Un’altra estate che finisce.

Ufficialmente, la stagione estiva termina il 21 settembre. A Montescaglioso, no. Qui l’estate finisce la sera del 21 agosto, quando le luminarie si spengono e gli ultimi venditori ambulanti ripongono le proprie mercanzie in furgoni sempre troppo colmi e malandati, per raggiungere altri paesi ed altri santi patroni da festeggiare.
Nelle nostre vie che si svuotano pian piano, tutto quello che rimane della gloriosa estate sono le tracce di frutta secca che – golosamente o per ingannare il tempo – consumiamo nelle sere di festa.
Sappiamo bene che all’indomani gente, voci, facce amiche o semplicemente familiari saranno solo un ricordo, che malinconicamente ci accompagnerà nella ripresa della routine fino alla prossima, magica estate.
Quest’anno, però, qualcosa è cambiato. Questa che sta finendo non è la solita estate montese che volge al termine.
Questa è stata l’estate di una Montescaglioso gremita come non si vedeva da anni, dei 40° all’ombra, dei miei 30 anni, del matrimonio di due carissimi amici, del ritorno graditissimo di una cugina canadese, di amici di sempre, di amici nuovi o semplicemente ritrovati.
E’ stata l’estate che s’è portata via Giovanni, così, senza un perché. All’improvviso, senza ragione, come qualcuno che deve abbandonare la festa proprio sul più bello, molto prima che si fermino le danze e l’orchestra smetta di suonare. Per Giovanni non ci saranno altre feste. Se n’è andato senza volerlo, senza salutare. Ci ha lasciato il ricordo di un sorriso solare, ma si è portato con sé un pezzo di tutti, quella parte di noi che, nonostante gli sforzi, non si farà mai una ragione di un addio così repentino, assurdo, crudele.
E’ stata l’estate in cui un ragazzo di 23 anni, insieme ad un gruppo di altri pochi “temerari”, ha portato a Montescaglioso la disperata ricerca della verità di Gildo Claps, di Olimpia Orioli, di Rosa Aurelia De Blasiis. E’ stata l’estate in cui, la sera del 24 agosto, nell’auditorium della Chiesa di Santa Lucia, alla popolazione montese è stato sbattuto in faccia l’altro lato della medaglia, il lato meno scintillante della favola della Lucania felice. E’ stata l’estate in cui Don Cozzi è venuto a fare nomi e cognomi, senza giri di parole, così come fa da anni. Ma stavolta ce li siamo sentiti gridare in faccia. E questo fa venire i brividi.
Per il coraggio di quest’uomo prima che sacerdote; per il dolore ed i diritti calpestati delle famiglie vittime di sporchi giochi di potere; per l’impegno di un ragazzo di 23 anni che con mano tremante, ma voce chiara e ben salda, ha cercato, nel suo piccolo, di rendere giustizia alle vittime innocenti di un sistema gravemente imputridito; per la morte disarmante di Giovanni; per le lacrime inconsolabili di sua madre e suo padre; per tutto questo, l’estate 2007 non può essere la solita estate montese che se ne va. Stavolta ci lascia qualcosa di più del lievo senso di malinconia di tante estati passate. Se non migliori, mi auguro ci abbia resi diversi.


Commenti da Facebook

18 Commenti

  1. LomFra

    tanto per non buttarci giù tutti, volevo ricordare che gli eventi dell’estate montese finiranno il 30 settembre (e non dimentichiamo in vino veritas non presente sul programma, e il ritorno dei ravers inglesi a metaponto? e.. cavolo l’estate mi sembra tutt’altro che finita, salvo imprevisti climatici).. 

    e all’estate montese fanno seguito le miriadi di minieventi dell’anno montese, e non dimentichiamo l’autunno montese, e l’inverno montese? per me il lato più affascinante del paesello!! DEtta così cinzia, sembra che l’esistenza  a monte si interrompa dopo il 21, per me comincia !!

