La notte della democrazia

Con un’operazione di dubbia legittimità, nelle prime ore del 14 dicembre 1949 (alle 2,30 secondo l’inviato dell’Unità, alle 4,30 secondo la questura) i carabinieri del Battaglione Mobile di Bari eseguirono a Montescaglioso l’arresto dei braccianti che nei giorni precedenti si erano segnalati come capi del movimento di occupazione delle terre. 

Nel corso di tale intervento furono ferite cinque persone, fra cui due, Michele Oliva e Giuseppe Novello, in modo grave.

Non furono soccorsi tempestivamente e quest’ultimo, come è noto, morì tre giorni dopo.

Quanto di seguito riportato costituisce la trascrizione degli appunti relativi a quell’operazione scritti dalle forze di polizia. Non è qui possibile rendere fedelmente il documento in tutti i suoi aspetti poichè le annotazioni furono scritte da tre mani diverse. Si riportano invece i colori diversi (nero, rosso e blu) e alcune cancellature.

 

Montescaglioso

incidente del 14/XII/949

appunti riservati

 

Operazione responsabili reati dipendenti occupazione terre 14 dicembre                     

13.12.49

Matera

Ore 13,50

 

14 Dicembre

Bernalda

ore 4     

Montescaglioso

Ore 4.30-5

 

 

Ore 8.45

 

 

Ore 8.49

 

Ore 9

 

Ore 9.10

 

Ore 9.15

 

Ore 9.25

 

 

 

 

Ore 9. 35

 

 

 

 

 

 

 

Ore 9.40

 

 

 

Ore 10.10

 

 

 

Ore 10.15

 

Ore 10.30

 

Ore 10.35

 

 

 

 

 

Ore 10.45

 

Ore 12.25

 

 

 Ore 13.25

 

Ore 15.45

 

Ore 16

 

Ore 17.30

 

 

 Ore 18

 

 Ore 18.30

 

Ore 19

 

 

 

 

 

15 dicembre

 Ore 8.30

 

 

 

 

Ore 19.30

 

 

 

 

16 dicembre

 Ore 18.30

 

  

 

 

 

 

 

17 Dicembre

 Ore 10.10

 

 

Conf(eri)to con S.E.  Broise (segretario particolare ministro interno Mario Scelba, ndr), il quale é stato ragguagliato sulla situazione e sui contatti avuti dalla Prefettura con gli agricoltori e con i rappresentanti della Federterra.

 

impiegata Compagnia agenti PS per arresti sobillatori, operazioni svoltesi senza incidenti

impiegati sfollagente, 9 arresti su 12, carceri Bari

 

impiegata Compagnia Mobile Carabinieri di Bari, operazioni svoltesi con incidenti

I carabinieri di fronte alla resistenza dei dimostranti hanno fatto uso delle armi,

i feriti sono quattro o cinque fra i dimostranti . 1 donna, 3 contusi, 2 feriti

Chiesto quattro autoblinde da Ispettore Generale Roncuzzi per telefono at Dott. Capasso, Segretario V. Capo Polizia in assenza altri

7 arresti carceri Bari

Informato S.E. Broise da S.E. il Prefetto

 

Trasmesso da maggiore Stingone marconigramma at Legione CC

 

Ricevuto seguente fonogramma da capitano Rusi “da ore 7.40 situazione animata ma non pericolosa alt e non urgono rinforzi”

 

Telefonato a S.E.  Broise al quale sono comunicati i fonogrammi e le notizie finora ricevute

 

In ospedale sono stati trasportati due feriti da arma da fuoco all’addome e alle gambe, uno dei quali che si presenta con due ferite all’addome é in condizioni particolarmente gravi; l’altro è ferito ad un fianco e si sospetta qualche lesione ai reni. I sanitari stanno procedendo ad accertamenti radiologici.

Intervenuto Medico Prov.le in Ospedale.

 Telefonato direttore reparto Chirurgia Ospedale di Matera, Dott. Bronzini.

Sono state ricoverate due persone

  1. Novelli Giuseppe di Filippo di anni 32

Ferita penetrante cavità addominale regione ipocondriaca destra con fuoruscita nella regione ipocondriaca sinistra con lesioni organi interni.

Intervento operatorio in atto. Grave.

  1. Oliva Michele di Grazio di anni 35

Ferita alla regione lombare sinistra e glutea destra con probabile lesione del rene sinistro.

Non ancora deciso intervento operatorio.

Non grave.

Informato Vice Capo Polizia Coglitore che rappresenta inopportunità autoblinde perché occorre scortarle fortemente. Ogni sezione é di tre autoblinde.

Comunque a richiesta le manderà.

Risposto che ispettore generale le aveva chieste ma che capitano Rusi comunicava che situazione Montescaglioso non est pericolosa (ore 7.40). Sospendere invio.

