domenica 22 Dicembre 2024

Per le elezioni ci sarebbe il codice di autoregolamentazione

Visto il clima elettorale che sta dominando e che dominerà il blog fino al 28 maggio, anch’io voglio restare in tema e sull’argomento volevo mettere in risalto un elemento di novità che dovrebbe contraddistinguere questa tornata elettorale rispetto alle precedenti: il codice di autoregolamentazione rivolto ai partiti per prevenire infiltrazioni mafiose nelle istituzioni. La notizia è passata sottotono sui mass media e quindi a beneficio di chi non lo sapesse vi spiego un po’ di cosa si tratta. La Commissione bicamerale Antimafia ha approvato all’unanimità, con un accordo bipartizan, un codice di autoregolamentazione rivolto ai partiti che prevede che gli stessi non candidino alle prossime elezioni comunali e provinciali le persone rinviate a giudizio per reati di associazione mafiosa. Personalmente credo che sarebbe una cosa fantastica in quanto si eliminerebbe il problema delle infiltrazioni mafiose alla radice e cioè mentre adesso il politico-mafioso, fino a quando non viene accertata la sua colpevolezza, già amministra la cosa pubblica per perseguire vantaggi illeciti, adesso non lo potrebbe più fare. Nonostante le aspettative molti hanno suscitato riserve sull’efficacia del codice in quanto non vincolante e applicabile a discrezione dei partiti. Non si comprende, infatti, perché questa preclusione riguardi le sole elezioni comunali e provinciali e non anche quelle regionali, politiche ed europee. Forse la risposta è facile trovarla nei fatti; nel parlamento attualmente ci sono 13 condannati in via definitiva, di cui due facenti parte della stessa Commissione bicamerale Antimafia. Aleph zero recentemente ha pubblicato un post, quanto mai condivisible, a proposito della costituzione dei circoli delle libertà e dei rapporti con il suo fondatore Dell’Utri, ponendo degli interrogativi importanti e nello stesso tempo inquietanti. Comunque personalmente non sono troppo pessimista perché qualcosina si sta iniziando a fare e vivamente spero che il codice venga applicato con la stessa forza di una norma imperativa. Anche per le elezioni nel nostro capoluogo ci sono delle situazioni molto ambigue. Staremo a vedere.


Commenti da Facebook

39 Commenti

  1. aleph zero

    è un primo passo… ma non ce la beviamo tutta, ci sono moltissimi modi per sviare…

     

    io proporrei anche il divieto di candidare persone palesemente incompetenti che vengono candidate solo per il fatto di essere in vista.. vedi cicciolina qualche tempo fà, o l’onorevolissima Luxuria.

     

    Sembra che a monte ci saranno delle candidature simili, naturalmente di persone in vista che saranno poi abilmente pilotate in caso di successo.

     

    siete pronti alle liste? ci risentiamo quando saranno rese pubbliche per una piccola analisi dei nomi? 

     

     

    Homo Sapiens nello spazio

      1. ciffo

        La penso come aleph…. ci metto la mano sul fuoco.
        Sono sicuro che più della metà dei candidati che ci ritroveremo nelle 3 liste saranno stati scelti SOLO in base al numero di voti che portano come bagaglio.

        1. falco

          Così facendo si mandano a quel paese proprio quelli che sono i canoni della buona educazione. Il “bon ton” và proprio a farsi friggere. 

           Ragionando in questa maniera non fate altro che, offendere l’intelligenza dei candidati. 

          Non trovo assolutamente corretto che, a priori,  giudichiate chicchessia

          senza, nè, sapere, nè, conoscere, basandovi esclusivamente su dicerie e aneddoti del tutto campati in aria e prive di fondamenta.

          Ritengo assolutamente paradossale il fatto che un candidato accreditato di un buon pacchetto di consensi allo stesso tempo incapace di avere una coscenza autonoma e critica all’interno di un gruppo.

          A questo punto mi sorgerebbe spontaneo chiedermi sulla base di cosa questo tizio sarebbe accreditato di tanti consensi.

          Proprio perchè, semmai vi sarà, gente nuova (ben venga) sono fermamente convinto, invece, che essa farà bene la propria parte, almeno  lo auspico,irrorando, finalmente, il sistema di quella linfa fresca necessaria al dovuto e necessario ricambio generazionale.

          Poi, il tutto, credo dipenda esclusivamente da loro e dalle loro capacità, e, se permettete, questo lo potremo giudicare solo alla fine del mandato.

