Da questa mattina, nel primo chiostro della nostra splendida abbazia, al posto della discussa targa-ricordo della visita dei principi di Savoia a Montescaglioso c’è una bella macchia bianca. La targa è stata rimossa. Non ho notizie certe a riguardo.
Rimossa definitivamente?
E da chi? Soprintendenza? Prefettura? Amministrazione comunale?
Chiunque abbia notizie più sicure può intervenire.
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Ciffo, confermo l’avvenuta rimozione della targa.Stamattina gli operai del comune la trasportavano alla tumulazione definitiva. Ritengo superfluo spulciare tra meriti e colpe, l’importante è che si sia chiusa questa poco decorosa pagina del nostro paese.
…sarebbe ingiusto non mettere in risalto la determinzione di un cittadino che è andato fino in fondo riuscendo nel suo intento. Un singolo cittadino!
E questo – spero – sia di buon esempio per chi fa politica a Montescaglioso. E mi riferisco a maggioranza e, soprattutto, all’opposizione. Proprio quell’opposizione ormai incapace da anni di azioni concrete… limitarsi ai manifesti davanti alle sezioni è ormai anacronistico. Non ricordiamoci di essere iscritti a partiti e di partecipare alla vita pubblica solo quando sono in ballo i nostri interessi o ogni 5 anni quando è in gioco la poltrona!
Nessuno, a suo tempo, ha fatto nulla per protestare contro lo sperpero di denaro pubblico per osannare un normalissimo cittadino, discendente del re che ha tradito l’Italia… a distanza di anni un altro normale cittadino ha dimostrato a tutti noi che se qualcuno si fosse mosso magari avremmo evitato di far ridere migliaia di turisti costretti a vedere quello scempio in abbazia.
E bravo TM, i miei più grossi complimenti per la determinazione!
Quando mi hai esposto la tua volontà di andare fino in fondo alla vicenda, giuro, che non ci avrei scommesso sulla buona riuscita, e non perchè non credevo nelle tue possibilità, ma mi sembrava ormai una partita persa in partenza e invece… bello schiaffo morale!per tutti, me in primis! i miei complimenti!!!
😉
topobiche_81
E NO CARO FELICE, NON PUOI DIRE UNA COSA DEL GENERE, A SUO TEMPO NOI DEI VERDI CI OPPONEMMO CHIEDENDO ALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE QUANTO SI ERA SPESO PER ACCOGLIERE I SIGNORI. SAPETE COSA CI RISPOSERO: L’EVENTO RIENTRA TRA LE ATTIVITA’ CUTURALI. PIU’ DI COSI’ CREDO CHE NON SI POTESSE FARE. NOI L’OPPOSIZIONE LA FACCIAMO CON ATTI CONCRETI ED ABBIAMO IL CORAGGIO DI FARLA SU TUTTI I FRONTI. E’ CHIARO CHE SIAMO I POCHI, TANT’E’ VERO CHE OGNI TANTO CI ATTACCANO ADOSSO DEGLI APPELLATIVI SCOMODI. RESTO DELL’IDEA CHE LE COSE NON SI POSSONO SOLO COMMENTARE COMODAMENTE DA CASA.
Le cose non si possono solo commentare da casa… hai ragione. Infatti un privato cittadino da solo ti ha dimostrato come “agendo” è possibile fare vera opposizione. Dici che non potevate fare altro ma TM ti ha dimostrato che non è vero.
Inoltre… un privato cittadino non può fare quello che potrebbe e dovrebbe fare un consigliere…. la cosa più banale: l’accesso ad atti e documenti (determine di pagamento in primis) senza lunghe trafile e spese.
E veniamo a un altro punto dolente… un privato cittadino si espone e guadagna solo grane per cose che spetterebbero ai rappresentanti politici di maggioranza e, soprattutto, di opposizione. E’ proprio questo il punto… quale opposizione? L'”anello forte” di cui parlava Cristoforo dov’è? I tanti che durante le elezioni erano qui a dichiararsi vicini alle esigenze dei cittadini? 😕
Finalmente una buona notizia. Quella targa non aveva alcun senso sia per motivi storici sia per motivi artistici
Felice devi sapere che quella volta non avevamo il consigliere quindi la trafila era necessaria per sapere, oggi che c’e’ l’abbiamo siamo più diretti. Bene ha fatto il cittadino ad andare fino in fondo e a lui tanti complimenti. Più di una volta ho posto il problema dei tanti candidati che si presentarono sulla vetrina di Monte.net per proporre le loro ideeee e poi…… . Felice credo che il nostro sia un dibattito sempre proficuo per cui andiamo avanti e speriamo di poter arrivare a dei risultati.
