Bonus Terra – proposta di Legge di Iniziativa Popolare
BONUS TERRA
proposta di Legge di
Iniziativa Popolare
Tutto pronto per il deposito della proposta di Legge di Iniziativa Popolare in Cassazione all’Ufficio Referendum e Leggi Popolari per il BonusTerra.
Roma 19 Giugno 2014
ore 9.30 – Deposito in Corte di Cassazione
ore 12 – Incontro in Parlamento con i parlamentari e la stampa
Come annunciato nei giorni scorsi, giovedi mattina saranno compiuti gli atti previsti per il deposito della Proposta di Legge che abolisce il Bonus Carburanti e istituisce il Bonus Terra presso l’Ufficio Referendum e Leggi Popolari della Corte di Cassazione a Roma.
La Proposta di legge è intitolata “Norme per la costituzione e la gestione del Bonus Terra per gli interventi a favore delle comunità e dei territori a rischio idrogeologico e da inquinamento ambientale” ed ha l’obiettivo di costituire un fondo nazionale alimentato da una serie di proventi legati all’uso delle risorse naturali ed energetiche che le Regioni possono disciplinare e modulare all’interno di una ripartizione finanziaria in funzione degli apporti effettivi dei territori lungo alcune linee guida che destinano risorse alla prevenzione ed alla messa in sicurezza nelle aree soggette a dissesto idrogeologico, alla bonifica delle aree rurali inquinate, alla realizzazione di azioni per la tutela agroecologica in aree a rischio ed al sostegno e all’inclusione di fasce sociali in difficoltà per l’abbattimento dei costi energetici o di mobilità.
“Nella proposta che ci accingiamo a presentare ” ha dichiarato Gianni Fabbris portavoce del Comitato TerreJoniche e Coordinatore di Altragricoltura “il fondo può essere alimentato da diverse fonti, sia regionali, che nazionali ed europee ma, soprattutto, si fonda sul principio che le ricchezze che si liberano dall’uso delle risorse devono tornare, almeno in parte, dalla Terra alla Terra. Un principio contrario a quello del Bonus Carburanti, peraltro di fatto cancellato e non più disponibile per i lucani, che dai Petrolieri tornava in realtà ai Petrolieri”.
La proposta, che nei fatti abolisce il Bonus Carburanti e redistribuisce i proventi di questo cespite come di altri (gas, acqua, ecc…) secondo criteri di equità ecologica e sociale, ha carattere nazionale ma avrebbe immediatamente una ricaduta importante per la Basilicata rendendo disponibili risorse per affrontare emergenze sempre più urgenti come quelle delle alluvioni o della bonifica delle aree inquinate, ci vedrà insieme a tutta una serie di cittadini, associazioni ed istituzioni coinvolgere a partire dalle prossime settimane e per i 6 mesi successivi, le nostre comunità in una raccolta di firme che ha, fra i suoi obiettivi principali, quello di coinvolgere con la partecipazione i cittadini e di stimolare le forze politiche e istituzionali a dare risposte ad istanze non più rinviabili.
Il Comitato Promotore è per ora formato solo da agricoltori e cittadini del Comitato TerreJoniche e di Altragricoltura ma sarà però presto integrato da realtà territoriali di altre zone d’Italia aggregando Comitati e Associazioni.
Questo il programma della giornata di giovedì 19 Giugno a Roma:
– ore 9,30 deposito degli atti in Corte di Cassazione presso l’Ufficio Referendum e Leggi Popolari
– ore 12 – Sala Poli della Camera dei Deputati in Via Poli 13: Incontro con i parlamentari lucani.
La stampa è invitata
Comitato Terre Joniche Transition_Italia
Questa mattina, come annunciato nei giorni scorsi, Gianni Fabbris ha incontrato a Potenza il Presidente della Regiona Basilicata Marcello Pittella per illustrargli i termini della proposta avanzata con legge di iniziativa Popolare per il BONUS TERRA.
