domenica 22 Dicembre 2024

Presentazione del libro “Tutta la vita in un giorno” di Francesca Barra – sala consiliare della Provincia di Matera

Matera

Presentazione del libro “Tutta la vita in un giorno” di Francesca Barra – sala consiliare della Provincia di Matera

Giovedì 24 aprile 2014 alle ore 18 presso la sala consiliare della Provincia di Matera

 

è in programma la presentazione del libro “Tutta la vita in un giorno” di Francesca Barra.

 

http://rizzoli.rcslibri.corriere.it/libro/6736_tutta_la_vita_in_un_giorno_barra.html

Tutta la vita in un giorno

I nuovi poveri sono un piccolo popolo che cammina nelle nostre città senza fare rumore. Disoccupati, padri separati, persone fiaccate da un destino sadico e vigliacco: stanno in strada, nelle stazioni, nei dormitori, nei centri di accoglienza. Sono invisibili, soprattutto perché non vogliamo vederli. Ma sono un’umanità tanto quanto noi, e come noi soffrono, sognano, pensano, amano e si amano. Solo con molta più tristezza e rassegnazione. Compiendo un atto di coraggio, Francesca Barra ha condotto un’inchiesta assolutamente inedita, andando a vivere con — e come — i nuovi poveri per quasi un mese alla Stazione Centrale di Milano. Li ha conosciuti bene, ne ha esplorato il presente “di strada” e il passato “normale”, ha assaporato le loro emozioni. E in Tutta la vita in un giorno ha poi deciso di lasciare la parola ad Antò, un padre separato, e ad alcuni altri senzatetto per rendere il più possibile autentico il racconto della miseria metropolitana che, con la crisi, è andata investendo sempre più persone. Seguiamo così in queste pagine diverse storie, tutte intensissime, come quella di Tony, divenuto gigolò (anche) per poter fare la doccia, o quella di Gemma che, grazie al suo grande cuore, un giorno riesce a riscattare anni di nera disperazione. Una volta che si comincia a leggere questo libro, non si riesce più a smettere. Succede non solo perché è il primo e unico ritratto realistico e lucido di un fenomeno sociale che non ha più senso ignorare. Ma soprattutto perché le storie di Antò, di Gemma e degli altri ci entrano dentro facendo anche male, ci commuovono. E ci arricchiscono.



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