Credo che la rimozione della targa ai discendenti dei Savoia sia stata una buona cosa per tutti . Al di là del fatto che le persone cui era dedicata la meritassero o meno, era letteralmente un oggetto fuori luogo e costituiva un precedente pericoloso per il futuro.
Se ho capito bene, l’iter che ha avviato il procedimento è stata l’interrogazione parlamentare sollecitata da Tonino Ditaranto.
E’ così?
Se le cose stanno in questo modo, dopo averlo doverosamente ringraziato, non si può fare a meno di sentire, come ha detto Felice, una certa amarezza per il fatto che l’azione sia partita su impulso di un privato cittadino invece che per iniziativa dei rappresentanti politici, in consiglio comunale e nel parlamento, della comunità.
Probabilmente però non sono ben informato e perciò chiedo: quando la targa fu deliberata erano tutti d’accordo?
L’altra questione a cui accenna, ancora una volta, Felice mi sembra di capire che sia l’atteggiamento di chiusura – salvo intermezzi elettoralistici – da parte di chi, a vari livelli, partecipa alla politica montese verso questo sito.
A me dispiace fare questa constatazione, ma è evidente che, per snobismo fastidio o timore di confrontarsi con interlocutori che parlano –anche grazie, va detto, all’anonimato – a ruota libera, i dibattiti che bene o male qui si cerca di fare non vedono la partecipazione di nessun esponente politico.
A mio avviso questa assenza è sbagliata.
Personalmente, sarà l’età, non credo agli slogan americaneggianti del tipo “Fai la cosa giusta e il mondo cambierà”. Non mi sono perciò mai illuso che le critiche e le osservazioni che da qui si possono fare servissero a correggere immediatamente ciò che non va.
E tuttavia parecchia gente il sito lo guarda puntualmente e quindi penso che al di là degli esiti, scarsi, delle scaramucce che vi sono state avviate, sia necessario mantenere aperto questo spazio e cercare di renderlo interessante.
Una piccola scuola di democrazia, un modo per confrontarsi con gli altri e, forse, un modo per acquisire consapevolezza della complessità delle cose e cominciare ad impegnarsi andando oltre la facile denunzia…
Qualche anno fa sembrava che internet dovesse risolvere i problemi del mondo e tutti ne parlavano come del mezzo che avrebbe favorito l’avvio di una democrazia più diretta e partecipata. Attualmente nella rete è possibile trovare siti di molti personaggi politici non aggiornati da anni o che non sono mai andati oltre la loro creazione, qualcosa di simile ai resti degli sputnik che continuano a girare nello spazio.
Che tristezza!
Cristoforo ma secondo te riusciremo mai a convincere qualcuno dei politici montesi della bontà della comunicazione e del dialogo?
Ad oggi solo Montanaro ogni tanto interviene e anche lui parzialmente. Sicuramente va fatta anche autocritica per la pessima accoglienza che spesso abbiamo riservato ad alcuni e per le critiche troppo feroci in certi casi. Personalmente e, forse, poco obiettivamente, credo che le colpe nostre rimangono comunque minori. Nonostante tutto mi chiedo… cosa si può fare?
Forse tu con la tua tranquillità e moderazione potresti aiutarci riuscendo dove noi abbiamo fallito per troppa irruenza e poca diplomazia. Suggerimenti?
Non proverei neanche a convincere nessun politico a partecipare a questo blog poiché credo che se dovessero ritenerlo opportuno lo farebbero senza bisogno di inviti personali.