L’incontro è avvenuto dopo la Conferenza Stampa indetta dal Presidente Pittella per illustrare la proposta della Regione di poter considerare fuori dal Patto di Stabilità l’utilizzo delle somme rinvenienti dalle royalties del Petrolio. Gianni Fabbris, che ha assistito alla conferenza stampa del Presidente Pittella ha osservato nel merito:
“Siamo di fronte a due pesi ingiusti che gravano sulla Sovranità dei cittadini: quella di un patto di stabilità (da più parti denunciato come un freno irresponsabile allo sviluppo figlio di una visione ragionieristica e miope dei bilanci) che vieta agli Enti di spendere risorse anche quando ci sono come nel caso delle somme disponibili nella cassa regionale ma, di fatto, “sequestrate” dalle tasche dei lucani e quella, particolarmente odiosa per i cittadini di Basilicata che (essendo comunque chiamati a dover sopportare i costi, i rischi e i problemi delle estrazioni petrolifere) subiscono la beffa di non poter disporre delle somme derivanti per compensazione dalle royalty che non sono possono certo essere considerate alla stregua dei trasferimenti comunitari essendo, al contrario, compensazioni dirette.
L’obiettivo posto dalla Regione Basilicata di pretendere che il Governo Nazionale corregga questa distorsione e renda spendibili le risorse è un obiettivo giusto cui dovremmo lavorare tutti e costruire un ampio fronte mettendo al centro l’interesse generale delle nostre comunità a vedere garantite le condizioni economiche minime per sostenere la spesa e gli investimenti e, insieme, per difendere la nostra Sovranità.” Sovranità che, per Fabbris “deve essere alimentata della partecipazione e della condivisione delle scelte da parte dei cittadini e per cui è fondamentale coniugare il diritto sacrosanto all’autonomia delle decisioni insieme al massimo del coinvolgimento dei cittadini nelle scelte. Scelte che vanno condivise sia nella qualità e nell’indirizzo della spesa sia nelle modalità di uso delle risorse naturali di questa Regione. Su questa via è possibile saldare il fronte ampio di interessi necessario a superare le letture ragionieristiche e qualificare, al contrario, una idea di sviluppo sociale e di uso del territorio che ci permetta di uscire dalla crisi.” Fabbris, che ha offerto al Presidente Pittella il sostegno alla richiesta annunciata stamattina di rivedere le disposizioni che le impediscono di usare le somme già in suo possesso derivanti dalle royalty, ha ricordato che lo stesso Patto di Stabilità è un problema per disporre di somme per dare risposte alle popolazioni alluvionate e che quella di considerare fuori dal Patto di Stabilità le somme che le Regioni spendono e potrebbero spendere per far fronte alle alluvioni è una forte richiesta dei Comitati Alluvionati di tutta Italia e delle Regioni colpite da eventi drammatici come quelli che per ben tre anni hanno colpito il nostro territorio facendo oltre 500 milioni di Euro di danni e per cui i “nostri alluvionati” ridotti allo stremo attendono ancora risarcimenti anche solo parziali. In questo quadro Fabbris ha illustrato al Presidente Pittella la gravità della situazione delle famiglie alluvionate lucane che, nel mentre sollecitano risposte non più rinviabili sui risarcimenti non rinunciano all’impegno perchè sul territorio arrivino risorse e si adottino strumenti capaci di affrontare in maniera strategica i problemi della prevenzione delle alluvioni, della messa in sicurezza e della bonifica delle aree compromesse. Fabbris ha illustrato al Presidente Pittella i contenuti della Proposta di Legge di Iniziativa Popolare che 11 alluvionati del Metapontino hanno depositato ieri in Corte di Cassazione a Roma propone la costituzione che con il BONUS TERRA si ripropone di destinare parte dei proventi derivanti dall’uso delle risorse naturali (acqua, metano, gas, ecc..) per dare vita ad iniziative che finanzino il riassetto idrogeologico, la bonifica delle aree inquinate, i progetti di sviluppo ecologicamente compatibili e le azioni di inclusione sociale di persone e fasce di cittadini in difficoltà. “E’, questo, un modo di qualificare le scelte e la spesa” ha spiegato Fabbris “e di costruire il consenso alle scelte fondamentali e la proposta di una legge di iniziativa popolare offre bene alla politica ed alle istituzioni il livello di confronto con i cittadini ed il loro massimo coinvolgimento”. Il Presidente Pittella, ribadendo l’impegno a sbloccare entro l’estate misure di sostegno straordinario per le famiglie alluvionate in difficoltà ed ad adottare iniziative strutturali per prevenire le alluvioni, ha dichiarato a Fabbris il proprio personale interesse alla proposta di legge di iniziativa popolare per il Bonus Terra e ad aprire il confronto per valutare come la proposta può essere assunta e sostenuta dalla Regione