venerdì 22 Novembre 2024

” GUERRA APERTA TRA LUCANI E PD”? a chi giova un titolo del genere?

“GUERRA APERTA TRA LUCANI E PD” ? a chi giova un titolo del genere?

Non scrivo su Montenet ormai da diverso tempo, forse più di un anno; forse un po’ per svogliatezza ma anche per la piega presa negli ultimi anni da questo sito che per anni era stato per davvero uno strumento di costruttiva discussione per noi montesi.  In queste ore siamo tutti sotto schoc per il gravissimo episodio della bottiglia incendiaria lanciata contro la sede del PD e lo siamo anche per l’articolo apparso sulla Gazzetta nel quale si riporterebbero le parole del nostro primo cittadino con le quali accuserebbe “alcuni facinorosi” presenti nel comitato NO TRIV MONTE.  Credo e spero che a breve avremo modo di leggere una smentita ufficiale da parte del Sindaco su questo increscioso episodio, e d’altronde non sarebbe ne la prima ne l’ultima volta che le parole di una intervista vengano riportate in maniera non esatta e in modo da non contribuire alla necessaria chiarezza ma esclusivamente allo scopo di gettare benzina sul fuoco. Premesso questo, e leggendo il titolo di un post inserito da parte di Ciffo, su questo sito, che recita “guerra aperta tra lucani e PD”, e che personalmente ritengo sia dovuto esclusivamente ad un pizzico di ingenuità, mi chiedo a chi giova in questa battaglia contro le nuove estrazioni petrolifere e che è una battaglia di civiltà di tutti e per tutti, individuare il bersaglio politico esclusivamente ne PD?  Tutti voi sapete che non sono un uomo del PD, non sono mai stato un suo elettore, e non ho mai risparmiato critiche anche pesanti a quel partito; pur tuttavia, ritengo che a nessuno di noi possa essere permesso non riconoscere il fatto che in questa battaglia molti elettori del PD, e tantissimi dirigenti locali di quel partito si sono schierati contro le trivelle, cosi come la stragrande maggioranza dei Sindaci che hanno chiesto l’impugnazione dell’art. 38 della legge 164/14 sblocca Italia sono di quel partito. Una grandissima parte delle persone presenti alle manifestazioni di Matera e di Potenza sono elettori del PD e continueranno sicuramente ad esserlo. La battaglia odierna è una battaglia contro la politica marcia, contro quella classe dirigente corrotta che non ha avuto alcun ripensamento nello svendere il territorio lucano ad un manipolo di petrolieri; una classe dirigente trasversale che abbraccia tutto o quasi per intero il panorama partitico della Basilicata e il risultato del Consiglio Regionale del 4 dicembre ne è la controprova se qualcuno avesse dei dubbi; la svendita del nostro territorio ha visto protagonisti e complici l’intero panorama politico degli ultimi vent’anni, centro destra e odierni paladini compresi, allora non si capisce perché si debba puntare il dito contro un partito che ha si una classe dirigente che si è dimostrata incompetente e collusa, ma che ha anche al suo interno tantissime persone per bene che oggi scendono con noi indignati a combattere la nostra stessa battaglia. Se io fossi stato semplicemente un elettore del PD, mi sarei enormemente offeso di fronte ad un titolo del genere.

Titoli come “ guerra aperta tra lucani e PD”, non solo non rendono giustizia alla reale situazione di questa battaglia, ma alimentano quello stato di odio che qualche gruppuscolo che aspira solo alla salvaguardia del proprio orticello sta cercando di innescare nel movimento di questi giorni. Il comitato NO TRIV MONTE credo abbia dimostrato chiaramente di avere come unico interesse la lotta alle trivelle, e dal primo momento che è nato lo sta facendo con estrema intelligenza e grande senso del rispetto nei confronti di chiunque, cosi come allo stesso modo, l’Amministrazione comunale decidendo di scendere in campo e accogliendo l’appello del comitato NO TRIV ha dimostrato una chiarissima apertura verso quel dialogo che spesso è stato inesistente per via di pregiudizi che si erano instaurati. Oggi a Monte è possibile mettere in campo una reale collaborazione tra cittadini e Istituzioni che mi auguro possa continuare ben oltre le problematiche legate al petrolio, ma che possa coinvolgere anche tutti gli altri problemi che riguardano la nostra comunità, per questo ritengo che uno sforzo comune debba essere fatto da parte di tutti per rimuovere quelle piccole scorie che ancora persistono e che impediscono un reale e civile confronto cominciando dall’isolare quanti cercano di impedire questo confronto forse spinti da altri interessi che nulla hanno a che vedere con la battaglia sul petrolio.