Bisogna fare in modo, scusate se è poco, che lo ritengano opportuno. Il modo migliore rimane, a mio avviso, quello di interessare alla partecipazione tanta, tanta gente comune. Felice parla di autocritica per qualche tono vivace che qui si è notato in certi momenti. Sì, effettivamente qualcosa del genere è successo e si è registrato, mi pare, anche qualche abbandono: Roberto, Falco e un altro utente di cui mi sfugge il nickname –sul guestbook c’è una sua foto con una bambina- i cui interventi a me piacevano molto. E, per restare in tema di desaparecidos, che fine ha fatto Tonino Ditaranto?
Sono incidenti di percorso che possono aversi fra i migliori amici. Io li inviterei a riprendere i contatti.
Credo d’altra parte che se la discussione si fosse fatta a voce invece che in forma scritta, le “innaldarazioni” sarebbero state ancora più forti, poiché il tempo necessario per scrivere costringe anche i più impulsivi a pensare a ciò che dicono. Felice mi attribuisce tranquillità e moderazione – lo ringrazio per l’augurio – e mi chiede suggerimenti per riuscire dove, scrive, “noi abbiamo fallito per troppa irruenza e poca diplomazia”.
Troppo buono, forse mi scambia per qualche zia Amelia delle rubriche giornalistiche di consigli, ma a quali “noi” si riferisce?
Forse un errore è stato proprio il credere o il far credere che qui ci fosse – o ci sarebbe stato – un gruppo omogeneo e organizzato con un progetto, un inno e una bandiera. A parte l’inno, per altro non proprio da battaglia, mi sembra che non ci sia stato niente del genere, ma la nascita del sito ha forse alimentato paranoie su “cospirazioni” ed è sembrato dare corpo ai fantasmi.
Una delle delizie della politica montese – e, diciamolo, di tutti i piccoli centri – è il pettegolezzo che spesso nasce e trova diritto di cittadinanza sulla base di cio che un Tizio avrebbe detto a un Caio per aver sentito da Sempronio che Pinco Pallo ha la rogna e a Pallo Pinco puzzano i piedi. Questo tipo di politica ha da sempre i suoi Platone, i suoi Aristotele e, soprattutto, scusate il ginnasio, i suoi Catone dalla cui critica non si salva neanche Gesù Cristo.
Facciamo loro un monumento e poi passiamo a pratiche diverse.
Per esempio, e sarebbe un ottimo inizio, a parlare soltanto di ciò di cui si è sicuri e ad assumersi la responsabilità di ciò che si dice. E, per dire un’altra banalità, a non credere di poter separare il bene dal male con l’accetta.
Teniamoci ben strette le nostre simpatie e antipatie senza credere però che “l’altro” sia, veramente, l’esecrando. Non si tratta di essere buoni, è che lo spirito da crociata e il moralismo alla lunga ingrippano –diciamo così- la macchina sociale.
A questo proposito vorrei riportare quanto scrive su “Internazionale” di questa settimana, a pag. 13, un certo William Falk, giornalista della rivista statunitense The Week, poiché la penso come lui e ho fatto precisamente il suo percorso.
Quando ero indignato cronico
Quando ero più giovane, e pieno del rigore che accompagna una cultura approssimativa, disprezzavo il compromesso. Per quel bravo ragazzo di 25 anni, la morale era in bianco e nero. Le persone erano buone e oneste o disoneste e vendute. Le idee erano giuste o sporche bugie. Oggi quell’epoca di certezze giovanili mi torna in mente spesso, osservando i mezzi d’informazione statunitense più faziosi. […]
Non ricordo esattamente quando, ma lungo la strada verso la mezza età, mi è venuto in mente che non era indispensabile essere cronicamente indignato. Ho scoperto che alcune delle persone che disprezzavo stavano solo facendo del loro meglio in una situazione difficile e che la vita era grigia, non bianca o nera. Mi sono anche reso conto con disappunto, che a volte io stesso ero spinto dall’interesse personale e non dagli ideali, che ero capace di tradire, di essere meschino e di commettere errori molto stupidi. Scendere dal piedistallo della purezza è stato umiliante, ma anche molto liberatorio. E’ molto faticoso e infantile pretendere che il mondo sia all’altezza di principi che noi stessi non riusciamo a rispettare.
Visto che ci sono vorrei sollecitare altre persone a contribuire alla ricchezza del sito. So di gente di Monte che ha fatto delle pubblicazioni che non sono riuscito a vedere. Non credo che ci sia bisogno di fare nomi e cognomi – li farò, se non raccolgono l’invito, la prossima volta- ma chiederei loro espressamente la cortesia di riportare qui almeno un estratto dei loro lavori.
