E’ lunga la strada che porta al luogo in cui fu ammazzato Pier Paolo Pasolini ed è impervio il percorso che conduce ad una degna celebrazione.
Giustamente Nanni Moretti, nel suo film, “Caro diario”, ne sottolinea, in uno splendido e angosciante piano-sequenza interminabile, lo squallore e l’abbandono.
Non è semplice avvicinarsi a Pasolini e non è semplice organizzare eventi che ne esaltino la sua professionalità, la sua arte, la sua poesia.
La strada scelta dal Comitato Promotore di cui fanno parte il Comune di Matera, il Comitato Matera 2019, la Lucana Film Commission di Basilicata, la Sopraintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata e la benemerita Cineteca Lucana è forse la peggiore.
Che significa far circolare per i 131 Comuni della Basilicata il film “Il vangelo secondo Matteo”?
Significa sprecare un mucchio di soldi e di mezzi.
Se riuscissero a spendere solo 100 euro a Comune (ma la spesa è sicuramente maggiore ed è ripartita fra il noleggio della pellicola, il noleggio della sala cinematografica, il personale e le attrezzature adatte da portarsi dietro nel caso in cui non fosse presente una sala cinematografica, come è nella maggior parte dei casi) i 13.000 euro buttati potrebbero essere utilizzati per tagliare l’erba attorno al cippo dedicato a Pasolini, sistemare quel luogo abbandonato e assicurare agli enti organizzatori dell’iniziativa una maggiore visibilità a livello mondiale, cosa di cui sono alla disperata ricerca e che non sono in grado di ottenere.
Commenti da Facebook
Tags:Musica, cinema e TV
Rispondi a
Rispondi a
Devi essere connesso per inviare un commento.