Basilicata in bancarotta: 80 Comuni a rischio crac
Malgrado i cospicui aiuti della Regione, si allunga l’ombra della bancarotta
Sono almeno 80 su 131 i comuni in Basilicata vicini al dissesto. Errori della politica, di cattiva gestione delle casse pubbliche.
L’ultimo nei guai è Lagonegro, in provincia di Potenza. Neanche seimila abitanti, ma più di 6milioni di euro di buco economico. Poche finanze da gestire eppure i conti non tornano.
A tirar le orecchie al comune la Corte dei Conti che ha fermato il piano di riequilibro presentato, accusando il Comune di “aver abusato dello strumento” senza utilizzarlo “come effettivo momento di efficientamento strutturale e concreto delle proprie patologie di insana gestione finanziaria”. Secondo la magistratura le spese “in un contesto di precarietà finanziaria sono aumentate invece di ridursi”.
Ma Lagonegro non è il solo Comune in rosso. Altri 79 enti, tutti con meno di 3mila abitanti navigano in cattive acque.
Di solito la Regione è sempre molto vicina alle città in dissesto. Ci sono sempre dei fondi regionali pronti a fronteggiare i problemi economici. Sarà forse per questo che le amministrazioni “si cullano”.
Come è accaduto a Potenza che dopo aver dichiarato default, ha avuto ben 32 milioni di euro, spalmati in cinque anni, per pagare i debiti pregressi.
Stessa storia per Montescaglioso, in provincia di Matera; sia l’anno scorso che quest’anno avrà gli aiuti dalla Regione in veste quasi di “genitore” premuroso aiuta i suoi “figli” ad andare avanti.
“La Regione quest’anno ci darà 500mila euro – ha spiegato ad un quotidiano locale il sindaco di Montescaglioso, Vincenzo Zito – ma di sicuro non salva il bilancio del nostro Comune.”
Non c’è solo la Regione ad aiutare le amministrazioni al collasso. Bene ricordare che i comuni della Val d’Agri beneficiano anche delle royalty del greggio. I fondi, però, possono essere utilizzati solo per gli investimenti in scuole,strade e opere pubbliche.