mossa dalla disponibilita’ di tanti appassionati generosi.
Arrivati alla fine di questa prima stagione agonistica della Nuova athena , penso si stia operando nel verso giusto nonostante il noviziato, i grossi sacrifici con gli esigui spazi palestre, sicuramente i numeri di iscritti sono dalla nostra parte e questo vuole dire molto per quanto riguarda la credibilità della società Athena Club Montescaglioso nel tessuto sociale del paese.
Quale suggerimento ti senti di dare alla Società per migliorare ulteriormente?
Più che altro vorrei dire di non perdere mai l’obiettivo principale per il quale è nata l’ Athena club , ovvero il settore giovanile. ritengo essenziale investire nel reclutamento di allenatori preparati, perchè siam proprio noi allenatori che operiamo a stretto contatto con i giovani insegnando loro i fondamentali tecnici di questo meraviglioso sport e inoltre siamo tenuti a ricoprire anche il ruolo di educatori ed insegnare loro i valori della vita e della convivenza in gruppo.
In modo diretto, quel modo che ti contraddistingue, mi dici cosa pensi dei tuoi ragazzi?
Per quanto riguarda i ragazzi li ho trovati molto indietro dal punto di vista tecnico, ma le colpe non sono certo loro, che sicuramente hanno perso almeno due anni di crescita tecnica. Altra cosa che ho notato è stata l’assenza di regole comportamentali di gruppo. Tuttavia ho notato dal primo momento disponibilità e nella stragrande maggioranza di loro, la voglia di mettersi sotto e lavorare per recuperare il tempo perso.
Come li hai visti cambiare dal primo momento che li hai conosciuti ad oggi?
Sono consapevole dei loro cambiamenti e dei loro miglioramenti tecnici, in molti lo hanno notato e questo mi fa piacere. So che la strada intrapresa è quella giusta per portarli a recuperare alcune cose sulle quali erano veramente indietro e ad impararne delle altre.
Come ti rapporti con loro, cosa ti fa arrabbiare del loro comportamento, cosa ti fa sorridere ed inorgoglire?
Sono un allenatore che martella su concetti importanti sia tecnici che comportamentali, in certi momenti sono molto duro, ma i ragazzi sanno benissimo che non mi astengo dal fare complimenti quando se lo meritano. La prima cosa che ho detto, sin dal primo giorno è che voglio rispetto, impegno, concentrazione e determinazione. Mi piace vedere dei ragzzi che danno il massimo, che corrono e lottano su ogni pallone e sanno che voglio vederli sempre concentrati in difesa. Mi piace il gioco di squadra in attacco, mettendo in risalto le loro capacità di lettura sulle situazioni di “uno contro uno” con e senza palla.
Lasciaci un messaggio per i tuoi ragazzi, i ragazzi dell’ under 18 della Nuova athena club.
Il mio messaggio per i ragazzi è che alla fine del campionato e della stagione agonista, parlerò ad ogniuno di loro in maniera singola, rimarrà tra le mura della palestra ciò che ci diremo, perchè ogni singolo giocatore è importante e ritengo sia giusto fare un resoconto della stagione passata individualmente con ogniuno di loro. Sicuramente però posso già ringraziarli di cuore per l’anno passato insieme, sperando di avere posto insieme le basi da cui ripartire il prossimo anno a prescindere che sia io o meno il loro allenatore. Infine, voglio dirgli una cosa molto importante, che durante questa stagione sono state sempre, sia nei momenti belli sia in quelli meno belli, il loro più grande tifoso.
Ed ora il parere di Vincenzo Tralli, Assistant Coach, sull’annata dei ragazzi:
“Anzitutto grazie per aver tirato in causa anche me, che da umile assistente cerco soprattutto di imparare da Fabrizio la cosa più importante per una categoria giovanile, ossia la metodologia del lavoro. Di pallacanestro se ne può vedere ed imparare in ogni filmato su internet o su ogni libro in vendita, ma in nessun corso allenatori ti insegnano come trasferire ai ragazzi la mentalità giusta per imparare ad allenarsi bene; e credo che Fabrizio eccella in questo.
Partendo da questo presupposto direi che l’annata che abbiamo vissuto con questi ragazzi sia più che positiva a prescindere dai risultati dettati dal campo; la soddisfazione più grande sta nel vedere anche i ragazzi meno motivati ad inizio stagione venire in palestra vogliosi di allenarsi nonostante siano oberati di impegni di qualsiasi genere. La mentalità del sacrificio per ottenere uno scopo è quella che ha fatto progredire in maniera esponenziale tutti i ragazzi che abbiamo la fortuna di allenare quest’anno, dagli Under 18 fino agli Aquilotti.
Da allenatore, si può essere più soddisfatto di così?