          Comunque non è colpa di nessuno se la legge prevede che dei 20, nel migliore dei casi, solo 13 saranno coloro che siederanno in consiglio comunale.

          Quindi per favore smettiamola di offrire alla comunità soltanto preconcetti, ed  auguriamo a tutti i nuovi, di qualsiasi schieramento facciano parte, un in bocca al lupo per la campagna elettorale e semmai riuscissero ad arrivare in consiglio un buon lavoro ed un augurio di comportamento leale e sereno nei confronti di “tutti” i cittadini.

           

          1. ciffo

            …qualche giorno fa davi antidemocraticamente, maleducatamente e senza alcun ‘bon ton’ del “trombone” a uno dei candidati a sindaco di Montescaglioso solo perchè questo si è permesso di creare una lista civica.
            E ora noi avremmo dei preconcetti solo perchè constatiamo che i nomi che circolano (molti certi al 100%) sono i soliti da anni a questa parte e che hanno visto sempre un consenso in numero di voti paragonabile per consistenza solo alla latitanza e incompetenza che poi hanno contraddistinto gli stessi nel loro operato in comune.
            Se poi vogliamo fare i “politically correct”…. ok… buon lavoro a tutti… siete lì tutti perchè lo meritate! E babbo natale esiste.

          2. falco

            Suvvia, vi ritengo gente intelligente e penso sappiate certamente che

            stiamo parlando di due argomenti distinti e separati. 

            Comunque:

            Avete praticamente  dato ingenerosamente del riempilista e tappabuchi chi, giovane alle prime armi si cimenta, con coraggio , all’interno di uno schieramento politico

            Tutt’altra cosa

             Invece  quando, l’altra volta, ho gridato tutto il mio disappunto, dando ( di proposito in maniera maleducata) del trombone chi, risaputamente a sua volta poco educata, vecchia volpe della politica, si presenta, dopo aver chiesto le primarie e non candidarsi,  con una lista civica, con il chiaro ed esclusivo intento di danneggiare una sola parte, avvantaggiando  l’altra.

            Questo, precisai allora, alla luce della situazione politica di monte cioè con l’elettorato spaccato perfettamente a metà.

            Non penso stiamo trattando lo stesso argomento. O no?

             

    1. Raf

      Sottoscrivo l’intervento di aleph per quantp riguarda la mancanza di competenza.
      Troppo spesso le persone sono scelte per il loro peso elettorale o politico alll’interno del loro partito, non prendendo per niente in considrazione le competenze.
      Questoavviene non solo in fase di scelta delle liste, ma anche in fase di “assegnazione delle poltrone”.
      E il problema della mancanza di competenze ai vertici delle organizzazioni non è trascurabile

      1. piovasco

        D’accordo sulla mancanza di competenza ma non capisco perchè ad esempio sono state portate da Aleph prioprio quelle due persone. Da cosa dobbiamo giudicare la competenza? Io per esempio ricordo la campagna elettorale fatta dalla Staller a suo tempo e non mi sembravano idee malsane. Evidentemente ci riteniamo tutti migliori di altri nel giudicare gli elettori che esprimono comunque una preferenza.

        Preferisco mille volte una Staller in parlamento eletta con delle preferenze personali che un pinco pallino qualsiasi dei membri dell’attuale parlamento, eletto per nomina della partitocrazia. 

         

        è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago…

        1. ciffo

          Preferisco mille volte una Staller in parlamento eletta con delle preferenze personali che un pinco pallino qualsiasi dei membri dell’attuale parlamento, eletto per nomina della partitocrazia.
          very-camel… approvo e sottoscrivo!

          1. LomFra

            credo che sia una scelta matura quella di analizzare e valutare caso per caso… ma credo che in linea di massima aleph abbia ragione, e cioè che una persona incompetente o alle prime armi che sembra abbia la possibilità di apportare voti considerevoli, sia preferita ad una persona capace ma poco quotata o troppo ambiziosa… questo è un dato di fatto, basta parlare con la gente e vedere a quanti “appetibili” sono state fatte proposte da una parte e dall’altra!

            Quello che non capisco è perche falco dice che si stanno offendendo persone giovani o inesperte, non credo che si sia fatto qualche nome, o forse tu ne sei a conoscenza di qualcuno? forse è meglio aspettare le liste e poi se ci sarà da commentare ben venga, siamo un sistema libero. L’importante è che la gente nell’urna faccia una scelta critica

            ramingo errante

          2. falco

            Non conosco i nominativi delle liste.

            condivido la tua ultima parte. In effetti anch’io ritengo molto importante che la gente nell’urna faccia una scelta critica ed aggiungo che voti liberamente senza condizionamento alcuno, secondo le proprie convinzioni.

