Avevo sperato di aver frainteso, di essere stata tratta in inganno da “titolazioni parziali e fuorvianti”, così come aveva precisato la Conferenza Episcopale Italiana.
Ma davanti ad un’affermazione come questa: “Perché dire di no a varie forme di convivenza stabile giuridicamente, di diritto pubblico, riconosciute e quindi creare figure alternative alla famiglia? Perché dire di no? Perché dire di no all’incesto come in Inghilterra dove un fratello e sorella hanno figli, vivono insieme e si vogliono bene? Perché dire di no al partito dei pedofili in Olanda se ci sono due libertà che si incontrano? Perché poi bisogna avere in mente queste aberrazioni secondo il senso comune e che sono già presenti almeno come germogli iniziali”, mi sono resa conto che c’è ben poco da fraintendere, da travisare, da interpretare male.
Non bastava solo la “crociata” contro i DICO, il neo-presidente della CEI, monsignor Bagnasco, si è spinto ben oltre, a mettere una forma di convivenza civile sullo stesso piano di pedofilia ed incesto. All’inopportuna ingerenza da parte della Chiesa nel governo di uno Stato laico (o presunto tale) si aggiunge l’illazione più ignominiosa ed infamante per il genere umano. Garantire i diritti ad una coppia di fatto, etero o omo che sia, aprirebbe la strada all’accettazione di pedofili ed incestuosi? Come si fa solo a pensare di poter accostare una coppia di fatto, nel pieno godimento di un diritto civile, all’abiezione criminosa di pedofili ed incestuosi?
La sola idea che si possano associare le due cose, fa rabbrividire. Tanto più se essa viene concepita in seno ad un’istituzione, la Chiesa, fondata sui principi di amore universale, di uguaglianza, di fratellanza, di misericordia. Non è questo che ci hanno insegnato nelle lezioni di catechismo, prima della messa, la domenica mattina? Non ci hanno forse detto che tutti gli uomini sono figli di Dio e come tali uguali agli occhi del Signore? Non ci hanno forse raccontato di un uomo coi capelli lunghi, morto sulla croce, che predicava la pace e l’amore per il prossimo? Forse abbiamo frainteso tutti. Forse dobbiamo aprire gli occhi e cominciare a distinguere tra un comune individuo, che lavora, paga le tasse, rispetta la legge, la domenica mattina va a messa, accompagna i figli a scuola, ma non ha la fede all’anulare sinistro ed un comune individuo, che lavora, paga le tasse, rispetta la legge, la domenica mattina va a messa, accompagna i figli a scuola, ed ha la fede all’anulare sinistro. Nel primo potrebbe nascondersi un violentatore di bambini; il secondo, invece, per definizione, è degno di rispettabilità. Così come dobbiamo informarci preventivamente sul sesso del partner della persona che ci troviamo di fronte, per smascherare in tempo un potenziale adescatore di minori.
Mutatis mutandis, una caccia alle streghe in versione post-moderna. Alla gogna ed ai roghi di un tempo corrispondono discriminazione e pregiudizio. I tempi cambiano, occorre adeguarsi.
L’unico spiraglio di speranza proviene da uno sperduto ex-quartiere dormitorio della periferia di Treviso, in cui un anonimo Don Adelino Bortoluzzi afferma: “Nella mia chiesa entrano coppie di fatto, separati, omosessuali che non possono ricevere la Comunione ma che sono in comunione con gli altri fedeli. La chiesa è l’unico posto dove queste persone possono entrare senza che nessuno chieda loro un pass. Si sentono accolti da qualcuno più grande di tutti noi, dalle braccia della misericordia di un Dio che vuole bene a tutti”. Vox clamantis in deserto. Un urlo nel deserto.
Credo che sia deprimente soprattutto per un cattolico confrontarsi con una chiesa di questo tipo. Se prima con Giovanni Paolo II cercava di mostrare una faccia buonista e popolare ma nei fatti nascondendo una ferocia e una crudeltà paragonabile a quella degli anni più bui della controriforma adesso ha uniformato l’aspetto con la sostanza. Vorrei semplicemente ricordare il silenzio di fronte al dramma dell’AIDS nel terzo mondo ed all’unico espediente ad ora in grado di limitare la sua diffusione e cioè il condom. Per la chiesa di G. Paolo II il problema era risolvibile con l’astinenza…
Mi si ricorderanno le tante missioni cattoliche che aiutano le povere popolazioni africane. Infatti è proprio nella chiesa di frontiera, quella che agisce sul campo, che i fedeli riescono ancora a trovare l’umana pietà che li fa sentire parte di una comunità di misericordia. Fortunatamente la Famiglia Cristiana ha anche altre facce rispetto a quella delle gerarchie cattoliche. Facce capaci di mettersi in discussione e di confrontarsi con il mondo reale e moderno. Le chiese Cristiane Riformate ad esempio discutono e si confrontano con i propri fedeli anche alle alte gerarchie. Spesso i nostri prelati e i nostri politici continuano a confondere quello che per loro è peccato con quello che per la legge è reato. L’aspetto grave di questa situazione come tu sottolinei Cinzia è che i nostri politici per codardia e fame di potere dimenticano che sono stati eletti in uno stato laico e che rappresentano dei cittadini e non dei fedeli.
è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago…
Sì, Cinzia, mi sono scandalizzata anch’io sentendo l’accostamento assurdo e impensabile qualche giorno fa!
è inconcepibile!
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Voglio schierarmi controcorrente. Secondo me è ormai diffuso un sentimento di intolleranza nei confronti della chiesa, di chi la rappresenta e dei suoi dogmi.
Perchè stupirsi e indignarsi per atteggiamenti e frasi che possono sembrare “bigotte”? Se ci poniamo di fronte a questioni di religione con atteggiamento razionale dovremmo indignarci e sorprenderci per qualunque cosa…. il divorzio è peccato, il sesso prima del matrimonio è peccato, imprecare è peccato, mille cose non vanno bene… e allora?
Se hai fede le fai tue, le segui e stop. Se non ne hai e nn ti riconosci nei dogmi, nelle dottrine, nella gerarchia ecclesiastica accetti almeno che qualcuno possa rispettare questi valori e sentirli propri. Nell’islamismo ad esempio è previsto che la donna segua la guida dell’uomo, tra i testimoni di geova (credo) non sono permesse trasfusioni di sangue. Mille cose e frasi possono sembrare assurde. C’è bisogno per questo di indignarsi?
Io mi indignerei piuttosto per un politico che queste assurdità le fa proprie per prendere voti.
Con questa intolleranza siamo al paradosso… adesso ci vuole una scorta per Bagnasco che non è neanche più libero di dire la sua sui DICO. E leggiamo meglio le frasi…. ha parlato di relativismo morale… per assurdo secondo lui si potrebbe accettare anche la pedofilia se si fa proprio questo relativismo. Non sono d’accordo con lui ma non mi indigno e certo non mi sorprendo per queste affermazioni.
concordo con ciffo, ed aggiungo ciò che mi disse una persona… “che la religione, non è come una veste che asseconda delle nostre necessità, lo si fa allungare accorciare, stingere o allargare…”….