Comunicato in via riservata al Commissariato di PS di Pisticci l’incidente di Montescaglioso perché sia intensificata l’opera di vigilanza.

A seguito di comunicazione del Mar. CC. Spinelli di Bernalda circa arrivo a Pisticci di elementi comunisti per arresti effettuati a Bernalda, è seguita attentamente l’azione della Camera del lavoro di Pisticci.

Smentita ogni azione collaterale

Avvertito questore di quanto sopra

 

Informato il dott. Pirraino, segretario di S.E. Colombo, assente, sia degli episodi sia delle trattative e dell’agganciamento fatto dall’On. Bianco e Renzulli con la Comm.(issione) Prov.(vinciale) tecnica presso l’Ispettorato Agrario presente prof. Casella.

Il Medico provinciale riferisce che un terzo ferito (Tralli Vincenzo di Cosimo) è stato ricoverato in ospedale. Ferito parti molli regione parietale sinistra non da arma da fuoco -da corpo contundente – più una contusione avambraccio. Ferito non grave. Moglie accorsa presso il ferito.

Il Novelli è grave ed é in corso di laparotomia con fuoruscita di proiettile (tre parole illeggibili, ndr). Nessun famigliare. C’é il Sindaco.

L’Oliva non è grave f.u. (fuoriuscita, ndr) proiettile e non à lesioni organiche. Nessun famigliare a Matera.

 

Comunicato in via riservata la situazione di Montescaglioso al Commissario P.S. di Irsina per misure di vigilanza.

S.E. Broise ha chiesto dei tre feriti gravi. É stato confermato che i feriti sono cinque, di cui tre ricoverati, uno gravissimo, un altro grave ed uno ferito da corpo contundente.

Due medicati a Montescaglioso, referti medico condotto.

Richiesto alla Questura i nominativi degli arrestati a Bernalda e a Montescaglioso. Non sono stati finora comunicati dalle Stazioni CC (carabinieri, ndr)

 

Ricevuto da Dott. Patrono una segnalazione urgente al ministero dell’Interno a firma dell’Ispettore Roncuzzi circa l’esito delle indagini esperite a Montescaglioso.

Conf.(erito) con S.E. Broise segnalando oggetti  (una parola illeggibile, ndr.) con elementi acquisiti.

 

Comunicato Ministero Sicurezza la comunicazione di cui sopra che è stata dopo la trasmissione corretta e rettificata dall’Ispettore Roncuzzi che à disposto servizi dopo conferito con Capo Polizia d’intesa con Q. (Questore? ndr) e A. (Arma dei Carabinieri?, ndr).

 

  Ispettore Roncuzzi ha comunicato al V. Capo della Polizia la situazione di Bernalda e Montescaglioso. per telefono rettificando alcune circostanze fonogramma.

 

Conf.(eri)to con Coglitore e con il Gabinetto Interno (funz(ionario in) servizio)

 

Et col Proc.re Repubblica col questore col cap. Rusi col dott. Roncuzzi

Ricevuto telegramma Guanti (Michele, segretario Camera del lavoro di Matera, ndr)

Ordinate C(amere) L.(avoro) riunioni domani cortei.

Fermo Massenzio (Matteo, segretario federazione PCI di Matera,ndr.) denunzia p.(iede) libero

Informato Coglitore del fermo, segnalato con fonogrammi Roma lasciando libera Arma regolarsi se denunciarlo p. l. o se arresto per (una parola illeggibile)

 

 Il dott. Serinelli, medico di guardia all’ospedale comunica che il ferito grave ha passato la nottata tranquilla. Condizioni generali buone.

Ferito Novello, ore 8.30 del 15/12 condizioni stazionarie. Temperatura 38 1/2, polso piuttosto celere.

Medico Prov.(inciale) Condizioni generali migliorate febbre diminuita polso migliore 38° diminuita sensibilità peritoneale

 

Conf(erito) con il V. Capo Gabinetto del Ministro, Dott. Bellisario.

– Il comizio di protesta svoltosi oggi nel capoluogo, è stato nel complesso pacato.

– Il ferito grave presso l’Ospedale versa in discrete condizioni. Vi é ancora qualche speranza.

 

 Il Dott. Trippitelli dell’Ospedale mi comunica che le condizioni del Novello si sono aggravate per  complicanze sopravvenute. Il Novello ha ora una polmonite bilaterale e le condizioni sono alquanto gravi.

 

 

L’on. Bianco (Michele, deputato PCI, ndr.) ha telefonato alla Prefettura (Sig. Munno) comunicando che uno dei feriti degenti  all’Ospedale é moribondo e che bisogna trasportarlo urgentemente a Montescaglioso.

Chiedeva di sapere chi deve pagare il trasporto. Nel caso che la Prefettura non intervenga penserà lui a pagare.