            Non mi riferivo a nessuna persona in particolare, dissentivo  da aleph e ciffo ritenedo ingenerose le loro critiche nei confronti dei giovani candidati, a loro giudizio, utilizzati, da riempiliste, tappabuchi e per il solo tornaconto in termini di voti che gli stessi apporterebbero alla lista.

            Non sono d’accordo con questa tesi ribadendo che così dicendo si offende l’intelligenza di questi giovani candidati.

             

             

          3. falco

            per quanto riguarda le competenze, ritengo la questione ampiamente superata con l’avvento degli statuti comunali.

             Oggi, se lo statuto comunale lo prevede, è possibile dare responsabilità dirette ad esperti e competenti senza che questi siano consiglieri comunali.

            ritengo la cosa molto positiva in quanto credo che sia necessario discernere, separare, le competenze tecniche dalle responsabilità politiche. Ma questa è tutta  un’altra storia che potremo tranquillamente affrontare con più calma più in là.

            buona sera a tutti 

          4. ZODD

            Esisterebbe un titolo di studio particolare x candidarsi in politica?
            se uno lo fa , è xke si sente di farlo x i suoi ovvi motivi. a maggior ragione se ottiene dei voti e riesce ad entrare nella vita politica , avrà come x magia un nuovo mestiere dove nessuno è nato imparato.
            ciò non toglie i risultati finali buoni o brutti che essi siano , le colpe posso essere di altri oltre del candidato stesso.
            per quel po che ho conosciuto della politica ho capito , che anche la persona più saggia o più brava , deve fare i conti con coloro che stanno al di sopra di lui o al suo opposto.
            quindi se veramente volete parlare dell’operato della politica a mio avviso dovreste cambiare la politica stessa.
            buona serata a tutti.

  2. ciffo

    Hai ragione Ant… anche se dire soltanto che a Matera c’è una situazione molto “ambigua” è un pò addolcire la pillola 😉
    Leggetevi questo articolo uscito qualche giorno fa su REPUBBLICA:
    Potenza tra delitti e consorterie
    L’autore, Alberto Statera, partendo da Potenza e da alcuni delitti irrisolti accaduti anni fa, getta ombre lunghissime su uno dei candidati alla poltrona di sindaco di Matera che noi montesi conosciamo molto bene.

    1. vince_ditaranto

      Ok ragazzi, credo di condividere molte delle affermazioni che avete fatto, nessuno sembra dire sciocchezze. Un motivo c’è: non si sono chiariti i termini della discussione.
      Punto primo: bisogna intendersi su chi secondo voi è un “politico” capace. Per voi un politico capace, e quindi degno di essere eletto, è una persona corretta e onesta che fa il proprio dovere mostrando competenza e un po di buon senso? o è il personaggio “fumoso” intrallazzato con chiunque che ha le mani in pasta dappertutto, colluso a destra e manca, e quindi capace di portare voti, molti voti???
      Prima di parlare dovreste rispondere a questa domanda. Ovvero secondo quale criterio voi andate a giudicare una “buona” scelta nella redazione delle liste elettorali.
      Questo dubbio a mio avviso è legittimo, in quanto non si capisce cosa il popolo auspica. A volte, nonostante le frasi di circostanza, fa comodo che al potere ci sia un personaggio diciamo “corruttibile”, perchè da buoni italiani abbiamo imparato, spesso a nostre spese, che il furbo è quello che fa strada. non penso di essere fuori tema perchè quando ti trovi a parlare di politica, in maniera anche molto spicciola in qualche bar, non è raro sentire commenti della serie “…era meglio quando c’era Andreotti, quello si che sapeva come far girare i soldi..!!!”……ma stiamo scherzando!!!!!!!! Una delle maggiori cause della nostra rovina! Uno dei maggiori responsabili del nostro debito pubblico.
      Quindi caro Falco, Ciffo Raf & co., chiariamoci….prima di parlare, dite come il politico deve essere secondo voi come premessa necessaria a qualsiasi considerazione.
      E poi un ultimo appunto all’amico Falco…., ormai ho inteso la tua totale buona fede..ma porca miseria, un po di coerenza!!! Qui mi sento di condividere la riflessione di Ciffo…adottiamo lo stesso metro di giudizio con tutti.
      Se si aaplicano asetticamente le leggi della “democrazia”, allora condivido con te il disappunto sulle critiche rivolte a candidati che devono ancora eprimersi, dando a chiunque la possibilità di operare e concedendo il beneficio del dubbio anche a personaggi ambigui che potrebbero sempre rivelarsi positivi. Ma allora capisci come sia in contraddizoine con il giudizio che hai espresso sulla terza lista. Teoricamente tutti hanno diritto a presentarsi.
      Se poi parliamo in maniera pratica, lasciando da parte le teorie mai espresse, sono daccordo con te che la terza lista è espressione di un rimpasto e guidata da vecchi volponi che vogliono risalire la china. Ma allora con questi presupposti non puoi biasimare chi è scettico anche verso i candidati delle altre liste, appunto perchè ci si basa sull’esperienza di quello che è avvenuto nel paese con nomenclature simili.
      allora mettiti d’accordo con te stesso…..si parla di Politica o di politica?????