Infatti nessuno mette in discussione i dogmi. Qui si sta parlando di altro si sta parlando della sovrastruttura chiesa, che sta sopra la fede.
Il problema italiano è legato al Concordato. Nessun altro stato ha un regime concordatario con la Santa Sede. Dando anche per scontate le ragioni che possono portare uno stato come l’Italia a stipulare un accordo di questo tipo, non vedo dove sta scritto il diritto di ingerenza della CEI nel chiedere ai fedeli eletti in parlamento di obbedire ai dettami (e non dogmi) dell’organizzazione ecclesistica.
Cosa succederebbe se il parlamento italiano chiedesse con una legge di santificare Tizio piuttosto che Caio. Non si mette in discussione la Fede che è una cosa ben più alta delle problematiche terrene che possiamo avere noi poveri peccatori.
Secondo voi gli spagnoli sono meno religiosi di noi visto che hanno una legge sulla fecondazione assistita che gli consente di curarsi con le metodologie che la scienza gli mette a disposizione? Io personalmente trovo che gli atti di intolleranza ultimamente vengono da parte delle gerarchie ecclesistiche nei confronti dei cittadini che non la pensano come loro.
è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago…
aggiungo per esagerare , non mi risulta che i Testimoni di Geova abbiano mai chiesto ai propri fedeli eletti in parlamento di votare una legge che vieti le trasfusioni di sangue per tutti. Se mi sbaglio correggetemi (come disse qualcun altro).
è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago…
Scusa ma se ti dico “butatti nel pozzo” e tu lo fai il pazzo sono io o tu?
Trovo assolutamente normale per il clero dire la propria anche su cose politiche. Ad esempio a Monte non sbaglia certo don Vittorio a chiedere che piazze e palazzetti siano intitolate al papa. Al massimo sbaglia l’amministrazione a dimenticarsi della laicità della cosa pubblica.
…quello che dici a proposito del palazzetto, avviene anche a livello governativo!
Mi sa che i Testimoni di Geova, non votano per loro libera scelta … per loro libera scelta quindi… non potrebbero avere rappresentati in parlamento…
correggetemi se sbaglio….
Ciffo,
per come la vedo io, se è vero che stiamo assistendo ad una universale degenerazione di valori morali, è altrettanto vero che la Chiesa, con le sue posizioni di chiusura, non fa altro che aumentare ulteriormente la distanza tra sè ed il mondo reale.
Io non parlerei di intolleranza verso la Chiesa e chi la rappresenta. Io parlerei di “distanza”, di “incompatibilità” di vedute con una parte della Chiesa e solo alcuni suoi rappresentanti. Parlo di Bagnasco, di Ruini, del Papa. Fondamentalisti della religione. Perchè le parole del Card. Martini, uomo di Chiesa aperto al dialogo ed al confronto, rimangono lettera morta?
Perchè esempi come quelli di don Adelino Bortoluzzi sono rari come mosche bianche?
Non mi sembra che questi prelati allunghino o accorcino la veste a proprio piacimento, come dice Titus.
Ancora una volta, ribadisco che qui non si vuole negare all’uomo il diritto di seguire la propria fede, ma non si devono neanche imporre delle forme di vita condizionata a chi la fede non ce l’ha.
Siamo d’accordo.
Ma da parte mia ribadisco:
1) la distanza tra chiesa è il mondo reale è un problema, ma è un problema della chiesa… un avvicinamento sarebbe auspicabile come lo sarebbe per l’islam e altri. Ma stiamo parlando d’altro… questo c’entra poco con l’ingerenza.
2) un parroco o un vescovo che “suggeriscono” ai cittadini e ai parlamentari come agire e votare NON IMPONGONO… prendiamocela eventualmente con chi segue questi suggerimenti.
Proprio recentemente mi sono ritrovata a discutere con alcuni miei amici sulla questione dell’ingerenza della Chiesa nello Stato; mi connetto a Monte.net e ritrovo lo stesso problema affrontato qui. E anche qui voglio chiedervi: ma esiste davvero questa ingerenza? Secondo me NO. Ognuno di noi provi a pensare di essere un parlamentare votante la legge sui DICO, un votante cattolico, con una fede che lo sostiene 24 ore su 24. Come ogni gregge che si rispetti, esiste un pastore, che indichi la direzione da prendere per il pascolo. Ci sono luoghi più consoni al pascolo, altri no: il pastore, che ha certamente più competenza delle pecore, guida il gregge lì dove pensa sia più salutare per ogni pecorella. E le pecorelle fedeli al pastore, lo seguono. Stessa cosa, fuor di metafora: i fedeli hanno diritto di seguire il loro pastore, che dalla sua parte sente il dovere di indicare una direzione verso cui dirigersi nella complicata vita reale (se non lo facesse, che razza di pastore sarebbe?). Se fossi un votante cattolico, apprezzerei la guida del mio pastore, non la vedrei come ingerenza! E ho il diritto di dire la mia opinione in parlamento in base alla mia fede! Dove sta la costrizione? Un fedele che si reputa tale agisce secondo la propria coscienza, la propria fede: se non fosse fedele, non avrebbe motivo neanche di prendere in seria considerazione ciò che dice la Chiesa. Capisco la laicità dello stato, ma scusate: la base elettorale non è formata solo da cittadini laici, atei o quant’altro. Ci sono cittadini cattolici. Perchè in nome di questa benedetta laicità, il pensiero del cittadino cattolico dev’essere messo da parte? Perchè ci sono rappresentanti degli omosessuali che gridano a gran voce e non possono esserci rappresentanti della fede cattolica? Perchè questa paura di essere uomini di fede?
Cara Ape,
il tuo discorso non farebbe una grinza se non fosse per il fatto che la laicità dello Stato passa totalmente in secondo piano.
Se si è uomini di fede, senza paura di esserlo (perchè si dovrebbe poi aver paura?), ci si può liberamente sposare in Chiesa e contrarre il sacro vincolo del matrimonio in linea con le proprie convinzioni religiose e morali. Questo diritto lo Stato lo garantisce a tutti i cittadini ed il pensiero cattolico mi pare più che salvaguardato.
Se non si è uomini di fede, senza paura di ammetterlo (quanti matrimoni sono solo “contratti di facciata”?), e soprattutto se non si crede nell’istituzione del matrimonio, si dovrebbe poter scegliere di convivere con un’altra persona, vedendo riconosciuto il diritto di esercitare una scelta sulla base delle proprie convinzioni religiose e morali. Questo diritto lo Stato non lo riconosce giuridicamente, quindi il pensiero laico o “diverso” da quello cattolico mi sembra totalmente ignorato.
La fede ha a che fare con la sfera intima, spirituale della persona umana. La persona giuridica è altra cosa.
Se sono credente e praticante, sarò pecora del mio pastore, Dio, e non praticherò l’aborto, non userò metodi contraccettivi, sceglierò il sacramento del matrimonio come forma di convivenza ed avrò pieno diritto di farlo.