Da pochi giorni il sito del comune di Montescaglioso è in rifacimento…. che finalmente qualcuno abbia ascoltato le nostre richieste?
Adesso auguriamoci che la persona incaricata del tutto sia competente e soprattutto costruisca qualcosa che torni realmente utile alla cittadinanza.
Sono contento che abbiano rimosso quella sottospecie di francobollo: in quanto a creatività faceva pari e patta con quel fotoromanzo demenziale che fu pubblicato a un dipresso: roba da borgatari… bah!
AD IMPERITURA MEMORIA
AFFINCHE’ ANCHE QUESTA ESPERIENZA RESTI VIVA NEL RICORDO E NELLA DETERMINAZIONE DI UN POPOLO, QUELLO ITALIANO, CHE VIDE MARTORIATO DALLA INFAMIA DELLA REALE CASA SAVOIA, CHE VENDETTE L’ITALIA AL NEMICO NAZISTA CON ECCIDIO DI MIGLIAIA DI UOMINI E GRANDI DISTRUZIONI
cari montenettiani, visto che ora è rimasto lo spazio vuoto io ora lo riempirei con questa nuova targa.
scherzi a parte, lasciatemi ringraziare tutti coloro che hanno creduto fino in fondo a questa battaglia, e grazie ai quali è stato possibile ottenere la rimozione in cosi breve tempo.
ringrazio la soprintendenza di basilicata, i ministri dell’interno e dei beni culturali, le senatrici di rifondazione comunista ALFONSI E PALERMO, che hanno fatto l’interpellanza, e ringrazio anche il senatore ADDUCE che ancora oggi si sta studiando le carte ( ora potrebbe anche smettere di studiare visto che il problema è stato risolto) e un ringraziamento particolare a voi tutti di montenet che con i vostri commenti mi avete data la giusta determinazione per portare avanti questa battaglia.
non voglio dilungarmi oltre visto che sto approfittando del pc di un amico dal momento che il mio è rotto (desaparecidos) voglio però ricordare un po a tutti che montescaglioso è una gran bella cittadina e che lo sarebbe ancora di più se amministratori e opposizione imparassero cosa significa fare politica.
un saluto a tutti
tonino ditaranto
Questa è davvero una buona notizia. Dal mio punto di vista, che una targa del genere fosse stata affisa è una di quelle cose cose che uno non ci crede se non la vede.
Grazie per l’impegno TM ,e per aver dimostrato che in questo paese non ci sono solo pecoroni .Le schifezze le facessero in casa loro.
Sono Michele Marchitelli, Direttore responsabile di Liberidea, periodico che nel Dicembre 2005 conteneva l’inserto definito fotoromanzo dal signor Ventrelli, il quale ha anche aggiunto i termini “demenziale” e “roba da borgatari”. Lo invito a moderare i termini, a rispettare l’altrui operato e a non prendersi queste libertà assolutamente gratuite come i suoi giudizi.
Probabilmente sono l’unica voce fuori dal coro, ma io penso che questa sia un questione abbastanza sciocca: se la firma apposta su quella famosa targa fosse stata diversa da Mario Venezia questo polverone si sarebbe mai alzato?credo proprio di no e…l’esito, che per voi è positivo, per me è solo un “contentino” perché solo su questioni di facile risoluzione , c’è un così repentino intervento da parte delle istituzioni politiche. Mi auguro che adesso tm si impegni a far modificare tutte le vie Stalin presenti in Italia, perchè il principio è lo stesso…o forse non lo farà, in quanto appartenente alla sua stessa corrente politica?
No desi non sei l’unica. Sono solo le solite speculazioni politiche fatte chi deve dissacrare tutto quello che vien fatto dalla parte politica avversa. (Però non affiggendola sarebbe stato meglio).
Ciao Desi e Peppy66,
condivido pienamente le vostre affermazioni, ma sono solo un punto di vista della questione. A mio avviso bisogna, quando si discute di qualsiasi cosa, analizzare tutti punti di vista.