      1. falco

        A questo punto si rende necessario riepilogare un po la discussione.

         L’altra mattina connettendomi su monte.net, come faccio ormai da un anno a questa parte, leggo tra gli argomenti nuovi del forum, testualmente “ Per le elezioni ci sarebbe il codice di autoregolamentazione “.

        Ritenendo l’argomento interessante lo leggo tutto e scorrendo col mouse mi imbatto nel post di Aleph Zero dal titolo “ politici o status symbol???”  leggo testualmente: è un primo passo… ma non ce la beviamo tutta , ci sono moltissimi modi per sviare….. io proporrei anche il divieto di candidare persone palesemente incompetenti che vengono candidate solo per il fatto di essere in vista…vedi cucciolina qualche tempo fa, o l’onorevolissima luxuria.

        Sembra che a Monte ci saranno delle candidature simili, naturalmente di persone in vista che saranno poi abilmente pilotate in caso di successo. Ecc. ecc..

        Quindi intervengo io, senza approfondire più di tanto, ed accuso Aleph di essere un po’ prevenuto nella questione.

        Allora Ciffo, per avallare e rafforzare ulteriormente la tesi di Aleph, “ si predispone” a “mettere la mano sul fuoco.

        A questo punto sentivo il dovere di spiegare il motivo del mio dissenso sottolineando che nell’intervento di Aleph carpivo la totale mancanza di rispetto nei confronti di persone che autonomamente in pieno status di intendere e di volere decidono o accettano di candidarsi.

        Trovavo assurda la tesi che gente in vista (preciso di Monte) e sebbene in vista, una volta eletta, si lascerebbe abilmente,  ed aggiungerei, ingenuamente manipolare “dall’orco cattivo” (il marpione politico di turno).

        Qui verrebbe da chiedersi, a questo punto, cosa si intende per gente in vista, perché se è come la intendo io, cioè persone capaci che grazie al loro modo di proporsi, alla loro intelligenza tanto esemplare da guadagnarsi le simpatie di molti, difficilmente sarebbero ingenue e manipolabili.

        Non riesco a capire la mia incoerenza nell’affermare questo semplice concetto rimarcando la totale diversità di argomento.

        Se incoerenza è avere giudizi diversi su argomenti diversi allora io sono, e felice di esserlo, incoerente.

        A Corvo (che saluto) dico che non ho criticato la terza lista, né alla sua legittimità,  attenti a questo, non confondiamo le cose.

        Io ho criticato il Rappresentante di quella lista, ritenendo chiaramente strumentale e provocatoria la sua presentazione . In quella discussione avevo anche spiegato bene il motivo.

        Sempre che non si verifichino le previsioni di Titus e LomFra.

        Buona giornata a tutti.

        1. ciffo

          Io non ho mai parlato di giovani che faranno da riempipista o tappabuchi.
          Ragazzi alla prima esperienza che potrebbero essere manipolati forse ce ne saranno ma non credo che nelle liste abbonderanno gli under 30. Ce ne saranno pochi… speriamo gente in gamba e già matura.
          Piuttosto io sono pronto a mettere la mano sul fuoco che ci saranno molti personaggi che in comune vanno per farsi gli affari propri, che latitano la maggior parte del tempo del mandato, che hanno zero contatti col territorio (a parte i tanti amici da accontentare) e che non si sporcano mai sul serio le mani per il bene del paese…. insomma i personaggi “fumosi” di cui parla corvo… i primi che vengono convocati dai partiti!
          Parlando a Pasqua con un politico e spiegandogli l’assurdità secondo me di alcune candidature questi mi ha risposto che è un compromesso necessario a cui bisogna scendere per poter vincere. Invece è meglio perdere secondo me, stando così le cose. Sembra quasi che si faccia politica non per il bene del paese e passione ma per “vincere”… quasi che il partito sia la squadra del cuore.