Se non sono credente, sarò pecora del mio pastore, la mia coscienza, e sceglierò se praticare l’aborto, usare metodi contraccettivi e scegliere forme di convivenza alternative al matrimonio. Come cittadino di uno Stato laico e democratico, pretendo che la mia libertà di scelta sia rispettata e che mi venga riservato lo stesso rispetto che io riservo alle persone di fede.
Se poi la mia libertà di scelta deve essere equiparata ad un relativismo morale che potrebbe degenerare in accettazione della pedofilia e dell’incesto, capirai che mi sento offeso come essere umano.
Il pensiero del cittadino cattolico non deve essere messo da parte, così come quello del cittadino laico. Perchè se davanti a Dio non siamo tutti uguali (ed è evidente, data l’intolleranza verso gli omosessuali), davanti alla Legge dobbiamo esserlo. Altrimenti non si può parlare di democrazia.
Scusa Cinzia, ma tutto questo rispetto per il cittadino cattolico io non lo vedo. Vedo invece che si vuol far zittire la Chiesa, zittire il mondo cattolico, si vuol far cambiare idea ai politici cattolici in nome di questa LAICITà che, secondo me, si sta trasformando in LAICISMO (con questa parola intendo la trasformazione della laicità in una assolutizzazione che la porta sullo stesso piano di una religione). Ti faccio una domanda: secondo te, per votare un qualsiasi decreto parlamentare, ogni deputato cosa dovrebbe tener presente? L’ideologia di partito? L’andamento della società? Delle norme morali? é a questo livello che dobbiamo portare il discorso. é inutile prendersela con chi dice di buttarsi nel pozzo o con chi sceglie di farlo. Riguardo l’allontanamento della Chiesa dalla società, secondo me bisogna ragionare al contrario: è la società che si sta allontanando dalla Chiesa, anzi, è arrivata a rinnegarla come facente parte della tradizione del proprio paese. O sbaglio?
Come al solito anche in questa occasione la politica si mostra sempre incoerente con se stessa. Quando il papa diceva che bisogna non fare la guerra molti politici di sinistra continuavano ad appoggiarlo. Nei loro interventi richiamavano sempre il pensiero della chiesa intendendola come se fosse una verità assoluta.Adesso, sempre gli stessi politici, dicono che la chiesa deve stare zitta è non ha nessun diritto di manifestare opinioni.
Cinzia la mio opinione è che i DICO bisogna farli, anzi avrei preferito i PACS. Mi sembra assurdo però che la chiesa non debba intervenire. Ti ricordo che in Italia siamo quasi tutti cattolici ( forse il 90% ) e francamente non capisco perchè la chiesa deve stare muta su questioni di questo tipo. Secondo me c’è la paura da parte di molti politici di votare qualcosa che va contro la loro base elettorale cattolica.
Io l’ingerenza la vedo da parte di questi politici verso la chiesa. Loro fanno le leggi e siccome non vogliono avere responsabilità ( non sono abituati ) allora fanno pressioni sulla chiesa perchè deve dire W i DICO.
Penso che in questa vicenda almeno bisogna dare atto alla chiesa di essere coerente con se stessa senza osservare la direzione del vento.
Un uomo politico dovrebbe scindersi. Ritagliare le convizioni appartenenti alla sfera privata e riporle in un cassetto. Dovrebbe essere libero di esercitare il suo potere e contemporaneamente, con le sue azioni, non dovrebbe risultare un danno per la collettività.I DICO non risultano un danno per la collettività.
Questo è il ruolo del politico moderno;puo essere cattolico, non deve essere filo-clericale.
Willianpoe, cito testualmente le tue parole per rispondere ad Ape. Perfettamente d’accordo con te.
Cinzia
Insisto con la domanda: cosa si dovrebbe tener presente per l’approvazione o meno di una legge? Non mi avete dato una risposta, ma una definizione di rappresentante dello stato. Ho capito che bisogna metter da parte le proprie convinzioni, ma, riprendendo ciò che ha scritto Will, chi o cosa decide che sia un bene per la collettività o meno? Io non vedo una risposta così scontata come sembra emergere dalle vostre parole..
Sarò tacciato di succubismo nei confronti di admin 😉 … ma devo concordare con lui: l’ingerenza della Chiesa non c’è perchè questa si esprime su materie di etica, che sono di propria competenza. E’ un suo dovere! Spetta ai politici ascoltare o no i vescovi.
Ma al contrario di ciffo, vorrei addirittura spezzare una lancia a favore dei “poveri” politici cattolici…
Anche se la ragione per cui questi votano contro i dico è di natura meramente elettorale, è anche vero che per loro si pone una questione di difficile soluzione. Essi si trovano a mediare tra le richieste della società civile e i dogmi per loro indiscutibili, in contrasto con le richieste della società civile. Se una scelta contingente può, in qualche modo, compromettere i princìpi a cui si ispira, il politico deve almeno porsi il problema. E’ come la crisi di coscienza di un comunista costretto, per motivi contingenti, a votare si per una missione della NATO.
Non solo: se un politico cattolico vota NO ai DICO non fa altro che assecondare il volere del suo elettorato che, si presume, sia contrario. Allora dov’è lo scandalo?
Lo scandalo, per me, è che da entrambe le posizioni non si riconosca la legittimità del punto di vista altrui… Sarebbe bene, invece, rispettare le posizioni diverse… poi chi ha ragione, lo decide la maggioranza.
E’ evidente a tutti che la Chiesa in Italia rappresenti un’ istituzione molto forte al punto tale che anche i suoi silenzi, a volte, possono essere considerati come tacite ingerenze. Molti politici rivendicano le loro radici cattoliche e soprattutto difendono i valori intangibili del cristianesimo e, nella fattispecie, della famiglia. Personalmente mi viene da sorridere quando il “capo” dei cattolici in parlamento, Casini, difende a spada tratta la famiglia quando egli stesso, di fatto, ha violato i suoi sacri dogmi in quanto pubblico concubino e quindi per la Chiesa pubblico peccatore. E’ chiaro quindi che sulla questione dei Dico i parlamentari cattolici hanno cavalcando l’onda lunga delle polemiche che, giustamente o ingiustamente, sono pervenute dal Vaticano per schierarsi idealmente dalla parte del giusto contro il male della società moderna. Ma in uno stato di diritto e laico, lo stato deve fare il suo dovere. Allorquando i divorzi sono statisticamente più numerosi dei matrimoni ed allorquando le varie forme di convivenza more uxorio aumentano in maniera esponenziale (quasi 600.000), lo stato non può chiudere un occhio ed ipocritamente difendere i valori di una famiglia che ormai non c’è più. I dico vanno proprio in questa direzione in quanto non equiparano le unioni di fatto alla famiglia, ma garantiscono ai primi, dei diritti minimi che uno stato democratico ha il dovere di concedere: assistenza per malattia o ricovero, decisioni in materia di salute o in caso di morte, successione nel contratto di locazione, tutela in materia di lavoro (maternità, paternità), diritti successori ecc…Basti pensare che forme di tutela anche più articolate sono state da anni introdotte nei paesi più evoluti ed anche nella cattolicissima Francia. Non condivido invece l’inclusione tra i dico delle coppie omosessuali che, con tutto il rispetto dei i liberi sentimenti che queste persone provano, non possono rappresentare il futuro della nostra società, e sarebbe un grave errore regolarizzare queste forme di unioni.
