Sul sito de La Repubblica c’è un articolo dal titolo ““Il gioco all’aperto è un diritto dei bimbi”: l’appello per togliere i divieti nelle città“. Nell’articolo si parla degli assurdi divieti presenti in alcuni comuni italiani, riguardanti soprattutto il gioco dei bambini. Ad esempio a Battipaglia non si può giocare a calcio per strada, a Monteriggioni e’ vietato giocare nei cortili. Il giornalista spiega che molte città hanno abolito simili divieti che sono spesso retaggio di assurde norme degli anni Trenta. Un ‘ associazione ha lanciato un appello: fotografate i divieti più strani presenti nelle nostre città e inviateci le fotografie.
Indovinate dove è andate la mia mente di fronte a tale appello? Il mio pensiero è corso a quei cartelli stradali che da qualche settimana tutti possono osservare all’entrata del nostro paese. Proprio cosi, chi entra a Montescaglioso trova dei cartelli in cui si capisce subito contro chi siamo inflessibili e non perdoniamo. Le autorità montesi hanno il pugno di ferro contro i cavalli e asini. Avete capito bene, contro quelle povere bestiole. Se arrivate a cavallo a Monte, dovete fermarvi e tornare indietro perchè costituite un pericolo. Dove sia poi il pericolo andrebbe chiesto ai consiglieri comunali, che hanno occupato il loro tempo a fare un provvedimento che considera fuorilegge chi usa cavalli in città e persino chi viene trainato con un carretto. Non si tratta nemmeno di un divieto degli anni trenta. E’ un divieto nuovo di zecca, fabbricato da poche settimane. La storia per quanto possa sembrare al limite del ridicolo è diventata semiseria al punto da finire anche sui giornali. Un giornalista ha fatto un servizio molto carino raccogliendo le idee dei cittadini. Che i cittadini montesi fossero gente sveglia, lo sapevamo, ma oggi possiamo dire che sono anche degli anticipatori. Nel servizio del giornalista si mostra un cittadino che aveva precorso i tempi, trasformando una vecchia macchina in un carretto per cavalli. La trovata era già geniale ma con quei divieti appare ancora piu’ azzeccata. E si, perche ‘ a Monte tutte le auto possono circolare e inquinare liberamente, invece i cavalli no, perche’ sporcano. Le auto non sporcano, infatti non lasciano macchie di olio o altro. Le auto montesi sono perfette e non sporcano. Anche le macchine d’ epoca, famose per essere le piu’ inquinanti.
Già per questo quei cartelli andrebbero rimossi, ma c’e’ un’altra motivazione che appare tanto scontata quanto semplice. Montescaglioso è un paese che ha tradizioni contadine e quindi i cavalli e gli asini fanno parte della nostra storia quanto ogni monumento. Il cavallo è stato ed è un animale quasi sacro nella nostra storia, tanto è vero che il simbolo della nostra storia ovvero la festa patronale vede i cavalli al centro della scena. Ora i cavalli vengono banditi richiamandosi ad un concetto di modernità. Se questa idea viene ritenuta giusta, chi amministra dovrebbe avere il coraggio di vietare i cavalli anche durante la festa di San Rocco. Devono andare fino in fondo e proporre che il carro venga trainato da motociclisti o da auto. Provocazioni a parte, un ripensamento sarebbe gradito.
@MarioDimichino
UNA PROPOSTA ALTERNATIVA PER IL TRANSITO DEI CAVALLI A MONTE:
Voglio integrare l’articolo di sopra con una cosa segnalatami da un amico.
Su internet si trova un esempio di come un comune in provincia di Catania ha regolato il transito dei cavalli. Personalmente sono contrario, perche’ basterebbe il codice stradale, però vale la pena dare un’ occhiata. Gli amministratori di Maniace hanno diviso il paese in quattro zone: zona rossa, gialla, verde e blu.
Nella zona rossa è vietato il transito dei cavalli, a meno che questi siano portati dal cavaliere a piedi.
Poi c’e’ la zona gialla in cui i cavalli possono circolare, ma devono sottostare a undici (!) prescrizioni. Ad esempio i cavalieri devono rimuovere eventuali escrementi dell’animale ( quindi nessuno sporca). Possono transitare solo cavalieri esperti e questi non possono procedere al galoppo o al trotto. E poi un’ altra serie di limitazioni che potete leggere, se avete voglia.
Poi c’e’ la zona verde dove i cavalli possono circolare liberamente, cioe´vale solo il codice della strada. Infine hanno la zona blu, destinata al bivacco e al riposo degli animali.
Meglio queste norme strane che un divieto assoluto. Forse era troppo difficile pensarci prima di emanare un provvedimento così palesemente contro i cavalli?
Ecco il regolamento di cui parlavo:
http://www.comune.maniace.ct.it/uploads/Regolamenti/REGOLAMENTO%20TRANSITO%20CAVALLI.pdf
@MarioDimichino