          1. piovasco

            Non per semplificare le cose, ma da quel che ricordo io e per quello che mi raccontava un amico, diciamo così, del mestiere, a Monte le cose sono spesso molto prevedibili almeno in teoria, e mi spiego. 

            Ognuno dei vecchi partiti ha o aveva uno zoccolo duro, la percentuale di voti che non si sposta. Poi ci sono le famiglie. Alcune famiglie note, molto numerose sono note pare per la caratteristica di votare in blocco ed ognuna di esse, voto più voto meno sposta sui 100 voti. Se teniamo conto del numero totale dei votanti e sulla base dell’esperienza delle ultime consultazioni, i più esperti riescono a prevedere già da prima il risultato raggiungibile.

            Spesso è proprio l’ottenimento in cambio della promessa del posto o del favore ad una di queste famiglie che si vincono le elezioni. Vi dico addirittura che gli espertissimi, che non sono pochi, riescono sull’analisi del voto per sezione a conoscere la preferenza espressa da un nucleo  o addirittura dal singolo elettore.

             

            è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago…

          2. Wiseman

            falco,mi dispiace deluderti, ma è vero!

            io,alle ultime elezioni,pur nella solitudine della cabina, non ho mai capito come hanno fatto però mi hanno individuato! sapevano alla singola unità il numero dei votanti della mia zona e, perfino chi votava per chi.

            per cui non mi sembra tanto una leggenda

          3. ant

            Personalmente mi viene difficile condividere quanto dice aleph zero sulla preselezione dei candidati in base a requisiti di capacità, competenza o di chissà quali altri doti positive. L’etimologia del termine democrazia significa proprio governo affidato al popolo quale unico soggetto destinatario di questo potere. Il concetto di popolo certamente può essere scomposto a seconda delle qualità che lo compongono, ma precludere ad una sola di queste, la possibilità di esercitare il proprio sacrosanto diritto di rappresentanza, significherebbe attenuare notevolmente il principio di democrazia e ancor peggio suddividere i diritti e i doveri dei cittadini a seconda della caste sociali di appartenenza. Il problema, dal mio punto di vista è un altro.  L’incapace può anche non saper amministrare la cosa pubblica ma, sicuramente, sarà più affidabile rispetto ad una persona capace, la quale è più facile che utilizzi questa sua qualità non proprio a vantaggio della intera collettività di cui potrebbe avere una visione molto ristretta se non addirittura individuale. Bisogna, invece, rafforzare la preclusione di cui parla Aleph zero nei confronti di quelle persone che abbiano un conflitto di interessi, che abbiano dei carichi pendenti con la giustizia (codice di autoregolamentazione) o che abbiano delle incompatibilità con il loro impiego. E’ solo perseguendo questi obiettivi che la politica può diventare più trasparente, più efficiente, ed assolvere pienamente alle sue funzioni. Forse quanto auspico è fantascienza, ma dei segnali positivi ci sono ed è anche un nostro compito supportare queste iniziative al fine di renderle più esecutive possibili.

          4. Art

            Ant scrive:  L’incapace può anche non saper amministrare la cosa pubblica ma, sicuramente, sarà più affidabile rispetto ad una persona capace, la quale è più facile che utilizzi questa sua qualità non proprio a vantaggio della intera collettività di cui potrebbe avere una visione molto ristretta se non addirittura individuale”.

            A dir poco sconcertante. Vorresti un’amministrazione piena di incapaci? Dov’è scritto che una persona capace e magari intelligente pensi solo ai propri vantaggi?

          5. ant

            Caro Art, vedo che non hai afferrato per niente il senso del mio discorso. E’ naturale che nessuno vuole persone incapaci come amministratori, non sono un autolesionista. Premesso che non ho mai visto amministratori incapaci, nel senso che intendo io, converrai con me che dovendo scegliere tra un amministratore capace, ma ladro, ed un incapace onesto, opterei per la seconda soluzione. Diceva Monsieur De Lapalisse: “meglio un asino vivo che un dottore morto”.