Ant,
ho seguito con interesse ed approvazione il tuo post, ma non posso condividere assolutamente quello che dici in chiusura, a proposito dei gay.
Non capisco cosa significhi l’affermazione per cui i gay non possono rappresentare il futuro della nostra società. Esistono degli “standard” forse che meglio ci rappresentano? Ignorare che esistono coppie omosessuali non è forse nascondere la testa sotto la sabbia e contribuire alla ghettizzazione di persone aventi pari dignità e diritti come cittadini?
Perchè non riconoscere loro pari opportunità in quanto essere umani, a prescindere dal proprio orientamento sessuale?
Essere gay non è una scelta, non è una malattia, nè un handicap. Quanti altri Matteo dovranno togliersi la vita a 16 anni, prima che ce ne facciamo una ragione?
“Non condivido invece l’inclusione tra i dico delle coppie omosessuali che, con tutto il rispetto dei i liberi sentimenti che queste persone provano, non possono rappresentare il futuro della nostra società, e sarebbe un grave errore regolarizzare queste forme di unioni”
RABBRIVIDIAMO
ant, queste tue parole mi hanno fatto davvero paura.
Non possono rappresentare il futuro della nostra societa???
Da propaganda fascista.
“tand it fatt ca mit fatt trasì”
Non volevo inrvenire poichè l’argomento già affrontato precedentemente con un post di Cinzia, se non sbaglio, prendendo spunto dai pupazzi del presepe della camera dei deputati. Però a furia di leggere post ed essere continuamente provocato e stuzzicato dalla CEI non potevo restarmene zitto senza ribadire e mettere a conoscenza la comunità virtuale del mio pensiero.
Innanzitutto esordisco col premettere che le faccende di letto degli altri mi interessano poco e penso che così dovrebbe essere per tutti gli altri nei miei confronti.
Pertanto credo che la chiesa stia facendo l’impossibile per far sì che il sottoscritto si allontani da essa, ormai definitivamente.
A lei non interessa se sono un buon cristiano, se:
– Non avrò altro Dio fuori di…..
– Non nomino il nome di Dio invano
– Ricordo di santificare le feste
– Onoro il padre e la madre
– Non uccido
– Non commetto atti impuri
– Non rubo
– Non dico falsa testimonianza
– Non desidero la donna (uomo) d’altri
– Non desidero la roba d’altri.
A lei interessa poco della mia anima. A lei interessa che mi sottoponga e mi genufletta ai suoi voleri ed interessi terreni. Deve assolutamente disporre di me al 100% .
Poco importa se io sono:
-divorziato
-pedofilo
-mafioso
L’importante è che io predichi bene e poco importa se razzolo male.
Chiudo col pregarvi di voler perdonare la mia, voluta, provocazione.
AUGURI DI BUONA PASQUA A TUTTI.
La definizione dello stato é l’unica RISPOSTA.
Non esiste un oracolo, una verità assoluta che decide chi o cosa sia meglio per la collettività.
Esistono i riscontri sul campo, esistono le analisi della realtà.
I DICO, PACS, migliorano la vita del popolo(sovrano) producendo effetti positivi per quelle tante coppie che scelgono di convivere. Non sono congetture di un libertino, bensi’ una analisi concreta di quello che accade in tutta l’europa.
L’unico(?) neo dei DICO è sicuramente quello di minacciare il potere di una lobby spirituale, che si ostina a rimanere chiusa nei suoi regali stanzoni, anzichè scendere in piazza ed osservare la realtà.
Innanzitutto mi ha dato molto fastidio essere apostrofato come fascista in quanto personalmente ho dei valori totalmente opposti, quindi è la più grande offesa che mi si potesse fare. Sulle coppie omosessuali ho semplicemente detto che ciascuno è libero di fare la propria scelta ed è un dovere della collettività rispettarla. Nessuno, di fronte a queste realtà, vuole nascondere la testa sotto la sabbia o ghettizzare queste persone che, come giustamente dici, devono avere pari dignità e diritti; da cittadini però, non come coppia. Partiamo dal presupposto indiscutibile, per quanto mi riguarda, che quando si parla di coppia si fa riferimento a due soggetti di sesso opposto. Con tutti gli sforzi che la chirurgia possa fare, ci sono delle differenze che precludono di fatto questa equiparazione nonché costituiscono per me, l’unica condizione che ne giustifichi una eventuale interessamento da parte del legislatore. Sfido su questo Willoanpoe a dirmi come concretamente per lui, le coppie omosessuali possano rappresentare il futuro della società, laddove quella dei nostri giorni sta vivendo una crisi d’identità profonda, una mancanza di valori sconcertante, dove i ragazzi sono sempre più dei cani sciolti privi di qualsiasi riferimento a partire da quello della famiglia. Riconoscere alle coppie omosessuali pari diritti significa andare contro la natura umana, significa andare contro la nostra storia e soprattutto significa andare contro il nostro futuro. Colgo l’occasione per augurare a tutti gli utenti di monte.net un buona Pasqua e soprattutto a Willoanpoe.
ho letto con attenzione i vostri comenti sull’argomento DICO e sulla eventuale ingerenza della chiesa sulla decisione dello stato. Credo che la questione non va posta in questi termini,o perlomeno non totalmente. Non è la prima volta che la “chiesa” tenta di condizionare le decisioni dello stato con i vari proclami o appelli al cattolicesimo e ai suoi valori chiamando alla crociata i cosidetti uomini di fede contro l’avanzare del peccato, dell’adulterio o peggio dello sconvolgimento delle regole prefissate. Lo ha fatto nel 74 contro il divorzio, nel 78 contro l’aborto, per parlare dei fatti più recenti. ma lo ha fatto anche nel passato fino ad arrivare al giorno in cui un UOMO fu portato a morte dalla “CHIESA” di allora perche GUARIVA DI SABATO, ACCOGLIEVA LE MERETRICI,PARLAVA NEL TEMPIO CONTRO IL TEMPIO, E SOPRATUTTO PROFESSAVA L’IDEA CHE TUTTI SONO UGUALI DAVANTI AL SIGNORE. Quindi io starei molto attento a parlare di chiesa contro i diritti civili, perchè esiste un’altra chiesa, quella che della gente comune, che magari non va a messa la domenica, non professa attivamente e non recita preghiere, ma che ogni giorno si confronta con la sua coscienza e ogni giorno fa dell’insegnamento del vangelo un motivo per essere dalla parte dei più deboli, degli emarginati dei disadattati e quanti nel mondo soffrono a causa delle ipocrisie dei detentori dei TEMPLI. Sono convinto che anche questa volta la chiesa vera, quella che crede troverà il coraggio di ribellarsi ai dogmi e alle imposizioni per seguire la propria coscienza di persone che amano il prossimo.
Ant, ci tenevo a precisare, anche se con qualche giorno di ritardo, che per quanto sia d’accordo con Willianpoe sulla questione DICO e gay, mi dissocio dalla definizione di “fascista” rivolta al tuo post. Ritengo sia stato un atto gratuito, non fatto in malafede, ma inopportuno perchè avendo letto i tuoi post in passato, non credo possibile una simile definizione nei tuoi confronti.