Tonino Ditaranto


Commenti da Facebook

2 Commenti

  1. ciffo

    Come autore dell’articolo e del titolo del post “incriminato” non mi sottraggo alla discussione con Tonino. In effetti è vero… ho scritto il titolo senza rifletterci molto. Forse la parola “scontro” sarebbe stata più opportuna. Quel titolo e quel post sono nati dopo aver visto e vissuto in diretta le immagini del 4 dicembre con i manifestanti inferociti, il lancio di uova, Lacorazza contestato, ecc. Mi scuso con i montesi.net se ho urtato la sensibilità di qualcuno.

    Detto questo voglio però allargare la discussione con alcune mie riflessioni:

    1) Sono un blogger. Non sono nè un politico di professione nè un editorialista del Corriere della Sera. Non spetta a me scrivere/agire per portare giovamento a qualcuno o qualcosa. Di volta in volta, quando mi sento ispirato e l’argomento mi appassiona, scrivo le mie considerazioni e la mia lettura – spesso travisata – della realtà. Non mi si possono assegnare responsabilità che non ho. Trovo paradossale che Tonino non abbia invece avuto nulla da ridire sulle surreali parole del PDino Bradascio che ha irriso tutti i lucani malati di tumore. Si chiede responsabilità al singolo cittadino e si concede tutto al politico di professione.

    2) Ribadisco con fermezza quanto traspare dal contenuto del mio post. Io realmente credo che gli unici responsabili dello stato delle cose siano i dirigenti del PD. E con questo non offendo assolutamente l’elettore del PD. A manifestare contro Pittella & Compagnia c’erano migliaia di elettori del PD. Nello stesso comitato NOTRIVMONTE ci sono decine di elettori del PD. C’è anche il figlio del Sindaco Silvaggi, per intenderci (cosa che rende ancora più surreale l’articolo della Gazzetta con le parole del sindaco contro presunti facinorosi dentro il comitato NOTRIV). L’intera giunta comunale montese (a maggioranza PD) ha manifestato contro il Petrolio a Matera a fianco dei cittadini una decina di giorni fa. Ed è proprio questo che mi spinge a dire che il PD (inteso come classe dirigente) ha deciso di scontrarsi con la propria base e con i propri elettori.

    3) Un’osservazione ovvia. Quando scrivo su montenet lo faccio a mio nome e per conto di nessuno. Non vorrei che eventuali mie riflessioni danneggino qualcuno o io possa essere frainteso come portavoce di qualcuno.
    Per amore di verità riporto quanto successo alcuni giorni fa quando qualcuno ha postato il mio articolo nel gruppo FB del comitato NOTRIVMONTE. L’amministratore FB del gruppo ha scritto chiaro e tondo:a me non piace il titolo del video e non lo guarderò.
    la parola GUERRA non appartiene a questo comitato. gradirei che fossero filtrati dal gruppo i titoli di video e documenti pubblicati con l’hastag #notrivmonte
    Per fortuna nel comitato c’è gente molto responsabile!


    screenshot

    1. Antonio Ditaranto

      Felice, credo di aver sottolineato nel mio post che ritengo si sia trattato di un pizzico di ingenuità nello scrivere quel titolo, oltretutto ti conosco molto bene per escludere qualunque tipo di retropensiero da parte tua. In quanto a Bradascio ti rimando al gruppo non siamo comitatini, dove credo di essere stato se non il primo, uno dei primi a riportare le squallide frasi di quel personaggio.

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