          6. ciffo

            Onestà, umiltà, dedizione al lavoro, capacità diplomatiche, apertura mentale, esperienza di studi e professionale… questi secondo me alcuni dei valori che si dovrebbe considerare per individuare candidati. Sicuramente chi rispecchia questo profilo risulterà poi essere anche competente.
            I valori utilizzati invece (sempre secondo me) oggi sono altri:
            arroganza, furbizia, predisposizione all’inchino e alla ruffianeria, visibilità… tutte cose che spesso possono essere confuse con “successo” della persona e quindi competenza. :’O

          7. Cinzia

            Posso confermare anch’io che non si tratta di leggende metropolitane nè paesane…
            Appena esci dalla cabina ed inserisci la tua scheda nell’urna, sei stato già radiografato, esaminato e … bollato! Nella maggior parte dei casi, la radiografia è esatta… alla faccia del voto libero e segreto!

          8. falco

            Sulla base della mia esperienza posso tranquillamente confermare che quello che dite è pura leggenda.

            Nelle tante ore a gozzovegliare nei seggi elettorali, per ammazzare il tempo, chi ci tiene, a tutti i costi, a mettersi in mostra come grande esperto, tira a indovinare.

            Poi, voi che avete fatto le scuole “alte” suppongo conosciate bene il sistema della statistica e dei calcoli di probabilità. Essendo monte suddivisa per sezioni e, i soliti esperti, perennemente calcanti i seggi elettorali, conoscendo il risultato di quella sezione alle elezioni precedenti e, sapendo che a monte difficilmente un elettore cambia orientamento il gioco è fatto.

            Scoperto l’arcano?  Wiseman e Cinzia?

            Vi dirò di più:

            Ad esempio tempo addietro quando le sezioni delimitavano altri quartieri, prima ancora che si votasse si conoscevano i risultati del mitico seggio Nr. 5 da sempre considerato “Rosso” ed il mitico seggio Nr.3 da sempre “Nero”.

            Poi non dimentichiamo che a monte ci si conosce tutti.

              

          9. ciffo

            Non so a Monte ma il sistema di calcoli incrociati che permette di capire “chi ha votato chi” è realtà in molte città. Non mi meraviglierei che lo fosse anche a Monte.

            Avete visto lo speciale “W L’ITALIA” su “pane e politica” andata in onda qualche settimana fa su RAI3? Si parlava di capi-elettori, persone con liste dettagliate di ogni singolo elettore, delle sezioni in cui vota.. tutto. Persone al soldo del partito di turno, o meglio della lobby di turno e ricompensati con posti pubblici per se e i propri familiari.

            Se ve la siete persa e ne avete voglia (attenti però ce poi non andate più a votare):

            http://www.media.rai.it/mpmedia/0,,RaiTre-witalia%5E20291,00.html

          10. titus

            Il voto se analizzato, per singola sezione non è segreto…
            è vi dico il perchè…..
            Prima a Monte c’erano 17 sezioni elettorali, divise per quartieri e vie.
            Se il candidato Pasticcio si preparava la sua buona lista di votanti… con il sistema delle preferenze, si poteva risalire se una persona aveva dato la Preferenza a Pasticcio o A Caio…
            Quindi se in una sezione ci si aspettava di avere 15 preferenze… e ne aveva 5 di fatto c’erano stati 10 votanti che non lo avevano appoggiato…
            poi partiva la ricerca di chi non aveva votato per lui….
            Ancora più facile era quando le preferenze erano accoppiate 2-3-4… allora ci si sfiziava in una lista elettorare a preparare le combinazioni, che il più delle volte rappresentavano un’indicazione di voto (una vera e propria firma)dell’elettore.
            Be ora il discorso è cambiato perchè avendo ridotto le sezioni elettorali c’è stata una nuova distribuzione delle strade e delle zone all’interno dei seggi, ma con un po di buona volontà e perdendoci un po di tempo… si può stabilire chi ha votato chi…
            buona giornata a tutti

  3. vince

    Mi permetto di intrommettermi nella vs discussione sulle amministrazioni comunali, io credo che il Comune dev’essere amministrato come un’azienda privata nel senso che chi va aa amministrare Sindaco ed Assessori devono gestire una propria impresa con lo scopo di migliorare i servizi e la vivibilità del paese. Mi spiego meglio, devono amministrare con i propri beni cioè se a fine mandato ci sono dei debiti devono pagare loro con i propri beni, se si è avuto un profitto sarà diviso tra gli amministratori sempre tenendo presente il bene del paese.

    In questo modo si potrà vedere se qualcuno avrà le palle per amministrare.

    Con i soldi pubblici tutti sanno amministrare, tanto male che vada torno a casa senza rimetterci niente.

    A voi esperti di politica la parola……..