Buona giornata
Cinzia
Ti ringrazio Cinzia per la presa di posizione. Speravo anch’io che l’accusa infamante di fascista fosse frutto di un attimo di irritazione dovuto alla provocazione, lo ammetto esagerata, fatta in un mio post precedente, ma non puoi dirmi che tutto è stato fatto in assoluta buone fede, altrimenti avrei già da tempo ricevuto le scuse di Willianpoe che ha voluto, invece, nei post successivi, rimarcare ulteriormente le accuse. Ma la questione, dici bene, non mi tocca minimamente ma, purtroppo, ho constatato che a volte, anche su questo sito, si predica bene e si razzola male. Le parole sono come pietre e vanno ponderate bene. La facilità con la quale si fanno certe accuse è sconcertante e nello stesso tempo molto pericolosa. Detto questo, onde evitare ulteriori polemiche, ci tengo a ribadire che sono assolutamente favorevole ai dico nonché condivido l’appunto di corvo quando dice che anche per le coppie omosessuali c’è una situazione di vacatio legis che va risolta al più presto ma, questo lo ribadisco, la situazione e i diritti rivendicati delle coppie di fatto eterosessuali è molto diversa da quella delle coppie omosessuali quindi regolamentarle nello stesso modo sarebbe insoddisfacente sia per gli uni che per gli altri, come già alcune associazioni omosessuali hanno fatto notare.
“Riconoscere alle coppie omosessuali pari diritti significa andare contro la natura umana, significa andare contro la nostra storia e soprattutto significa andare contro il nostro futuro”
Ma ti rendi conto di quello che stai scrivendo??
Sono sconcertato!!!!!
Evito di fare polemiche, ma ant, medita su quello che hai scritto.
Caro Willianpoe, nel post precedente ti avevo rivolto un quesito al quale devo constatare che non vuoi o non sai dare risposta. Non ho capito su cosa devo meditare quando su questo specifico punto il mio pensiero è identico a quello della Chiesa, è identico a quello della maggioranza dei nostri rappresentanti in parlamento (anche di sinistra) ed è identico alla stragrande maggioranza degli italiani. Non penso che tutte queste istituzioni e persone facciano propaganda fascista come tu dici, comunque ognuno è libero di esprimere il proprio pensiero e se il tuo è quello di considerare la Chiesa come fascista, personalmente non lo condivo e su questo ci sarebbe moltissimo da meditare.
Data per buona la superiorità di ogni relazione “per natura” estranea a fantomatici vincoli indissolubili; e ancor meglio considerata la superiorità della coppia-omosessuale-senza-prole, perché non contribuisce alla sopravvivenza dell’umana stirpe; mi chiedo come coppie ( anche con prole ) protagoniste di due premesse così sagge, possano costituire un pericolo per il futuro dell’umanità intera.
L’ estensione di alcuni diritti fondamentali alle coppie conviventi, agli occhi di chi ritiene l’opposto come valore, non dovrebbe costituire argomento di preoccupazione: il valore del matrimonio tra coppie eterosessuali non è messo in discussione.
I cani sciolti e la mancanza di valori ai quali si faceva allusione in una divertente mail sono merito di tutta una società in declino-delirio: la sopra citata estensione rappresenterebbe soltanto una sinapsi straordinaria.
Vado di fretta : attendo un emissario che mi aggiornerà sull’imminente chiusura del Congresso di Vienna. A presto e semprevviva la Restaurazione!
Tizio, attendo fremente una tua missiva sull’ esito del Congresso. La mia spiritualità vacilla sapendo che in tutto l’orbe terraqueo si contemplino le idee di quei porci liberali.Che Dio abbia pietà di loro.Che non si permettano di frenare la tanto cara restaurazione!!!
Purtroppo vedo che la discussione ha superato dei limiti che non mi permettono più di intervenire sul merito argomento. Non farò l’errore di cadere nelle provocazioni superficiali di qualcuno, anche perchè nei miei interventi non sentirete mai apostrofare nessuno come fascista o comunista o peggio ancora squalificare un post affermando che è divertente solo perchè si ha un’idea diversa dalla propria. Io trovo che non ci sia assolutamente niente da ridere.
E invece si,
perchè io sono un tizio serio,
ma quando si ride si ride.
D’altronde il Concilio Vaticano II è alle porte, chi vivrà vedrà.
http://www.repubblica.it/2007/04/sezioni/cronaca/bagnasco-nuove-scritte/scritte-torino/scritte-torino.html
I veri intolleranti alla fine chi sono?
Ciffo, oltre ad essere intolleranti, gli autori di tali scritte sui muri sono vigliacchi. Un po’ come gli anonimi che entrano nel nostro guestbook per lanciare insulti e provocazioni… La violenza di tali scritte, però, non mi fa cambiare idea sulle posizioni troppo rigide della Chiesa. L’intolleranza si manifesta in diverse forme. Questo non vuol dire che si debba giustificarla. Mai.
Sono stato assente per il periodo festivo e non ho potuto partecipare alla bella discussione in corso.
Rileggendo gli interventi mi sento di non dover aggiungere nulla sottoscrivendo in pieno i post di Cinzia e Willianpoe.
Aggiungo solo come considerazione che mi sembra anche a dir poco ovvia all’ultimo post di Ciffo. Se quattro cretini o veri terroristi minacciano il vescovo, non capisco perchè questi debbano rappresentare la categoria di quelli che criticano civilmente l’atteggiamento ecclesiastico. Oserei dire che forse le scritte sono quasi sullo stesso piano delle considerazioni che accostano le convivenze civili all’incesto ed alla pedofilia.
è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago…
Parto col dire che è molto scorretto mettere nello stesso calderone i discorsi sulla famiglia e quelli sui gay.
Nella società moderna la vera “malata” è la famiglia, è inutile spostare la questione sull’accettazione dell’omosessuale. A mio avviso è deleterio evitare di curare il malato e fabbricarsi un’altro soggetto sostitutivo, che viene incontro ad una società sempre più frenetica e superficiale.
Sinceramente apprezzo l’argomentare di ant, anche se non sono d’accordo con lui.
Non sono d’accordo perchè sono gli omosessuali che si trovano in una “vacatio legis” e quindi abbisognano di una forma di tutela giuridica, qualunque essa sia.
E’ un dato di fatto, a prescindere sulla “natura” del loro rapporto.
Per gli etero i dico o i pacs sono un doppione, soltanto un po più blando, guardacaso sui doveri. Le società di tutti i tempi ci parlano di una tendenza che è sempre stata indirizzata verso qualcosa di stabile, verso un vincolo forte che favorisce tutte le attività sociali di qualsiasi comunità. Andare ad assecondare slanci di disgusto verso gli “standard”, avallando la superficialità e il bisogno di rompere con la tradizione è qualcosa sulle cui eventuali conseguenze dovremmo tutti riflettere, senza farci condizionare da facili emotività.
Non posso non sottolineare la mancanza di tolleranza nonchè di capacità di argomentare di Williampoe e a tratti di Cinzia.
