vedi rokko il problema non stà nella quantità dei debiti che si contrae, ma nella qualità delle opere che si realizza. ora se qualcuno spera di vincere elezioni puntando sul fatto que gli amministratori precedenti abbiano contratto dei debiti,  sbaglia e personalmente ritengo che dovrebbe imparare a fare politica, anche perchè l’unica amministrazione in italia che non contrae debiti è solo quella che non fa niente. quindi il rapporto va fatto tra quello che si è speso e ciò che si è prodotto.

tu parli di vivibilità, e io ti dico che anche su questo bisogna capire da cosa deriva la vivibilità di un paese. se per vivibilità intendi la sistemazione di qualche area o l’abbellimento di qualche facciata, allora non posso essere d’accordo, perchè vivibilità per me significa qualità della vita, tutto il resto è (come dice una mia canzone,) coprire lo sporco con un po di colore. qualità della vita significa lavoro,sanità,scuola,ambiente,traffico,anziani,asili,ecc. a monte invece tutto questo è si tramuta in disoccupazione, precariato, lavoro nero, carenza delle strutture scolastiche, abbandono degli anziani, aumento indiscriminato di abuso di sostanze stupefacenti trà gli adolescenti,caos della viabilità e dei parcheggi,periferie completamente abbandonate e via dicendo, e credimi il fatto che alla provincia, regione o governo nazionale ci siano persone di colore diverso non significa nulla perchè il tutto dipende dalle scelte che fa una amministrazione, dalle priorità che si da e dalla sua progettualità.

Il fallimento di Mario, che per me resta comunque una persona squisita, sta nel fatto di non aver saputo cogliere le reali esigenze del paese e più che alla vivibilità ha pensato alla visibilità(sarei stato molto più soddisfatto se si fossero contratti debiti per realizzare una struttura di recupero e lotta alla tossicodipendenza).

Hai fatto bene a ricordarmi l’esperienza fatta nell’abbazia diversi anni fa, anche perchè ancora oggi sono pienamente convinto che i fenomeni di disgregazione sociale e di disagio giovanile si combattono solo con l’aggregazione e inziative come quella che abbiamo messo in piedi quella volta, quindi rokko è in quel senso che vanno impiegate le risorse, soprattutto mettendo da parte le ipocrisie che coinvolgono la politica montese, che mentre oggi parla in un certo modo, ieri non pensava la seconda volta a mandarci tutte le sere i carabinieri.

questa è storia, quella vera fatta di esperienze e non parole al vento.

ciao con affetto