    1. RoKKo77

      Vince ti sei mai chiesto se per caso il comune avesse un guadagno cosa bisognerebbe fare?secondo la tua logica che gli assessori e il sindaco dovrebbero rimetterci di tasca propria di conseguenza dovrebbero mettersi in tasca quel guadagno giusto?caso diverso è che i politici dovrebbero magari pagare penalmente sugli sprechi o sui ritardi sulle consegne dei lavori ma piu che i ritardi io intendo colpire la mancata consegna di tanti lavori che vengono solo utilizzati a scopo elettorare come ad esempio la famosa ferrovia matera-ferrandina che doveva essere pronta nel 2005 come ci disse un mese prima di una campagna elettorale del 2001 il nostro ex presidente della “efficentissima e ricca” regione Basilicata.Morale della favola siamo al 2007 e non ci stanno manco i binari ancora!!!

  4. gianni

    Ma vi siete mai chiesti il motivo dei tanti finanziamenti inutili per la nostra regione? Vi siete mai chiesti perchè non si riesce a costruire una minchia di ferrovia lunga solo 18 Km? Ma perchè il politico del nord non ha molta importanza per la comunità mentre quello del sud è visto come Gesù Cristo? Vi siete mai chiesti perchè, nonostante le recenti indagini giudiziarie che hanno coinvolto l’ex- giunta regionale, ci sono politici di destra che sono solidali con quelli di sinistra?

    Poi ci dicono che l’esperienza delle primarie è una grande esempio di democrazia. Si certo basta vedere l’esempio di Matera dove si mette in dubbio il risultato delle primarie. Ci sono politici ( vedi Mastella ) che dicono che essere raccomandati non è un male.

    Ragazzi tutto ciò fa parte della nostra cultura e del nostro modo di vedere le cose. Penso che i primi responsabili di questo stato di cose è soltanto nostra. A mio avviso meritiamo questa classe politica perchè i loro comportamenti rispecchiano la nostra cultura.

    1. maurucc

      I politici sono ciò che chiediamo di essere!

      Il vero potere è in mano al popolo e non al politico di turno.

      Ora, quali sono le esigenze di un popolo è una questione ardua da affrontare.

      Chiedo il posto di lavoro? Mi accontenta? Merita il voto.

      Non ci lamentiamo della classe politica se le richieste sono quelle!

      La cruda verità è che siamo una razza di ignoranti……

      Potranno cambiare le nostre richieste? Vederci un pò intorno e percepire lo stato di arretratezza culturale che ci accompagna?

      Io non solo lo spero, lo voglio!

       

    2. titus

      Ragazzi… maurucc e gianni….
      Condivido a pieno ciò che scrivete…
      Non voglio inasprire i toni, di un discorso molto serio….
      Negli ulti mesi si è affrontato questo discorso i modo diviso…vedi l’istat parla di noi… assistenzialismo.. etc..
      ma oggi provo a fare un bilancio,
      LA REGIONE BASILICATA percepisce un sacco di soldi dal petrolio… cavolo potrebbe stanziare una parte di quelli per completare le infrastrutture che sono rimaste incompiute…, svariate strade e la ferrovia per Matera… con snodo Merci…
      secondo me non lo faranno MAI perchè questi grandi pensatori, non hanno nessun interesse ha dare una possibilità di sviluppo reale è concreto alle nostre cittadine… volete altri esempi varie zone induztriali che nascono vengono lottizzate e poi muoiono, perchè non abbiamo infrastrutture per il trasporto delle merci…
      noi ci svilupperemo quando avremo il teletrasporto, così non dovremmo essere dipendenti da pseudo finanziamenti…
      E assegni firmati a Vuoto vero Sig Ministro Pro Tempore Pecoraro.