Ragazzi, non basta etichettare chi la pensa diversamente per rispondere in maniera esauriente. E’ facile tacciare di bigotto chiunque, ma dobbiamo ricordare che le opinioni altrui vanno rispettate. Perchè vi scandalizzate se ant definisce “innaturale” l’omosessualità? A parte il fatto che in quanto opinione và ascoltata e non etichettata, ma se ce ne fosse bisogno ci sarebbero un numero spropositato di persone che sosterrebbero le tesi di ant, o comunque che vede come “innaturale” il rapporto omosessuale. Ed è gente che studia il fenomeno da anni: vi parlo di sociologi, psicologi, professori e professoresse di biologia, di genetica e chi più ne ha più ne metta. Ma non dovete dare retta a me, fate una breve ricerchina, ma piccolina….e vedrete che perlomeno riscontrerete opinioni molto discordanti.
E’ interessante scoprire che la maggior parte degli scienziati che se ne occupano sono più o meno concordi nel dire, sino ad ora, che l’omosessualità è una “devianza”. Attenzione il concetto non è negativo, anzi. Chi conosce un po di biologia, sa che in natura esiste la omosessualità, e che essa è contemplata proprio come “eccezzione”, come possibile strada evolutiva delle specie che controbilancia i meccanismi darwiniani dell’evoluzione.
E’ interessante scoprire che molti si sono prodigati per arrivare a dare una spiegazione genetica e/o ormonale, ma le teorie a riguardo sono, ad ora, poco convincenti.
E’ strabiliante sapere che negli USA (e si sono sempre loro i guastafeste) esiste una associazione di ex gay che cerca di far diventare/ridiventare etero gli omosessuali (con discrete percentuali di successo).
Allora gli omosessuali sono “guaribili” o sono finti omosessuali??? Bel dilemma eh sig. Williampoe!!! Comunque la metti la cosa le tue convinzioni non sembrano poi così tanto solide. Ma pensala come vuoi, sei libero di farlo, non è detto che molti studiosi abbiano ragione e ne abbiamo avuti tanti di esempi nel passato…..ma
dovreste evitare di additare come assurde certe affermazioni in merito all’argomento.
Non sto dicendo che gli omosessuali sono “malati” e che quindi sono aberrazzioni o affermazioni del genere, che sicuramente il caro amico Williampoe ed altri si affretterano a mettermi in bocca perchè gli fa comodo, sto solo dicendo che la questione sull’origine e la condizione dell’omosessuale è molto complessa e sinceramente trovo non politicamente corretto richiamare il caso del sedicenne (vi ricordo che spesso le notizie vengono alterate o stravolte solo perchè fanno più scalpore) suicida per muovere emotivamente l’opinione di chi legge verso le proprie posizioni.
Grazie, arrivederci.
Per la rubrica “Scoviamo la coerenza” oggi ci occuperemo di un personaggio singolare in quanto a coerenza. CORVO
Mi spiego.
IL 12/04/2007 alle 14:28 scrive:
“Parto col dire che è molto scorretto mettere nello stesso calderone i discorsi sulla famiglia e quelli sui gay.
Nella società moderna la vera “malata” è la famiglia, è inutile spostare la questione sull’accettazione dell’omosessuale. A mio avviso è deleterio evitare di curare il malato e fabbricarsi un’altro soggetto sostitutivo, che viene incontro ad una società sempre più frenetica e superficiale.
Sinceramente apprezzo l’argomentare di ant, anche se non sono d’accordo con lui.
Non sono d’accordo perchè sono gli omosessuali che si trovano in una “vacatio legis” e quindi abbisognano di una forma di tutela giuridica, qualunque essa sia.”
In soldoni non è contrario ad un disegno di legge come quello dei DICO.
Qulache tempo prima, esattamente 21/12/2006 alle 15:29 scriveva:
“basta con questa cieca tolleranza, basta con queste irresponsabili attestazioni di libertà a 360°, basta con questa finta aria di progresso…….ormai và per la maggiore un atteggiamneto che mina alle basi il tessuto esistenziale della nostra società…..sono stufo di questo altruismo sfacciato verso qualsiasi cosa sia diversa dalla propria identità…. sono stufo di accettare considerazioni a favore di delinquenti che possono uscire con l’indulto, di musulmani che possono ammazzarci in nome della religione, di gay che possono sposarsi come se conquistare il simbolo dell’eterosessualità (ovvero il matrimonio) risolvesse tutti i problemi…….”
Un chiaro attacco alle nostre forme di tolleranza, in particolare agli omossesuali, colpevoli di chiedere qualsiasi forma di tutela giuridica, illusi che la loro unione potesse risolvere tutti i problemi.
Sempre il 12/04/2007 – 14:28 scrive:
“Non posso non sottolineare la mancanza di tolleranza nonchè di capacità di argomentare di Williampoe e a tratti di Cinzia.Ragazzi, non basta etichettare chi la pensa diversamente per rispondere in maniera esauriente. E’ facile tacciare di bigotto chiunque, ma dobbiamo ricordare che le opinioni altrui vanno rispettate.”
Dall’alto della sua saggezza dispensa consigli a tutti. Ragazzi, non bisogna etichettare le persone che la pensano in maniera diversa, le opinioni vanno rispettate!!
Peccato che qualche tempo prima era STUFO della troppa tolleranza, etichettando a destra e a manca i musulmani che ci ammazzano per la religione. Come se tutti i musulmani fossero dei pericolosi terroristi.
Scritto questo caro corvo, da te, non accetto nessuna lezione sulla tolleranza e sulle facili etichettature.
………………………………………………………………………
Passiamo al capitolo argomentazioni.
Io, non ho mai detto che ant è un fascista, ho solo scritto che il suo commento è simile alla propaganda di una qualsiasi dittatura. Quello che più contesto è la frase:”Riconoscere alle coppie omosessuali pari diritti significa andare contro la natura umana, significa andare contro la nostra storia e soprattutto significa andare contro il nostro futuro”
Mi premerebbe capire perchè, riconoscere alle coppie omossesuali pari diritti significa andare contro la nostra storia, contro il nostro futuro.
Ricordandovi che quasi tutta l’europa ha esteso quasi gli stessi diritti alle coppie conviventi(tranne Spagna e Olanda) mi chiedo se, improvvisamente, i capi di governo siano tutti impazziti investendo sul nulla, contro la propria storia, contro il proprio futuro. Come se volessero autoannullarsi. Seguendo il tuo ragionamento ant, pare proprio di si. Tutta l’europa è impazzita e vuole autoflagellarsi.
Capitolo “INNATURALE“
Se dovessimo seguire la natura, dovremmo impedire i matrimoni anche alle coppie sterili(incapaci di procreare), dovremmo impedire i matrimoni delle coppie ultrasettantenni(anche loro incapaci di procreare)
Questo che significa; il diritto naturale non ha un unico interprete, e, come emerge da quello che ho scritto in precedenza esistono delle contraddizioni sul concetto di matrimonio come atto “naturale”. Quindi, additare le coppie omossessuli come dei prodotti innaturali mi sembra erroneo.
