BRINDISI – Dopo l’archiviazione, sorprendente nella sua motivazione, decisa il 13 marzo scorso dalla procura federale della Fipav sul procedimento aperto per un episodio di razzismo subito durante una partita dal capitano della Mesagne Volley, Nneka Karen Arinze, il presidente della società, Antimo Sportelli, ha scritto una lettera al sindaco di Montescaglioso (Matera), la cittadina in cui si era disputata la partita in questione, il 12 gennaio scorso.
In quella occasione parte del pubblico rivolse cori razzisti all’indirizzo della giocatrice di colore. Ma la procura della Fipav ha ritenuto che il numero di persone che insultarono non fu tale da risultare meritevole di sanzione. Insomma, se nel calcio basta un coro o uno strisciome offendivo fatto da 10 persone per far chiudere una curva o scattare l’ammenda, nel volley è razzismo solo se gli atti sono compiuti da un gran numero di spettatori.
Sportelli rinnova l’invito al sindaco di Montescaglioso ad andare a Mesagne per un incontro pacificatore perchè, spiega, « Chi mai vuol trovarsi a difendere la dignità di giovani atlete beffeggiate e derise prima da un gruppo di facinorosi, e ora da persone adulte che pure hanno avuto mesi per riflettere, con la giustizia ordinaria? Dato l’avvicinarsi della partita fra Mesagne Volley e Montescaglioso Volley in una verosimilmente avvincente gara di ritorno possiamo ancora sperare che lo Sport aiuti tutti noi a far prevalere l’amicizia sulla violenza e la tolleranza sulla discriminazione razziale? Dobbiamo reprimere la parte peggiore di noi, il nostro egoismo, la nostra prepotenza – conclude – la nostra arroganza e la nostra incapacità a riconoscere gli altri come fratelli, anche quando sbagliano».
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Fonte :http://www.pianetalecce.it/news/369465134598/caso-arinze-continua-il-botta-e-risposta
Caso Arinze: continua il botta e risposta
Ancora polemica sterile tra Montescaglioso e Mesagne. Ma perchè la comunità montese non prende in mano la situazione?
Nemmeno la lettera aperta che il Presidente del Mesagne Volley, Antimo Sportelli, ha inviato alla stampa è servita a gettare definitivamente l’acqua sul fuoco delle polemiche che hanno seguito il cosiddetto “caso Arinze“.
Nella lunga missiva, datata 18 marzo 2014 e di cui PianetaLecce ha riportato gli stralci fondamentali, il presidente gialloblu invitava il primo cittadino di Montescaglioso a “deporre le armi” specificando che non è intenzione del sodalizio brindisino continuare una crociata che, dal punto di vista lucano, è stata percepita non contro il razzismo bensì contro la comunità montese. Un fraintendimento di fondo che ha dato vita a un botta e risposta futile e nocivo soprattutto per l’immagine di Montescaglioso che, anzichè far emergere la propria maggioranza accogliente e sportiva, sta dando l’impressione di far di tutto per trincerarsi dietro alla fin troppo salomonica sentenza del procuratore federale, sposando la posizione del “non è mai accaduto nulla, si sono inventati tutto: arbitri e giudice lo confermano“.
A proseguire questa stucchevole querelle stavolta è stato Pietro Avena, Assessore allo Sport del Comune di Montescaglioso, che sulla pagina Facebook della Vis Severiana ha così risposto al presidente Sportelli:
“Egregio presidente abbia la compiacenza e la correttezza di non continuare con le Sue squallide menzogne. L’amministrazione comunale e il Sindaco di Montescaglioso non ha mai ricevuto e ripeto MAI RICEVUTO nessuna lettera da parte sua. La smetta di farsi pubblicità sulle spalle della nostra cittadina. Avena Pietro (Assessore allo sport del Comune di Montescaglioso)“.
A questo punto ci permettiamo di fare spontaneamente un invito a tutta la comunità montese. Montescaglioso ha nel suo dna un forte connotato antirazzista, il suo passato racconta di strenue lotte sia contro il regime fascista che aveva instaurato le leggi razziali, sia contro i latifondisti che usurpavano le terre dei contadini. Se c’è in questa comunità “un gruppo numericamente inconsistente” di persone razziste, probabilmente ignora la storia stessa del paese di Montescaglioso. E non è con la repressione nè con l’insabbiamento che si cura l’ignoranza. Per cui, amici di Montescaglioso, domenica prossima riempite il vostro palazzetto di gioia e amore per lo sport e ricordate, a quel gruppetto in primis e in conseguenza a tutti coloro che hanno provato a fare illazioni sulla vostra comunità, i valori dell’uguaglianza e del rispetto che vi hanno da sempre contraddistinti.