nel nostro piccolo l’unica cosa che possiamo fare per aiutare la famiglia Claps è non nascondere la testa sotto la sabbia, non rimanere indifferenti.
Io ho voluto approfondire tutta la vicenda perdendo un’oretta con qualche ricerca su internet e lettura di articoli e documenti, spero che altri vogliano fare altrettanto condividendo i risultati con la comunità. Intanto, di seguito, un pò di link che vale la pena leggere.
Un buon sunto di tutta la storia è nelle parole di ALBERTO STATERA, giornalista di Repubblica che scrive in un articolo di qualche mese fa:
“Sedicenne, mora, carina, alta un metro e cinquantacinque, scomparve una domenica, il 12 settembre 1993. Fu sospettato Danilo Restivo, il ragazzo che aveva appuntamento con lei. Ma tutto finì nel nulla. Salvo che, trasferitosi in Inghilterra, il giovanotto di ottime relazioni familiari a Potenza, manifestò lo stesso vizietto che, a quel che disse la polizia, coltivava a casa: tagliare ciocche di capelli a signore e signorine, per strada, in autobus, ovunque gli capitasse. Scotland Yard, passati gli anni, è ancora lì a studiare il profilo psicologico dell’uomo sospettato per l’assassinio britannico di Heather Barnett, vicina di casa del sospetto potentino, trovata morta con una ciocca in mano. A Potenza si narra che il cadavere di Elisa, mai più ritrovato, fu sciolto nell’acido o incorporato nella colonna di cemento di un palazzo di undici piani. Ma soprattutto si strologa sulle connivenze, di cui “Chi l’ha visto”, i giornali locali e i capannelli di via Pretoria parlano con ridondanza di nomi e cognomi. Il “parrucchiere” sarebbe stato protetto da Michele Cannizzaro, attuale direttore dell’ospedale San Carlo e marito di Felicia Genovese, magistrato di Potenza, ora trasferita dal Csm e indagata per aver archiviato una denuncia contro esponenti dei Ds e della Margherita, in cambio – questa l’accusa – della nomina del marito all’ospedale. Il pentito Gennaro Cappiello sostenne che il marito della Genovese fu anche il mandante del duplice omicidio Gianfredi. Ma l’inchiesta è stata archiviata e il pentito, considerato inattendibile dalla procura di Salerno, denunciato per calunnia.”
I nomi di Cannizzaro, Genovese e Grimaldi, funzionario di polizia che portò avanti le prime indagini sul caso Claps, ricorrono in un’interrogazione parlamentare dei deputati TURCO, BELTRANDI, CAPEZZONE, D’ELIA, MELLANO e PORETTI:
http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_15/showXhtml.Asp?idAtto=11054&stile=6
Purtroppo, ad oggi, i ministri della Giustizia e dell’Interno non hanno ancora risposto. Ancora senza risposta anche l’interrogazione parlamentare dei senatori PALERMO, RUSSO SPENA, DI SIENA, VANO, ADDUCE:
http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_15/showXhtml.Asp?idAtto=12240&stile=6
La trasmissione “Chi l’ha visto” si è spesso occupata della vicenda CLAPS e proprio sul sito della trasmissione è possibile trovare il racconto delle vicende successive la scomparsa di Elisa Claps:
http://www.rai.it/dl/clv/Scomparsi/ContentSet-5c06322c-b3cc-40a4-a972-a63dfda127dc.html
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Bravo ciffo per aver messo tutti i link per conoscere questa storia.
Intervengo per dire che il tg di telenorba ha dedicato un servizio alla vicenda in occasione del quattordicesimo anniversario della scomparsa di Elisa. Nel servizio si è visto che Potenza è stata tappezzata di manifesti "Elisa, la città ti aspetta" con la firma del sindaco. E' un'iniziativa davvero lodevole e apprezzabile perchè riassume un sentimento di tanta gente. Aspettiamo tutti la verità perchè si possa risolvere dopo tanti anni questa vicenda. Nel servizio è stato intervistato Gildo, che ha sottolineato le battaglie di questi anni e che il desiderio di conoscere la verità è proprio di tutta la regione, come dimostano anche le assemblee pubbliche.
Mario
Ieri CHI L'HA VISTO ha parlato di una nuova possibilità. I resti trovati un mese fa alla diga di S.Giuliano potrebbero essere quelli di Elisa?
CASPITA... ipotesi rabbrividevole.Speriamo non trovi conferma, per poter continuare a sperare che sia ancora viva.
a quanto riporta oggi TNVIDEO, a pag.131,quei resti non sarebbero di Elisa.
Risalirebbero a 30-40 anni fa e si tratterebbe di resti di persone diverse.Tuttavia l'articolo non esclude che la poverina sia "sepolta" nella diga stessa.
nuove,raccapriccianti ipotesi sulla sorte di Elisa.Riporta la GdM odierna, secondo il giornale, la poveretta sarebbe stata uccisa lo stesso giorno della sua scomparsa e sarebbe stata sepolta in qualche pilastro dell'allora costruende scale mobili a PZ.
Sono iniziate nuove ricerche e, pare che ci siano nuovi elementi contro l'indiziato numero uno.Auguriamoci che sia solo uno scoop giornalistico, seguiremo le evoluzioni della vicenda.
Rabbrividevole. Davvero senza parole.