Mi scuso se sono stato cosi prolisso, ma mi sembrava doveroso argomentare.
Voglio complimentarmi innanzitutto per la tua rubrica, è davvero simpatica e mi ha fatto sorridere :wink:!
Mi ha fatto sorridere perchè non capisco questa cura nel confutare le mie affermazioni, e devo farti i complimenti per il tempo speso e l’impegno mostrato nell’andare a recuperare un mio vecchio post.
Vedo che mi “segui” da un po di tempo, quasi come un fan :wink:!!!
Inoltre non capisco il tuo accanimento. Guarda che se sei omosessuale e stai lottando per i tuoi diritti noi ti sosteniamo, no problem :wink:. Per lo meno sarebbe giustificata la tua veemenza.
Sai, a volte penso quanto sia strano che la gente sbraiti tanto per proteste che dovrebbero interessare relativamente e non dica niente per problemi ben più prioritari.
Non sarà che ci mettono in testa (con giornali e TV) cose che ci debbano distogliere dalle reali prolblematiche della società? Che ne dici? Vabbè questa è una riflessione un po fuori dall’argomento.
Torniamo a noi.
Tralasciando il tuo comportamento “politically not correct” di dare una immagine di una persona ritagliando qua e là le sue frasi ignorando totalmente il contesto (se non sbaglio i fascismi/regimi adottavano queste tecniche, no?), devo inoltre consigliarti di rileggere un tantino la grammatica italiana. E si, perchè è diverso dire che c’è un problema “legislativo” che riguarda gli omosessuali e quindi và affrontato con la dovuta cautela, dal dire “ciecamente” che tutti possono fare quello che vogliono e vedere discriminazioni dappertutto. Cosa ne dici? Sei ancora convinto che io sia incoerente? A me non sembra, poi non sò…. appena ne avrò il tempo mi rileggerò tutti i post che ho scritto cercherò di corregere evntuali incoerenze….promesso :cool:!!!
Per chiudere ti faccio qualche domandina: cosa ne pensi sulle considerazioni che ti ho riportato sulla natura dell’ omosessualità? Sembra che le abbia ignorate! Hai fatto qualche ricerchina su internet (sai, esiste un “mostro” che hanno inventato apposta per chi come te è incline ai compiti a casa, si chiama google) per capire come la pensano anche gli altri, invece di restare trincerato dietro le tue posizioni e passare il pomeriggio a cercare le incoerenze di Corvo??
Cosa ne pensi del ruolo della famiglia nella società moderna, e dell’impatto negativo o positivo che ci potrebbe essere con i DICO nei rapporti tra eterosessuali?
Parliamo di questo, magari viene fuori qualche idea interessante.
Buona giornata
BBBONI! STATE BBONI!!
I DICO nei rapporti tra gli eterosessuali non comporteranno un bel niente.
Le unioni civili hanno già superato quelle religiose senza contare le convivenze.
Sono d’accordo con te quando dici che la vera legge necessaria era quella dei PACS, interessando soprattutto le coppie omosessuali con un matrimonio vero e proprio.
Resto comunque dell’idea che quella che per ora è una legge monca vada difesa.
è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago…
Non voglio entrare in polemiche sterili…
Ma secondo il mio punto di vista, In Italia ora vi sono problemi molto più seri… rispetto ai dico e/o pacs…
Per quanto riguarda le coppie di fattoc’è un netto distinguo tra omo ed etero…
Se i signori litigiosi…saranno così bravi a dare una giusta narmativa legislativa, in materia di riconoscimento di diritti acquisiti che ben venga…
Ma personalmete dubito che accada ciò e che si farà una normativa piena di distinguo di se e di ma…..
Classica all’italiana, vedi comunicato di Badoglio Dell’8 settembre del 43
dove si dirà tutto per accontettare tutti, e poi si dirà il contrario di tutto per non scontentare nessuno
ciaooooo
Ma quale pomeriggio!!!
Evitando di commentare le puerili provocazioni della prima parte del post, cerco di risponderti.
Siccome una problematica non mi tocca da vicino, non significa che non dovrebbe interessarmi in un certo modo.
Forse la sua persona è abituata a interessarsi esclusivamente ai suoi problemi, escludendo o vivendo in modo distaccato qualunque tipo di situazione spinosa per le minoranze.
Io, per fortuna, ho una visione della vita completamente diversa e ti assicuro che i giornali e la tv hanno un ruolo marginale nella mia vita fatta di compitini a casa.
A proposito di compitini, fai una ricerca completa su quelle persone che come Gino Strada(Scelta non casuale; per farti capire che mi interesso anche dei problemi come dici tu “piu prioritari”) che fino a qualche giorno fa era in Afghanistan a curare anche Taliban in una guerra non sua.
Quel fesso di Gino Strada che si occupa dei problemi che non gli riguardano in modo cosi veemente.
Fai una ricerca sui missionari/volontari in Mozambico, che combattono ogni giorno contro nemici invisibili come povertà e AIDS.
Quei fessi di missionari che si occupano dei problemi che non gli riguardano in modo cosi veemente.
Il contesto del tuo commento era identico alla situazione attuale, difatti il post di Cinzia era: NOZZE GAY si o no??
Quindi, la tua accusa di aver ritagliato dei commenti fuori dal contesto non regge. Mi spiace deluderti ma non ci ho messo un pomeriggio intero a trovarlo, avevo risposto io a quel tuo commento, ergo mi ricordavo benissimo dove si trovava. Ho impiegato due minuti per fare il tutto.
Qualche ricerchina su google non discosterà il mio pensiero attuale, maturato negli anni dopo diverse considerazioni evitando commenti superficiali tratti da qualche sito clericale o omofobico.
Cosa ne penso del ruolo della famiglia nella società moderna, e dell’impatto negativo o positivo che ci potrebbe essere con i DICO nei rapporti tra eterosessuali?
Ma che domanda e?? Vuoi che ti scriva le solite banalità?? Che ci sono piu divorzi… bla bla bla bla
Ho ampiamente espresso il mio pensiero sui DICO(e quindi sulla famiglia) qualche post prima, ti invito a fare una breve ricerchina e constatare il mio pensiero.
Almeno si denota un pò di coerenza.
Sei davvero tosto caro William, devo ammettere che non demordi. Di questo devo dartene atto. Purtroppo non mi piace molto il tuo modo di argomentare e di rispondere al dialogo. Non è il massimo cercare di sviare da argomentazioni che non ci piacciono tanto per portare il discorso da tutt’altra parte, arrampicandoti su improbabili sillogismi e similitudini. Io ti ho risposto in maniera precisa, perchè tu devi andare a parare da tutt’altra parte? Che centrano ora Gino Strada e missionari…??? La tua è davvero demagogia spicciola!! Io stavo parlando, come diceva giustamente Titus, di priorità nella nostra società civile, nella nostra realtà italiana. E’ ovvio che la pace nel modo, il surriscaldamento del globo, la fame che attanaglia il terzo mondo, sono problemi universali davanti ai quali le altre problematiche quotidiane svaniscono.
E’ davvero scorretto da parte tua paragonare panoramiche così diverse.
