Proventi del petrolio ai lucani?

NEL RESTO DEL MONDO, AI PAESI CHE POSSEGGONO PETROLIO NEL SOTTOSUOLO SPETTANO COMPENSI DERIVANTI DALLE ROYALTIES, O DIRITTI DI ESTRAZIONE, AD ESEMPIO L’ALASKA PERCEPISCE 38 MILIARDI DI DOLLARI DIVISI FRA LA SUA POPOALZIONE CON UN RICAVO DI 11MILA DOLLARI L’ANNO PRO CAPITE. ASSEGNO DISTRIBUITO A FINE ANNO.

NEL RESTO DEL MONDO QUESTO E’ POSSIBILE, IN BASILICATA NO.

 

PERCHE’ DA NOI NON SI ATTUA UNA POLITICA DEL GENERE, CHE SAREBBE SENZALTRO FAVORITA DAL BASSO NUMERO DELLA POPOLAZIONE LUCANA?


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1 Commmento

  1. gianni

    In effetti in Basilicata abbiamo una situazione direi singolare. La nostra regione ha l’opportunità di sviluppo per le sue risorse naturali e credo che questo non sia sfruttato appieno.

    Anzi con l’estrazione del petrolio si innescano problemi ambientali che possono compromettere dal punto di vista naturalistico quelle zone di estrazione.

    Non sono concorde con la proposta di aleph zero. Condivido però il fatto che quelle royalties non hanno dato i risultati sperati per una brutta gestione di quei finaziamenti.

    Addirittura il sindaco di Viggiano non sa come spendere quei soldi, giustamente lui dice: ” non posso rifare i marciapiedi una volta all’anno “, questo significa soltanto spreco di denaro pubblico.

    A mio avviso bisogna capire quali sono le priorità per la crescita di questa regione. Penso che investire in infrastrutture tradizionali sia non una cosa importante ma un qualcosa di necessario per la Basilicata.

    Credo sia impossibile per una comunità ambire ad uno sviluppo economico senza strade e ferrovie. Se non si fanno queste opere non possiamo sperare in un progresso della nostra regione.

    Poi non credo che i nostri politici siano concordi con la tua proposta. Se così fosse non avremmo più bisogno di loro ed il loro attuale potere su di noi si ridurebbe fortemente.

     

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