     

    & inoltre questanno si prospetta più ricco del solito di cose da fare, e allora panta rei e godiamoci l’esistenza

     

    ramingo errante

    1. Làeda

      certo, LomFra,l’estate non è finita, ma Cinzia ha fatto bene a fissare i punti più salienti di questa estate. Noi 20enni tralasciamo tanti insegnamenti, quasi ci spaventi renderci conto di come vanno le cose, della REALTà che ci circonda. E’ bene che qualcuno, e Cinzia lo ha fatto davvero bene, stampi sui monitor di tutti noi un piccolo riassunto di quanto successo, di piacevole e non… tanto per non guardare egoisticamente avanti lasciandosi dietro un pezzo della NOSTRA storia. Brava Cinzia.

      1. LomFra

        come si fà a non essere daccordo anche con quello che dice la bella laeda..??

         

        in effetti l’estate è stata movimentata e rimarrà in tutti quelli che sono stati toccati, ma la mia considerazione era giusto per controbilanciare.. è un lavoro difficile ma qualcuno lo deve pur fare..

        che mondo sarebbe senza gli opposti, la vita è amara e serve anche la nutella, che mondo sarebbe senza nutella?? 

        ramingo errante

    2. Cinzia

      Caro LomFra, non ho detto che il 21 agosto finisce la vita a Montescaglioso, finisce “solo” l’estate, anche se meteorologicamente la stagione si chiude a settembre.
      E’ ovvio, inevitabile che la vita vada avanti. E per fortuna, va avanti.
      La mia era solo una riflessione su una stagione che amo particolarmente e che quest’anno per me è stata diversa dalle altre.
      Dopo di che, ben vengano l’autunno e le deliziose castagne, l’inverno con il freddo (?) e le pettole, le serate al cinema ed il cioccolato caldo.
      Auguro a me stessa e a tutti di godere di quanto di bello il nostro paese può offrire nei mesi a venire, proprio perchè consapevoli del fatto che i vasetti di Nutella prima o poi si svuotano…

  2. vince_ditaranto

    Ciao Cinzia, le tue analisi sono sempre molto interessanti. Questa volta però la tua pecca di “romanticismo” e non mi sembra possa valere per tutti.

    Hai ragione, per me l’estate 2007 è stata segnata da due cose: la morte di Giovanni, e l’incontro con Don Cozzi. E’ stata segnata da questi due “avvenimenti” perchè entrambi mi hanno portato a fare miliardi di considerazioni, di riflessioni e in qualche modo mi hanno cambiato, reso diverso, come dicevi tu.

    Ma siamo sicuri che i montesi, i giovani in maniera particolare, abbiano avuto la stessa sensibilità che abbiamo manifestato noi??? Non ne sarei tanto sicuro.

    Tragedie come quella dell’amico Giovanni dovrebbero insegnarci tante cose: non voglio essere banale o prosaico ma la cosa che ti viene da pensare è l’imprevedibilità del vivere, la falsa convinzione di “sentirci invincibili” e “cercare di vivere la vita ogni giorno fino in fondo” diventa l’imperativo categorico per gli anni a venire. Bisognerebbe capire quanto sia inutile e stupido nutrire sentimenti negativi, e lasciare spazio solo alle “cose” positive. Quante figli dovranno ancora essere pianti per far capire a giovani e meno giovani che sulla strada non si scherza perchè si mette a repentaglio la propria vita e quella degli altri??? Non voglio fare il moralista ma non è possibile che ogni anno Montescaglioso debba “pagare dazio” perdendo un proprio “figlio”.

    La lista degli ultimi anni è davvero lunga.    

    Credi, cara Cinzia, che tutti i giovani abbiano fatto queste considerazioni cercando poi di applicarle alla prorpia vita? Non sò. Lo spero proprio.

    Passando a Don Cozzi credo di essere quasi sicuro ,in questo caso, che il “diventare diversi” non si sia verificato per la stragrande maggioranza dei giovani montesi.

    Quanti ce n’erano quella sera?? Davvero pochi.

    Questa estate ci ha reso diversi???

    Chiediamocelo un po tutti.