Inoltre sulla questione “priorità” (non importanza) dei miliardi di problemi che affliggono l’umanità (TI PREGO DI NON RISPONDERMI SU QUESTO ARGOMENTO MA DI RIMANERE IN TEMA, MAGARI NE PARLEREMO IN UN ALTRO POST, scrivo a riguardo una opinione solo per risponderti) non ho vergogna nell’ammettere che, pur nel rispetto e nella stima di qualsiasi forma di volontariato, ho più un occhio di riguardo verso chi opera nel proprio paese (visti i nostri millenari problemi), che verso chi va a combattere “battaglie” altrui. Sono un po egoista, perdonami.
Torniamo al nostro argomento.
Parto dicendoti che non voglio che tu cambi le tue idee riguardo ai dico, alla omosessualità e via dicendo…se pur da me non condivise, soprattutto a livello argomentativo, sono le tue opinioni e non le trovo assurde, o pazzesche. Potrei anche condividerne alcuni aspetti. Del resto in queste materie di “coscienza personale” ogni parere è opinabile.
Quello che mi fa continuare a risponderti è solo il “principio” per il quale tu attacchi chiunque la pensi in maniera opposta. Questa è l’unica “accusa” che ti posso muovere (oltre a quella di non rispondermi in maniera puntuale)!!! Altro non posso dirti, se non farti capire che non voglio distogliere il tuo pensiero attravero qualche ricerchina su internet, ma solo dimostrarti che le frasi di Ant e mie sono condivise da centinaia e migliaia di persone. Quindi devi rispettarle. Non ti sto assolutamente dicendo che siano esatte. Ma che ci sono. E non sono ricerche superficiali o teoremi clericali e/o omofobici (altro termine di cui si abusa in maniera scorretta), ma intere comunità scientifiche. Devo dirti di più, la situazione è nettamente opposta a quella che tu vuoi credere, perchè le uniche fonti e/o organizzazioni che giustificano “moralmente” la presenza (non giuridicamente, ovvero riconoscere diritti) dell’omosessualità sono solo quelle di organizzazioni omosessuali. Non autorevoli in quanto parti in causa.
Le cose stanno così, che ti piacciano o no, nonostante continui a sminuire e/o etichettare a tuo piacimento. Devo inoltre aggiungere che le conclusioni a cui molti ricercatori sono arrivati (e che sono ancora in evoluzione quindi…chissà) sono state partorite da “considerazioni” ben più approfondite delle tue o delle mie.
Ma, attenzione non sto dicendo che tu abbia torto!!! La tua è una idea, così come la mia. Spero che tu non mi metta in bocca ancora una volta intenti che non ho. Spero di essere stato chiaro.
Per concludere devo ricordarti che per “contesto” non si intende solo l’argomento di cui si sta parlando. E’ ovvio che se hai potuto estrapolare le mie frasi si stava discutendo delle stesse cose. non mi dilungo a spiegarti il significato di “contesto” visto che la maggioranza della gente che sta leggendo la nostra “discussione” ne conosce benissimo il senso.
Ti lascio dicendoti che il parere sui DICO, che ti ho chiesto, non era solo riferito alla legge e ai suoi riscontri pratici……ma all’impatto che può avere sui valori sui quali è fondata la nostra società. Valori che dovrebbero essere indiscutibili, valori che ci hanno tramandato i nostri nonni…e che non centrano nulla con la chiesa, nè con l’accettazione degli omosessuali!!! Non credo che sia auspicabile relativizzare concetti e principi all’insegna del “basta che se volemo bene” e “basta che ci sia l’amore”!!!! Si può contestare qualsiasi cosa in nome di un vuoto e sgonfio amore universale??? Le alternative alla Famiglia devono essere assolutamnete contemplate nella società civile, ma in quanto “precauzione” a situazioni pratiche che si possono venire a creare?? o devono essere presentate alle generazioni future come un “opzione”??
Questo è il mio parere, che cmq non è fermo e incontrovertibile, come il tuo, ma pieno di dubbi.
L’amore (nel senso romantico del termine) prima o poi finisce….
quali sono i pilastri su cui si deve regggere la nostra società ormai improntata all’individualismo…????
Questi sono i miei interrogativi. Penso siano leciti. Di questo mi piacerebbe parlare.
Buona giornata, io vado a farmi un caffè.
Non hai inteso il mio paragone, oppure non vuoi intendere.
Partiamo dal presupposto che la DEMAGOGIA SPICCIOLA non fa parte del mio presunto bagaglio fatto di compitini a casa.
L’esempio Strada\missionari è stato citato da me esclusivamente per farti intendere che in tutto l’orbe terraqueo esistono personaggi capaci di interessarsi in modo attivo alle controversie altrui, e che non è cosi poi “strano” come scrivi tu.
Mi sembrava calzante come risposta alle tue affermazioni.
Ho sempre rispettato le opinioni altrui, ma questo non significa autoammutolirsi dinnanzi a affermazioni come questa: Non condivido invece l’inclusione tra i dico delle coppie omosessuali che, con tutto il rispetto dei i liberi sentimenti che queste persone provano, non possono rappresentare il futuro della nostra società, e sarebbe un grave errore regolarizzare queste.
Sarebbe troppo ovvio o demagogico citare Voltaire. Io rispettoAnt e le sue conclusioni, ma, il mio spirito critico non può rimanere dormiente quando leggo certe cose. Credo che sia legittimo rispettare delle posizioni e nello stesso tempo non condividerle.
La tua spiegazione di “contesto” è perfetta. Purtroppo io non l’ho capita, se puoi fammi un bel saggio e inviarrmelo in via privata te ne sarei grato.
” ti lascio dicendoti che il parere sui DICO, che ti ho chiesto, non era solo riferito alla legge e ai suoi riscontri pratici……ma all’impatto che può avere sui valori sui quali è fondata la nostra società. Valori che dovrebbero essere indiscutibili, valori che ci hanno tramandato i nostri nonni…e che non centrano nulla con la chiesa, nè con l’accettazione degli omosessuali!”
Quali sono questi valori tramandati dai nostri nonni, quali sono questi valori indiscutibili di cui tanto parli.Forse parli di Fratellanza, coerenza, tolleranza, carità, fedeltà.
Tutte nobili virtù che hanno contribuito a prendere in considerazione una nuova forma di convivenza, di matrimonio, anche per le coppie omossesuali.
Tutte nobili virtù che cozzano con il tuo “sano” egoismo.
Se queste nuove forme di convivenza o alternative alla famiglia costituiscono una prevenzione o una opzione credo che sia marginale come dilemma. Ma credo che tu non sia daccordo. Ti concentri su inutili ricami sulle tradizioni e su di un probabile impatto o contraccolpo che queste tradizioni potrebbero subire con l’avvento dei dico. Nessun valore “antico” verrà calpestato, nessun effetto negativo sulla nostra cara società fatta di matrimoni classici. Questo è il mio pensiero sullo scenario post-dico.
Forse, citando i valori tradizionali o i nostri cari nonni(banalità) sei tu che fai demagogia spicciola.
Questa ultima considerazione la lascio ai lettori del forum che certamente sono molto piu imparziali di me.