Conferito con il Direttore dell’Ospedale al quale ho chiarito che aderisse alle richieste dei famigliari.

Per quanto riguarda le spese di trasporto penserà la Prefettura. In tal senso  di fare assicurare (?) l’on. Bianco.

Il trasporto avverrà in giornata.

Il capitano CC Giannone comunica che il Noviello é giunto cadavere é morto durante un’ora dopo il trasporto a Montescaglioso alle ore 14.

Ordine pubblico normale.

Nella discussione per i funerali, l’Arciprete di Montescaglioso si é riservato di chiedere all’Arcivescovo l’autorizzazione per l’accompagnamento religioso, che é stato dato perché il defunto si é comunicato ha preso i sacramenti, però con esclusione delle bandiere.

 

Allegati (1)


Commenti da Facebook

2 Commenti

  1. Cristoforo Magistro

    Secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri nei giorni successivi ai fatti di Montescaglioso del 14 dicembre, i responsabili degli incidenti che avevano portato al ferimento grave di due manifestanti erano stati gli stessi feriti, vale a dire Giuseppe Novello e Michele Oliva. Il primo, infatti, imputato di violenze e minacce a pubblico ufficiale, fu accusato di aver colpito alla fronte con un bastone un  vicebrigadiere motociclista “per impedirgli di raggiungere la caserma  CC(carabinieri) ove era diretto”; il secondo di concorso nello stesso reato.

    Il giudice istruttore, con sentenza del 2 aprile 1952, dichiarò poi di non doversi procedere contro Oliva  perché non aveva commesso il fatto, e contro Novello perché il reato si era estinto con la sua morte.

    L’azione per omicidio colposo nei confronti del brigadiere che aveva sparato non fu invece neppure avviata per mancanza di autorizzazione a procedere.

    Riccardo Longone, uno straordinario giornalista investigativo de L’Unità, aveva già raccontato due anni prima come si stavano mettendo le cose:

    niente colpi partiti per sbaglio! I carabinieri assaliti dalla folla, dovettero difendersi. E uno dei dei più audaci e feroci assalitori dei carabinieri, indovinate chi sarebbe stato? Giuseppe Novello, il bracciante assassinato. Infatti i carabinieri locali stanno facendo sforzi inauditi per raccogliere deposizioni di persone che attestino di aver visto Novello con un bastone colpire i carabinieri. Finora però i loro sforzi non sono stati coronati da successo perché soltanto una persona ha avuto la spudoratezza di sottoscrivere una così falsa versione. E sapete chi è che ha dichiarato che il Novello colpiva il carabiniere? Il segretario della locale sezione del M.S.I.

    Questa testimonianza però ai carabinieri e alla magistratura deve essere apparsa alquanto priva di valore…[1]

    Non sappiamo quali testimonianze ci saranno poi al processo. La stessa documentazione archivistica sull’avvenimento è lacunosa proprio riguardo a tale aspetto. É quindi significativo e, nello stesso tempo, inquietante, il fatto che il 16 dicembre gli inquirenti, mentre le speranze di sopravvivenza per Novello si affievolivano da un’ora all’altra, ne avessero sequestrato il cappotto e considerato prova della sua colpevolezza le bruciature e i buchi che, a loro dire, vi si riscontravano.

    Non staremo qui a discutere della validità di tale “prova”, né del modo e del ritardo con cui fu acquisita, ma questo particolare – il fatto che fosse stato portato in ospedale con lo stesso cappotto che aveva al momento del ferimento perché, evidentemente, non ne aveva altri – spiega più di mille parole perché lui, e migliaia di altri braccianti come lui, avessero partecipato per lunghissimi anni alle lotte per la terra.  

     


    [1] Riccardo Longone. Perché l’istruttoria di Montescaglioso non ha fatto ancora un passo avanti, in L’Unità del 14 maggio 1950.

    1. Cristoforo Magistro

      Sono spesso i particolari a illuminare vicende complesse del passato che, a furia di essere rievocate a proposito e a sproposito, si ricoprono spesso di una patina di retorica che le rende poco interessanti. Ho avuto modo di convincermi di questo nei lunghi anni in cui ho insegnato storia.

      Per questo motivo, pur non riuscendo a scacciare una sgradevole sensazione di populismo, mi permetto di allegare due foto a questo intervento sui fatti del 1949. Una della casa romana, in via Dora, nel quartiere Coppedé, del presidente della Confederazione Italiana degli Agricoltori di Matera -. la controparte dei braccianti che occupavano le terre – e un’altra della casa di Giuseppe Novello in Via Balconi Sottani 24.

      Non riuscendo a inserirla qui, l’ho messa nell’allegato due.  

Rispondi a

Info sull'Autore

Post Correlati

Translate »