    1. Cinzia

      Sarà, Vincenzo, ma io non ci vedo nulla di romantico nella morte di un ragazzo che lascia troppe domande senza risposta, una morte che si poteva evitare, ma c’è stata ed ora non si sa se addebitarla al destino, al caso, a chi?
      Come non è stato per niente romantico l’incontro con Don Cozzi: cosa c’è di romantico nel rendersi conto di aver dormito sonni tranquilli e ovattati, fino a quando un prete-coraggio non ci sbatte in faccia la brutale realtà, come un fulmine nel cielo sereno e spensierato della nostra esistenza?
      La mia è solo una riflessione che chi, come te, ha versato una lacrima per Giovanni, chi il 24 agosto c’era, può condividere. Gli assenti, purtroppo no.
      E sono d’accordo con te che di assenti ce n’erano veramente troppi.
      Ciao
      Cinzia

      1. vince_ditaranto

        Ciao Cinzia, scusami, mi sa che devo chiarire meglio l’utilizzo del termine “romanticismo”. Effettivamente la mia affermazione non era chiara ma comunque non negativa nei tuoi confronti. Mi spiego. Ho definito romantica la tua visione perchè dalle tue parole sembra che, come accade nei film, davanti ad un evento “forte” TUTTI subiscono in qualche modo un cambiamento, spesso in positivo. Il cattivo si ravvede, le incomprensioni spariscono e tutti migliorano. La visione romantica che ho letto era soltanto nel convolgimento “numerico” della popolazione montese che è stata portata a riflettere. A mio avviso pochi (non so neanche se sono tra questi) hanno la sensibilità di cogliere degli insegnamenti dagli “straordinari” eventi dell’estate 2007.

        Mi sento di affermare, perchè lo vedi nelle facce della gente, che per molti questa è stata una estate come tante altre.

        Spero di aver chiarito la mia affermazione.

        Ciao Cinzia, a presto. 

    2. Ape Maya

      “Questa estate ci ha reso diversi?”

      Credo che questa frase corviana abbia bisogno di un commento, così come tutto il post da lui scritto.

      Io sinceramente penso che ogni episodio della nostra vita sia in grado di renderci diversi, anche il più banale: molto dipende dalle persone, da cosa siano colpite e da quanto siano colpite da quella cosa. Non credo sia possibile generalizzare o pretendere che uno stesso episodio possa valere alla stessa maniera per tutti. Corvo secondo me ha ragione solo quando dice che l’analisi di Cinzia non può valere per tutti, però dissento categoricamente dal voler vedere coloro che si ritrovano nell’analisi di Cinzia come sensibili e coloro che non si rivedono in essa come insensibili. Ognuno ha i suoi momenti di cambiamento, ognuno fa le sue esperienze, ognuno reagisce in maniera diversa di fronte alle situazioni, ognuno ha i suoi credi, i suoi ideali, i suoi sogni. Ognuno ha il suo microcosmo. Come fai tu, Corvo, a sapere che “il “diventare diversi” non si sia verificato per la stragrande maggioranza dei giovani montesi”? Tu sei stato toccato dalla morte di Giovanni, altri possono essere stati toccati dalla morte di qualcun altro. Tu puoi esser stato toccato dall’incontro con Don Cozzi, altri posson esser stati toccati da qualche altro avvenimento. Non credo si possa generalizzare.

      Riguardo l’incontro con Don Cozzi, io sinceramente non penso sia da vedersi con tanta negatività. Ho assistito a convegni con meno persone, oppure con molte più persone che partecipavano senza avere il minimo interesse. Per lo meno la gente (non così poca) che era lì, credo lo fosse per reale e serio coinvolgimento. Non sarebbe servito a niente vedere una folla di gente fastidiosa, rumoreggiante e disinteressata. Io la penso così.

      1. LomFra

        grazie ape per aver messo un pò di ordine logico in questo post…

        per un attimo mi sono kiesto Di Cosa Si Stesse Parlando??

        per poi rendermi conto che forse la domanda è, cosa si sta sfoggiando? è la presenza ad un convegno che ci fà sentire migliori?

         

        p>

         

        ramingo errante

        1. falco

          Prima di tutto voglio premettere che non ero presente all’assemblea del 24 agosto, me ne rammarico ma altri impegni, se pur non importanti, mi hanno tenuto, quella sera, lontano da Monte. 