Condivido con voi quindi il fatto che:
Ma vi invito a fare ANCHE le seguenti considerazioni, in maniera limpida e oggettiva, uscendo dalla visione di parte e ragionando nel concreto.
vi pongo allora le seguenti riflessioni:
Per finire quindi, al di là della questione “targa sì” o “targa no”, dobbiamo convincerci che se non possiamo cambiare il modo di fare dei nostri politici, spesso sordi alle reali richieste dei cittadini, almeno possiamo dargli fastidio il più possibile, monitorando e denunciando qualsiasi situazione anomala, a livello comunale, provinciale e regionale.
Scusate il papiro
Good night and good luck
Della serie” o sei buono, o sei cattivo, ti tirano le pietre”
Si avrá sempre da ridire, comunque .
Ho personalmente apprezzato la volontá e lo sforzo di Tm, eccezione che conferma la regola, vivo esempio che se si vuole si puó fare tanto , cominciando da
una targa e chissá mai un giorno arrivando a molto molto di piú, ha ragione corvo, bisogna insistere, perseverare basta con il “finché la barca va”
Un saluto a tutti e bravo a tm!!
Ulteriore spunto di discussione:
I Savoia chiedono all’Italia 260 milioni di risarcimento
ammiro molto la vostra voce fuori dal coro, e proprio per questo a voi voglio dedicare alcune considerazioni di carattere personale e politiche che mi hanno spinto alla battaglia per la rimozione della targa sui savoia.
premetto che già in passato ho avuto modo di ribadire quello che penso su stalin, e sul fatto che non esiterei a firmare petizioni per cambiare il nome delle vie a lui dedicate, e premetto anche che mai mi sognerei di osteggiare la nomenclatura di strade o piazze dedicate ad uomini di destra, che comunque hanno fatto la storia della nostra italia, e meritano allo stesso modo di quelli di sinistra di essere ricordati per il contributo dato.
detto questo vengo alle ragioni per le quali ho ritenuto opportuno intervenire sulla questione, e credetemi non è una questione da poco come qualcuno vorrebbe far apparire. certo ci sono tanti e tali problemi che assillano la comunita montese e italiana che meriterebbero senza ombra di dubbio un maggior interesse da parte delle forze politiche e forse anche da parte mia, comunque inneggiare pubblicamente ai savoia, cosi come si è tentato di fare a monte, significa non tenere conto del fatto che l’italia stessa, tutte le sue leggi, le sue istituzioni, qualunque cosa noi possiamo fare o pensare di fare in italia, partono tutte dallo stesso punto di principio, cioè la resistenza del popolo italiano al nazifascismo.
forse è bene ricordare, visto che la memoria avvolte diventa corta, che migliaia di giovani neanche ventenni, furono incatenati,torturati,messi in galera e barbaramente fucilati, Alcide Cervi, contadino di gattatico, in un solo giorno si vide portare via i suoi sette figli maschi e fucilati perchè amanti della libertà, quella libertà di cui qualcuno oggi fa solo un uso propagandistico ma che che poterla avere ha visto scorrere fiumi di sangue. Centinaia di migliaia di ebrei deportati nei campi di concentramento e messi a morte nei forni crematoi, non c’è un angolo dell’emilia, del piemonte, della lombardia, del veneto e di altre regioni italiane dove un cippo non ricorda ragazzi uccisi, e tutto questo avveniva sotto gli occhi di casa savoia complice delle atrocità del regime nazifascista.
Il 2 giugno del 46 l’italia voltò pagina, il popolo italiano sancì che mai più la
guerra, l’odio, le dittature, i re e i principi avrebbero potuto prendersi beffa dell’italia. i savoia vennero mandati in esilio e nacque la repubblica italiana, con una sua costituzione che è la legge delle leggi, che ognuno di voi ha ricevuto a scuola e che spesso ignoriamo. Ecco perchè era importante questa battaglia, perchè non si può pretendere che vengano rispettate le leggi se si calpesta quella che regola tutte le leggi. E’ stato giusto che a distanza di sessantanni dall’esilio lo stato abbia deciso che era ora di togliere l’esilio ai savoia, come altrettanto giusto è non dimenticare la stroria, perchè solo tenendo presente la storia si può andare avanti senza commettere gli errori del passato
con affetto e ammirazione tonino