Papa Bergoglio ha voluto chiedere scusa a nome della Chiesa per quanto fu fatto nel ventennio fascista contro le Chiese Evangeliche, in particolare contro quella Pentecostale accusata di favorire con le sue particolari liturgie l’insorgere di fenomeni epilettici e quindi perseguitata per tutelare, si disse, la sanità della razza.
A scusarsi dovrebbe essere, come è stato detto, prima di tutto lo stato italiano che emanò quelle norme, ma effettivamente anche il clero cattolico fece volenterosamente la sua parte nell’emarginazione, quando non peggio, di chi era di diversa confessione.
Ecco, ad esempio, il testo di un inno cantato nel corso di una recita tenutasi a Montescaglioso nel 1935.