          Non so perché assemblee di tale importanza debbano essere organizzate in questi periodi ed in questi momenti di vacanza e di svago, avendo per certa l’assenza di tanti cittadini interessati, comunque va bene lo stesso, l’importante che non sia andata deserta.

          Inutile nasconderlo, avrei voluto esserci, avrei voluto essere presente. 

          Avrei voluto esserci non solo per motivi di presenza riempisala con la esclusiva veste di “uditore” ma sarei sicuramente intervenuto, perché è da qualche tempo che ho un cruccio per la mente e mai occasione migliore sarebbe stata questa assemblea per togliermelo.

          E’ di dominio pubblico il fatto che un mesetto fa, a seguito di denuncia diretta, quattro o cinque personaggi, diciamo, di comunicazione (giornalisti) hanno subito una perquisizione per ordine della Procura di Matera.

          Subito dopo detta perquisizione ovviamente è seguita l’indignazione di questi giornalisti con tanto spazio dedicato loro sulle testate giornalistiche più svariate comprese quelle televisive .

          Fin qui nulla da eccepire è un loro diritto manifestare la propria posizione in merito.

          Quello, invece, che mi ha lasciato un “poco” perplesso è il fatto che immediatamente, direi meglio contestualmente i predetti avvenimenti l’associazione di Don Cozzi Libera viene fuori con un comunicato di  solidarietà alle persone perquisite e quindi indagate.

          Personalmente, come dicevo prima, questo fatto mi ha lasciato molto perplesso perché mi son chiesto………..come può una associazione contro tutte le mafie, gli abusi e soprusi schierarsi unilateralmente e a spada tratta dalla  parte di indagati senza che la Giustizia abbia fatto il suo corso.

          Alla fine dei conti una  indagine con conseguente perquisizione ed un avviso di garanzia il reato lo ipotizza e non  condanna nessuno.

          E mi chiedo, ancora, perché questa “assoluzione sommaria” ad alcuni e non a tutti?

          Perché non lasciare che la giustizia faccia il suo corso a tutti?

          Queste le mie perplessità.

          Secondo il mio, personalissimo ed umilissimo punto di vista questi tipi di comportamenti andrebbero a sminuire l’azione stessa dell’associazione e della sua credibilità.

          Questi sono i quesiti che avrei posto agli amici di Libera, che stimo per il loro coraggio ed il loro impegno sociale non comune.

          Francesco.

        2. vince_ditaranto

          …ma, Lomfra sei ancora sbronzo da ieri sera o hai preso un caffè corretto con la grappa?? non hai capito di cosa si stà parlando????

          si stà parlando di accadimenti che dovrebbero portare a riflettere e farci essere migliori e che spesso ciò non succede.

          …e poi…cosa è sta storia di sfoggiare??? boh….

          per concludere, è ovvio che la presenza ad un convegno non ci rende migliori. ma questo non era semplicemente un convegno generico in cui si parlava di come si modella la ceramica, o dell’ultima mostra fotografica di Tizio o dell’apertura della sagra delle pettole…….mi meraviglio che prorpio tu dica questo.

          Cmq….và, diciamo che hai avuto momenti migliori!!

          Ciao Kekko!!! A presto.

          1. LomFra

            questo mi fà venire in mente una canzone di Vinicio Capossela.. corvo torvo seduto su quel bordo.. 

            chissà perchè alla parola sfoggiato ti sei appicciato (ho forse colto nel segno?), e poi evidentemente non hai letto ciò che ha scritto ape, certo che ho capito di cosa si parla, ti ricordo che prima di andare a questo evento sono andato anke a policoro.. cmq sfoggi a parte, ape ha ragione nel dirti chi sei tu per dire alla gente cosa dovrebbe fare per migliorarsi, cito questa sua frase: Non credo sia possibile generalizzare o pretendere che uno stesso episodio possa valere alla stessa maniera per tutti [—] e Ognuno ha il suo microcosmo. Come fai tu, Corvo, a sapere che “il “diventare diversi” non si sia verificato per la stragrande maggioranza dei giovani montesi”? 

            non era il tuo un criticare per elevarti a rango di difensore della legalità nei confronti di chi non c’era?? e poi sul territorio chi ci vive con queste fatti forse posso essere io o mario e non tu che per riempire le tue vacanze bighelloni tra una festa di montenet ed un incontro con don cozzi.. noi la viviamo in ogni attimo la lucania e non solo con il virtuale.

