Riceviamo e pubblichiamo
Il sottoscritto Cesare Artuso nato il 5/04/1950
Il senso mi impone di portare a conoscenza ai tanti giovani montesi degli ultimi ventanni, i tanti eventi storici accaduti a Montescaglioso negli anni 1989/1990. Allora Montescaglioso era un paese tranquillo e prospero e godeva di ottima salute e che il popolo montese ne traeva benefici. I montesi si sono sempre distinti per la loro dedizione al lavoro e alla famiglia e questo ha fatto si che montescaglioso sia diventato uno dei paesi piu importanti della provincia di matera e credo che forse proprio per questo motivo sono iniziati i problemi cambiando la storia e le abitudini di vita dei Montesi. Come dicevo prima Montescaglioso da paese tranquillo si è trasformata in un war weest violento tanto da causare decine di omicidi in poco tempo. Compiuti da un’organizzazione Mafiosa. Tutto cio ha colto di sorpresa il popolo montese e noi tutti eravamo presi dalla paura. Allora il sottoscritto aveva una pasticciera e a causa di quegli eventi mi sentivo in pericolo e minacciato. Cominciavo ad avvertire che mi potesse accadere qualcosa alla mia azienda infatti dopo qualche giorno mi fanno visita nel mio locale, due persone che già conoscevo chiedendomi del denaro sotto forma di assicurazione. Il sottoscritto capi subito che si trattava di tangente. La mia risposta però fu no deciso e loro prima di andare via mi dissero che se non avessi adempito alle loro richieste in futuro mi sarebbe successo qualcosa di brutto alla mia azienda. Ma io non mi lascai intimorire dalle loro minacce. Qualche settimana dopo ricevo il primo attentato. Un ordigno esplosivo telecomandato lo fanno esplodere sotto la saracinesca della pasticceria provocando danni di decine di milioni di vecchie lire. Dopo quanto accaduto non mi lascai per niente intimidire anzi mi intestardii ancora di piu’ e con coraggio denunciai pubblicamente in televisione che a Montescaglioso c’era un’organizzazione Mafiosa incurante delle ritorsioni che mi si potevano ritorcere contro. Un atto folle da parte mia mettendo cosi in pericolo la mia famiglia e la mia persona. Infatti dopo qualche giorno ho subito il secondo attentato alle due di notte, versando due taniche di benzina dalla canna fumaria e con strofinacci diedero a fuoco distruggendo ogni cosa e nulla e valso l’intervento dei vigili del fuoco. Quest’ ultimo evento ha messo in ginocchio la mia famiglia si economicamente che psicologicamente. Tutto ciò non lo auguro a nessuno perché solo chi ha gia’ vissuto questi eventi può capire cosa significa vivere in condizioni cosi drammatiche e con tante scadenze da onorare. Stavo perdendo il controllo e la paura di non riuscire a mantenere tali impegni, avevo la sensazione che mi fosse crollato il mondo addosso, non riuscendo a trovare una soluzione al problema, fini nelle mani degli usurai e questo ha peggiorato la situazione economica portando mi al precipizio. Ci sono stati momenti che avevo pensato di farla finita e mettere fine alla mia esistenza di vita. Ma con questo non avrei risolto i problemi ma al contrario avrei aggiunto il danno alla beffa. Cosi decisi di mettere in vendita alcuni beni che io e mia moglie avevamo acquistato in tanti anni di sacrifici, cosi grazie a quella fede in dio che non mi è mai venuta meno siamo riusciti a venirne fuori da quel tunnel. Finisce una storia e ne comincia un’altra nel 2004 mi tocca subire un altro evento tanto vile e vergognoso da parte di un’ avvocato di Montescaglioso proponendomi di curare la domanda che la legge prevede per le vittime della mafia. Per l’avvocato fu molto facile addomesticarmi con tante promesse come è sua abitudine, tanto che riusci a concedergli il mandato, scusate se non faccio nome di questo signore ma sono certo che per voi Montesi non vi sarà difficile capire chi esso sià perché lui è molto noto a Montescaglioso per i tanti mali che ha gia causato a tante famiglie Montesi, comunque dopo avergli consesso il mandato dopo qualche mese ricevo la risposta dal Ministero che la domanda non poteva essere accolta perché presentata fuori termini. Invece il Mio Avvocato mi disse che erano state le associazioni Antiraket ad ostacolare la domanda del sottoscritto. Per dar credito a quello che esso mi raccontava mi disse che in passato quando lui faceva parte di questa associazione ci furono tresche e raggiri che l’associazione compiva per favorire le loro domanda e quelle dei loro amici. Tutti questi racconti e accuse che il mio avvocato che faceva contro le associazione antiraket hanno infuocato in me odio contro le associazione tanto da provocare tante liti e scontri fisici, tanto che alla fine fui costretto a presentare denuncia contro il Presidente dell’associazione. Un procedimento che è durato sette anni, il sottoscritto in tutto questo tempo ho fatto una appurata indagine su questa storia e attraverso incontri e segnalazione ho fatto un’altra scopertà e cioè la verita. Che il mio avvocato mi aveva raccontato tantissime bugie sulle associazione Antiraket che sono risultate infondate e completamente false. Che il mio stesso avvocato ha messo in atto con abilità diabolica usando la mia persona come scudo umano per vendicarsi contro le associazioni per fatti loro di vecchi rancori, del passato e che nulla centravano con la mia persona. Dopo questa vergognosa e vile scopertà ho presentato denuncia al tribunale di Matera chiedendo di essere invitato per essere ascoltato e per raccontare tutti i fatti ed i torti che ho subito. Sono passati quattro anni e non ho ancora ricevuto nessuna risposta, nonostante tutto non ho perso ancora la fiducia ma questo non significa perdere la speranza di ottenere giustizia. Per tutti questi motivi che il sottoscritto Cesare Artuso rinnovo la richiesta alla procura di invitarmi affinche si faccia luce su una delle pagine piu’ oscure del recente passato. Come su presente su attività legali rese nell’interesse di onesti cittadini, sono certo che da parte vostra prevalga quel senso giuridico ed ideologico che contradistinque i veri uomini di legge.
Con Affetto di Sempre ARTUSO CESARE
Immensa solidarietà ed onore al signor Artuso, e, solidarietà a tutte le famiglie che hanno subito le stesse, identiche situazioni.
È vero il post avrebbe meritato qualche commento basato sulla solidarietà soprattutto da parte dei più giovani, però signor Magistro, cerchiamo di non colpevolizzare le migliaia di persone che in quegli anni in tantissimi, chi più e chi meno hanno vissuto e subito suddette vicende.Personalmente penso che la maggior parte di loro hanno avuto il bisogno di cancellare dalla propria mente quegli Anni di puro terrore, non sono pienamente d’accordo quando si parla di omertà, puntare il dito, etichettare un popolo ed accusarlo di omertà è facile, determinate situazioni le quali se non direttamente vissute non si dovrebbero giudicare, ed ancora, non è con una presunta ed “impossibile” sconfitta dell’omertà che si combattono determinati gravi atti di delinquenza, ma con accurate indagini da parte degli organi preposti.
Questo è il mio pensiero!!
Sono pienamente d’accordo con Cristoforo.
La comunità non ha mai fatto i conti fino in fondo con tutto quello che è successo in quegli anni.
I più giovani non ne sanno nulla (se non qualcosina) e i più grandi non ne vogliono parlare.
Sarebbe davvero necessario un racconto dei fatti tremendi che si susseguirono.
Conoscere è importante.