    3. michela

      Gianni, riprendo quello che hai scritto:”Ci sono politici ( vedi Mastella ) che dicono che essere raccomandati non è un male.”… io aggiungerei che gran parte delle persone che fanno parte della generazione che ci ha preceduto e che ci precede, facendoci da educatori, pensa questo.
      “Ragazzi tutto ciò fa parte della nostra cultura e del nostro modo di vedere le cose”… mi chiedo: poichè “la meravigliosa irresponsabilità” della giovinezza ci fa invece vedere tutto il contrario, riusciremo ad essere tanto forti da essere il più a lungo possibile irresponsabili?
      quando avviene quella caduta nell’omologazione al sistema “responsabile” che ci fa tanto indignare e rivoltare contro la trappola in cui non vorremmo cadere?
      come mai chi ci precede non è più capace di sentire il peso sottile della vischiosa ragnatela in cui sguazza quotidianamente?
      quanto e come ci si debba rendere immuni per non cedere alle lusinghe del ragno?
      quanto lontano dalla nostra terra, dai discorsi dei nostri padri, dai comportamenti di quelli che riteniamo adulti, ma di cui iniziamo a mettere in dubbio il modello, dobbiamo andare per far sì che non ci si senta tentati?
      Quanta capacità di NON avere “rispetto” per chi ci dice di “diventare grandi e smetterla con gli ideali, che la vita è un’altra”..si deve avere per portare avanti una battaglia che è già persa in partenza?
      Quanto dobbiamo essere capaci di camminare da soli, di non aver paura dell’isolamento, della sconfitta, di fare il Grillo parlante, di urlare che questo sistema è sbagliato, corrotto e insopportabile?
      Per quanto tempo nella vita di un uomo si riesce a lottare contro i mulini a vento?
      Di quanta capacità d’arroganza deve essere dotato un giovane per dire che suo fratello, suo cugino, suo zio, suo padre, persino il suo migliore amico è caduto nel sistema?
      Quanto, invece, sarebbe più comodo dire di sì e aspettare che ci arrivi a casa la ricompensa per una croce segnata sulla scheda elettorale che ha le sembianze di un regalo con su scritto l’indirizzo del posto dove firmeremo per tutta la vita il nostro cartellino?
      Sì, Gianni, è vero siamo noi i responsabili di questo sistema, siamo noi quando perdiamo la capacità di credere di essere diversi, di essere in grado di ostacolarlo questo sistema, quando ci dicono che da soli non possiamo cambiare lo stato delle cose, quando ci invitano ad abbassare la testa per il “bene del nostro futuro” e non fare gli eroi quando ancora puzziamo di latte, siamo noi i responsabili quando crediamo che questi siano “consigli” invece che storture.
      Non siamo noi che vogliamo rimanere qui e migliorare questa terra,ma siamo noi quando veniamo costretti ad accettare questo stato di cose perchè non abbiamo altre soluzioni.
      Sono loro i responsabili quando ci vogliono convincere che le cose vanno così e che “sei giovane… poi non ti stupirai più”.
      Ma sarò già un pò felice di non essere io quando dovrò a mia volta dare consigli.
      Non avere “responsabilità” al banco d’accusa è un gran sollievo.
      Per quanto tempo riusciremo a sentirci sollevati è una domanda che mi pongo tutti i giorni da quando mi sono laureata, e, caro Gianni, spero di rispondermi a lungo che, no, non meritiamo questa classe politica.

      topobiche_81

    4. Wiseman

      caro Gianni, questa storia della nostra cultura, ridotta ai minimi termini,proprio non mi va giù.

       sei davvero convinto che se Prodi & C.,in campagna elettorale,avessero parlato dell’indulto,dei dico e della finanziaria,avrebbero vinto le elezioni? che centra questo con la nostra cultura?

       Mi rifaccio al solito Travaglio:se la politica,lascia fare ai comici, vedi l’intervento di Grillo all’assemblea degli azionisti Telecom,se la politica lascia dire ai giornalisti cosa non va,se la politica lascia a giovani scrittori (Saviane) fare quelle denunce a rischio della propria vita! se la politica,DELEGA ad altri i compiti per cui si propone e fa esattamente l’opposto di quello che promette,è colpa nostra?

  5. gianni

    Cara Michela complimenti per tutto quello che hai scritto. Il tuo è un ragionamento molto profondo. Condivido pienamente questa tua voglia di ribellarti a questa cultura. In particolare mi è piaciuta una tua frase: ” siamo noi quando perdiamo la capacità di credere di essere diversi”. Si è vero abbiamo paura di essere diversi, abbiamo la tendenza a non metterci in gioco, a non rischiare, a fare le vittime. Queste caratteristiche sono gli ingredienti perfetti per il sistema politico che, a sua volta, trova nell’assistenzialismo uno strumento efficace per assolvere i propri affari.

    Mi rivolgo a questo punto ai nostri politici locali e non: fateci la cortesia di smetterla di parlare dei giovani del sud. Vi prego è letteralmente odioso compiangere noi giovani. Penso che per migliorare le cose abbiamo bisogno di non avere più una lira dalla solita Unione Europea. Abbiamo bisogno di gente che ci offende, abbiamo bisogno di tirar fuori le palle ( scusate il termine).

     

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