             

            cmq, non mi và di dibattere su frasi e frasette, ti riscrivo il mio post alla luce di ciò che aveva scritto ape prima di me:

            grazie ape per aver messo un pò di ordine logico in questo post…

            per un attimo mi sono kiesto Di Cosa Si Stesse Parlando??

            per poi rendermi conto che forse la domanda è, cosa si sta sfoggiando? è la presenza ad un convegno che ci fà sentire migliori?

             

            fila o no?.. va bù.. bandiera bianca!!

            tanto sò che il corvo torvo è lì in agguato per creare spettacolo..  siamo nell’era del grande fratello!

             

            p.s. forse hai bevuto tu più di me??

            p.p.s. se io ho avuto momenti migliori, tu non ne hai avuti affatto!?

            🙂

             

            ramingo errante

          2. Làeda

            Sinceramente non mi sembra il caso di fare tanta storia per capire se “questa estate ci ha resi migliori o meno”: gli insegnamenti sono soggettivi, c’è chi li apprende più,chi meno, chi si fa coinvolgere, chi se ne infischia. Sono stati presi ad esempio 2 avvenimenti importanti: la morte di Giovanni (che ho avuto modo di conoscere anni fa, ma poi il tempo ha dissolto anche il saluto) e l’incontro con Don Cozzi(a cui non ho partecipato per cause di forza, aimè, maggiore). Ovvio che dinanzi alla perdita di un giovane TUTTI, anche i non conoscenti, rabbrividiscano. E’ stato così per Giovanni, ma è stato così anche per Cloè, mia cara amica d’infanzia, per Leo, per Giuseppe… Io credo che OGNUNO DI NOI si sia fermato a pensare(chi più chi meno, certo)a quanto sia stupido a volte mettere a rischio la propria vita( e quella degli altri) per un banale VOLER DIMOSTRARE DI ESSERE FORTI… forti dinanzi a cosa? alla vita? …Io sono stata coinvolta molto da queste scomparse, ed ho tratto i miei insegnamenti, facendone IMPERATIVI CATEGORICI. Qualcun altro se ne sarà infischiato, continuando ad avere i propri vizi, il piede pesante, e quant’altro. Perché discutere in questi termini la COSCIENZA di ognuno di noi???!!!!

          3. ZODD
            Brava Laeda, mai risposta piu saggia.
            cmq voglio scrivere due parole anke io in merito che mi sento piu colpito,
            x quello ke puo importare un avvenimento che sia giovanni o don cozzi o quanto altro, resta solo un fatto che colpisce tutti noi a tal punto da predere le proprie decisioni, la verità fa male. da questo risultato ogn iuno nella propria facolta di scelta trarra le sue decisioni , di vita.
          4. Cinzia

            Ragazzi, non mi sembra sia il caso di scaldarsi troppo per quella che in fin dei conti era solo una riflessione personale, condivisibile o meno.
            Ognuno ha vissuto gli eventi di questa estate in maniera soggettiva, e questo è innegabile ed è un bene che sia così.
            LomFra, c’era ben poco da sfoggiare all’incontro del 24 agosto: mi auguro che il tuo disincanto non ti porti a vedere dello squallido cinismo laddove non ce n’è.
            Di solito, io e Corvo siamo agli antipodi, ma stavolta non credo che con le sue parole volesse insegnare al mondo intero come diventare migliore.
            Corvo, io concederei a tutti il beneficio del dubbio. Sì, è vero, eravamo pochini quella sera, ma – come dice Ape – forse è meglio un ridotto pubblico interessato che una grande platea disinteressata. Certi messaggi possono imprimersi con più efficacia.
            Che poi qualcosa o qualcuno cambi o sia cambiato, questo è tutto da vedere.

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